Alpi del Monte Rosa
Alpi del Monte Rosa | |
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La Punta Dufour vista dalla Punta Zumstein. | |
Continente | Europa |
Stati | Italia Svizzera |
Catena principale | Alpi |
Cima più elevata | Punta Dufour (4 634 m s.l.m.) |
Le Alpi del Monte Rosa sono un'ampia sezione delle Alpi Pennine, che interessa l'Italia (Valle d'Aosta e Piemonte) e la Svizzera (Canton Vallese), comprendendo al suo interno il massiccio del Monte Rosa con i relativi contrafforti meridionali.
Generalità
[modifica | modifica wikitesto]Comunemente le Alpi del Monte Rosa si distinguono dal Massiccio del Monte Rosa perché includono anche le creste di montagna che si propagano a sud interessando le valli valdostane (Valtournenche, Val d'Ayas e Valle del Lys) e le valli piemontesi (Valsesia e Valle Anzasca): queste creste vengono definite rispettivamente come contrafforti valdostani del Monte Rosa e contrafforti valsesiani del Monte Rosa.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la SOIUSA le Alpi del Monte Rosa sono una sottosezione alpina con la seguente classificazione:
- Grande parte = Alpi Occidentali
- Grande settore = Alpi Nord-occidentali
- Sezione = Alpi Pennine
- Sottosezione = Alpi del Monte Rosa
- Codice = I/B-9.III
Limiti geografici
[modifica | modifica wikitesto]Le Alpi del Monte Rosa confinano:
- a nord con le Alpi del Mischabel e del Weissmies (nella stessa sezione alpina) e separate dal Passo del Monte Moro;
- a nord-est con le Alpi Ticinesi e del Verbano (nelle Alpi Lepontine) e separate dalla Val d'Ossola;
- a sud-est con le Alpi Biellesi e Cusiane (nella stessa sezione alpina) e separate dal Colle del Loo (dove cominciano le Alpi Biellesi) e dal Tesslu[1] (dove cominciano invece le Alpi Cusiane);
- a sud-ovest con le Alpi del Gran Paradiso (nelle Alpi Graie) e separate dal corso del fiume Dora Baltea;
- ad ovest con le Alpi del Weisshorn e del Cervino (nella stessa sezione alpina) e separate dal Colle del Teodulo.
Nel dettaglio e ruotando in senso orario i limiti geografici sono: Colle del Teodulo, Zermatt, Findeln, Schwarzberg-Weisstor, Passo del Monte Moro, Valle Anzasca, Val d'Ossola, torrente Strona, il Tesslu[1], torrente Mastellone, Varallo Sesia, torrente Sesia, Piode, Torrente Sorba, Colle del Loo, torrente Loo, Valle del Lys, Pont-Saint-Martin, fiume Dora Baltea, Valtournenche, Colle del Teodulo.
Suddivisione
[modifica | modifica wikitesto]Le Alpi del Monte Rosa sono suddivise in tre supergruppi, sette gruppi e sei sottogruppi[2]:
- Gruppo del Monte Rosa i.s.a. (A)
- Catena Breithorn-Lyskamm (A.1)
- Massiccio del Monte Rosa (A.2)
- Gruppo della Cima di Jazzi (A.3)
- Sottogruppo della Cima di Jazzi (A.3.a)
- Sottogruppo Stockhorn-Gornergrat (A.3.b)
- Contrafforti valdostani del Monte Rosa (B)
- Costiera Tournalin-Zerbion (B.4)
- Costiera Testa Grigia-Frudiera (B.5)
- Costiera della Testa Grigia (B.5.a)
- Costiera di Frudiera (B.5.b)
- Contrafforti valsesiani del Monte Rosa (C)
- Costiera del Corno Bianco (C.6)
- Costiera Punta Grober-Tagliaferro-Montevecchio (C.7)
- Sottogruppo della Punta Grober (C.7.a)
- Costiera del Monte Tagliaferro (C.7.b)
- Contrafforte Piglimò-Tagliaferro (C.7.b/a)
- Contrafforte Montevecchio-Quarazzola-Capezzone (C.7.b/b)
- Contrafforte della Cima Lampone (C.7.b/c)
- Contrafforte della Cima Colmetta (C.7.b/d)
Vette
[modifica | modifica wikitesto]Le vette principali e più alte si trovano nel massiccio del Monte Rosa; la massima elevazione è raggiunta dalla Punta Dufour che raggiunge i 4.634 m. I Contrafforti valdostani del Monte Rosa raggiungono la loro massima elevazione con il Grand Tournalin (3.379 m) mentre i Contrafforti valsesiani del Monte Rosa hanno come vetta più alta la Punta Grober (3.497 m).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Il Tesslu (o Bocchetta Stretta) è un punto di valico situato sul crinale Val Mastallone/Valle Strona quotato 2.304 e che separa la Cima Lago (2.401 m) dalla Cima Altemberg.
- ^ Tra parentesi sono indicati i codici SOIUSA dei supergruppi, gruppi e sottogruppi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.