Alfredo Notti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Alfredo Notti
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1950 - giocatore
1971 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1927-1928Pro Gorizia? (?)
1928-1929Vogherese17 (13)
1929-1931Genova 189311 (6)
1931-1936Alessandria120 (39)
1936-1942Modena114 (22)
1942-1947Prato13 (2)
1947-1950Sambenedettese77 (20)
Carriera da allenatore
1940-1942Modena
1945-1946Prato
1947-1950Sambenedettese
1950-1952LazioGiovanili
1951-1953LazioAssistente
1952-1953LazioRiserve
1953Lazio
1954Treviso
1954-1955Sambenedettese
1955-1956Pescara
1956-1958Del Duca Ascoli
1959Piacenza
1960-1962Casertana
1963-1965Del Duca Ascoli
1965-1966Pescara
1969-1971Valenzana
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Alfredo Bruno Notti (Alessandria, 19 febbraio 1908Alessandria, 20 agosto 1972) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alessandrino di nascita, Notti fu calciatore ed in seguito allenatore. Noto come Notti II, per distinguerlo dal fratello, anch'egli calciatore, Aristide, venne soprannominato al Négher, a causa della sua carnagione scura[1].

Terminata la sua carriera calcistica tornò nella sua città natale dove morì nel 1972.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Notti era un centravanti abile nel gioco di manovra più che nella finalizzazione[1], e in tale veste si segnalava soprattutto come uomo-assist e per le doti di intelligenza tattica[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le prime esperienze nelle serie inferiori con Pro Gorizia (durante il servizio militare[2]) e Vogherese viene ingaggiato dal Genova nel 1929, con cui disputò due campionati di Serie A debuttando il 10 novembre 1929 contro la Cremonese.

Nel 1931 passò all'Alessandria e vestì da titolare la maglia del club piemontese per cinque stagioni; nel campionato 1933-34 mise a segno 16 gol (record personale) e nella stagione 1935-36 disputò la finale di Coppa Italia. Considerato in fase calante[1], fu ceduto al Modena nella stagione 1936-1937, condizionata da un grave infortunio[1]; una volta ristabilito, nella stagione successiva contribuì con otto reti alla promozione in Serie A degli emiliani.

Durante il campionato 1939-1940 ricoprì il ruolo di allenatore-giocatore nelle ultime 16 giornate del torneo, subentrando all'esonerato Ging[1] senza poter evitare la retrocessione. Mantenne il doppio incarico nelle due stagioni successive[3], ottenendo un'altra promozione in Serie A e subendo una nuova retrocessione nella stagione 1941-1942, nella quale disputò le sue ultime 2 partite nel campionato massimo. Passò poi al Prato, in Serie C, per una stagione da giocatore e, dopo la fine della guerra, di nuovo come allenatore-giocatore[4] e alla Sambenedettese dove giocò fino all'età di 42 anni[5].

Vanta un totale di 183 presenze e 52 reti in Serie A.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le esperienze come allenatore-giocatore, nel maggio 1950 arriva alla Lazio come tecnico delle giovanili e della squadra Riserve, divenendo anche assistente dell'allenatore Giuseppe Bigogno; dopo l'esonero di quest'ultimo, diventa allenatore dei romani per 9 giornate nel campionato di Serie A 1952-1953.

Nel 1954 subentra sulla panchina del Treviso, in Serie B, prima di far ritorno per un'altra stagione alla Sambenedettese, già allenata nelle scorse annate.

Nel campionato 1955-1956 allena il Pescara, mancando la promozione in Serie C dopo lo spareggio perso contro la Reggina. Per i problemi societari della società abruzzese si trasferisce all'Ascoli, dove allena a più riprese fino al 1965, con un intermezzo nella stagione 1958-1959, quando si alterna a Sergio Rampini sulla panchina del Piacenza[6].

In seguito allena la Casertana[7] e poi torna sulla panchina del Pescara, dove subentra a campionato in corso venendo poi esonerato, e quindi allena la Valenzana, in Promozione piemontese, riavvicinandosi a casa.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Vogherese: 1928-1929
Modena: 1937-1938

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Prato: 1945-1946
Pescara: 1955-1956

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Simonini, p.54.
  2. ^ Congedato e lasciato libero dalla Pro Gorizia con lista di trasferimento pubblicata da Il Littoriale il 17 settembre 1929.
  3. ^ Agendina del calcio Barlassina 1940-1941, pag.107
  4. ^ Stagione 1945-1946 Archiviato il 2 settembre 2012 in Internet Archive. tifosiprato.tifonet.it
  5. ^ La Storia - terza parte sambenedettesecalcio.it
  6. ^ Stagione 1958-1959 storiapiacenza1919.it
  7. ^ Molti calciatori un tempo noti militano attualmente in serie D, Libertà, 18 agosto 1961, pag.5

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Barberis, Carlo Guarona, Alberto Ravetti. 90 th. Passione e storia dei grigi. Alessandria, Cral, 2002.
  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.
  • Alessandro Simonini, Gilberto Guerra, Filippo De Rienzo, Modena F.C. - Il bello di cent'anni, Modena, Artioli, 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]