72ª Brigata meccanizzata "Zaporoghi Neri"

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72ª Brigata meccanizzata "Zaporoghi Neri"
Stemma della brigata
Descrizione generale
Abbreviazione72 ОМБр
Attiva5 dicembre 1941 - oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (1941 - 1991)
Bandiera dell'Ucraina Ucraina (1992 - oggi)
TipoBrigata
RuoloFanteria meccanizzata
Guarnigione/QGBila Cerkva
EquipaggiamentoBMP-1
BMP-2
MT-LB
BRDM-2
SoprannomeBrigata Nera
Motto"Ucraina o morte!" ("Україна або Смерть!")
Marcia"Giovani coraggiosi, esercito coraggioso!" ("Хоробрі хлопці, відважне військо!")
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Guerra del Donbass
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni
Per il Valore e il Coraggio
Parte di
Forze terrestri ucraine
Comandanti
Comandante attualeColonnello Ivan Vinnik
Simboli
Bandiera di guerra
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La 72ª Brigata meccanizzata autonoma "Zaporoghi Neri" (in ucraino 72-га окрема механізована бригада імені Чорних Запорожців?, 72-ha okrema mechanizovana bryhada imeni Čornych Zaporožciv, unità militare A2167) è un'unità di fanteria meccanizzata delle Forze terrestri ucraine, subordinata al Comando operativo "Nord" e con base a Bila Cerkva.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della brigata risalgono alla 29ª Divisione fucilieri dell'Armata Rossa, costituitasi il 5 dicembre 1941 presso Akmolinsk (oggi Astana) e inviata nel luglio 1942 a Stalingrado per unirsi alla 64ª Armata.[1] Durante la battaglia di Stalingrado l'unità subì perdite per 5.242 morti e 13.447 prigionieri. Per l'eroismo dei suoi soldati, il 1 marzo 1943 la divisione venne ribattezzata 72ª Divisione fucilieri delle guardie, mantenendo tale numerazione fino ad oggi.[2] Durante il 1943 combatté per la liberazione di Belgorod, Kharkiv e Krasnograd, venendo intitolata proprio "Krasnogradskaja" il 19 settembre insieme alla 81ª Divisione fucilieri delle guardie.[3] L'8 gennaio 1944 venne insignita dell'Ordine della Bandiera Rossa. Nell'ottobre 1944 prese parte alla battaglia di Budapest, mentre il 15 dicembre rinforzò il Gruppo di cavalleria meccanizzata "Pliev" durante l'attacco a Szécsény. La spinta offensiva della divisione proseguì in Austria e Cecoslovacchia, e si concluse nei dintorni di Brat, quando venne fermata dal Grenadier-Regiment 317.[4] Per le sue azioni venne insignita degli Ordini di Aleksandr Nevskij e di Suvorov.[1]

Nel maggio 1946 la divisione venne riorganizzata come 7ª Brigata fucilieri delle guardie,[5] ma già nel 1953 venne riportata al rango di divisione.[6] Il 4 giugno 1957 divenne una divisione motorizzata, con base presso Bila Cerkva e sotto la giurisdizione del Distretto militare di Kiev. Durante tutto il periodo della guerra fredda l'unità venne mantenuta ad una forza del 25%, con un solo reggimento pienamente operativo.[7]

Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla caduta dell'Unione Sovietica la 72ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie passò sotto il controllo dell'Ucraina. Il 29 giugno 1999 l'unità, nel frattempo divenuta una divisione meccanizzata, venne insignita del titolo onorifico di "Kyїvs'koї".[8] Nel 2002 fu riorganizzata sotto forma di brigata. Nel maggio 2014 venne coinvolta nella battaglia di Mariupol' nell'ambito della guerra del Donbass.[9] Durante il conflitto le cantanti Anastasija Prychod'ko e Zlata Ohnjevič raccolsero fondi per la brigata.[10] Nell'agosto 2014 l'unità venne circondata dalle forze separatiste e tagliata fuori dai rifornimenti, unitamente alla 51ª Brigata meccanizzata. Il personale del 1º Battaglione, con elementi della 51ª (400 uomini in totale), distrusse le proprie armi e si mosse in territorio russo, venendo fatto prigioniero e in seguito restituito all'Ucraina. Al contrario, il 2º Battaglione riuscì a rompere l'accerchiamento, supportato dalla 30ª Brigata meccanizzata e dalla 95ª Brigata d'assalto aereo da sud.[11] Il convoglio dei sopravvissuti venne attaccato dai separatisti mentre rientrava in Ucraina.[12]

Dopo essere stata rinforzata con il 12º Battaglione fanteria motorizzata "Kiev" (ex battaglione di difesa territoriale), la brigata è stata rischierata presso Avdiïvka nell'ottobre 2016,[13] rimanendo impegnata negli scontri fino all'estate 2017.[14] Il 5 novembre l'unità è stata definitivamente ritirata a Bila Cerkva.[15]

Soldati del 1º Battaglione della 72ª Brigata durante un addestramento presso la base di Javoriv, 23 giugno 2016

Il 18 novembre 2015 gli ordini della Bandiera Rossa, di Suvorov e di Aleksandr Nevskij vennero rimossi dall'unità, nell'ambito dell'eliminazione delle onorificenze sovietiche dall'esercito ucraino.[16] Il 22 agosto 2016 venne rimosso anche il titolo di unità delle guardie.[17] I titoli onorifici di "Krasnograds'ko-Kyїvs'koї" vennero sostituiti con quello di "Zaporoghi Neri" il 23 agosto 2017, in onore dell'omonimo reggimento di cavalleria cosacca dell'esercito della Repubblica Popolare Ucraina.[18]

Guerra russo-ucraina[modifica | modifica wikitesto]

Allo scoppio dell'invasione russa dell'Ucraina, il 24 febbraio 2022, la brigata era l'unica unità meccanizzata schierata nelle vicinanze di Kiev, e prese parte fin da subito alle battaglie difensive nei sobborghi della capitale. Inizialmente la brigata riuscì a contestare l'aeroporto di Hostomel', fermando l'avanzata russa ed evitando che la struttura potesse essere usata come base d'appoggio logistica per l'attacco alla città.[19] In seguito ha preso parte alla battaglia di Brovary, infliggendo gravissime perdite al 6º Reggimento della 90ª Divisione corazzata russa ed eliminandone il comandante, colonnello Zacharov.[20] Nel corso di questi combattimenti parte dei compiti della brigata consistevano nel fornire alla 44ª Brigata artiglieria le posizioni delle unità nemiche, guidandone i bombardamenti al fine di diminuire la coesione dei battaglioni russi e renderli più vulnerabili agli attacchi di terra.[21]

Dopo il completo ritiro delle forze russe in seguito al fallimento dell'offensiva su Kiev, il 6 maggio 2022, in occasione della Giornata della Fanteria, il presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj ha conferito all'unità l'onorificenza "Per il Valore e il Coraggio".[22] Nel frattempo la brigata è stata trasferita nell'Ucraina orientale, in particolare a difesa della città di Charkiv, dove ha effettuato delle controffensive locali per respingere l'esercito russo verso Belgorod.[23] Fra luglio e agosto è rimasta schierata in Donbass, in particolare a difesa dell'area fra Bachmut e Popasna.[24][25] In questo periodo è stata mantenuta in riserva al fine di ripristinarne la capacità operativa dopo i duri combattimenti sostenuti nella battaglia di Kiev.[26]

Successivamente inviata nel Donec'k meridionale, l'unità ha inflitto enormi perdite alla 155ª e alla 40ª Brigata fanteria di marina russe, mandate all'attacco in modo sconsiderato nel tentativo di prendere i villaggi di Pavlivka e Jehorivka a sud di Vuhledar nel mese di novembre.[27][28][29] La brigata è rimasta di stanza presso la cittadina di Vuhledar, difendendo il fianco destro dello schieramento ucraino nell'oblast' di Donec'k, sostenuta dalla 68ª Brigata cacciatori.[30] Alla fine di gennaio 2023 le due unità hanno nuovamente respinto un tentativo di assalto russo, condotto dalle stesse due brigate della fanteria di marina impiegate in precedenza e rinforzate da due battaglioni della Milizia Popolare di Doneck e da un reggimento di Specnaz. Gli attaccanti hanno subito numerose perdite e l'offensiva è fallita in pochi giorni, anche grazie a un contrattacco locale condotto dalla 72ª Brigata meccanizzata e dalla 1ª Brigata corazzata.[31][32][33] La brigata ha continuato a respingere assalti russi per i mesi successivi, impedendo ogni minimo avanzamento nel settore di Vuhledar.[34][35] All'inizio di novembre 2023 l'unità ha nuovamente inflitto perdite elevate alla 155ª Brigata russa nel corso di un tentato attacco verso la città.[36]

Nel dicembre 2023 sulla base di un plotone mitraglieri della brigata, nato nel febbraio 2022 presso Ivano-Frankivs'k come unità della difesa territoriale sotto il comando di Nazarij Kišak e in seguito aggregatosi alla 72ª Brigata, è stato costituito il nucleo della 153ª Brigata meccanizzata di recente formazione.[37]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando di brigata[38]
  • 1º Battaglione meccanizzato
  • 2º Battaglione meccanizzato
  • 3º Battaglione meccanizzato
  • 12º Battaglione fanteria motorizzata "Kiev" (unità militare A4193)
  • 48º Battaglione fucilieri (unità militare A4125)[39]
  • 2º Battaglione fucilieri
  • Battaglione corazzato (T-64B e T-64BV)
  • Unità droni "TORO"[40]
  • Unità droni "Bulava"
  • Gruppo d'artiglieria
    • Batteria acquisizione obiettivi
    • Battaglione artiglieria semovente (2S1 Gvozdika)
    • Battaglione artiglieria semovente (M109A3)
    • Battaglione artiglieria lanciarazzi (BM-21 Grad)
    • Battaglione artiglieria controcarri (MT-12 Rapira)
  • Battaglione artiglieria missilistica contraerei (2K22 Tunguska e 9K35 Strela-10)
  • Battaglione genio
  • Battaglione manutenzione
  • Battaglione logistico
  • Compagnia ricognizione
  • Compagnia cecchini
  • Compagnia comunicazioni
  • Compagnia radar
  • Compagnia difesa NBC
  • Compagnia medica

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

  • Colonnello Fedor Žabrev (1941-1942)
  • Colonnello Anatolij Kolobutin (1942)
  • Maggior generale Anatolij Losev (1942-1945)
  • Tenente colonnello Grigorij Balatov (1945) ad interim
  • Colonnello Aleksandr Pankov (1945)
  • Maggior generale Pëtr Berestov (1945-1947)
  • Maggior generale Aleksej Chvostov (1947-1950)
  • Maggior generale Aleksandr Mal'cev (1950-1956)
  • Maggior generale Ivan Gromov (1956-1961)
  • Maggior generale Evgenij Sokolovsij (1961-1967)
  • Maggior generale Ivan Kaurkin (1967-1970)

Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

  • Colonnello Mykola Cycjurs'kyj (1992-1996)
  • Colonnello Hryhorij Pedčenko (1996-1998)
  • Maggior generale Serhij Bezluščenko (1998-2002)
  • Colonnello Oleksandr Syrs'kyj (2002-2005)
  • Colonnello Ruslan Chomčak (2005-2007)
  • Colonnello Andrij Hryščenko (2007-2015)
  • Colonnello Andrij Sokolov (2015-2017)
  • Colonnello Ruslan Tatus' (2017-2019)
  • Colonnello Artem Bohomolov (2019-2021)
  • Colonnello Oleksandr Vdovyčenko (2021-2022)
  • Colonnello Ivan Vinnik (2022-in carica)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (UK) Президент України перебуває у 72-й окремій Гвардійській механізованій бригаді, su kmu.gov.ua, 6 dicembre 2005 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  2. ^ (RU) 72-я Краснознаменная Красноградская гвардейская стрелковая дивизия, su rkka.ru.
  3. ^ (RU) Освобождение городов [Liberazione delle città], su soldat.ru.
  4. ^ (EN) Nortbert Számvéber, Days of Battle: Armoured Operations North of the River Danube, Hungary 1944-45, Helion and Company, 2013, pp. 22 e 158, ISBN 9781907677649.
  5. ^ (RU) Pyotr Berestov, su warheroes.ru.
  6. ^ (RU) V.I. Feskov, V.I. Golikov, K.A. Kalashnikov, S.A. Slugin, Вооруженные силы СССР после Второй Мировой войны: от Красной Армии к Советской, Università Politecnica di Tomsk, 2013, p. 148, ISBN 9785895035306.
  7. ^ (EN) Michael Holm, 72nd Guards Krasnogradskaya Red Banner Motorised Rifle Division, su ww2.dk.
  8. ^ (UK) N 768/99, 29.06.1999, Указ, Президент України, su zakon.nau.ua, 29 giugno 1999. URL consultato il 16 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2013).
  9. ^ (UK) Спецпризначенець критикує організацію АТО на Донбасі, in Ukraïns'ka pravda, 12 maggio 2014.
  10. ^ (UK) Злата Огневич вперше заговорила про своє депутатство, in TSN, 17 settembre 2014.
  11. ^ (EN) Yurii Butusov, Events of Aug. 6-7, 2014. 72nd mechanized brigade commander Mykhailo Drapatyi headed breakthrough of Ukrainian troops from encirclement near Chervonopartyzansk, in Censor.net, 11 agosto 2015.
  12. ^ (EN) Terrorists Fired at the Convoy of 72nd Brigade Returning from Russia. No Casualties., in Censor.net, 5 agosto 2014.
  13. ^ (UK) КОМАНДИР 72-Ї БРИГАДИ – ПРО ПОТРІЙНИЙ ШТУРМ АВДІЇВКИ: ПЕРЕВІРЯЮТЬ УКРАЇНСЬКУ ОБОРОНУ НА ЩІЛЬНІСТЬ, in 5 Kanal, 1º novembre 2016.
  14. ^ (UK) Бойовики намагалися зайняти "сіру зону" біля Кам'янки, in Interfax-Ukraïna, 30 giugno 2017.
  15. ^ (UK) 72-га ОМБр ім. Чорних Запорожців у повному складі повернулася із зони АТО додому. ФОТОрепортаж, in Censor.net, 6 novembre 2017.
  16. ^ (UK) УКАЗ ПРЕЗИДЕНТА УКРАЇНИ №646/2015, su president.gov.ua, 18 novembre 2015.
  17. ^ (UK) УКАЗ ПРЕЗИДЕНТА УКРАЇНИ №344/2016, su president.gov.ua, 22 agosto 2016.
  18. ^ УКАЗ ПРЕЗИДЕНТА УКРАЇНИ №234/2017, su president.gov.ua, 23 agosto 2017.
  19. ^ (EN) Paul Sonne, Isabelle Khurshudyan, Serhiy Morgunov e Kostiantyn Khudov, Battle for Kyiv: Ukrainian valor, Russian blunders combined to save the capital, in The Washington Post, 24 agosto 2022.
  20. ^ (EN) Ukrainian military defeat tank regiment of Russian troops, eliminate commander Zakharov in Brovarsky district - Defense Intelligence, in Interfax, 10 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2022).
  21. ^ (EN) David Axe, Ukraine’s Artillery Did The Most Killing Around Kyiv, Ultimately Saving The City From Russian Occupation, in Forbes, 26 dicembre 2022.
  22. ^ (UK) УКАЗ ПРЕЗИДЕНТА УКРАЇНИ №315/2022 [DECRETO DEL PRESIDENTE DELL'UCRAINA N. 315/2022], su president.gov.ua, 6 maggio 2022.
  23. ^ Jomini of the West, 1/ Ukrainian TVD, Day 77-79., su Twitter, 14 maggio 2022.
  24. ^ Jomini of the West, 5/ Donetsk Oblast OD., su Twitter, 22 luglio 2022.
  25. ^ (EN) Apoorva Kaul, Russian MoD Claims 'most' Ukrainian Prisoners Of War Killed Or Injured In Ukraine Strike, in Republic World, 31 luglio 2022.
  26. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 11 July 2023: the Price, su xxtomcooperxx.substack.com, 11 luglio 2023.
  27. ^ (EN) Russian Military Priest Killed in Ukraine After Encouraging Women to Send Sons to War, in The Moscow Times, 22 novembre 2022.
  28. ^ (EN) David Axe, Buy Artillery Or Buy Coffins: The Russian Marine Corps’ Dire Choice As Its Troops Die In Record Numbers, in Forbes, 5 novembre 2022.
  29. ^ (EN) David Axe, The Village Of Pavlivka Is A ‘Furnace’ Burning Up Russian Marine Brigades, in Forbes, 21 novembre 2022.
  30. ^ Poulet volant, Guerre d'Ukraine Lignes de front au 14/12, su Twitter, 15 dicembre 2022.
  31. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 31 January 2022: Tactical Level, su Medium, 31 gennaio 2023.
  32. ^ (EN) David Axe, Russian Marines Just Attempted Another Frontal Assault On Ukrainian Positions Around Pavlivka. The Result Was Predictably Bloody., in Forbes, 30 gennaio 2023.
  33. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 2 February 2023: Vuhledar, su Medium, 2 febbraio 2023.
  34. ^ (UK) 72 ОМБр ім. Чорних Запорожців, Вугледар Інколи здається, що вони не закінчаться... Але це не так! [Vuhledar A volte sembra che non finiranno... Ma non è così!], su Facebook, 25 febbraio 2023.
  35. ^ (UK) 72 ОМБр ім. Чорних Запорожців, Вугледар. Залишки чийогось життя. [Vuhledar. Залишки чийогось життя.], su Facebook, 11 aprile 2023.
  36. ^ (EN) David Axe, A Year Ago, Russian Troops Got Massacred Assaulting Vuhledar. Now They’re Getting Massacred Trying Again., in Forbes, 3 novembre 2023.
  37. ^ (EN) Official introduction of 153rd Mechanized Brigade, su militaryland.net, 27 dicembre 2023.
  38. ^ 72nd Mechanized Brigade, su militaryland.net.
  39. ^ 48th Rifle Battalion, su militaryland.net.
  40. ^ Ukraine Control Map, 36/49 72nd brigade Toro group strikes at vehicle east of Yehorivka, minor damage due miss, su Twitter, 29 maggio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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