155ª Brigata fanteria di marina delle guardie

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155ª Brigata fanteria di marina delle guardie
Stemma della brigata
Descrizione generale
Abbreviazione155 гв. обрмп
Attiva1 dicembre 2009 - oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (1944 - 1991) Bandiera della Russia Russia (1992 - oggi)
TipoBrigata
RuoloFanteria di marina
Guarnigione/QGVladivostok e Slavjanka
MascotteTigre
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Prima guerra cecena
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni Ordine di Žukov
Parte di
Fanteria di marina russa
Comandanti
Comandante attualeColonnello Michail Gudkov
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La 155ª Brigata autonoma fanteria di marina delle guardie (in russo 155-я отдельная гвардейская бригада морской пехоты?, 155-ja otdel'naja gvardejskaja brigada morskoj pechoty, unità militare 30926) è un'unità della Fanteria di marina russa, subordinata alla Flotta del Pacifico del Distretto militare orientale e con base a Vladivostok e Slavjanka.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della brigata risalgono al 357º Reggimento della 342ª Divisione fucilieri, unità dell'Armata Rossa formatasi il 22 novembre 1944 in Estremo oriente.[1][2] Nel luglio 1945 la divisione venne trasferita nei pressi di Lesozavodsk, dove avrebbe dovito costituire la riserva del 1º Fronte dell'Estremo Oriente in previsione delle operazioni militari contro l'Impero giapponese. Nella notte del 2 settembre 1945 la divisione venne imbarcata su navi da trasporto e impiegata per l'occupazione delle isole di Urup e Iturup, nell'arcipelago delle Curili. Era inoltre previsto che prendesse parte all'invasione sovietica di Hokkaidō, pianificata ma mai attuata.[3] Dopo la fine della seconda guerra mondiale i reparti della divisione vennero schierati in diversi punti dell'isola di Sachalin.

Il 4 marzo 1955 l'unità venne ribattezzata 56ª Divisione fucilieri, mentre il 17 maggio 1957 fu riorganizzata come 56ª Divisione fucilieri motorizzata, e il 357º Reggimento fucilieri divenne il 390º Reggimento fucilieri motorizzato.[4] Nel 1963 presso tutte le flotte della Marina Militare Sovietica vennero istituiti dei reggimenti di fanteria di marina, e perciò il 390º Reggimento venne distaccato dalla divisione e riorganizzato a questo scopo, venendo schierato presso l'attuale sede di Slavjanka.[5] Nel corso del 1967, a Vladivostok, l'unità fu espansa fino a diventare la 55ª Divisione fanteria di marina, incorporando anche due compagnie provenienti dal 336º Reggimento della Flotta del Baltico e dal 61º Reggimento della Flotta del Nord.[6][7]

Nel corso della guerra fredda il personale della divisione ha prestato servizio, per assistenza militare o esercitazioni congiunte, in Yemen del Sud, Etiopia, Somalia e Vietnam.

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

La divisione è stata ereditata dalla Russia in seguito allo scioglimento dell'Unione Sovietica. Due reggimenti della divisione sono stati impiegati nel corso della prima guerra cecena: il 165º fra gennaio e aprile 1995 e il 106º fra aprile e giugno 1995. Durante i sei mesi di combattimenti 61 militari dell'unità hanno perso la vita.

Il 1º giugno 2009 la divisione è stata sciolta, e sulla base del suo 165º Reggimento è stata creata l'attuale 155ª Brigata fanteria di marina.[8]

Guerra russo-ucraina[modifica | modifica wikitesto]

La brigata è stata impegnata in combattimento sin dai primi giorni dell'invasione russa dell'Ucraina del 2022.[9] Durante la fallita offensiva su Kiev la brigata ha subito gravi perdite nella regione di Černihiv, fino a 600 morti e altrettanti feriti entro il 13 marzo secondo il giornalista ucraino Roman Cymbaljuk,[10] venendo ritirata in Bielorussia già il 19 marzo al fine di ripristinare la capacità operativa.[11] Le vittime confermate sono state pari ad almeno 50 morti e 110 feriti, oltre a 220 arrestati per essersi rifiutati di combattere.[12] Il 27 marzo l'intelligence ucraina ha pubblicato un elenco di presunti criminali di guerra della brigata, sostenendo che alcuni militari dell'unità sono stati direttamente coinvolti nei massacri di Buča, Irpin' e Hostomel'.[13] Il 28 marzo il Presidente Vladimir Putin ha promosso la brigata a unità delle guardie.[14] All'inizio di aprile nell'area della città di Ivankiv sono stati scoperti altri crimini di guerra commessi da soldati dell'unità.[15]

Alla fine di aprile la brigata è stata trasferita nell'Ucraina meridionale, dove insieme a un BTG della 40ª Brigata fanteria di marina ha supportato il 70º Reggimento della 42ª Divisione fucilieri motorizzata nella cattura di alcuni villaggi a sud di Velyka Novosilka.[16][17] All'inizio di novembre la 155ª e la 40ª Brigata fanteria di marina sono state mandate all'assalto del villaggio di Pavlivka a sud della roccaforte ucraina di Vuhledar, subendo elevatissime perdite nel giro di pochi giorni, pari ad almeno 300 fra morti e feriti.[18] Ricostituite per la seconda volta, le due brigate sono state di nuovo impegnate in un'importante offensiva meccanizzata contro le posizioni della 72ª Brigata meccanizzata e della 68ª Brigata cacciatori ucraina a Vuhledar nell'inverno del 2023, venendo supportate dalla 136ª Brigata fucilieri motorizzata, tre reggimenti della DNR e uno di specnaz.[19] Fra gennaio e febbraio i reparti meccanizzati russi hanno subito perdite catastrofiche a causa dei campi minati e dell'artiglieria nemica a sud della cittadina, lasciando sul terreno decine di carri armati e veicoli corazzati distrutti senza ottenere nessun successo permanente.[20][21][22][23] Tra gli ufficiali uccisi in azione sono stati identificati un comandante di battaglione, due vice, e cinque comandanti di compagnia, mentre il totale delle vittime della brigata nel corso di questa operazione è stimato pari a 470 morti e 940 feriti.[9][24] Durante la primavera le due unità sono quindi state nuovamente ricostuite dopo essere state ridotte allo stato di incapacità operativa, venendo temporaneamente rinforzate dalla 72ª Brigata fucilieri motorizzata prima che questa venisse trasferita sul fronte di Bachmut a maggio.[25] Il 17 maggio 2023 la brigata è stata insignita dell'Ordine di Žukov.[26] Ad ottobre l'unità è stata pesantemente colpita dalla 72ª Brigata ucraina, subendo numerose perdite fra cui un importante ufficiale, il colonnello Andrej Božok.[27] Al fine di mantenere la capacità operativa ha assorbito personale mobilitato proveniente dal 430º Reggimento fucilieri motorizzato, reclutato in Tatarstan nel settembre 2023.[28]

All'inizio di febbraio 2024 la brigata è stata nuovamente impiegata offensivamente andando all'attacco del villaggio di Novomychajlivka, snodo cruciale del fronte fra Vuhledar e Mar"ïnka, difeso dalla 116ª Brigata di difesa territoriale e dalla 79ª Brigata d'assalto aereo ucraine. I reparti d'assalto hanno subito gravi perdite e si sono pubblicamente lamentati di essere utilizzati come carne da cannone e di venire seguiti in battaglia da unità di tiratori con il compito di sparare ai compagni in ritirata.[29] Il 14 febbraio è stato inoltre ucciso in combattimento il comandante di un battaglione, maggiore Anton Balaganskij.[30] Il 27 febbraio un attacco missilistico condotto dai sistemi HIMARS ucraini ha colpito una cerimonia di premiazione della brigata, provocando vittime pari a 19 morti, tra cui il vice comandante tenente colonnello Roman Kožuchov, e 12 feriti, tra cui il comandante colonnello Michail Gudkov.[31][32] A partire da marzo la brigata ha ripreso gli assalti verso Novomychajlivka insieme alla 39ª Brigata fucilieri motorizzata, impiegando anche degli obsoleti carri T-54B, raggiungendo inizialmente le prime case del villaggio ma venendo in seguito respinta.[33][34] Ad aprile è stata supportata anche da elementi della 20ª e della 150ª Divisione fucilieri motorizzata, rinnovando gli attacchi in direzione del villaggio.[35] Il 22 aprile la brigata, dopo gli ultimi assalti condotti insieme alla 36ª Brigata fucilieri motorizzata ed altri 8 reggimenti, è finalmente riuscita a mettere piede nel centro abitato.[36]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando di brigata
  • 59º Battaglione fanteria di marina
  • 47º Battaglione d'assalto aereo
  • Battaglione corazzato
  • 287º Battaglione artiglieria semovente
  • 288º Battaglione artiglieria missilistica contraerei
  • Battaglione ricognizione
  • Battaglione logistico
  • Compagnia genio
  • Compagnia comunicazioni
  • Compagnia manutenzione
  • Compagnia guerra elettronica

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Charles C. Sharp, Red Swarm, Nafziger Collection, 1996, p. 134, ISBN 9781585450404.
  2. ^ (RU) 342-я (ф. 1944) стрелковая дивизия [342a divisione fucilieri (f. 1944)], su samsv.narod.ru.
  3. ^ (EN) D. M. Giangreco, The Hokkaido Myth (PDF), in Journal of Strategy and Politics, Issue 2, Autumn 2015, Institute for the Study of Strategy and Politics, 2016, pp. 148-164.
  4. ^ (EN) Michael Holm, 33rd Red Banner Motorised Rifle Division, su ww2.dk.
  5. ^ (RU) V.I. Feskov, V.I. Golikov, K.A. Kalashnikov e S.A. Slugin, Вооруженные Силы СССР после Второй мировой войны: от Красной Армии к Советской. Часть 1. Сухопутные войска [Le Forze Armate dell'URSS dopo la Seconda Guerra Mondiale: dall'Armata Rossa a quella Sovietica. Parte 1. Forze terrestri], Tomsk, 2013, p. 147, ISBN 9785895035306.
  6. ^ (RU) 55-ой дивизии морской пехоты посвящается [Dedicato alla 55a Divisione Marine], su naval-infantry.narod.ru (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2015).
  7. ^ (RU) Ремизов Сергей Александрович [Remizov Sergej Aleksandrovich], su belostokskaya.ru (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. ^ (EN) Michael Holm, 55th Mozyrskaya Red Banner Naval Infantry Division, su ww2.dk.
  9. ^ a b (RU) Olga Ivshina, Черные годы «черных беретов»: что мы знаем о потерях 155-й бригады морской пехоты России [Gli anni bui dei “berretti neri”: cosa sappiamo delle perdite della 155a Brigata Marina russa], in BBC, 18 dicembre 2023.
  10. ^ (UK) Yurii Korogodskyi, ЗСУ майже повністю знищили бригаду морської піхоти росіян, - журналіст [Le forze armate ucraine hanno quasi completamente distrutto la brigata marina russa, ha detto il giornalista], in LB.ua, 13 marzo 2022.
  11. ^ (UK) У білорусь перекинули війська з іншого кінця росії, аби поповнити втрати [Le truppe dall'altra parte della Russia furono trasferite in Bielorussia per ricostituire le perdite], in Ukrinform, 19 marzo 2022.
  12. ^ Tom Cooper, Ukraine War, 4–5 April, 2022, su xxtomcooperxx.substack.com, 6 aprile 2022.
  13. ^ (RU) Sonya Savina, Военные преступления, крупные потери и отказники — чем прославилась новая русская гвардия [Crimini di guerra, gravi perdite e rifiuti: ciò che ha reso famosa la nuova guardia russa], in iStories, 4 agosto 2022.
  14. ^ (RU) Указ Президента Российской Федерации от 28.03.2022 № 157 [Decreto del Presidente della Federazione Russa del 28 marzo 2022 n. 157], su publication.pravo.gov.ru, 28 marzo 2022.
  15. ^ (UK) Serhii Zyatuk, Українські спецслужби назвали відповідальних за воєнні злочини на Чернігівщині та Київщині [I servizi speciali ucraini hanno nominato i responsabili dei crimini di guerra nella regione di Chernihiv e nella regione di Kiev], in 24 Kanal, 3 aprile 2022.
  16. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 29–30 April 2022, su xxtomcooperxx.substack.com, 1º maggio 2022.
  17. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 20–21 May 2022, su xxtomcooperxx.substack.com, 21 maggio 2022.
  18. ^ (EN) David Axe, Russian Marines Are Getting Killed And Wounded By The Hundreds In Ukraine, in Forbes, 7 novembre 2022.
  19. ^ Tom Cooper, Ukraine War, 2 February 2023: Vuhledar, su xxtomcooperxx.substack.com, 2 febbraio 2023.
  20. ^ (EN) David Axe, Smashed By Ukrainian Mines And Artillery, Russia’s Winter Offensive Just Ground To A Halt Outside Vuhledar, in Forbes, 8 febbraio 2023.
  21. ^ (EN) Mike Eckel, What Happened In Vuhledar? A Battle Points To Major Russian Military Problems, in Radio Free Europe, 17 febbraio 2023.
  22. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 18 February 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 18 febbraio 2023.
  23. ^ (EN) How Russia Lost Dozens of Tanks in a Costly Battle in Eastern Ukraine, in The Wall Street Journal, 8 marzo 2023.
  24. ^ (EN) Andrew E. Kramer, In an Epic Battle of Tanks, Russia Was Routed, Repeating Earlier Mistakes, in The New York Times, 1º marzo 2023.
  25. ^ (EN) David Axe, Two Damaged Russian Brigades Cling To the Minefields Near Vuhledar. The Ukrainians Have Them In Their Crosshairs., in Forbes, 7 giugno 2023.
  26. ^ (RU) 155-я бригада морской пехоты ТОФ награждена Орденом Жукова [La 155a Brigata Marina della Flotta del Pacifico è stata insignita dell'Ordine di Zhukov], in Magadanskaja Pravda, 30 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2023).
  27. ^ (EN) Andrey Bozhok, su topcargo200.com.
  28. ^ Russian telegram 1234th Motor Rifle Regiment, su imgur.com, 13 ottobre 2023.
  29. ^ (EN) David Axe, Defeated Several Times, The Russian 155th Brigade Finally Captured A Few Village Blocks. But Only Because Russian Snipers Forced It Forward., in Forbes, 12 febbraio 2024.
  30. ^ (EN) Anton Balagansky, su topcargo200.com.
  31. ^ PS01, HIMARS strikes again 155th russian Brigade, su Twitter, 28 febbraio 2024.
  32. ^ (EN) David Axe, For The Third Time In A Week, Russian Troops Paraded Within Range Of Ukraine’s HIMARS Launchers—And Rockets Rained On The Parade, in Forbes, 28 febbraio 2024.
  33. ^ (EN) David Axe, Russia’s Bad-Luck Marine Brigade Is Riding 67-Year-Old T-54 Tanks Into Battle, And Getting Massacred By Ukrainian Drones And Missiles, in Forbes, 6 marzo 2024.
  34. ^ (EN) Institute for the Study of War, Russian Offensive Campaign Assessment, March 16, 2024, su understandingwar.org, 16 marzo 2024.
  35. ^ (EN) Institute for the Study of War, Russian Offensive Campaign Assessment, April 10, 2024, su understandingwar.org, 10 aprile 2024.
  36. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 23 April 2024: Crisis, su xxtomcooperxx.substack.com, 23 aprile 2024.

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