Iturup
Iturup Итуру́п, in russo | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Oceano Pacifico |
Coordinate | 45°05′39″N 147°59′46″E / 45.094167°N 147.996111°E |
Arcipelago | Isole Curili |
Superficie | 3174,71[1] km² |
Sviluppo costiero | 581,9 |
Altitudine massima | 1634 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | ![]() |
Distretto Federale | Circondario federale dell'Estremo Oriente |
Oblast' | ![]() |
Rajon | Kuril'skij |
Centro principale | Kurilsk |
Demografia | |
Abitanti | 6485 (2019) |
Cartografia | |
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Iturup (in russo: Итуруп?; giapponese 択捉島, Etorofu-tō; la denominazione viene dalla Lingua ainu エトゥオロプ Etorop e significa “medusa”[2]) è l'isola maggiore delle isole Curili. Oggi è sotto la sovranità della Russia, anche se questa è contestata dal Giappone, che sostiene che l'isola debba fare parte del proprio territorio (vedi Disputa delle isole Curili). Essa fu parte del territorio giapponese fino alla fine della seconda guerra mondiale, ma fu poi occupata dai sovietici che costrinsero la popolazione giapponese ad andarsene.
Geografia[modifica | modifica wikitesto]
Iturup si trova fra Urup, a 37 km a nordest, e l'isola di Kunašir, 19 km a sudovest. La città di Kurilsk, centro amministrativo dell'omonimo distretto, si trova all'incirca a metà della sua riva occidentale. L'isola si estende su circa 3 174,71 km²[1], con una lunghezza massima (direzione da sudovest a nordest) di circa 200 km ed una larghezza fra i 7 ed i 27 km.
Lo stretto fra le isole di Iturup ed Urup è noto con il nome di stretto di Vries, dal nome dell'esploratore olandese Maarten Gerritsz Vries che nel 1643 fu il primo europeo ad esplorare la zona.[3] Tra Iturup e Kunašir scorre lo stretto di Ekaterina.
Iturup è un'isola costituita da una catena di una ventina di vulcani che ne costituiscono l'ossatura centrale come una spina dorsale. Nove di questi sono attivi: Kudrjavyj (Кудрявый, 986 m), Men'šij Brat (Меньший Брат, 562 m), Čirip (Чирип, 1589 m), Bogdan Hmel'nickij (Богдан Хмельницкий, 1585 m), Baranskogo (Баранского, 1134 m), Ivan Groznyj (Иван Грозный, "Ivan il Terribile", 1159 m), Stokap (Стокап, 1634 m), Atsonupuri (Атсонупури, 1205 m), Berutarube (Берутарубе, 1223 m). Il più alto è lo Stokap che fa parte della cresta Bogatyr' (хребет Богатырь)[4], nella parte centrale dell'isola. Nella parte sud-occidentale c'è un vulcano sommerso, il L'vinaja Past'[5]; le pareti della sua caldera emergenti formano la baia L'vinaja Past' (залив Львиная Пасть) al cui ingresso si trova l'isola Kamen'-Lev. Un'altra isoletta adiacente a Iturup è Odinokij (остров Одинокий) che si trova lungo la costa sud-orientale (44°36′22″N 147°16′01″E / 44.606111°N 147.266944°E).
Le coste dell'isola sono alte e a strapiombo. Vi sono molti laghi, sorgenti calde e minerali. Si getta nelle acque dello stretto di Vries una delle cascate più alte della Russia, la cascata Il'ja Muromec (водопадов Илья Муромец), che cade per 141 m dal promontorio Medvežij (Медвежий полуостров), l'estremità nord-orientale di Iturup.[6]
Flora[modifica | modifica wikitesto]
La vegetazione consiste prevalentemente in abeti rossi, larici, pini, abeti e una miscellanea di foreste di piante a foglia caduca con ontani, liane e sottobosco di bamboo delle Curili. Le montagne sono coperte da macchie di betulle e di pini siberiani nani, fiori e rocce nude.
Storia[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente abitata dagli Ainu, i giapponesi Shichirobei e loro connazionali vi si stabilirono nel 1661. L'isola fu oggetto di un insediamento russo nel XVIII secolo ed ospitò una guarnigione giapponese nel 1800, nella zona dell'attuale Kurilsk. Nel 1855 Iturup fu ceduta al Giappone con il trattato di Shimoda.
Il 26 novembre 1941 una flotta giapponese di navi portaerei lasciò la baia di Hitokappu (giapponese: 単冠湾), e salpò per compire l'attacco aeronavale alla base americana di Pearl Harbor, che provocò l'ingresso degli Stati Uniti d'America nella seconda guerra mondiale.
Nel 1945, dopo la sconfitta giapponese nella seconda Guerra mondiale, l'isola fu occupata dall'Unione Sovietica che dispose l'espulsione in Giappone di tutti i suoi abitanti.[7] Ripristinate le relazioni diplomatiche fra Unione Sovietica e Giappone nel 1956, non si giunse ad un vero e proprio trattato di pace a causa della controversia sulla sovranità su Iturup e su altre isole, reclamata dal Giappone.
La base aerea sovietica di Burevestnik fu installata fin dagli anni cinquanta e vi furono posti di stanza numerosi aviogetti da caccia MIG. Nel 1968 caccia sovietici della base costrinsero un aereo da trasporto statunitense, con a bordo 214 militari destinati al Vietnam, ad atterrare a Burevestnik.[8] L'equipaggio e i militari trasportati dovettero rimanere un paio di giorni alla base prima di essere autorizzati a ripartire.
Un altro campo di volo si trova a Vetrovoe, nella parte orientale dell'isola, e fu usato principalmente dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
Amministrativamente l'isola fa oggi parte del Kuril'skij rajon nell'Oblast di Sachalin dell'Estremo Oriente russo.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (RU) Ландшафтное Разнообразие Курильских Островов (PDF), su izdatgeo.ru, p. 90. URL consultato il 13 settembre 2019.
- ^ (RU) 10 особенностей Курильских островов, su rg.ru. URL consultato il 15 settembre 2019.
- ^ Esplorazioni olandesi Archiviato il 25 marzo 2008 in Internet Archive.
- ^ (EN) Nishihitokappuyama [Bogatyr Ridge], su volcano.si.edu. URL consultato il 15 settembre 2019.
- ^ (EN) Moekeshiwan [Lvinaya Past], su volcano.si.edu. URL consultato il 15 settembre 2019.
- ^ (RU) Илья Муромец, su bigenc.ru. URL consultato il 2 settembre 2019.
- ^ Takahara, Nemuro raid survivor longs for homeland
- ^ Si trattava di un Douglas DC-8 Super 63CF partito dalla base di Anchorage e diretto alla base americana Yokota Air Base in Giappone
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Iturup
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Nemuro raid survivor longs for homeland, by Kanako Takahara, su japantimes.co.jp. URL consultato il 15 settembre 2019.
- Google Maps, su maps.google.com.
- Ocean Dots.com, su oceandots.com.
- Mappa russa: L-55 (JPG), su maps.vlasenko.net. URL consultato l'8 novembre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 257266238 · NDL (EN, JA) 00628282 · WorldCat Identities (EN) viaf-257266238 |
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