Makanruši

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Makanruši
Маканруши
Immagine di Makanruši vista dallo spazio
Geografia fisica
LocalizzazioneMare di Okhotsk
Coordinate49°46′N 154°26′E / 49.766667°N 154.433333°E49.766667; 154.433333
ArcipelagoIsole Curili
Superficie49 km²
Dimensioni10 × 7,5 km
Altitudine massima1.169 m s.l.m.
Classificazione geologicavulcanica
Geografia politica
StatoBandiera della Russia Russia
Circondario federaleEstremo Oriente
Oblast'  Sachalin
Rajon Severo-Kuril'skij
Demografia
Abitanti0
Cartografia
Mappa di localizzazione: Circondario federale dell'Estremo Oriente
Makanruši
Makanruši
voci di isole della Russia presenti su Wikipedia

Makanruši (in russo Маканруши; conosciuta anche come Makanru o Macansu; in giapponese 磨勘留島, Makanru-tō) è un'isola russa che fa parte dell'arcipelago delle Isole Curili ed è situata nel Mare di Ochotsk. Amministrativamente fa parte del Severo-Kuril'skij rajon dell'oblast' di Sachalin, nel Circondario federale dell'Estremo Oriente. Il suo nome viene dalla lingua ainu. L'isola è disabitata.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

L'isola si trova nella parte settentrionale delle isole Curili, a nord-ovest di Onekotan, da cui è separata dallo stretto di Evreinov (пролив Евреинова), largo 28 km.

L'isola è la parte emersa di uno stratovulcano spento, il monte Makanruši (гора Маканруши), la cui altezza è di 1.169 m s.l.m.[1]; l'isola ha una forma ovale, con una lunghezza di 10 km e una larghezza di 7,5 km. La sua superficie è di 49 km². Makanruši si allunga verso sud con una piccola penisola, che termina in capo Poludennyj (мыс Полуденный), a ovest della quale, nell'insenatura Vostok (бухта Восток), che offre un buon ancoraggio, sfocia un corso d'acqua dolce, il Pit'evoj (Питьевой); tutti gli altri corsi d'acqua dell'isola contengono molto zolfo[2].

A ovest, a una distanza di 20 km, si trovano gli scogli Avos' (скалы Авось).

Fauna e flora[modifica | modifica wikitesto]

Sull'isola ci sono volpi e piccoli roditori e sulla costa i leoni marini di Steller[2]. Sono presenti macchie di ontani e, vicino alla costa: rovo artico, giglio martagone, ortica, e specie di Empetrum e Veratrum[2]; le rive sono ricoperte di Laminaria, una specie delle alghe brune.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Makanruši sembra non essere mai stata abitata. Appare su una mappa ufficiale dei territori del clan Matsumae, un dominio feudale del periodo Edo in Giappone (1644)[3], domini confermati ufficialmente dallo shogunato Tokugawa nel 1715.

Successivamente la sovranità passò all'Impero russo, in base ai termini del Trattato di Shimoda nel 1855[3][4].

Nel 1875, la sovranità fu trasferita all'Impero giapponese con il Trattato di San Pietroburgo[5] insieme al resto delle isole Curili[3][4]. Amministrativamente l'isola faceva parte della sottoprefettura di Nemuro, nella prefettura di Hokkaidō.

Dopo la seconda guerra mondiale, l'isola passò sotto il controllo dell'Unione Sovietica[4] e attualmente fa parte della Federazione Russa.

Onekotan (al centro), con Makanruši in alto a sinistra e Charimkotan in basso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ TopoMapper
  2. ^ a b c (RU) Остров Маканруши
  3. ^ a b c (EN) The Kurile Islands Dispute Archiviato il 9 giugno 2012 in Internet Archive.
  4. ^ a b c Giappone, isole Curili e pudore di Stalin. [collegamento interrotto], su javelina.altervista.org. URL consultato il 9 novembre 2017.
  5. ^ Le Isole Curili – la vecchia contesa tra la Russia e il Giappone, su jointhewip.com. URL consultato il 9 aprile 2012 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2017).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • GeoNames: Makanrushi
  • Mappa russa: M-56 (JPG), su maps.vlasenko.net. URL consultato l'8 novembre 2017.