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Vetrina

Le Stoßtrupp erano squadre di fanteria d'assalto dell'esercito imperiale tedesco, attive tra il 1915 e il 1918 durante la prima guerra mondiale. La Germania imperiale entrò in guerra, certa che il conflitto sarebbe stato vinto nel corso delle grandi campagne militari, relegando quindi in secondo piano i risultati ottenuti durante i singoli scontri; di conseguenza i migliori ufficiali, concentrati nello stato maggiore generale, posero le loro attenzioni sulla guerra di manovra e sullo sfruttamento razionale delle ferrovie, invece che concentrarsi sullo svolgimento delle battaglie: questo atteggiamento diede un contributo diretto a vittorie operative della Germania in Russia, Romania, Serbia e Italia, ma comportò un fallimento ad occidente. Così gli ufficiali tedeschi sul fronte occidentale si trovarono nella situazione di dover risolvere sul campo la staticità causata dalla guerra di trincea.

Analizzando gli avvenimenti, si individuano due concezioni con cui si tentò di trovare una soluzione al problema. La prima fu la convinzione, sostenuta principalmente da Erich von Falkenhayn, che l'azione tattica da sola, ossia la mera uccisione dei soldati nemici, fosse un mezzo sufficiente per realizzare il fine strategico. La seconda era l'idea, emersa dall'esperienza di innumerevoli "attacchi con obiettivi limitati" e di incursioni nelle trincee, che il combattimento fosse diventato un'impresa così difficile, da dover subordinare le considerazioni operative a quelle tattiche. Portavoce di questa ultima tesi era il feldmaresciallo Erich Ludendorff che, divenuto il comandante de facto dell'esercito tedesco dopo la sconfitta tedesca di Verdun, diede un deciso appoggio allo sviluppo dei battaglioni d'assalto come soluzione per la ripresa della guerra di manovra.

La creazione di queste unità fu il primo, e forse più innovativo, tentativo dell'esercito tedesco di uscire dall'impasse della guerra di trincea. Con l'utilizzo di soldati ben addestrati, comandati da sottufficiali dalla capacità decisionale autonoma, si cercò il superamento della terra di nessuno e lo sfondamento in punti predefiniti delle linee nemiche, in modo da permettere alle successive ondate di liquidare l'avversario ormai confuso e isolato, aprire grossi varchi nei suoi sistemi difensivi e riprendere quindi la guerra di manovra, che avrebbe consentito ai tedeschi di vincere la guerra.

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Voci di qualità

Mew (ミュウ Myū?) è un Pokémon base della prima generazione di tipo Psico. Il suo numero identificativo Pokédex è 151, il che lo rende l'ultimo Pokémon di quella generazione. Nel contesto del franchise creato da Satoshi Tajiri, è un Pokémon misterioso, categorizzato come "Pokémon Novaspecie".

Secondo quanto affermato dal presidente della The Pokémon Company, Tsunekazu Ishihara, Mew fu inserito solamente in fase di debug dal programmatore di Game Freak Shigeki Morimoto, come specie ottenibile prevista in Pokémon Rosso e Verde del 1996. Non essendoci tuttavia nella cartuccia di gioco lo spazio sufficiente per scrivere un percorso che permettesse al giocatore di incontrarlo normalmente, la sua presenza all'interno dei dati di programmazione dei giochi venne ben presto avvolta da voci e miti, che contribuirono ad accrescere la fama del franchise videoludico. Per anni non fu quindi legittimamente ottenibile nei titoli tranne che negli eventi di distribuzione dei Pokémon, dopo l'annuncio ufficiale della sua esistenza da parte dello staff della software house, o via glitch.

Ideato dal team di designer della Game Freak, Mew è comparso nella maggior parte dei titoli successivi a Rosso e Verde (sia canonici sia spin-off), nella serie televisiva anime, nel gioco di carte collezionabili e nel merchandising derivato. È inoltre tra i personaggi principali dei film Pokémon il film - Mewtwo colpisce ancora e Pokémon: Lucario e il mistero di Mew.

Mew venne accolto molto favorevolmente dalla critica e dal pubblico, tanto che nel 2012, nel corso di un sondaggio indetto dal sito ufficiale del brand, tra i 34 Pokémon misteriosi e leggendari introdotti fino alla quarta generazione risultò essere il preferito dai fan della serie.

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Lo sapevi che...

Caroline Amelia Moore, meglio nota come Carry o Carrie Nation (Contea di Garrard, 25 novembre 1846 - Leavenworth, 9 giugno 1911), è stata un'attivista statunitense. Una delle esponenti più radicali del movimento per la temperanza, è ricordata soprattutto per i suoi violenti attacchi contro i saloon del Midwest, durante i quali distruggeva grandi quantità di bottiglie di alcolici a colpi di accetta (da qui il suo soprannome di Hatchet Granny). Fu una delle figure chiave del movimento proibizionista e le sue azioni l'hanno resa un personaggio del folklore americano.

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Ricorrenze

Monica Bellucci

Nati il 30 settembre...

... e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Amato di Nusco, di Francesco Borgia, Gregorio Illuminatore e Sofia di Roma.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 30 settembre 2023): English (inglese) (6 721 621) · Binisaya (cebuano) (6 122 035) · Deutsch (tedesco) (2 839 478) · Svenska (svedese) (2 572 486) · Français (francese) (2 556 996) · Nederlands (olandese) (2 133 449) · Русский (russo) (1 939 804) · Español (spagnolo) (1 895 655) · Italiano (1 828 947) · مصرى (Maṣrī, arabo d'Egitto) (1 619 581)

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Dialogo del pessimismo)

Gli eventi contrari a ciò che dalla nostra utilità è richiesto, li sopporteremo di buon animo, se siamo consapevoli che abbiamo compiuto il nostro dovere, che la nostra potenza non poteva giungere a evitarli, e che noi siamo parte di tutta la natura, di cui seguiamo l'ordine.
Baruch Spinoza, Ethica

Foto dei semi della varietà pinto del fagiolo comune (Phaseolus vulgaris).

Nel deserto
Grazia Deledda, Milano, 1911.

Funes (Italia)

In un maestoso paesaggio alpino tra i più belli delle Dolomiti.