Stanislas de Guaita

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Stanislas de Guaita

Stanislas de Guaita (Tarquimpol, 6 aprile 1861Tarquimpol, 19 dicembre 1897) è stato un esoterista e poeta francese di origini italiane.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stanislas de Guaita nacque il 6 aprile 1861 proveniva da una nobile famiglia lombarda che si era stabilita ad Alleville, in Lorena, durante il diciannovesimo secolo. I suoi genitori erano François Paul Guaita (1825-1880) e Amelia Marie Grandjean d'Alteville (1832-1901), nipote del generale napoleonico Charles Louis Dieudonné Grandjean. De Guaita fu educato nelle scuole dei gesuiti a Digione e Nancy. Un suo vecchio compagno di scuola, Maurice Barrès, che diventerà scrittore e figura di spicco del nazionalismo, lo accompagnò a Parigi.[1] Catulle Mendès, uno scrittore amico di De Guaita, avvicinò quest'ultimo all'occultismo facendogli scoprire le opere di Eliphas Lévi. Dopo aver letto Le Vice Suprême (1884) di Joséphin Péladan, de Guaita iniziò una corrispondenza con quest'ultimo. Dopo essere stato prima allievo, e poi amico di Péladan, de Guaita co-fondò assieme al suo mentore l'Ordre Kabbalistique de la Rose-Croix nel 1888,[2] che risentirà anche gli influssi delle teorie di stampo induista della Società Teosofica.

De Guaita si era intanto guadagnato la fama di poeta maledetto con La Muse noire (1882).[3]

L'interesse di de Guaita per l'occultismo era radicato (come anche per Péladan) in un fermo rifiuto del razionalismo contemporaneo, ed era particolarmente incline al satanismo e alla magia nera.[4] In La Clef de la Magie Noire (1897) asserisce che "ci si ritira dall'umanità solo per vivere con Dio - o con Satana" senza vie di mezzo.[5]

L'appartamento di de Guaita a rue Trudaine, a Parigi, disponeva di una grande biblioteca, e divenne un punto di ritrovo per gli esoteristi della città francese. Nel 1887, de Guaita, Péladan e Papus (pseudonimo di Gérard Encausse) fondarono la prima loggia dell'Ordre Martiniste. De Guaita diventò anche membro dell'Alto Consiglio dell'Ordine dei Martinisti, istituito da Papus nel 1891.[6] Tuttavia dopo pochi anni, Péladan decise di non essere più seguace di de Guaita a causa del suo orientamento satanista, e fondò la Rose-Croix Catholique durante il mese di giugno del 1890.[2]

Grazie all'interesse che provava per le teorie dell'occulto di Lévi, di cui fu anche allievo,[7] de Guaita trattò più volte il discorso della magia nera, come confermano i suoi cosiddetti Essais de sciences maudites, intitolati Le Temple de Satan, La Clef de la Magie Noire, e Le Problème du Mal (1890-1896). Ciascuno di questi volumi difende la magia nera, e spiega lo scopo del male chiamando in causa la legge degli opposti. Nel 1891 descrisse Joseph-Antoine Boullan, un presbitero condannato per eresia, e documentò i legami che quest'ultimo aveva con i circoli occulti.

De Guaita ispirò i tarocchi realizzati dal suo segretario Oswald Wirth.[7]

Abituale consumatore di morfina, cocaina e hashish, de Guaita morì per overdose, a soli trentasei anni, nel 1897.[8] Egli è sepolto nel cimitero di Tarquimpol, in Francia.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Oiseaux de passage: rimes fantastiques, rimes d’ébène, 1881
  • La Muse noire, 1882
  • Rosa Mystica, 1885
  • Au seuil du Mystère, 1886
  • Essais de Sciences Maudites, 1886
  • Essais de Sciences Maudites. Au seuil du Mystère, 1890
  • Essais de Sciences Maudites II. Le Serpent de la Genèse, 1891
  • Le Temple de Satan, 1891
  • La Clef de la Magie Noire, 1897

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Christopher Mcintosh, The Rosicrucians. The History, mythology and Rituals of an Esoteric Order, York Beach, 1997, p. 93.
  2. ^ a b (DE) Der Ordre Kabbalistique de la Rose-Croix, su neue-rosenkreuzer.de. URL consultato il 31 dicembre 2021.
  3. ^ Webb; pag. 267
  4. ^ Webb; pag. 261–280
  5. ^ (FR) Stanislas de Guaita, La Clef de la Magie Noire, p. 180.
  6. ^ (FR) L'Initiation – Historique, su martinisme.eu. URL consultato il 31 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2011).
  7. ^ a b (EN) Horst E. Miers, Lexikon des Geheimwissens, Goldmann, 1993, p. 269.
  8. ^ Webb; pag. 277

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) James Webb, Die Flucht vor der Vernunft, Marixverlag, 2009.
  • (FR) Maurice Barrès, Stanislas de Guaita (1861-1898): un renovateur de l’occultisme: souvenirs, Chamuel, 1898.
  • (FR) André Billy, Stanislas de Guaita, Mercure de France, 1971.
  • (FR) Arnaud de l'Estoile, Guaita, Pardès, 2005.
  • (FR) René Philipon, Stanislas de Guaita et sa bibliothèque occulte, Dorbon, 1899.
  • (FR) Oswald Wirth, Stanislas de Guaita, souvenirs de son secrétaire, Éd. du symbolisme, 1935.

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