Trani: differenze tra le versioni

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== Collegamenti esterni ==
*[http://www.comune.trani.ba.it/ Sito ufficiale]
*[http://www.traniweb.it/Portale della città]
*[http://www.radiobombo.it/Notizie cittadine]


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Panoramica del porto con la cattedrale

«La dove l'Adriatico gia promette lo Jonio e perde il verde acidulo sotto le squame d'un azzurro tiepido e denso, questa città che nessuno celebra, Trani, eleva un duomo alto come un acropoli e una torre che ne misura la distanza dal cielo.»

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Trani è un comune di 53.520 abitanti con una gloriosa storia, ricca di bellezze artistiche-architettoniche e importante polo giudiziario con giurisdizione su 11 comuni, attualmente in provincia di Bari, sarà futuro co-capoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani.

Geografia

La città è situata a 43 km a nord dal capoluogo Bari, sulla costa adriatica, ad un'altitudine di 7 metri sul livello del mare su un territorio pianeggiante in corrispondenza di una piccola insenatura che costituisce il porto. La presenza della roccia ha permesso l’attività estrattiva di pietra della quale è il più vasto giacimento della regione e lo sviluppo di colture tradizionali: vigneti e oliveti. Situata al centro della costa pugliese è in un punto ideale per gli spostamenti in tutta la regione. Il clima è quello tipico mediterraneo.

Lo stemma

Creato nel 1098 lo stemma della città raffigura un drago munito di grandi ali, nell’atto di schiacciare sotto i suoi artigli una testa taurina, e con una torre poggiata sul dorso.

Descrizione Araldica dello Stemma della città: Di azzurro, al drago di verde con le ali aperte, con le zampe d'oro, con la coda attorcigliata, desinante in dardo e volta all'insù, sostenente la torre di argento, murata di nero, merlata alla ghibellina di quattro, il drago poggiante la zampa sinistra sulla collina di verde, fondata in punta, e afferrante con la zampa destra, posta in fascia, la testa e il collo di toro, posti in tre quarti, d'argento.

Motto : Fortis Ferox Fertilis

Corona : Corona di città con cinque torri (concesso con DPCM del 13 luglio 1914)

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]


Storia

Origini della città

Le origini della città si perdono nella notte dei tempi. Sulla base di ritrovamenti archeologici possibile che la città abbia origini preistoriche, anche se tracce più concrete risalgono solo ad epoche successive, come quella antica dei Romani.

Trani viene infatti indicata sotto il nome di Turenum nella Tavola Peutingeriana, la copia medievale di un vecchio stradario dell’antica Roma. Per quanto riguarda l’etimo, questo nome potrebbe essere legato all’eroe della mitologia greca Diomede, il cui figlio Tirreno, secondo la leggenda, avrebbe fondato la città. L’etimo è tuttavia contestato.

Le tracce della presenza di questa città si fanno ancor più concrete a partire dal IX secolo d. C.

Il Medioevo

«Trani era uno dei più importanti porti della Puglia, da sempre crocevia di popoli e culture del Mediterraneo e porta per l'Oriente, testimone con le sue chiese, con i suoi palazzi e con la sua storia, di quell'età di mezzo, da sempre ricca di fascino e di mistero.»

Gli ordinamenta maris
Il castello svevo
iscrizione muraria nella giudecca
Immagine del porto

Dopo la caduta dell’Impero Romano iniziò in Puglia il periodo bizantino, caratterizzato da una pausa di dominazione longobarda e dalle minacce continue provenienti dal mare ad opera dei Saraceni. Fu comunque il Medioevo il periodo d’oro della città. Per cominciare, qui fu trasferita la sede vescovile, fino ad allora situata a Canosa, la quale era stata appena distrutta dai Saraceni nell'813. Già durante il periodo di appartenenza all’Impero Bizantino la città godeva di un certo grado di prestigio ed autonomia come punto di incontro tra Oriente ed Occidente. Di grande importanza era ad esempio il suo porto, punto di partenza e di ritorno di diverse crociate. Fu in questo periodo corrispondente alla prima crociata, precisamente nel 1099 che nella città si iniziarono i lavori per la costruzione della cattedrale in onore del santo patrono San Nicola pellegrino, un giovane greco in viaggio verso Roma che morì a Trani dopo diversi giorni di malattia e canonizzato subito dopo a furor di popolo.

Gli ordinamenta maris

Intorno al 1000 furono stilati gli Ordinamenta Maris, che sono tuttora considerati tra i più antichi codici marini. Sono racchiuse in questo codice tutte le norme che regolavano la navigazione, dal trattamento economico dei marinai, ai ritrovamenti in mare, una sorta di contratto sindacale, esso è alla base del diritto marittimo italiano e denota il grande sviluppo e la maturità economica raggiunta dalla città in quel periodo. Alcune famiglie originarie delle Repubbliche Marinare arrivarono a stabilirsi in città, che diventava centro noto a livello internazionale, D’altro canto l’importanza di Trani è riscontrabile dalla presenza di un console veneziano sin dal XII sec. e da quelli di altri consolati come Inghilterra, Olanda, ecc., le cui sedi erano situate (come ancor oggi si può notare), nei caseggiati di fronte alla Cattedrale, e in diversi paesi al nord delle Alpi.

Federico II e gli ebrei

Trani appartenne all’impero bizantino fino al XII secolo quando cadde sotto la dominazione normanna e successivamente al regno diFederico II di Svevia. In questo periodo storico l’imperatore Federico II fortificò la città con la costruzione del castello nell’anno 1233. Fu senz’altro questa la fase di massimo splendore. In virtù della sua importanza strategica, la città godeva di privilegi amministrativi concessigli da Federico II. Il castello e la città divennero dimore preferite da Manfredi figlio prediletto dell’imperatore, in questo castello infatti il 2 giugno 1259 prese in sposa Elena Ducas (1242 - Lucera, 1271) figlia del despota d'Epiro Michele II. La città era oramai diventata uno dei maggiori porti dell’Adriatico. Contribuiva alla prosperità tranese l’insediamentoebreo, che animava i commerci e gli studi, e che in questo periodo era il maggiore dell’italia meridionale; testimonianza di quel periodo sono le quattro sinagoghe in particolare Scolanova di cui si può ammirare la foto nella galleria in basso. Oltre alla ricca e fiorente colonia ebraica,vi si stanziarono anche i mercanti fiorentini, che affermarono che, Trani era il più prosperoso porto dell’Adriatico dopo Venezia.

Il declino sotto Angioini e Aragonesi

La città attraversò un periodo di crisi (XV secolo-XVI secolo) sotto la dominazione degli Angioini e poi degli Aragonesi, aggravato dalla conseguente cacciata degli Ebrei, che da sempre avevano costituito un potente fulcro economico nella sua società, tanto è vero che ci è stato tramandato dal Medioevo un detto significativo attribuito a Federico II, che dice Fugite Tranenses, ex sangune Judae discendentes che tradotto significa “fuggite tranesi il vostro sangue discende dagli ebrei”. Tuttavia la città quasi contemporaneamente, iniziò ad investire un ruolo prestigioso nel campo giuridico. A tal proposito sottolineamo l'importanza della Sacra Regia Udienza, evento che diede vita a nuove prospettive di sviluppo economico e sociale della città, la quale da centro marinaro e commerciale diventa centro principale, amministrativo e culturale della terra di Bari. Fu nel 1586, che la Sacra Regia Udienza fu ufficialmente insediata nel Castello Svevo. Da allora Trani divenne la residenza di molti nomi illustri, avvocati, funzionari e magistrati, i quali vi si stabilirono portando con sè anche le loro famiglie dalle quali conosceremo i Festa, i Manfredi, i Beltrani. Tali famiglie arricchirono la città di tesori d'arte, preziose biblioteche e sontuosi palazzi. La città visse un periodo di grande fioritura culturale grazie alla sua funzione politica.

Trani nell'epoca moderna

File:Trani medievo.JPG
Rappresentazione della città del 1703
File:Corte d'appello trani.jpg
Tribunale di Trani già corte d'appello di Puglia

Ritrovò parte del suo splendore durante la dominazione dei Borbone. Trani ebbe lo stato di capoluogo fino all'era napoleonica, questo le venne tolto da Gioacchino Murat in favore di Bari (1908). Era infatti stata capoluogo della terra di Bari fin dal 1586.

Nel 1799 alcune famiglie fedeli alla famiglia borbonica e legati soprattutto alla marineria tranese, furnono trucidate in massa dalle truppe francesi della rivoluzione, venute a Trani in nome dei nuovi ideali. Tra queste, si ritrovavano in particolare le famiglie di Lernia, Bianchi, de Feo, Bassi, Palumbo, e Moscatelli (bibliografia di riferimento: il Lambert; G. Amorese, un secolo in veletta e cilindro).

Dopo questo massacro della popolazione la cittadina passò alla Repubblica Napoletana (vedi testo introduttivo). Dal 1815 al 1860 la città fu impegnata nella ripresa del suo primato giudiziario. Fino al 1923 Trani mantenne comunque, il suo primato di grande centro culturale e politico. È stata sede di tribunali civili e criminali con giurisdizione su tutta la provincia e, dal 1861 al 1923, della Corte d'Appello dell'intera regione pugliese.

Trani è oggi un comune membro dell'organizzazione internazionale Cittàslow, fondata in Italia in favore di un rallentamento delle frenetiche dinamiche moderne e per una migliore qualità della vita.


Beni culturali ed architettonici

La cattedrale romanica

Lo stesso argomento in dettaglio: Cattedrale di Trani.

Il castello Svevo

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Trani.

Le chiese

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese di Trani.

La villa comunale e fortino

Si estende su un terrazzo delle antiche mura, in riva al mare; è piantata a palme, lecci e pini, ed è abbellita da aiuole, fontanelle e un miniacquario. Nel viale centrale vi è il Monumento ai Caduti, scolpito nel 1923 dal tranese Antonio Bassi; nei viali di destra sono raccolte sei colonne miliari dell'antica via Traiana, provenienti dal tratto Ruvo-Canosa. All'estremità sinistra del giardino si accede all'antico fortilizio destinato alla protezione dell'estrema punta orientale del porto: si tratta del fortino di S. Antonio, che incorpora l'omonima antica chiesa. Da esso si può ammirare tutta l'insenatura su cui si affaccia la città antica, e si distinguono con chiarezza la cattedrale, le tre absidi della chiesa di Ognissanti e la parte retrostante della chiesa di santa Teresa e la torre dell'orologio.

Palazzi storici

Folklore e Tradizioni

Settimana Santa

File:Addolorata trani.jpg
processione dell'Addolorata
File:Misteri trani.jpg
processione dei Misteri

Un periodo particolare suggestivo della Tradizione Tranese è la settimana Santa, pertanto citiamo i Sepolcri del Giovedì Santo, ossia la solenne esposizione dell'Ostia consacrata, pratica liturgica comune alla Cattolicità che prende il nome di Sepolcro. A Trani le varie chiese e le varie confraternite si impegnano ogni anno preparando dei Sepolcri suggestivi che portano i cittadini tranesi a riversarsi nelle vie e ad andare di chiesa in chiesa. La tradizione vuole che bisogna visitarne almeno sette. Una delle tradizioni più suggestive però che la città vanti è la processione dell'Addolorata che si svolge nelle primissime ore del mattino del Venerdì Santo. La processione percorre quasi tutte le vie della città, passando per i Sepolcri delle chiese seguita da una numerosa folla di devoti e non. L'uscita della "Madonna di notte", come chiamano semplicemente i Tranesi, è fissata alle tre del mattino dalla chiesa di Santa Teresa, che è la stessa dove si venera la statua che viene portata processionalmente. Un'altra processione della settimana Santa è la Processione dei Misteri che si svolge nel pomeriggio del Venerdì Santo, una processione di ben quindici immagini sacre che parte dalla Cattedrale e si snoda per le vie più antiche di Trani alla quale partecipano tutte le confraternite cittadine.

Croce di colonna

File:Croce di colonna.jpg
processione della croce di colonna

Il 3 Maggio si festeggia il SS. Crocifisso di Colonna che ha origini antichissime in cui storia e leggenda si confondono. Si narra difatti che i13 Maggio del 1840 fu rubato dalla chiesa di Santa Maria di Colonna un Crocifisso che mutilato al naso di Cristo prese a sanguinare, così da quel lontano anno l'evento è ricordato ancora. La festa del S S. Crocifisso da vita ad una processione di barche che partendo dalla penisola di Colonna con il Crocifisso a bordo di una delle barche, si porta sino al porto dove è impartita la benedizione alle acque tra fuochi pirotecnici e suono di campane, dopo di che la Sacra Immagine viene sbarcata sulla terraferma ed è effettuata la solenne processione con suon di banda musicale, che nelle feste patronali Tranesi non manca di certo.



Festa patronale di San Nicola pellegrino

Lo stesso argomento in dettaglio: San Nicola Pellegrino.
processione del Santo patrono
File:Busto d'argento.jpg
busto d'argento

La festa patronale in onore di san Nicola pellegrino, molto sentita dalla devozione tranese, si svolge negli ultimi giorni di luglio e i primi di agosto ed attira anche una molteplicità di persone dalle zone limitrofe oltre che turisti anche stranieri. Oltre alle processioni e alle iniziative culturali e religiose che durano per giorni, si organizzano gare e spettacoli pirotecnici, giri bandistici per le via della città e concerti. Il momento principale della festa è l'ultima domenica di luglio o la prima di agosto, quando vengono portate in processione per le vie della città il busto d'argento e le reliquie del santo, processione alla quale partecipano le massime autorità eclesiastiche, civili e militari e tutte le confraternite della città. Per le strade del centro e lungo il porto è anche possibile fare piccoli acquisti tra le tradizionali bancarelle che accorrono numerose creando una sorta di fiera, nella zona a sud invece è possibile divertirsi nel Luna Park allestito nella periferia della città.


Eventi culturali

Il matrinomio di Re Manfredi

Rievocazione storica in costumi medievoli del Matrimonio di Re Manfredi. Esibizione che si tiene nel castello e per le vie cittadine intorno alla metà di agosto.

I Dialoghi di Trani

È un festival letterario che si tieni alla fine di settembre, in cui si siedono intorno ad un tavolo, nel castello svevo della città, persone di diverso orientamento e di diversa provenienza. Esse si confrontano intorno al libro, riguardo la società che esso rappresenta in ogni sua problematica, per riflettere proprio sul rapporto tra cultura e società.

Personaggi famosi

Bibliografia

  • "Invito a Trani, Benedetto Ronchi", 1988 Schena editore
  • "Trani guida turistico culturale, Stefania Mola", 1994 Mario Edda editore

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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Il portale Trani non esiste

  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 29-04-2022.