Utente:Lupo rosso/Sandbox/relazioni mafia fascismodopoguerra

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dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

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sintesi di come nasce la repubblica? di Nicola Tranfaglia a cura di Rosa Alba Amico Nei sui primi anni la CIA e precedentemente l'OSS,che si trasformo' in CIA si assunsero il compito di limitare la supposta espansione del comunismo in Europa seguendo l'ipotesi che l'area comunista avesse l'appoggio dei paesi dell'Est ,seguendo tali tesi contribuirono alla strutturazione e/o formarono locali gruppi anti-comunisti;questi tentativi si risolsero in fallimenti ma durante il tentativo stesso interagirono con qualunque tipo di organismo che fosse avverso all'ideologia comunista e quindi non fu escluso l'uso della violenza e del terrorismo finalizzato a scopi politici.Oltre che in Italia la CIA tento' di provocare insurrezioni in Ucraina e Bielorussia tramita l'infiltrazioni di agenti ma sopratutto qui il fallimento fu totale.Tra le accuse portate all'OSS e alla CIA,in gran parte confermate dalla documentazione desecretata dei documenti riservati dei servizi di intelligence si statunitensi che britannici ,vi sono rapporti che avvalorano l'accusa di aver sia aiutato che reclutato nazisti di alto livello dopo la Seconda Guerra Mondiale che sarebbero stati indicati per lo scopo propostosi da Cia ed OSS.

Da diversi documenti furiesce un tentativo di piano organico non casuale o localistico che ben si inserisce nel quadro della guerra fredda.I servizi segreti USA furono impegnati a reclutare migliaia di ufficiali tedeschi e nazifascisti anche di primo piano già prima della fine del secondo conflitto mondiale,e' nota la pubblica denuncia in tal senso di Peter Tompkins,agente OSS in Italia, per i fascisti,nello specifico, e' nota la vicenda di Max Corvo e Vincent Samporino,agenti e/o collaboratori della CIA che gia' subito dopo l'armistizio si diedero da fare per liberare diversi gerarchi ascisti imprigionati.

«Frank B.Gigliotti. Massone reverendo di una chiesa metodista di Lemon Grace in California e chef adviser, consigliere capo dell'Oss nel 1947 dava origine alla Cia.In un rapporto del Dipartimento di stato Usa del 7 luglio 1947 Walter Dowling della Divisione affari europei parla del gruppo organizzato da Brennan (cfr.infra ndr) in questi termini: "Temo che Gigliotti, anch'egli membro dell'OSS, stia cercando di attivare la vecchia banda dell'Oss in Italia come mezzo per combattere il comunismo. Come è noto le attività di quel gruppo, messo in piedi per la maggior parte da italoamericani quali Scamporino e Corvo, sono sempre state di dubbio valore e i più sono stati rispediti a casa quando Bob Joyce ha preso la direzione in Italia". E' così che quando, nel 1943, gli Usa sbarcheranno in Sicilia, la prima azione dell'Oss sarà la corsa di Max Corvo e Vincent Scamporino all'isola di Favignana per liberare i mafiosi incarcerati dai fascisti.»

[1] Tra i nazisti che sarebbero stati

protetti o avrebbero collaborato con l'intelligence statunitense spiccano,come esempi ecllettanti i nomi di Klaus Barbie, Eugen Dollmann,Karl Hass (condannato all'ergastolo con Erich Priebke per l'Eccidio delle Fosse Ardeatine e coinvolto in diverse indagini relative alla Strategia della tensione), il capitano degli SS Theodor Saevecke, responsabile in Lombardia per il SIPO-SD (Polizia e Servizio di Sicurezza) nonche' autore della strage di Piazzale Loreto e dell Corbetta (Milano). Tra gli italiani arruolati dai servizi USA spicca il nome del principe Junio Valerio Borghese, comandante della X MAS,ideatore del Golpe Borghese ,forse imlicato nell'omicidio di Mauro De Mauro,che sembrava conoscesse gli intenti del principe nero tamita le sue "amicizie"con gli ex repubblichini e X Mased ancor prima implicato forse nel caso di Portella della Ginestra e delle stragi siciliane del periodo.Le uniche nazioni infatti nelle quali le azioni della CIA ebbero qualche successo nel tentativo di limitare l'influenza comunista furonoin Francia e in Italia,inrelazione anche alle elezioni italiane del 1948.

Quanto soprascritto su Wikipedia di evince anche da editoriale di Santo Della Volpe,ovvero uno dei capiredattori TG3 [2] Tale situazione sia dovuta a cause internazionali che specifiche sia italiane che siciliane porto'nel difficile ambiente siciliano,(reso ancor piu' difficile dopo lo sbarco alleato), ad un'utilizzo di formazioni come l'EVIS ed il MIS(movimento indipendentista siciliano),nate con progetti di rivendicazioni sociali ed eguaglitarie con dirigenti anche di sinistra,ad una fagotitazione delle suddette organizzazioni da parte di una commistione fra mafiosi__fascisti_servizi stranieri,nel particolare americani che avevano gia' agito in precedenza in Italia per preparare lo sbarco ed in linea di massima per fornire aiuti e collegamenti ai partigiani nella lotta contro il fascismo,figura emblematica fra questi agenti e' Max Corvo[3]

inchieste-ricostruzioni,proposte anche come documentario televisivo, non sembra manchi sia la partecipazione fascista sia l'intervento di intelligence stranieri,sopratutto collegati all'autonomismo siciliano

  • (ricordiamo,pero', che l'inidipendismo siciliano parti',pero',nei suoi

capi storici, come istanza di sinistra

quando faremo la repubblica sociale in Sicilia i feudatari ci dovranno dare le loro terre se non vorranno darci le loro teste ovvero per dirlo sinteticamente:

«17 Giugno 1945 Muore in uno scontro a fuoco con i carabinieri, in circostanze oscure, Antonio Canepa , comandante dell'EVIS (assieme a Carmelo Rosano, Giuseppe Lo Giudice e Francesco Ilardi,nomi fuori citazione) Dopo la sua morte la componente progressista del Movimento Indipendentista viene repressa e annientata e la destra della mafia e dei latifondisti prende il sopravvento.»

[4] [5]

«Coordinamento delle ricerche presso gli Archivi Nazionali degli Stati Uniti (NARA, College Park, Maryland) e l’Archivio Centrale dello Stato (Roma): Nicola Tranfaglia (Università di Torino), Giuseppe Casarrubea (Palermo), Mario J. Cereghino (San Paolo del Brasile)..... I rapporti desecretati dell’Oss e del Cic (i servizi segreti statunitensi della Seconda Guerra Mondiale), che provano l’esistenza di un patto scellerato in Sicilia tra la cosiddetta “banda Giuliano” e le forze paramilitari del fascismo di Salò (in primis, la Decima Mas di Junio Valerio Borghese e la rete eversiva del principe Pignatelli nel meridione) sono il risultato di una ricerca promossa e realizzata negli ultimi anni da Nicola Tranfaglia (Università di Torino), dal ricercatore indipendente Mario J. Cereghino e da chi scrive.»

di gran peso storico ha lo stralcio precedente tratto [6] Rapporti incrociati fra Decima_Mas_di_Borghese,mafia e golpismo fascista si evincono anche dalla vicenda di Mauro De Mauro secondo un articolo di Andrea Cottone e Laura Nicastro [7] ,fra i redattori di Testata giornalistica dell'Università degli Studi di Palermo [8]

dettaglio morti ammazzati nelle proteste di piazza nel dopoguerra esprapolato da ricerca della fondazione Luigi Cipriani

12 marzo 1946

Palermo,gruppi di disoccupati mescolati con reduci di guerra provano ad assalire la Prefettura la Prefettura ,durante una manifestazione,a causa della carenza di lavoro.per protestare per la mancanza di lavoro. I poliziotti sparano e muoiono due dimostranti uno dei quali si chiama Giuseppe Maltesi vengono altresi' ferite circa trenta persone e muore il commissario di ps Calderone durante i tafferugli.

21 marzo 1946

Messina,manifestazione la disoccupazione e e la noncuranza del governo per il grave problema, i poliziotti fanno fuoco e muore Salvatore Caramanna , soldato di leva ,ed un ragazzino,restano feriti 24 dimostranti

5-6 agosto 1946


Caccamo (Palermo),viene requisito il grano per cui vi e' una forte protesta contadina risultato i poliziotti sparano procando 18 morti fra i manifestanti e circa 100 feriti,fra i poliziotti muoiono 4 agenti e 15 risultano feriti;anche questo avvenimento si puo' inserire nella categoria stragi.

7 marzo 1947


Messina,viene indetto uno sciopero generale contro il carovita e per la richiesta di aumenti salariali ne consegue che i carabinieri caricano e muoionoBiagio Pellegrino e Giuseppe Maiorana,operai e comunisti, fra i dimostranti anche tre feriti.

7 giugno 1947


Messina,manifestazione contro la disoccupazione,Ludovico Maiorana, Antonio Pellegrini e Carlo Rocco cadono sotto il fuoco dei carabinieri.

21 dicembre 1947


Canicattì,durante uno sciopero i carabinieri intervengono per presidiare la sede dell’Uomo qualunque,fanno fuoco e muoiono fra i dimostranti Giuseppe Amato, Salvatore Lauria e Giuseppe Lupo, risultano pure ferite gravemente 9 persone con 11 feriti lievi

4 aprile 1949


Mazara del Vallo (Trapani),Francesco La Rosa,bracciante, convocato in caserma dai carabinieri per un interrogatorio e' strangolato. 19 aprile 1949


Mazara del Vallo (Trapani), manifestazione di braccianti, gli organi di repressione dello stato sparano e viene amazzzato un contadino.

29 novembre 1949


Bagheria (Palermo), manifestazione contadina,intervento dei carabinieri che uccidono una donna Filippa Mollica Nardo che di mestiere e' contadina.

2 marzo 1950


Petralia (Palermo),manifestazione di protesta,i poliziotti uccidono,aprendo il fuoco,2 dimostranti e ne feriscono 3


17 gennaio 1951


Adrano (Catania),proteste contro la visita di Eisenhower i poliziotti sparano sui dimostranti e muore Girolamo Rosano, bracciante di 19 anni militante della Cisl:restano ferite 11 persone fra le quali,sempre fra i dimostranti, Francesco Greco,di 16 anni,ferito assai grave;muore anche una donna per un attacco di cuorecausato dalla sparatoria.Si sa di due cariche una davanti alla Camera del lavoro,direttamente sul concetramento dei dimostranti, dove i manifestanti si stavano concentrando, la seconda a corteo partivo durante le cariche oltre i lacrimogini vengono usati dagli organi di represione dello stato pure i mitra;un articolo dell'Unita' aserisce che sulla folla spara dal balcone pure Filadelfio Cancio, militante del MSI e l’avvocato Danielo, precedentemente segretario del Fascio locale.



da fondazione Luigi Cipriani


17 febbraio 1954


Mussumeli (Caltanisetta), manifestazione popolare di protesta per la predurante penuria di acqua aggravata dal discorso chel’Ente acquedotti esige comunque il pagamento per un servizio non prestato,i poliziotti sparano sulla folla portatasi davanti al Municipio,muoiono sotto il fuoco degli organi di repressione dello stato : Onofria Pellicceri, Giuseppina Valenza, Vincenza Messina e Giuseppe Cappalonga tutti e tre sedicenni;vi sono anche diversi feriti fra i quali 9 gravi e fra questi un ragazzino di 7 anni a nome Baldassare Mistretta.

17 febbraio 1954


Barrafranca (Enna), i carabinieri aprono il fuoco su una manifestazione contadina col risultato che rimane ucciso un bimbo di 5 anni.

31 marzo 1954


Mussomeli (Caltanissetta):dopo poco piu' di un mese dalla prima strage circa 2.300 poliziotti occupano la cittadina con perquisizioni a vasto raggio nelle abitazioni private vengono quindi fatti circa 30 arresti proprio fra quelli che avevano tentato di opporsi alla strage e dopo la avevano denunciata,fra questi i consiglieri comunali comunisti Calogero Amico e Vincenzo Consiglio, il segretario della locale Camera del Lavoro ,Salvatore Guarino,ed anche Giovanni Vullo democristiano,consigliere comunale,che aveva scritto alla Procura della repubblica presentandouna dettagliata e puntigliosa denuncia sul comportamento degli organi di repressione dello stato.

19 ottobre 1954


Caltanissetta,il Tribunale emette sentenza per i fatti di Mussomelima gli inquisiti non sono i responsabile della strage appartenenti agli organi di repressione dello stato bensi' 35 cittadini partecipanti alla protesta per acqua.Salvatore Guarino,gia' citato,subisce una condanna di 9 mesi e 15 giorni per ‘oltraggio aggravato’;stesso capo di imputazione per Francesco Catania, Salvatore Mancuso, Diego Seminatore, Vincenzo Russo, Antonino Collura, Calogero Castello, Michele Noto, Nicola Cardinali, Alfonso Caruso, Calogero Amico, Vincenzo Consiglio, Vincenza Randasso, Vincenza Giovino, Calogero Immermano, Giuseppe Savia, Vincenzo Lobrutto, Giuseppe Di Liberto, Marcangelo Lo Presti, Salvatrice La Rocca, Giuseppe Bonfanti, Calogero Castello, Gaetano Barba, Eraldo Martinassi, Giovanni Calà, Concetto Evelino, Angela Torquato, Giovanna Giovino con condanne varianti da 6 a 8 mesi.


30 gennaio 1957


Palermo, rivolta nel carcere dell’Ucciardone;20 feriti ed un morto fra i detenuti causati dall'intervento dei poliziotti.

31 gennaio 1959


Palermo, ancora una rivolta nel carcere dell’Ucciardone contro le condizioni di detenzione ritenute disumane dai detenuti,intervento dei poliziotti con un morto e 7 feriti fra i detenuti

8 luglio 1960


Palermo, il centro del capoluogo e' presidiato dalla Celere per "controllare"una manifestazione associata allo sciopero generale proclamato dalla Cgil,iniziano immediatamente i caroselli della Celere ai quali i dimostranti reagiscono;muoiono fra i dimostranti Francesco Vella, responsabile per le leghe operaie degli edili,viene colpito mentre sta aiutando un giovane colpito in pieno da un lacrimogeno ;muoiono pure,sempre fra i dimostranti, Giuseppe Malleo, Rosa La Barbera e Andrea Cangitano di 18 anni,non e' mai stato chiarito se da poliziotti in divisa o da infiltrati o peggio da personaggi esterni agli organi di represione dello stato pagati per far fuoco sulla folla.La manifestazione riprende alle 18 sul piazzale del municipio e gruppi di manifestanti sono presso la questura e la prefettura ed anche in tali situazioni i poliziotti aprono il fuoco; i manifetanti non recedono dalla loro presa di posizione e gli scontri violenti proseguono fino a tarda notte;a tali scontri fanno seguito rastrellamenti e pestaggi indiscriminati da parte della Celere.Il bilancio a termine della giornata e' di 300 fermi,qualche centinaio di feriti con 40 fra questi feriti da arma da fuoco oltre il dimostrante morto sopracitato.

8 luglio 1960


Catania, sciopero contro il governo Tambroni,i poliziotti iniziano i caroselli a danno dei manifestanti;Salvatore Novembre,un operaio edile disoccupato, resta isolato dagli altri partecipanti alla manifestazione e viene ferito gravemente a manganellate e finito col revolver;vi sono altri 7 feriti fra i manifestanti.

2 dicembre 1968


Avola (Siracusa), la Celere spara su una manifestazione di braccianti,indetta per lo stato di agitazione sindacale causato da mancato rinnovo del contratto muiono Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona.


9 novembre 1970

Avola (Siracusa), Dionisio Mangiacasale giudice istrutore invia 85 mandati di comparizione ad 85 braccianti,per reati vari dopo repressione poliziesca del 2 dicembre 1968 che aveva provocato la morte dei due braccianti Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona.

12 giugno 1971

Palermo,un agente di ps uccide un militante del Partito Repubblicano , Michele Guaresi,conosciuto,perche' era stato sorpreso ad attaccare manifesti del partito ,in vista della tornata elettorale, dopo il periodo consentito

I morti fra i manifestanti in questo priodo sono circa 50 a fronte di 4 appartenenti agli organi di repressione dello stato ed i feriti piu' o meno gravi fra i manifestanti sono centinaia Tirando le somme di hanno circa 130 caduti fra i manifestanti nei due periodi presi in considerazione a fronte di 5 o 6 caduti fra gli appartenenti agli organi di repressione dello stato con un rapporto di circa 26 ad 1 fra i morti manifestanti nnelle proteste ed i morti appartenenti agli organi di repressione dello stato . Tenendo conto dei periodi succitati ed arrivando al 2001 con la morte di Carlo Giuliani nella intera penisola il totale dei dimostranti uccisi dagli organi di repressione dello stato supera decisamente le 300 unita'.


La situazione del dopoguerra dovuta sia alle cause internazionali della suddivisione del mondo in blocchi che dalla situazione storico sociale siciliana inasprita ancor piu' dopo in concomitanza dell'invasione alleata dell'isola italiana con le relative tensioni sociali di ordine rivendicativo sia salariale che normativo da parte delle classi piu' disagiate siciliane porto' nel dopoguerra ad una commistione operativa fra mafia,agenti dei servizi segreti americani che gia' avevano operato in appoggio alla lotta antifascista e fascisti stessi riutilizzati dai servizi americani stessi.Tale commistione agiva nell'ottica della repressione delle lotte rivendicative per evitare il pericolo che potessero essere utilizzate come metodi di manovra per fra prevalere la sinistra italiana ancora unita al momento nei suoi partiti storici fondamentali. Chiarificatrice e' questa frase tratta da Wikipedia:

  • La CIA ebbe più successo nei suoi sforzi di limitare l'influenza del comunismo in Francia e in Italia, soprattutto nelle elezioni italiane del 1948. Dopo la seconda guerra mondiale, la CIA fu lo strumento attraverso cui si organizzò la rete Gladio, una rete segreta di organizzazioni in Italia e in altre parti dell'Europa occidentale.

Tratta dal paragrafo Cia In Europa ed ulteriormente ampliata nel paragrafo Cia arruolamento di ex nazifascisti la seguente citazione tratta dal dossier relativo alla pubblicazione di Storia segreta della Siciliaedscuola,a firma di Giuseppe Casarrubea,uno dei maggiori storici attuali di storia siciliana,figlio di una vittima della strage di Partinico,chiarifica ancora maggiormente il problema e la lettura completa del dossier da una visione ,anche se sintetica ,sia dello svolgersi dei fatti sia del metodo di studio applicato dagli storici

«Cari amici, sono lieto di inviarvi una raccolta di documenti da me preparata in occasione della pubblicazione del mio volume Storia segreta della Sicilia (Milano, Bompiani, 2005)..... Queste carte narrano della spudorata impunità di cui godettero i neofascisti nell’instaurare un vero e proprio Stato parallelo in Italia, che mirava ad annientare le forze democratiche uscite vittoriose dalla guerra di Liberazione. Tra il 1944 e il 1947, prese forma una pericolosa Gladio ante litteram, che obbliga ormai gli storici a retrodatare alle settimane che videro la costituzione della Rsi (novembre 1943) la nascita della cosiddetta “strategia della tensione” di matrice neofascista. I rapporti desecretati dell’Oss e del Cic (i servizi segreti statunitensi della Seconda Guerra Mondiale), che provano l’esistenza di un patto scellerato in Sicilia tra la cosiddetta “banda Giuliano” e le forze paramilitari del fascismo di Salò (in primis, la X MAS di Junio Valerio Borghese e la rete eversiva del principe Pignatelli nel meridione) sono il risultato di una ricerca promossa e realizzata negli ultimi anni da Nicola Tranfaglia (Università di Torino), dal ricercatore indipendente Mario J. Cereghino e da chi scrive. L’antologia di documenti inediti curata da Nicola Tranfaglia l’anno scorso (Come nasce la repubblica, Milano, Bompiani, 2004) e le opere di storici e giornalisti come Aldo Sabino Giannuli, Vincenzo Vasile, Peter Tompkins, Mimmo Franzinelli, Claudio Pavone, Sergio Flamigni, Gianni Cipriani, Angelo Del Boca, Giuseppe De Lutiis e Pier Giuseppe Murgia, costituiscono, assieme al mio nuovo libro, i prodromi di uno stimolante processo di rilettura della Storia italiana della seconda metà del Novecento, una revisione che, grazie ai sempre più numerosi fondi archivistici che gli Stati Uniti d’America continuano a declassificare (Cia, Fbi e Dipartimento di Stato, ad esempio), ci consentirà di riscrivere nei prossimi anni la tormentata storia della prima Repubblica e......»

In data 2/9/2007 la trasmissione televisiva "Blu Notte" curata da Lucarellisito Carlo Lucarelli e tornata sul discorso specifico a come Junio Valerio Borghese capo della X Mas e poi implicato nella vicenda siciliana in questione sia stato preso in consegna e fatto fuggire dagli americani,la trasmissione era centrata sull'armadio della vergogna,ovvero come per motivi di equilibri internazionali molte stragi nazifasciste italiane sia state nascosste con ammissioni ad esempi in proposito di Paolo Emilio Taviani.Casi eclettanti per l'ipotesi proposta quelli di Portella della Ginestra e la Strage di Partinico in cui mori' il padre di Giuseppe Casarrubea. Dossier di Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino: Stati Uniti, eversione nera e guerra al comunismo in Italia - 1943-1947 [9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ da Luigi Cipriani: Appunti sull'anticomunismo dal dopoguerra ad oggi.
  2. ^ [1]

    «I neofascisti organizzati dovrebbero creare il casus belli di una insurrezione armata della sinistra, in modo da legittimare un golpe dei Carabinieri contro i comunisti di Togliatti ed i socialisti di Nenni. La strage di Portella della Ginestra, appunto.»

    «l'Unione patriottica anticomunista (UPA), una organizzazione clandestina capeggiata da generali e colonnelli dei carabinieri( Messe, Pieche, Laderchi) e manovrata occultamente da James Angleton,la superpia americana in Italia dallo sbarco in Sicilia in poi»

    «Quella mattina del 1 Maggio sulla Piana di Portella della Ginestra dove si ritrovavano da sempre a far festa operai e contadini, fu accesa una miccia che avrebbe dovuto far esplodere la rivolta delle sinistre e provocare l'intervento dei Carabinieri, dalla Sicilia in tutta Italia»

    «Poi anche Pisciotta, che aveva confidato in un trattamento particolare, venne avvelenato nel carcere di Viterbo nel 1954, dopo aver sentito la richiesta di ergastolo nei suoi confronti, lui che era stato quasi organico ai Carabinieri golpisti.»

    «Una storia mai chiusa ed ora riaperta. Ce ne' abbastanza per riaprire il processo su Portella della Ginestra? E' quanto chiedono i due studiosi Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino, che hanno consegnato le nuove carte alla Procura della Repubblica di Palermo perche' il reato di strage non va mai in prescrizione»

  3. ^ documentazione sulla controversa figura dell'agente dell'OSS Max Corvo maggio 1991. In Stenografici sedute parlamentari X Legislatura) di Luigi_Cipriani,in cui si ipotizza la partecipazione di Max Corvo ai piani didestabilzzazione del dopoguerra

    «Nel 1952 il generale Giovanni_De_Lorenzo, appena nominato capo del Sifar, sottoscrive un accordo con gli americani (il famoso piano "Demagnetize", del quale si è parlato in precedenza). La documentazione statunitense, sottoscritta, dice addirittura che non si sarebbero dovuti informare i rispettivi governi francese ed italiano, i quali avrebbero avuto certamente da ridire per la presenza e la costituzione di strutture armate clandestine nei vari paesi; non era quindi necessario informare le rappresentanze politiche.»

  4. ^ [2]da messinacitymap.com
  5. ^ [3] il-fascista-giuliano-i-legami-tra-il-bandito-e-l-estrema-destra-di-attilio-bolzoni-tratto-da-la-repubblica-sabato-28-aprile-2007 si veda rapporto del vicequestore di Trapani Giuseppe Peri su crimini banda Giuliano.
  6. ^ da edscuola DOSSIER A CURA DEL PROF. Giuseppe Casarrubea
  7. ^ Andrea Cottone e Laura Nicastro
  8. ^ Testata giornalistica dell'Università degli Studi di Palermo
  9. ^ Giuseppe Casarrubea Mario J. Cereghino STATI UNITI, EVERSIONE NERA E GUERRA AL COMUNISMO IN ITALIA 1943 - 1947