Tetracampidae

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Tetracampidae
Alcuni tetracampidi (Cassidocida sp.) nell'atto di parassitare una ooteca di Aspidimorpha miliaris
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Hymenopteroidea
Ordine Hymenoptera
Sottordine Apocrita
Sezione Terebrantia
Superfamiglia Chalcidoidea
Famiglia Tetracampidae
Förster, 1856
Sottofamiglie

I Tetracampidi (Tetracampidae Förster, 1856) costituiscono una piccola famiglia di insetti (Hymenoptera Chalcidoidea) comprendente specie parassitoidi.

Generalità[modifica | modifica wikitesto]

I Tetracampidi sono considerati una famiglia intermedia, dal punto di vista morfologico, fra gli Eulofidi e gli Pteromalidi. Dai primi si distinguono per avere i tarsi composti da 5 articoli (tutte le femmine e una parte dei maschi) e, soprattutto, per il numero di antennomeri superiore a 10. Dai secondi si distinguono per lo sperone delle tibie anteriori ridotto e debole, mentre negli Pteromalidi è robusto e ricurvo.

Si riteneva che i Tetracampidi fossero assenti in America, ma Yoshimoto e Boucek hanno segnalato la presenza di specie in Canada fra cui una, Dipriocampe diprioni, introdotta dall'Europa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I Tetracampidi hanno un corpo generalmente di colore verde metallico, con capo portante antenne di 11-12 articoli, provviste di un anello. Il torace mostra un pronoto a forma di campana, con il margine posteriore che si confonde con il mesoscuto. Il mesoscuto mostra i notauli completi e lo scutello è provvisto di 4 setole. Il propodeo è provvisto di numerose setole.[1]

Le tibie delle zampe anteriori hanno uno sperone debole e diritto. I tarsi sono composti da 5 tarsomeri in tutte le femmine, mentre nei maschi sono formati da 4 articoli (Tetracampinae e Baeomorphinae) oppure 5 (in tutti gli altri raggruppamenti). Le ali sono sempre prive di speculum.

L'addome ha un breve peziolo e mostra un'invaginazione del margine posteriore del primo urite, di conseguenza il gastro mostra un apparente solco profondo che separa gli uriti I e II.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Non è nota l'etologia di molti Tetracampidi. Le specie conosciute si comportano come parassitoidi di larve di ditteri Agromizidi oppure come endoparassiti di uova di imenotteri Sinfiti (Diprionidae) e di coleotteri Crisomelidi (Cassida).[1]

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia è suddivisa in sei sottofamiglie di cui 3 fossili. Nel complesso comprende circa 50 specie appartenenti a 15 generi.[2]

La presenza di diverse forme estinte ha finora reso difficile la collocazione filogenetica della famiglia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Tetracampidae, su Universal Chalcidoidea Database, The Natural History Museum of London. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  2. ^ (EN) Taxonomic tree, su Universal Chalcidoidea Database, The Natural History Museum of London. URL consultato il 7 dicembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Viggiani Gennaro. Lotta biologica ed integrata. Liguori editore. Napoli, 1977. ISBN 88-207-0706-3

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