Spare Parts (singolo)

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Spare Parts
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaBruce Springsteen
Pubblicazioneottobre 1988
Durata3:44
Album di provenienzaTunnel of Love
GenereRock
Blues rock
EtichettaColumbia
ProduttoreJon Landau, Bruce Springsteen, Chuck Plotkin
Registrazionegennaio / maggio 1987 – Thrill Hill East (studio casalingo di Springsteen)
Formati7", 12", CD
Bruce Springsteen - cronologia
Singolo precedente
(1988)
Singolo successivo
(1992)

Spare Parts è il quinto e ultimo singolo estratto da Tunnel of Love, l'ottavo album in studio del cantautore statunitense Bruce Springsteen. È stato pubblicato nell'ottobre del 1987, raggiungendo la posizione numero 28 della Mainstream Rock Songs.[1] È inoltre entrato nella top 40 delle classifiche di Regno Unito, Irlanda e Svezia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Come gran parte dell'album Tunnel of Love, Spare Parts è stata registrata nello studio casalingo di Springsteen, chiamato Thrill Hill East, tra il gennaio e il maggio del 1987 con alcuni membri della E Street Band.[2] Il pezzo dispone di una delle maggiori band di supporto utilizzate nell'album. In questa canzone, Springsteen ha suonato diversi strumenti ed è stato accompagnato dall'organo di Danny Federici, dalla batteria di Max Weinberg, dal basso di Garry Tallent e dall'armonica di James Wood (quest'ultimo come membro esterno all'E Street Band).[2] Spare Parts è la canzone rock più frizzante presente in Tunnel of Love, ma manca della delicatezza e della sobrietà che mette in evidenza la maggior parte dell'album, anche se il tema dell'amore come menzogna caratterizza la parte centrale del disco.[3][4] Musicalmente, la canzone presenta una feroce, coinvolgente parte di chitarra e un propulsivo ritmo di batteria.[3][5] I temi trattati nel testo includono l'alienazione e il terrore in amore.[3][6] È una storia di responsabilità più che di amore.[7] Nel complesso, la canzone si rivela straziante, tetra, abrasiva e tenace.[8]

Il pungente testo della canzone racconta di una giovane madre che viene abbandonata dal suo amante, ricevendo nient'altro che vuote promesse. I primi versi sono stridenti, rivelando lo stato d'animo della donna: "Bobby said he'd pull out / Bobby stayed in / Janey had a baby / It wasn't any sin / They were set to marry on a summer's day / Bobby got scared and ran away" ("Bobby disse che si sarebbe tirato fuori / Bobby restò / Janey ebbe un bambino / non era peccato / Furono pronti a sposarsi in un giorno d'estate / Ma Bobby ebbe paura e fuggì").[3][4] Lei cerca di mantenere il bambino da sola, tanto da arrivare a scambiare l'anello d'oro e l'abito nuziale per del "good cold cash" (freddo e buon denaro).[7] La donna sente parlare di un'altra giovane madre che ha commesso l'infanticidio, gettando il proprio pargolo nelle acque di un fiume. Nonostante valuti inizialmente l'idea di compiere la stessa cosa nei confronti di suo figlio, la donna alla fine accetta la propria responsabilità, decidendo di contro di battezzare il bambino.[8][5]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

A differenza degli altri videoclip estratti dall'album Tunnel of Love, il video di Spare Parts non è stato diretto da Meiert Avis, ma da Carol Dodds.[9] Il clip è stato girato dal vivo allo stadio Bramall Lane di Sheffield, in Inghilterra, durante un concerto del Tunnel of Love Express Tour il 9 luglio 1988.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

7" Single CBS 652962-7
  1. Spare Parts – 3:44
  2. Spare Parts (Live at Sheffield, England, 9 luglio 1988) – 5:14
12" Single CBS 652962-6
  1. Spare Parts – 3:44
  2. Pink Cadillac – 3:32
  3. Spare Parts (Live) – 5:13
  4. Chimes of Freedom (Live) – 7:18

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1988) Posizione
massima
Australia[10] 57
Irlanda[11] 12
Italia[12] 15
Paesi Bassi[13] 78
Regno Unito[14] 32
Stati Uniti (mainstream rock)[15] 28
Svezia[16] 16

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bruce Springsteen Chart History, su allmusic.com. URL consultato il 6 aprile 2015.
  2. ^ a b (EN) Brucebase, On The Tracks: Tunnel of Love, su brucebase.wikispaces.com. URL consultato il 6 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2017).
  3. ^ a b c d (EN) Spare Parts, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 6 aprile 2015.
  4. ^ a b Rob Kirkpatrick, The Words and Music of Bruce Springsteen, Praeger Publishers, 2007, p. 114, ISBN 0-275-98938-0.
  5. ^ a b Patrick Humphries, Bruce Springsteen, 1996, p. 79, ISBN 0-7119-5304-X.
  6. ^ Dave Marsh, Glory Days, 1996, p. xxvii, ISBN 1-56025-101-8.
  7. ^ a b Ermanno Labianca, Springsteen. Talk about a dream. Testi commentati 1973-1988, Arcana, 2008, p. 339, ISBN 978-88-6231-025-3.
  8. ^ a b June Skinner Sawyers, Tougher Than the Rest 100 Best Bruce Springsteen Songs, 2006, p. 107–110, ISBN 978-0-8256-3470-3.
  9. ^ (EN) Bruce Springsteen: The Complete Video Anthology 1978-2000, su imdb.com, imdb. URL consultato il 6 aprile 2015.
  10. ^ (EN) Australian Charts – Bruce Springsteen – Tougher Than the Rest, su australiancharts.com.
  11. ^ Irish Recorded Music Association, Search the Charts - Spare Parts, su irishcharts.ie, Fireball Media. URL consultato il 6 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2015).
  12. ^ Hit Parade Italia - Indice per Interprete: S, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 6 aprile 2015.
  13. ^ (NL) Dutch Charts – Bruce Springsteen – Spare Parts, su dutchcharts.nl.
  14. ^ (EN) Chart Archive – Bruce Springsteen – Spare Parts, su chartarchive.org, Chart Stats (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2015).
  15. ^ (EN) Bruce Springsteen – Chart History (mainstream rock), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 6 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2015).
  16. ^ (EN) Swedish Charts – Bruce Springsteen – Spare Parts, su swedishcharts.com, swedischcharts.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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