Signoria cittadina

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La signoria cittadina rappresenta l'evoluzione istituzionale di molti comuni urbani dell'Italia centro-settentrionale attorno alla metà del XIII secolo.

Essa si sviluppò a partire dal conferimento di cariche podestarili o popolari ai capi delle famiglie preminenti, con poteri eccezionali e durata spesso vitalizia.

In tal modo si rispondeva all'esigenza di un governo stabile e forte che ponesse termine all'endemica instabilità instituzionale ed ai violenti conflitti politici e sociali, soprattutto tra magnati e popolari.

I signori più forti e ricchi riuscirono quindi ad ottenere la facoltà di designare il proprio successore, dando così inizio a dinastie signorili attraverso la legittimazione dell'imperatore, che concedeva il titolo di Duca (spesso dietro forti compensi da parte dei signori). Rimanevano tuttavia funzionanti le istituzioni comunali, sebbene spesso si limitassero a ratificare le decisioni del signore.

Storia

Inizialmente, le signorie si presentarono come "cripto-signorie", cioè delle "signorie nascoste"; infatti, queste non erano delle istituzioni legittime di cui il popolo ne conosceva gli aspetti, ma erano, appunto, "nascoste". Vengono così dette poiché si aggiunsero alle istituzioni comunali senza mostrarsi apertamente e senza mostrare cambiata l'istituzione vigente. Con questa signoria ancora in ombra (ma già forte) salirono al potere molti avventurieri, ma soprattutto famiglie di antica nobiltà feudale. Queste, dopo aver governato per una o due generazioni, decisero di legittimare il loro potere e di renderlo ereditario. Nel XIV secolo ottennero il titolo di vicario imperiale e tra il XIV e il XV secolo i titoli di duca e marchese. L'assegnazione di questi titoli è indice della stabilizzazione dei poteri signorili. In quel tempo, nell'Italia settentrionale, gli imperatori tedeschi pretendevano la sovranità feudale. Tuttavia, già dalla seconda metà del '300, questi non riuscivano a governare le regioni settentrionali. Così si rese possibile l'affermazione delle signorie.

Alla fine le signorie si evolsero in principati con dinastie ereditarie. Ciò avvenne quando i signori, riconoscendo l'imperatore e pagando una quantità di denaro, vennero legittimati e riconosciuti come autorità da sudditi e principi. Questo cambiamento fu reso possibile grazie all'incapacità dei sovrani tedeschi di mantenere l'ordine nell'Italia del nord e grazie alla poco difficoltà che i signori incontravano per essere riconosciuti come autorità legittima.

Signorie in Italia

Tra le signorie più rilevanti si possono segnalare:

  • In territorio imperiale:
Città Signoria
Milano Della Torre, Visconti, Sforza
Verona Della Scala
Mantova Gonzaga
  • In territorio pontificio ricordiamo:
Città Signoria
Ferrara Estensi
Bologna Bentivoglio
Rimini Malatesta
Cesena Malatesta
Fano Malatesta
Forlì Ordelaffi
Faenza Manfredi
Camerino da Varano
Gubbio Gabrielli
Foligno Trinci
Imola Alidosi
Urbino Da Montefeltro
Perugia Baglioni