Sheila Ford Hamp

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Sheila Firestone Ford Hamp (Detroit, 1951) è una dirigente d'azienda statunitense.

È la principale proprietaria e chairperson dei Detroit Lions della National Football League ed è stata vice chairperson dal 2014.[1] È succeduta alla madre Martha Firestone Ford il 23 giugno 2020.[2] Si è laureata alla Yale University nel 1973 dove ha giocato a tennis giovanile.[3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sheila Ford è nata da William Clay Ford Sr. e Martha Firestone Ford nel 1951. Ha guadagnato un bachelor's degree a Yale nel 1973, nella prima classe che includeva le donne. Ha ricevuto un master's degree in scienze dell'educazione alla Boston University.[3]

Ford Hamp è stata coinvolta nella gestione dei Detroit Lions dal 2014 quando sua madre prese il controllo della squadra.[4] Nel 2015, Ford Hamp fu coinvolta nella decisione di licenziare Tom Lewand e Martin Mayhew.[3] Nel 2019 fu tra coloro che decisero di conservare il general manager Bob Quinn e il capo-allenatore Matt Patricia.[5] Nel 2020, Ford Hamp è divenuta proprietaria di maggioranza dei Lions al posto della madre.[4]

Ford Hamp è sposata con Steve Hamp e vive con il marito e tre figli ad Ann Arbor.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Martha Firestone Ford to step down as principal owner of Detroit Lions, su detroitlions.com. URL consultato il 23 giugno 2020.
  2. ^ (EN) Lions owner Ford steps down, daughter takes over, su ESPN.com, 23 giugno 2020. URL consultato il 1º settembre 2020.
  3. ^ a b c d (EN) Evan Petzold, Who is Sheila Ford Hamp? Meet the Detroit Lions' new owner, tennis champion and Yale grad, in Detroit Free Press, 23 giugno 2020. URL consultato il 1º settembre 2020.
  4. ^ a b (EN) Dave Birkett, Sheila Ford Hamp replaces mother, Martha Firestone Ford, as Lions owner, chairman, in Detroit Free Press, 23 giugno 2020. URL consultato il 1º settembre 2020.
  5. ^ (EN) Dave Birkett, Lions gamble keeping Quinn & Patricia, but Sheila Ford Hamp is reason to believe it may work, in Detroit Free Press, 18 dicembre 2019. URL consultato il 1º settembre 2020.