Parco nazionale di Sidi Toui

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Parco nazionale di Sidi Toui
Parc national de Sidi Toui
Immagini satellitari del parco nel 1999 (sopra) e nel 1987 (sotto). Solo nell'area del parco è stato possibile ripristinare la prateria originaria limitando il pascolo eccessivo.
Codice WDPA18776
StatoBandiera della Tunisia Tunisia
GovernatoratoMédenine
Superficie a terra63,15 km²
Provvedimenti istitutivi1991
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Tunisia
Parco nazionale di Sidi Toui
Parco nazionale di Sidi Toui
Coordinate: 32°48′N 11°21′E / 32.8°N 11.35°E32.8; 11.35

Il parco nazionale di Sidi Toui (in arabo المحمية الوطنية بسيدي الطوي) è un parco nazionale situato nel sud della Tunisia, 20 km dal confine con la Libia e circa 50 km a sud di Ben Gardane. Da quando è stato istituito, nel 1991, le comunità animali e vegetali ivi presenti si sono completamente riprese.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Artemisia bianca.
La gazzella di Cuvier può pesare fino a 35 kg e raggiungere i 70 cm di altezza al garrese.

L'area protetta copre una superficie di 6315 ettari[1] ed è circondata dalle sabbie del Sahara. Le precipitazioni annuali sono comprese tra 100 e 150 mm; le temperature minime scendono a 5 °C, le massime salgono a 38 °C, ma talvolta possono spingersi anche a 50 °C. Non c'è alcuna sorgente idrica nella zona, a parte una singola pozza d'acqua dove si riuniscono gli uccelli.

Gran parte dell'area è ricoperta da steppa e da dune di sabbia; la montagna più alta, il Djebel Sidi Toui, si erge ad un'altezza di 172 m sul livello del mare.

Flora e fauna[modifica | modifica wikitesto]

L'artemisia bianca (Artemisia herba-alba) è la specie vegetale più comune nella regione arida; a questa si unisce il Rhanterium, che come l'assenzio appartiene alla famiglia delle margherite (Asteracee). Quest'ultimo cresce anche sul versante rivolto a nord del Djebel Sidi Toui, dove crescono anche l'Haloxylon scoparium (in francese saligne à balai) e il coloquintide.

La fauna del parco comprende specie che godono di protezione totale, come l'orice, lo sciacallo dorato (Canis aureus), la volpe di Rüppell, il gatto selvatico africano e il fennec. Sono presenti anche rettili come l'uromastice, il camaleonte mediterraneo e vari serpenti, nonché il varano del deserto, l'agama e il geco comune (Tarentola mauritanica). Il parco nazionale è una delle 13 aree della Tunisia in cui sono presenti delle antilopi[2].

Alcuni uccelli migratori provenienti dalle isole Kneiss, a sud-est di Sfax, giungono qui per fare una sosta, ma vi si trovano anche alcune specie residenti, come l'ubara africana, la pernice sarda, le granduli, il corvo imperiale comune e il corrione biondo.

Tra i ragni ricordiamo l'Argiope lobata del genere Argiope, ragno tessitore appartenente alla famiglia degli Araneidi, l'Eusparassus dufouri (in francese araignée du désert) o la velenosa vedova bianca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In passato la regione nella quale sorge oggi il parco era visitata da struzzi e da alcelafi; questi ultimi vivevano ancora nel 1912 tra Dehiba e l'Hamada el-Hamra in Libia. Entrambe le specie sono considerate attualmente estinte in Tunisia. La sottospecie di alcelafo denominata alcelafo del Nordafrica (Alcelaphus buselaphus buselaphus) scomparve a causa della caccia intensiva intorno al 1900; il programma di reintroduzione di esemplari appartenenti alla sottospecie Alcelaphus buselaphus major non è stato ancora effettuato. Sette zoo europei hanno accettato di reintrodurre alcune gazzelle di loro proprietà nel parco nazionale, così come in altri due parchi di Mali e Niger[3]. La gazzella di Cuvier (Gazella cuvieri) è ancora presente in quattro aree della Tunisia, compreso il parco di Sidi Toui. Nel 1999 furono liberate qui 10[4] o 14[5] orici dalle corna a sciabola (Oryx dammah)[6]. Intorno al 2000 vivevano nel parco 30 gazzelle dorcadi (Gazella dorcas), oltre ad alcuni esemplari registrati al di fuori dell'area protetta[7].

Gli unici visitatori umani del parco sono i pochi pellegrini che si recano alle tombe di alcuni marabutti[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo quanto affermano David P. Mallon e Steven Charles Kingswood in Antelopes. North Africa, the Middle East, and Asia, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources, Gland/Cambridge 2001, pag. 32, la superficie sarebbe di 6135 ettari.
  2. ^ David P. Mallon e Steven Charles Kingswood. Antelopes. North Africa, the Middle East, and Asia, IUCN, 2001, pag. 30.
  3. ^ Robert Hepworth, Many of the world’s most endangered species are migratory (PDF), in A World of Science. Natural Sciences Quarterly, vol. 5, n. 4, ottobre-dicembre 2007, p. 13.
  4. ^ United Nations Development Programme. Regional Bureau for Europe and the Commonwealth of Independent States, Environmental Governance Sourcebook, a cura di Andrej Steiner, Henrieta Martonakova e Zuzana Guziova, United Nations Publications, 2003, p. 129.
  5. ^ Natalie Goldstein, Earth Almanac: An Annual Geophysical Review of the State of the Planet, Oryx Press, 2002, p. 359.
  6. ^ Sidi Toui National Park , United Nations Environment Programme.
  7. ^ David P. Mallon e Steven Charles Kingswood. Antelopes. North Africa, the Middle East, and Asia, IUCN, 2001, pag. 36.
  8. ^ Didier Genin, Institut de recherche pour le développement (France), Institut des régions arides (Tunisia) (a cura di), Entre désertification et développement: la Jeffara tunisienne, Tunisi, IRD Editions, 2006, p. 298.

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