Organizzazione europea dei brevetti

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Organizzazione europea dei brevetti
European Patent Organisation
La sede dell'EPO a Monaco di Baviera
AbbreviazioneEPO o EPOrg
Tipoorg
Fondazione1977
Sede centraleBandiera della Germania Monaco di Baviera
PresidenteBandiera del Portogallo António Campinos
Sito web
Insegna della sede di Monaco di Baviera

L'organizzazione europea dei brevetti (in lingua inglese, European Patent Organisation, EPO o EPOrg[1], per distinguerla dall'Ufficio europeo dei brevetti, il principale organo dell'organizzazione) è un'organizzazione pubblica internazionale creata dalla Convenzione europea dei brevetti. L'Organizzazione europea dei brevetti ha sede a Monaco di Baviera, in Germania.

Compito dell'Organizzazione europea dei brevetti è quello di rilasciare brevetti europei. Nonostante quello che il nome sembra suggerire, questi non sono brevetti della Comunità economica europea né brevetti validi in tutta Europa. La Convenzione europea dei brevetti, sulla quale si basa l'Organizzazione europea dei brevetti, offre una singola procedura che termina, tuttavia, non nel rilascio di un singolo brevetto, bensì in un "pacchetto" di brevetti nazionali.

È membro dell'Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI).[2]

Organi[modifica | modifica wikitesto]

L'Organizzazione europea dei brevetti è formata da due organi: l'Ufficio europeo dei brevetti, che opera come organo esecutivo, e il Consiglio d'amministrazione, che funge da supervisore e, in minima parte, da organo legislativo. Il vero potere legislativo e il diritto di revisionare la Convenzione europea dei brevetti sono esercitati dagli stessi Stati contraenti in occasione della riunione della Conferenza dei ministri, che si riunisce almeno ogni cinque anni per esaminare le questioni inerenti all'organizzazione e al sistema di brevetto europeo.[3]

Inoltre, alle Commissioni di ricorso, che non costituiscono organi indipendenti dell'Organizzazione ma fanno parte dell'Ufficio europeo dei brevetti, è affidato il potere giudiziario. L'Organizzazione europea dei brevetti, pertanto, è un'organizzazione internazionale modellata sulla forma degli stati moderni, basata sulla separazione dei poteri.[4]

Ufficio europeo dei brevetti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ufficio europeo dei brevetti.

L'Ufficio europeo dei brevetti (EPO o EPOff[1]) esamina e concede i brevetti europei sulla base della Convenzione sul brevetto europeo. La sua sede operativa è dislocata a Monaco di Baviera, e possiede anche distaccamenti a Rijswijk (sobborgo de L'Aia, nei Paesi Bassi), a Berlino, a Vienna, oltre che un ufficio per le pubbliche relazioni con sede a Bruxelles.

Consiglio d'amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il Consiglio d'amministrazione è formato dai membri degli Stati contraenti e ha il compito di supervisionare il lavoro dell'Ufficio europeo dei brevetti, ratificando il budget e approvando le azioni del presidente dell'Ufficio. Il Consiglio si occupa inoltre di emendare alcune clausole degli articoli della Convenzione sul brevetto europeo. Il 29 giugno 2010 Jesper Kongstad è stato eletto presidente del Consiglio d'amministrazione e il 1º luglio 2010 ha iniziato il suo mandato triennale.[5]

Stati contraenti e stati di estensione[modifica | modifica wikitesto]

L'Organizzazione europea dei brevetti conta, ad aprile 2012, 38 Stati membri[6].

Stato Data di ingresso nell'EPO
Bandiera dell'Albania Albania 1º maggio 2010
Bandiera dell'Austria Austria 1º maggio 1979
Bandiera del Belgio Belgio 7 ottobre 1977
Bandiera della Bulgaria Bulgaria 1º luglio 2002
Bandiera di Cipro Cipro 1º aprile 1998
Bandiera della Croazia Croazia 1º gennaio 2008
Bandiera della Danimarca Danimarca 1º gennaio 1990
Bandiera dell'Estonia Estonia 1º luglio 2002
Bandiera della Finlandia Finlandia 1º marzo 1996
Bandiera della Francia Francia 7 ottobre 1977
Bandiera della Germania Germania 7 ottobre 1977
Bandiera della Grecia Grecia 1º ottobre 1986
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 1º agosto 1992
Bandiera dell'Islanda Islanda 1º novembre 2004
Bandiera dell'Italia Italia 1º dicembre 1978
Bandiera della Lettonia Lettonia 1º luglio 2005
Bandiera del Liechtenstein Liechtenstein 1º aprile 1980
Bandiera della Lituania Lituania 1º dicembre 2004
Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo 7 ottobre 1977
Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia del Nord 1º gennaio 2009
Bandiera di Malta Malta 1º marzo 2007
Bandiera di Monaco Monaco 1º dicembre 1991
Bandiera della Norvegia Norvegia 1º gennaio 2008
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 7 ottobre 1977
Bandiera della Polonia Polonia 1º marzo 2004
Bandiera del Portogallo Portogallo 1º gennaio 1992
Bandiera del Regno Unito Regno Unito 7 ottobre 1977
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 1º luglio 2002
Bandiera della Romania Romania 1º marzo 2003
Bandiera di San Marino San Marino 1º luglio 2009
Bandiera della Serbia Serbia 1º ottobre 2010
Bandiera della Slovacchia Slovacchia 1º luglio 2002
Bandiera della Slovenia Slovenia 1º dicembre 2002
Bandiera della Spagna Spagna 1º ottobre 1986
Bandiera della Svezia Svezia 1º maggio 1978
Bandiera della Svizzera Svizzera 7 ottobre 1977
Bandiera della Turchia Turchia 1º novembre 2000
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 1º gennaio 2003

Oltre a questi, ci sono alcuni paesi definiti "stati d'estensione" che pur non appartenendo agli Stati contraenti, hanno firmato accordi che possono estendere su richiesta la protezione dell'EPO in merito ai brevetti.

Di seguito, gli attuali stati di estensione[6]: Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina, Bandiera del Montenegro Montenegro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ENFRDE) Abbreviazioni usate, sito web dell'Organizzazione europea dei brevetti, consultato il 25/04/2012
  2. ^ (EN) List of All ETSI Full Members - ETSI Associate Members - Observers - Counsellors
  3. ^ Convenzione sul brevetto europeo, riveduta a Monaco il 29 novembre 2000, da Confederazione Svizzera, consultato il 24/04/2012
  4. ^ (ENFRDE) http://www.epo.org/, sito web dell'Organizzazione europea dei Brevetti, consultato il 25/04/2012
  5. ^ (ENFRDE) Membri del Consiglio d'amministrazione, sito web dell'Organizzazione europea dei brevetti, consultato il 25/04/2012
  6. ^ a b (ENFRDE) Stati membri dell'EPO, sito web dell'Organizzazione europea dei brevetti, consultato il 25/04/2012

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