Nora del Liechtenstein

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Nora del Liechtenstein
La principessa Nora nel 2012
Principessa del Liechtenstein
Stemma
Stemma
In caricadal 31 ottobre 1950
Nome completotedesco: Norberta Elisabeth Maria Assunta Josefine Georgine et omnes sancti
italiano: Norberta Elisabetta Maria Assunta Giuseppina Giorgina e ogni santi
TrattamentoSua Altezza Serenissima
Altri titoliMarchesa di Mariño
(1988-2002)
Contessa di Rietberg
(dal 1993)
Marchesa vedova di Mariño
(dal 2002)
NascitaZurigo, Svizzera, 31 ottobre 1950 (73 anni)
DinastiaVon Liechtenstein
PadreFrancesco Giuseppe II del Liechtenstein
MadreGiorgina di Wilczek
ConsorteVicente Sartorius y Cabeza de Vaca
FigliMaría Teresa Sartorius y de Liechtenstein
ReligioneCattolicesimo

Nora del Liechtenstein (nome completo in tedesco Norberta Elisabeth Maria Assunta Josefine Georgine et omnes sancti; Zurigo, 31 ottobre 1950) è una principessa e dirigente sportiva liechtensteinese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gioventù e carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nora in posa con i fratelli e i genitori

La principessa Nora è nata nel 1950 a Zurigo, in Svizzera, quartogenita di Francesco Giuseppe II e di Giorgina di Wilczek.[1][2] In ambito sportivo praticò immersione, nuoto, equitazione e sci.[3]

Nel 1973 acquisì la carica di Capo Guida Scout del Liechtensteinische Pfadfinderinnenkorps Santa Maria, che ricoprì fino al 1989 per poi entrare come membro onorario nell'associazione scoutistica della nazione.[2] Iscrittasi agli studi di biologia, finì per laurearsi in scienze politiche all'Institut des hautes études internationales di Ginevra, nel 1975.[3][4][5]

Dallo stesso anno al 1976 fu impiegata nel ruolo di assistente di ricerca alla Banca Mondiale e dal 1978 lavorò all'International Institute for Environment and Development di Londra, fino al 1981.[2] Da allora si impegnò in attività benefiche e di aiuto allo sviluppo, in organizzazioni educative e cattoliche.[2][3] Parla in tedesco, francese, inglese e spagnolo.[6]

Attività sportive[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1982 al 1992 presiedette la Federazione degli Sport Olimpici del Liechtenstein e dal 2002 presiede la sezione liechtensteinese di Special Olympics.[2]

Il presidente argentino Carlos Saúl Menem con la principessa Nora, 1997

Nel 1984 venne cooptata nel Comitato Olimpico Internazionale (CIO) come una delle prime donne a farne parte ed entrò nella Commissione di Studio e Valutazione per la Preparazione dei Giochi Olimpici, di cui fu membro fino al 1986.[3] Negli anni a venire fece parte delle seguenti commissioni: Programma Olimpico (1989-1991), Seguito alla Riforma del CIO del 2000 (2002), Donne e Sport (2003-2015), Cultura ed Educazione Olimpica, Filatelia, Numismatica e Memorabilia Olimpica (2014-2015) e Cultura e Patrimonio Olimpico (dal 2015).[3]

Nel 2006 fu insignita con Andreas Wenzel del Goldenes Lorbeerblatt, il più alto riconoscimento sportivo del principato.[7][8] Dal 2020 ricopre il ruolo di Membro Delegato per il Protocollo del CIO.[3]

Vita privata e impegno ambientale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essersi recata in Spagna per collaborare con organizzazioni educative cattoliche, nel settembre 1987 conobbe a casa di amici il marchese Vicente Sartorius y Cabeza de Vaca.[9][10] Si sposarono l'11 giugno 1988 presso la cattedrale di San Florino a Vaduz.[11][12] Poco prima acquistarono la fattoria Valdepajares del Tajo a Peraleda de la Mata, dove Nora risiede.[9]

Nel 2003 fece da madrina di battesimo a Laetitia Maria del Belgio, figlia della principessa Astrid.[13] Nel 2005 scoprì alcune querce malate sul territorio della sua fattoria e iniziò a dedicarsi alla rigenerazione del terreno consultando alcuni esperti del settore, tra cui l'ambientalista Sepp Holzer che ideò attorno a una quercia morta il "Giardino dei Sogni".[9][14][15] Da allora è attiva nella conservazione dei pascoli della regione con il progetto Vivencia Dehesa, che le è valso il Premio Extremeño de HOY nel 2014.[14]

Nel 2016 la sua fattoria fu la prima proprietà in Estremadura a ricevere lo status di Area Privata di Interesse Ecologico e il suo progetto venne premiato come miglior azienda per la biodiversità dalla sezione spagnola degli European Business Awards for the Environment.[16][17] L'anno seguente lanciò la linea di cosmesi biologica Vivencia Natural Skin Care e, nel 2018, Vivencia Dehesa vinse l'European Bee Award nella categoria "Land Management Practices".[16][18]

Cariche[modifica | modifica wikitesto]

  • Presidentessa della Fundación Educación Activa, nata per supportare le persone con ADHD e per soddisfare le esigenze dei settori educativo e socio-culturale;[9][19][20][21]
  • Presidentessa della Fundación Solidaridad Humana.[9]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Nora del Liechtenstein e Vicente Sartorius y Cabeza de Vaca ebbero una figlia:[11]

  • María Teresa Sartorius y de Liechtenstein (Madrid, 21 novembre 1992), laureatasi in Marketing e Relazioni Pubbliche.[22]

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 31 ottobre 1950 - 11 giugno 1988: Sua Altezza Serenissima la Principessa Nora del Liechtenstein
  • 11 giugno 1988 - 26 ottobre 1993: Sua Altezza Serenissima la Principessa Nora del Liechtenstein, Marchesa Consorte di Mariño
  • 26 ottobre 1993 - 22 luglio 2002: Sua Altezza Serenissima la Principessa Nora del Liechtenstein, Marchesa Consorte di Mariño, Contessa di Rietberg
  • 22 luglio 2002 - attuale: Sua Altezza Serenissima la Principessa Nora del Liechtenstein, Marchesa Vedova di Mariño, Contessa di Rietberg

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alfredo del Liechtenstein Francesco di Paola del Liechtenstein  
 
Ewa Potocka  
Luigi del Liechtenstein  
Enrichetta del Liechtenstein Luigi II del Liechtenstein  
 
Franziska Kinsky von Wchinitz und Tettau  
Francesco Giuseppe II del Liechtenstein  
Carlo Ludovico d'Asburgo-Lorena Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena  
 
Sofia di Baviera  
Elisabetta Amalia d'Asburgo-Lorena  
Maria Teresa di Braganza Michele del Portogallo  
 
Adelaide di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
Nora del Liechtenstein  
Johann Nepomuk von Wilczek Johann Nepomuk Wilczek  
 
Emma Emo Capodilista  
Ferdinand von Wilczek  
Elisabeth Kinsky von Wchinitz und Tettau Ferdinand Bonaventura Kinsky von Wchinitz und Tettau  
 
Marie von und zu Liechtenstein  
Giorgina di Wilczek  
Zdenko Kinsky von Wchinitz und Tettau Johann Kinsky von Wchinitz und Tettau  
 
Iphigenie Dadan de Giulvaz  
Nora Kinsky von Wchinitz und Tettau  
Georgina Festetics de Tolna György Festetics de Tolna  
 
Eugénia Erdődy Erdődy de Monyorókerék et Monoszló  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze liechtensteinesi[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia commemorativa per il 70⁰ genetliaco di Francesco Giuseppe II - nastrino per uniforme ordinaria

Altri riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Goldenes Lorbeerblatt (2006);[7]
  • Premio Extremeño de HOY (2014).[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ENDECS) 20th century, su fuerstenhaus.li. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  2. ^ a b c d e (EN) HRH Prinzessin Nora, su olympedia.org. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  3. ^ a b c d e f (EN) HSH the Princess Nora of LIECHTENSTEIN, su olympics.com. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  4. ^ (ES) Laura Pintos, Las cremas naturales de la princesa enamorada de la naturaleza, su abc.es, 19 febbraio 2021. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  5. ^ (ES) Silvia Vivas, Quién es la princesa Nora de Liechtenstein, madrastra de Isabel Sartorius: la otra royal que vive en la zona exclusiva de Almagro, el nuevo barrio de la infanta Elena, su mujerhoy.com, 3 marzo 2022. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  6. ^ (EN) Scott Mehl, Princess Nora of Liechtenstein, su unofficialroyalty.com, 30 ottobre 2013. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  7. ^ a b (DE) Lorbeerblattempfänger alle (PDF), su archiv.llv.li. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  8. ^ (DE) Goldenes Lorbeerblatt geht an Birgit Heeb-Batliner, su vaterland.li, 8 novembre 2021. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  9. ^ a b c d e (ES) Teresa de la Cierva, Nora de Liechtenstein: «Trabajo para crear un ecosistema puro... y no es un capricho», su abc.es, 22 gennaio 2017. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  10. ^ (ES) Manuel Román, Nora de Liechtenstein, una princesa campesina que vive en una finca extremeña, su libertaddigital.com, 19 maggio 2017. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  11. ^ a b Ulwencreutz, p. 15.
  12. ^ (EN) Susan Flantzer, Vaduz Cathedral (Cathedral of St. Florin) in Vaduz, Liechtenstein, su unofficialroyalty.com, 25 ottobre 2021. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  13. ^ (MUL) Baptism of Princess Laetitia Maria Of Belgium, su gettyimages.ch, 1⁰ giugno 2023. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  14. ^ a b c (ES) PREMIOS EXTREMEÑOS DE HOY 2014, su vivenciadehesa.es. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  15. ^ (ES) El Jardín de los sueños, su vivenciadehesa.es. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  16. ^ a b (ES) Nuestra historia, su vivenciaskincare.com. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  17. ^ (ES) Antonio J. Armero, Premio para la dehesa de Nora, su hoy.es, 26 ottobre 2016. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  18. ^ (EN) Protecting bees: A holistic land management approach and an innovative sowing machine are the winners of this year’s edition of the European Bee Award, su cema-agri.org, 5 dicembre 2018. URL consultato il 14 dicembre 2023.
  19. ^ (ES) Patronato, su educacionactiva.com. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  20. ^ (ES) María Serrano, La princesa solidaria, su larazon.es, 30 novembre 2013. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  21. ^ (ES) La Fundación, su educacionactiva.com. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  22. ^ (ES) Beatriz Cortázar, Nora de Liechtenstein: "Busqué el apoyo de una psicóloga para saber cómo enfocar la muerte de mi marido", su mujerhoy.com, 28 giugno 2019. URL consultato il 13 dicembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]