Massimiliano del Liechtenstein (1969)

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Massimiliano del Liechtenstein
Il principe Massimiliano nel 2024
Principe del Liechtenstein
Stemma
Stemma
In caricadal 16 maggio 1969
Nome completotedesco: Maximilian Nikolaus Maria
italiano: Massimiliano Nicola Maria
TrattamentoSua Altezza Serenissima
Altri titoliConte di Rietberg
(dal 1993)
NascitaSan Gallo, Svizzera, 16 maggio 1969 (54 anni)
DinastiaVon Liechtenstein
PadreGiovanni Adamo II del Liechtenstein
MadreMarie Kinsky von Wchinitz und Tettau
ConsorteAngela Gisela Brown
FigliAlfons
ReligioneCattolicesimo

Massimiliano del Liechtenstein (nome completo in tedesco Maximilian Nikolaus Maria, noto in ambito professionale come Max[1]; San Gallo, 16 maggio 1969) è un principe liechtensteinese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Educazione e carriera[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Massimiliano è nato nel 1969 a San Gallo, in Svizzera, secondogenito di Giovanni Adamo e di Marie Kinsky von Wchinitz und Tettau.[2] Terminati gli studi elementari a Vaduz, ottenne la maturità svizzera al Liechtensteinisches Gymnasium nel 1988.[2][3]

Lavorò alla LGT Bank fino al 1989, quando si iscrisse all'European Business School vicino Francoforte sul Meno.[2][3][4] Tra il 1990 e il 1992 fu impiegato presso James D. Wolfensohn, News Corporation e Bain & Company.[3] Nel 1993 si laureò in economia aziendale e iniziò a lavorare come analista finanziario a New York per JP Morgan Partners (JPMP) fino al 1996.[3]

Nel 1997 entrò all'Harvard Business School e ottenne un MBA nel 1998.[3] Fu quindi direttore associato di Industri Kapital a Londra e ad Amburgo fino al 2000, anno in cui divenne il direttore di JPMP a Londra e a Monaco di Baviera fino al 2003.[3][5] Da allora fu per tre anni a capo dell'ufficio tedesco di JPMP ed entrò in carica come presidente del comitato esecutivo del Gruppo LGT nell'aprile del 2006.[3][5] Dall'ottobre dello stesso anno al 2020 è stato amministratore delegato della LGT Bank.[3][5]

Nel 2007 ha fondato la LGT Venture Philanthropy per costruire comunità resilienti e contribuire alla salute degli ecosistemi.[6][7] Nel 2009 ha istituito Lightrock, una piattaforma che investe a livello globale nelle aziende orientate alla risoluzione di problemi umani e ambientali.[8][9] Ha fatto parte del CdA di LGT Impact dal 2016 al 2021, anno in cui è salito alla presidenza di Lightrock e della Fondazione del Gruppo LGT.[5] Dal 2022 è nel CdA della società assicurativa Wefox.[10]

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997 conobbe durante una festa privata a New York la stilista afro-panamense Angela Gisela Brown (Bocas del Toro, 3 febbraio 1958), figlia dell'uomo d'affari Javier Francisco (?-2018) e della casalinga Silvia Maritza Burke, diplomatasi nel 1980 presso la Parsons School (dove vinse un Oscar de la Renta Gold Thimble Award).[11][12]

Si fidanzarono nel 1999 e le nozze civili ebbero luogo il 21 gennaio del 2000 a Vaduz.[2] L'unione religiosa si svolse il 29 gennaio nella chiesa di St. Vincent Ferrer a Manhattan.[11] Angela divenne la prima donna di origini africane a diventare membro di una famiglia reale europea.[11]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Massimiliano del Liechtenstein e Angela Gisela Brown hanno un figlio:

  • Principe Alfons Constantin Maria (Londra, 18 maggio 2001).[13]

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 16 maggio 1969 - 26 ottobre 1993: Sua Altezza Serenissima, il principe Massimiliano del Liechtenstein
  • 26 ottobre 1993 - attuale: Sua Altezza Serenissima, il principe Massimiliano del Liechtenstein, conte di Rietberg

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Luigi del Liechtenstein Alfredo del Liechtenstein  
 
Enrichetta del Liechtenstein  
Francesco Giuseppe II del Liechtenstein  
Elisabetta Amalia d'Asburgo-Lorena Carlo Ludovico d'Asburgo-Lorena  
 
Maria Teresa di Braganza  
Giovanni Adamo II del Liechtenstein  
Ferdinand von Wilczek Johann Nepomuk von Wilczek  
 
Elisabeth Kinsky von Wchinitz und Tettau  
Giorgina di Wilczek  
Nora Kinsky von Wchinitz und Tettau Zdenko Kinsky von Wchinitz und Tettau  
 
Georgina Festetics de Tolna  
Massimiliano del Liechtenstein  
Ferdinand Vincenz Kinsky von Wchinitz und Tettau Ferdinand Bonaventura Kinsky von Wchinitz und Tettau  
 
Marie von und zu Liechtenstein  
Ferdinand Carl Kinsky von Wchinitz und Tettau  
Aglaë von Auersperg Adolf von Auersperg  
 
Johanna Festetics de Tolna  
Marie Kinsky von Wchinitz und Tettau  
Eugen von Ledebur-Wicheln Johann von Ledebur-Wicheln  
 
Karoline Czernin von und zu Chudenitz  
Henriette Caroline von Ledebur-Wicheln  
Eleonore Larisch von Moennich Heinrich Larisch von Moennich  
 
Henriette Larisch von Mönnich  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ITDEENFR) La Casa regnante del Liechtenstein e LGT, su lgt.com. URL consultato l'8 dicembre 2023.
  2. ^ a b c d (EN) Scott Mehl, Prince Maximilian of Liechtenstein, su unofficialroyalty.com, 11 giugno 2019. URL consultato l'8 dicembre 2023.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) HSH Prince Max von und zu Liechtenstein Curriculum Vitae, su studylib.es. URL consultato l'8 dicembre 2023.
  4. ^ (EN) The Princely Family, su luxarazzi.com. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  5. ^ a b c d (EN) H.S.H. Prince Max von und zu Liechtenstein (PDF), su lgt.com. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  6. ^ (EN) LGT Venture Philanthropy - improving quality of life, opening up future prospects, su lgtcp.com. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  7. ^ (EN) LGT Venture Philanthropy / Founded in 2007, su lgtvp.com. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  8. ^ (EN) Lightrock, su lightrock.com. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  9. ^ (MUL) Company, su linkedin.com. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  10. ^ (DE) Wefox holt sich den Liechtensteiner Prinz Max an Bord, su handelszeitung.ch, 1⁰ giugno 2022. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  11. ^ a b c (EN) Robert Fikes, Princess Angela of Liechtenstein (née Angela Gisela Brown, 1958- ), su blackpast.org, 7 settembre 2020. URL consultato l'8 dicembre 2023.
  12. ^ (ES) Valerie Stoute, Falleció el padre de la princesa panameña Ángela de Liechtenstein, su diaadia.com.pa, 19 agosto 2018. URL consultato l'8 dicembre 2023.
  13. ^ (EN) Darryl Lundy, Alfons Constantin Maria Prinz von und zu Liechtenstein, su thepeerage.com, 19 maggio 2011. URL consultato l'8 dicembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN4862158631000023370009 · GND (DE1207282197
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