Nodosaurinae

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Nodosaurinae
Scheletro di Peloroplites, al USU Eastern Prehistoric Museum, Price, Utah
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Superordine Dinosauria
Ordine † Ornithischia
Sottordine † Ankylosauria
Famiglia † Nodosauridae
Sottofamiglia Nodosaurinae
Abel, 1919
Sottogruppi[1]

Nodosaurinae è una sottofamiglia estinta di dinosauri ankylosauri nodosauridi vissuta nel Cretaceo inferiore-superiore, 115-66 milioni di anni fa (Aptiano-Maastrichtiano), nell'America settentrionale e meridionale. Il gruppo è definito come il clade più grande contenente Nodosaurus textilis ma non Hylaeosaurus armatus, Mymoorapelta maysi o Polacanthus foxii, ed è stato formalmente nominato nel 2021 da Madzia e colleghi, che utilizzarono il nome di Othenio Abel nel 1919 , che creò il termine per unire Ankylosaurus, Hierosaurus e Stegopelta.[1][2]

Storia della classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La sottofamiglia Nodosaurinae fu originariamente nominata da Othenio Abel nel 1919. Originariamente comprendeva Ankylosaurus, dal Cretaceo superiore del Nord America, e probabilmente anche Hierosaurus e Stegopelta, anch'essi dal Nord America. Tuttavia, successive analisi dimostrarono che questo clade conteneva animali molto più specializzati. Abel menzionò che il collare osseo dei ceratopsi era molto diverso da quello dei nodosaurini. Il corpo dei nodosaurini è completamente ricoperto da file di duri osteodermi allineati, come a formare un'armatura. Inoltre, nei nodosaurini vi è grande grado di pube-riduzione, una caratteristica riscontrata anche in Stegosaurus e Triceratops.[2] Il nome Nodosaurinae non venne usato nelle classificazioni per lungo tempo, ma nel 2013 durante la descrizione di un nuovo nodosauro basale, Europelta e la ridefinizione di Struthiosaurinae, James Kirkland e i suoi colleghi trovarono che tutti i nodosauridi nordamericani rappresentassero un gruppo derivato di nodosauridi, i Nodosaurinae, mentre tutti i nodosauridi europei costituivano il clade basale Struthiosaurinae.[3] Il nome è stato significativamente perfezionato nel contenuto da quando Abele lo usò per la prima volta per unire tutti gli ornitischi quadrupedi e corazzati a piastre,[2] che ora include un numero significativo di taxa dal Cretaceo inferiore fino al Maastrichtiano europeo, nordamericano e argentino. Precedenti definizioni informali del gruppo descrivevano il clade come tutti i taxa più vicini a Panoplosaurus, o Panoplosaurus e Nodosaurus, che ai primi ankylosauri Sarcolestes, Hylaeosaurus, Mymoorapelta o Polacanthus, il che si rifletteva negli specificatori scelti da Madzia et al. quando formalizzò il clade seguendo il PhyloCode.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

L'analisi filogenetica del 2018 di Rivera-Sylva e colleghi è stata utilizzata come riferimento primario per i Panoplosaurini da Madzia et al., oltre alle analisi supplementari di Thompson et al. (2012), Arbor e Currie (2016), Arbor et al. (2016) e Brown et al. (2017).[1][4][5][6][7][8]

Nodosauridae

Sauroplites

Mymoorapelta

Dongyangopelta

Gastonia

Gargoyleosaurus

Polacanthinae

Hoplitosaurus

Polacanthus

Nodosaurinae

Peloroplites

Taohelong

Sauropelta

Acantholipan

Nodosaurus

Niobrarasaurus

Ahshislepelta

Tatankacephalus

Silvisaurus

CPC 273

Panoplosaurini

Animantarx

Panoplosaurus

Patagopelta

Texasetes

Denversaurus

Edmontonia longiceps

Edmontonia rugosidens

Struthiosaurini

Hungarosaurus

Europelta

Pawpawsaurus

Stegopelta

Struthiosaurus languedocensis

Struthiosaurus transylvanicus

Struthiosaurus austriacus

Biogeografia[modifica | modifica wikitesto]

L'apparizione quasi simultanea di nodosauridi sia in Nord America che in Europa è degna di considerazione, poiché all'epoca i due continenti erano separati l'uno dall'altro da un enorme distesa d'acqua. Europelta è il più antico nodosauro europeo, risalendo agli strati dell'Albiano inferiore della Formazione Escucha, Spagna. Il più antico nodosauride nordamericano, invece, è Sauropelta risalente agli strati dell'Albiano della Formazione Cloverly, risalente a circa 108,5 milioni di anni fa. Pertanto, i fossili nordamericani orientali sembrano essere più antichi. Alcuni denti di Priconodon sono stati ritrovati in strati risalenti al confine Aptiano-Albiano, nell'argilla di Arundel, del Gruppo Potomacdi, Maryland. Un cucciolo di Propanoplosaurus è stato ritrovato alla base della Formazione Patuxent, datata all'Aptiano superiore, facendo di Propanoplosaurus il più antico nodosauride noto.[3]

Infine, i polacanthidi erano presenti in entrambi i continenti facendo parte della fauna pre-Aptiana. La presenza e la simile morfologia di queste due sottofamiglie nello stesso periodo ma in luoghi diversi, fanno supporre che l'origine dei nodosauridi sia da datarsi a ben prima dell'isolamento tra Nord America ed Europa, spingendo così la data di evoluzione del gruppo verso l'Aptiano medio. La separazione di Nodosauridae in Struthiosaurinae europei e Nodosaurinae nordamericani entro la fine dell'Aptiano fornisce una nuova data per l'isolamento dei due continenti gli uni dagli altri con l'aumento del livello del mare.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c D. Madzia, V.M. Arbour, C.A. Boyd, A.A. Farke, P. Cruzado-Caballero e D.C. Evans, The phylogenetic nomenclature of ornithischian dinosaurs, in PeerJ, vol. 9, 2021, pp. e12362.
  2. ^ a b c (DE) O.L.F.A.L. Abel, Die Stämme der Wirbeltiere, Berlino e Lipsia, Walter de Gruyter, 1919.
  3. ^ a b c J.I. Kirkland, L. Alcalá, M.A. Loewen, E. Espílez, L. Mampel e J.P. Wiersma, The Basal Nodosaurid Ankylosaur Europelta carbonensis n. gen., n. sp. from the Lower Cretaceous (Lower Albian) Escucha Formation of Northeastern Spain, in Richard J. Butler (a cura di), PLoS ONE, vol. 8, n. 12, 2013, pp. e80405, DOI:10.1371/journal.pone.0080405, PMC 3847141, PMID 24312471.
  4. ^ R.S. Thompson, J.C. Parish, S.C.R. Maidment e P.M. Barrett, Phylogeny of the ankylosaurian dinosaurs (Ornithischia: Thyreophora), in Journal of Systematic Palaeontology, vol. 10, n. 2, 2012, pp. 301–312.
  5. ^ V.M. Arbour e P.J. Currie, Systematics, phylogeny and palaeobiogeography of the ankylosaurid dinosaurs, in Journal of Systematic Palaeontology, vol. 14, n. 5, 2016, pp. 385–444.
  6. ^ H.E. Rivera-Sylva, E. Frey, W. Stinnesbeck, G. Carbot-Chanona, I.E. Sanchez-Uribe e J.R. Guzmán-Gutiérrez, Paleodiversity of Late Cretaceous Ankylosauria from Mexico and their phylogenetic significance, in Swiss Journal of Palaeontology, vol. 137, 2018, pp. 83–93.
  7. ^ V.M. Arbour, L.E. Zanno e T. Gates, Ankylosaurian dinosaur palaeoenvironmental associations were influenced by extirpation, sea-level fluctuation, and geodispersal, in Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, vol. 449, 2016, pp. 289–299.
  8. ^ C.M. Brown, D.M. Henderson, J. Vinther, I. Fletcher, A. Sistiaga, J. Herrera e R.E. Summons, An Exceptionally Preserved Three-Dimensional Armored Dinosaur Reveals Insights into Coloration and Cretaceous Predator-Prey Dynamics, in Current Biology, vol. 27, n. 16, 2017, pp. 2514–2521.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]