Ned Hanlon

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Ned Hanlon
Hanlon nel 1887
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Baseball
Ruolo Esterno, Manager
Termine carriera 1892 (giocatore)
1907 (manager)
Hall of fame National Baseball Hall of Fame (1996)
Carriera
Squadre di club
1880Cleveland Blues
1881-1888 Detroit Wolverines
1889 Pittsburgh Alleghenys
1890 Pittsburgh Burghers
1891Pittsburgh Pirates
1896-1901 Baltimore Orioles
Carriera da allenatore
1889 Pittsburgh Alleghenys
1890 Pittsburgh Burghers
1891Pittsburgh Pirates
1892-1898 Baltimore Orioles
1899-1905 Brooklyn Superbas
1906-1907Cincinnati Reds
Statistiche
Batte sinistro
Lancia destro
Media battuta ,260
Punti battuti a casa 517
Fuoricampo 30
Basi rubate 329
Statistiche aggiornate al 20 aprile 2017

Edward Hugh Hanlon, soprannominato "Foxy Ned"[1] (Montville, 22 agosto 1857Baltimora, 14 aprile 1937), è stato un giocatore di baseball e allenatore di baseball statunitense che ha giocato nel ruolo di esterno nella Major League Baseball (MLB). È entrato nella National Baseball Hall of Fame nel 1961.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Il manager Ned Hanlon (in vestito, al centro) con gli Orioles del 1896, inclusi Willie Keeler (prima fila, a destra di Hanlon, col gomito sul ginocchio di Hanlon), Hughie Jennings (seconda fila, 2º da destra), Joe Kelley (a sinistra di Hanlon) e John McGraw (prima fila, 2º da sinistra)

Definito da alcuni come "il padre del baseball moderno",[2][3][4] Hanlon fu un manager nella Major League Baseball dal 1889 al 1907, con un bilancio di 1.313–1.164 (53%) alla guida di cinque diversi club. È ricordato in particolare per essere stato il manager dei Baltimore Orioles (1892–1898) e dei Brooklyn Superbas (1899–1905). In sette stagioni tra il 1894 e il 1900, Hanlon ebbe un record di 635–315, con le sue squadre che vinsero cinque titoli della National League, anche grazie ad avere tra le loro file futuri Hall of Famer come "Wee Willie" Keeler, Joe Kelley, John McGraw e Hughie Jennings.

Durante le sue annate con gli Orioles, Hanlon è accreditato per avere inventato le strategie note come "inside baseball" e "hit and run". Queste strategie si basavano sul lavoro di squadra, la velocità e la precisione nell'esecuzione[5][6] The Sporting News scrisse che l'introduzione e il perfezionamento dell'inside baseball di Hanlon portò al suo massimo punto di efficienza il colpire e correre in velocità, le battute di sacrificio e il correre tra le basi, in un baseball contraddistinto dall'imprevedibilità.[7] Un giornalista del The Baltimore Sun scrisse che "[Hanlon] si accorse che un punto ottenuto con la strategia valeva quanto un punto ottenuto con una buona battuta. Per tale motivo, sviluppò un gioco offensivo che fece del baseball una forma d'arte".[8]

Hanlon giocò anche per 13 stagioni nella Major League Baseball, principalmente come esterno centro. Disputò 800 partite come esterno dei Detroit Wolverines, rimanendo con la squadra per tutti i suoi anni di esistenza dal 1881 al 1888 e conquistando la National League nel 1887. Ebbe una media battuta di .260 e una percentuale di arrivo in base di .325, con 930 punti segnati e 1.317 valide. Anche se non veniva tenuta la statistica delle basi rubate nei suoi primi anni di carriera, Hanlon ne rubò (a una media di 55 l'anno) nei suoi ultimi sei anni come giocatore a tempo pieno.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore
  • National League: 1
Detroit Wolverines: 1887
Manager
  • National League: 5
Baltimore Orioles: 1894, 1895, 1896
Brooklyn Superbas: 1899, 1900

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hanlon, Head of Park Board Is Dead at 79: Former Owner Of Orioles Called Father Of Modern Baseball; John J. McGraw One of Proteges; City Official Began Professional Diamond Career In 1875 Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.
  2. ^ Edgar G. Brands (April 1937). "Ned Hanlon, Leader of Famous Orioles and Noted Strategist of Game, Dies at 79: Devised Hit and Run and Other 'Inside' Plays; He Discovered and Developed Many Players and Pilots; Won Five Flags at Baltimore and Brooklyn". The Sporting News. p. 12.
  3. ^ Henry C. Rauch (27 marzo 1949). "Edward Hanlon". The Sun. Baltimore. p. SM15.("he had gained the title 'Father of Modern Baseball'")
  4. ^ Joseph E. Shaner (7 dicembre 1949). "Hanlon and Dunn – Famed Baltimore Leaders: As Owners and Pilots, They Produced Many Pennant-Winning Clubs; Ned Fathered Inside Ball and Developed Managers". The Sporting News. p. 7.
  5. ^ Mike Klingaman, 'Foxy' Hanlon was sly but successful Scientific chicanery of manager helped teams to 1,313 wins in 19 years, in The Baltimore Sun, 8 luglio 1996.
  6. ^ Mark Lamster, Spalding's World Tour: The Epic Adventure that Took Baseball Around the Globe – And Made it America's Game, Public Affairs, 2007, p. 268, ISBN 1-58648-595-4.
  7. ^ "'Foxy' Hanlon was sly but successful Scientific chicanery of manager helped teams to 1,313 wins in 19 years
  8. ^ "Shortchanged Hanlon brought baseball riches Baltimore Sun

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