Kruzenshtern

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Kruzenshtern
Descrizione generale
Tipoveliero mercantile
nave scuola
In servizio con Voenno-morskoj flot (1946-1965)
ProprietàF. Laeisz (1926-1946)
URSS (1946–1991)
Università tecnica statale di Kaliningrad (dal 1991)
Porto di registrazione Amburgo (1926-1933)
Amburgo (1935-1946)
Amburgo (1935-1946)
Riga (1965-1981)
Tallinn (1981-1991)
Kaliningrad (dal 1991)
IdentificazioneIndicativo di chiamata radio ITU:
Uniform
U
Charlie
C
Victor
V
Kilo
K
(Uniform-Charlie-Victor-Kilo)

MMSI: 273243700
IMO: 6822979

CostruttoriJoh. C. Tecklenborg
CantiereBremerhaven, Germania
Costruzione n.408
Impostazione24 giugno 1925
Varo11 giugno 1926
Ammodernamento1961 a Kronštadt
1968-1972
Catturaconsegnata all'URSS nel 1946 come riparazione per danni di guerra
Nomi precedentiPadua (1926-1946)
IntitolazionePadova, città italiana (1926-1946)
Adam Johann von Krusenstern, esploratore estone (dal 1946)
Statoin servizio come nave scuola
Caratteristiche generali
Dislocamento5805
Stazza lorda3064 (come Padua)
3141 (attuale) tsl
Portata lorda1645 tpl
Lunghezza114,5 m
Larghezza14,04 m
Altezza51,3 m
Pescaggio6,26 m
Propulsionevela e motore (2 motori diesel 8 cilindri da 1000 CV l'uno)
Superficie velica: 3400 m2
Armamento velicoNave a palo
Velocità17,3 nodi (32,04 km/h)
Equipaggio76 uomini, fino a 160 cadetti
Note
Detiene il record per la navigazione tra Amburgo e l'Australia attraverso il Cile: 8 mesi e 23 giorni
voci di navi e imbarcazioni a vela presenti su Wikipedia
La Kruzenshtern in navigazione

La Kruzenshtern o Krusenstern (in russo Крузенштерн?, Kruzenštern) è un veliero a quattro alberi, costruito nel 1926 a Geestemünde, nella città di Bremerhaven, in Germania, varato originariamente come Padua (dal nome della città italiana). Fu ceduta all'URSS nel 1946 come riparazione di guerra e ribattezzata con l'attuale denominazione in onore dell'esploratore Adam Johann von Krusenstern (1770-1846). Attualmente presta servizio come nave scuola per la Marina militare russa (Voenno-morskoj flot).

È una della uniche quattro Flying P-Liner ancora esistenti (delle oltre 100 costruite), l'unica ancora in servizio; quando non è impegnata in campagne di addestramento si trova ormeggiata nel porto di Kaliningrad o in quello di Murmansk. Dopo il Sedov, un'altra ex nave tedesca, è la più grande nave a vela tradizionale ancora in funzione.

Come Padua[modifica | modifica wikitesto]

Varata nel 1926 come ultimo esemplare dei P-Liners, la Padua fu commissionata come nave da carico, utilizzata principalmente per spedire materiale da costruzione in Sud America e caricare salnitro nel viaggio di ritorno verso l'Europa. In seguito fu utilizzata anche per trasportare grano dall'Australia. Il suo viaggio inaugurale da Amburgo a Talcahuano, in Cile, durò 87 giorni. Nel 1933-1934 realizzò il record di navigazione da Amburgo a Port Lincoln, in Australia meridionale, impiegando 67 giorni. Prima della seconda guerra mondiale compì un totale di 15 viaggi in Cile e in Australia. La traversata più veloce fu nel 1938-1939, da Amburgo all'Australia passando per il Cile e ritorno ad Amburgo in 8 mesi e 23 giorni, sotto il comando del capitano Richard Wendt; questo viaggio detiene tuttora il record mondiale per navi a vela.

Come tutti i P-liner, la Padua era stata dipinta secondo i colori della bandiera nazionale dell'Impero tedesco: nero (scafo sopra l'acqua, parti superiori), bianco (area della linea di galleggiamento) e rosso (carena).

Come Kruzenshtern[modifica | modifica wikitesto]

La Kruzenshtern vista da poppa nel 2007

Il 12 gennaio 1946 fu consegnata all'URSS e integrata nella flotta baltica della marina sovietica. Rimase attraccata nel porto di Kronstadt fino al 1961, subendo importanti lavori di riparazione ed un completo riallestimento, comprendente anche l'installazione dei suoi primi motori, finalizzato a rendere la nave adatta ad effettuare missioni per il dipartimento idrografico della marina sovietica. Dal 1961 al 1965 intraprese numerose ricerche idrografiche e oceanografiche per l'Accademia delle scienze dell'URSS nell'Oceano Atlantico, ai Caraibi e nel Mediterraneo, e fu utilizzata come nave da addestramento per i cadetti navali. Nel 1965 fu trasferita al Ministero della Pesca dell'URSS a Riga per essere utilizzata come nave scuola per futuri ufficiali di pesca.

Dal 1968 al 1972 ha avuto luogo un altro importante ammodernamento: sono stati installati i due attuali motori Diesel da 1000 CV l'uno e lo scafo è stato riverniciato secondo l'attuale schema cromatico, nero con un'ampia striscia bianca.

Nel gennaio 1981 la nave fu trasferita all'"Industria della pesca estone" a Tallinn e nel 1991 entrò a far parte della flotta "Accademia statale del Baltico della pesca", con porto di origine a Kaliningrad.

La Kruzenshtern ha partecipato a molte regate internazionali, dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica trasportando anche passeggeri per coprire i costi delle traversate. Ha compiuto una circumnavigazione del globo nel 1995-1996, e nuovamente nel 2005-2006.

Il 23 giugno 2009 mentre si trovava in viaggio verso Charleston, l'albero di trinchetto è stato danneggiato, spezzandosi a causa di una violenta tempesta al largo delle Bermuda.

Monete celebrative e cinematografia[modifica | modifica wikitesto]

Alla nave Kruzenshtern è stata dedicata a una moneta d'oro russa con un valore nominale di 1000 rubli e un contenuto in oro di 155,5 grammi.

È stata anche utilizzata come set cinematografico in diverse occasioni: tre film tedeschi

  • Die Meuterei auf der Elsinore (1935)
  • Herz geht vor Anker (1940)
  • Große Freiheit Nr. 7 (1944)

e un discreto numero di pellicole russe e sovietiche.

Nel 1997 è stata il soggetto principale di un documentario estone/britannico prodotto da Allfilm e First Freedom Productions chiamato "Tall Ship" e trasmesso su Discovery . Il programma, della durata di un'ora, è stato diretto da Rein Kotov e prodotto da Graham Addicott e Pille Runk.

Galleria di immagini[modifica | modifica wikitesto]

Vista di prua In navigazione a motore

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN159764441 · LCCN (ENno98127343 · GND (DE4692380-9 · WorldCat Identities (ENlccn-no98127343