Giuseppe Malandrino

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Giuseppe Malandrino
vescovo della Chiesa cattolica
Dei Verbum Audiens
 
TitoloNoto
Incarichi attualiVescovo emerito di Noto (dal 2007)
Incarichi ricoperti
 
Nato12 luglio 1931 (92 anni) a Pachino
Ordinato presbitero19 marzo 1955 dal vescovo Angelo Calabretta
Nominato vescovo30 novembre 1979 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo26 gennaio 1980 dal cardinale Salvatore Pappalardo
 

Giuseppe Malandrino (Pachino, 12 luglio 1931) è un vescovo cattolico italiano, dal 2007 vescovo emerito di Noto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli studi in preparazione al sacerdozio effettuati a Roma,[1] il 19 marzo 1955 è ordinato sacerdote dal vescovo Angelo Calabretta, vescovo di Noto.

Il 30 novembre 1979 viene eletto alla sede vescovile di Acireale da papa Giovanni Paolo II.


Il 26 gennaio 1980 viene consacrato vescovo a Modica dal cardinale Salvatore Pappalardo co-consacranti il vescovo Salvatore Nicolosi, vescovo di Noto, e l'arcivescovo Calogero Lauricella, arcivescovo di Siracusa; prende possesso canonico della diocesi il successivo 24 febbraio.

Dopo 18 anni di ministero episcopale ad Acireale, il 19 giugno 1998 papa Giovanni Paolo II lo trasferisce alla sede di Noto dove fa il suo ingresso il successivo 29 agosto.

Nel 1987 istituisce ad Acireale la Biblioteca centrale diocesana in cui sono confluiti i fondi della Biblioteca del seminario, dell'ex biblioteca "Mons. Salvatore Russo", dell'Istituto di scienze religiose "S. Agostino", della biblioteca della Città del Fanciullo e di fondi librari vari.[2][3]

Nella seconda metà degli anni ‘80, si reca in viaggio a Mosca e Kiev insieme con lo scrittore Mario Grasso, accolti entrambi festosamente da intellettuali e autorità delle due capitali.

A Noto avvia la missione popolare e permanente, effettua la visita pastorale nella diocesi (2003-2006), si impegna per la ricostruzione della cattedrale,[1][4] crollata il 13 marzo 1996, che riapre solennemente il 18 giugno 2007.[5]

Il 16 luglio 2007 papa Benedetto XVI accetta le sue dimissioni per ragioni di età nominandolo nel contempo amministratore apostolico della diocesi, incarico che mantiene fino al successivo 6 ottobre quando prende possesso della diocesi il suo successore Mariano Crociata.

È stato vicepresidente della Caritas Italiana e membro della Commissione episcopale per i problemi sociali e del lavoro (dal 1989) e della Commissione per il servizio della Carità (dal 1995).

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Mons. Giuseppe Malandrino nel sessantesimo di sacerdozio: "Il bilancio per me lo fa il Signore".
  2. ^ Seminario vescovile di Acireale: Biblioteca centrale diocesana.
  3. ^ Biblioteca centrale diocesana di Acireale., su sbp.ct.it. URL consultato il 3 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2016).
  4. ^ Cattedrale Noto: Papa loda tenacia e ammirevole impegno, su Agenzia Giornalistica Italia, 18 giugno 2007. URL consultato il 25 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2016).
  5. ^ Noto: La cattedrale ricostruita.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Acireale Successore
Pasquale Bacile 30 novembre 1979 – 19 giugno 1998 Salvatore Gristina
Predecessore Vescovo di Noto Successore
Salvatore Nicolosi 19 giugno 1998 – 16 luglio 2007 Mariano Crociata
Controllo di autoritàSBN NAPV095514