Comunità montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese

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Comunità montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese
ex comunità montana
Comunità montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese – Veduta
Comunità montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese – Veduta
Le colline attorno a Bosio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
CapoluogoBosio
PresidenteMarco Mazzarello
Territorio
Coordinate
del capoluogo
44°39′03″N 8°47′38″E / 44.650833°N 8.793889°E44.650833; 8.793889 (Comunità montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese)
Abitanti
ComuniTagliolo Monferrato, Lerma, Casaleggio Boiro, Mornese, Montaldeo, Parodi Ligure, Bosio, Carrosio, Voltaggio, Fraconalto
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia

La Comunità montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese era un comprensorio montano del Piemonte.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'ente era formato dai comuni di: Tagliolo Monferrato, Lerma, Casaleggio Boiro, Mornese, Bosio, Carrosio, Voltaggio, Fraconalto, Parodi Ligure, Montaldeo, confluito dal 2010 nella comunità montana "Alta Val Lemme, Alto Ovadese, Alta Valle Orba, Valle Erro e Bormida di Spigno", ridenominata in comunità montana Appennino Aleramico Obertengo[1].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La sede di Bosio

Si trovava nell'Appennino Ligure; comprendeva l'alta val Lemme e le valli del Gorzente, Piota, arrivando a comprendere la parte piemontese del lago della Busalletta, dei Laghi del Gorzente e una piccola parte dello Stura di Ovada a solo 30 km da Genova; inoltre nel suo territorio si trovava il monte Tobbio (1091 m), che era il simbolo della comunità montana. La sede era a Bosio[2].

Gran parte del suo territorio meridionale era parte del Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo che ha al suo interno il sacrario dedicato ai 147 morti della Strage della Benedicta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Per secoli unita alla Repubblica di Genova che ne aveva fatto una risorsa per il legname con cui costruire le navi, poi seguì le sorti della Liguria sabauda fino al 1859, quando la Provincia di Novi decreto Rattazzi passò alla regione Piemonte e alla provincia di Alessandria. Dal 1943 al 1945 fu forte teatro di scontri tra repubblichini, nazisti e partigiani tra cui la già ricordata Strage della Benedicta nel 1944.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comunità Montana Appennino Aleramico Obertengo - Ponzone (Alessandria) - Statuto; Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, on-line su www.regione.piemonte.it
  2. ^ Benedicta: l’ex Comunità montana batte cassa con la Provincia; aticolo di Gaimpiero Carbone del 30 agosto 2018, on-line su www.giornale7.it

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]