Bla Bla

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Bla Bla
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione1970 a Milano
Fondata daPino Massara
Chiusura1976
Sede principaleMilano
SettoreMusicale
Prodotti

La Bla Bla è stata un'etichetta discografica indipendente fondata da Pino Massara nel 1970 e attiva fino al 1976, con sede in Galleria del Corso, 4 a Milano.[1] Aveva una propria casa editrice musicale, omonima.

Il suo logo consiste in un cerchio con all'interno due curve che, partendo a sinistra dalla linea diametrale, procedono verso destra, allontanandosi. Il diametro è tracciato con una linea seghettata, che prosegue a destra fuori dal cerchio, interrotta dalle due parole "bla bla".

La fondazione e le prime uscite

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Pino Massara, autore e produttore di successo nel panorama della musica leggera italiana degli anni '60, decise nel 1970 di fondare un'etichetta discografica. Il suo obiettivo era di creare un ambiente dove gli artisti fossero liberi di esprimere le loro qualità, fuori dai canoni che solitamente imponevano le case discografiche di punta.[1][2] Il nome Bla Bla fu scelto per risultare informale e al contempo indicare che gli artisti coinvolti avevano qualcosa da dire.[3]

Inizialmente l'etichetta non seguiva un corso preciso, infatti le prime pubblicazioni conosciute sono piuttosto eterogenee. Nicola Arigliano fu tra i primi a incidere per la Bla Bla. Era già legato artisticamente a Massara, che nel 1959, quand'era ancora un autore agli esordi, aveva scritto per lui il successo I Sing "Ammore".[1][4] Uno dei primi LP pubblicati fu un disco di poesie recitate dal paroliere milanese Luciano Beretta, intitolato Il poeta e l'amore. In questo periodo la distribuzione dei dischi era affidata alla Phonogram.[5]

Un altro disco pubblicato agli esordi dell'etichetta fu In una sera/Fiore, inciso da "I Migrants", gruppo formatosi a Forlì nel 1968 con Giuliano Capacci come leader. Nel 1971 pubblicarono un secondo singolo, cantato in inglese: Run Billy Run/Come Around, sotto il nome "Well's Fargo". In entrambi c'è il coinvolgimento di Fausto Leali, autore di Fiore e di Run Billy Run. Leali interpretò, inoltre, la seconda canzone nel suo album Run... Fausto, Run.... Nel 1972 fu ristampato il primo singolo de "I Migrants" come 45 giri promozionale, accreditandolo, però, al gruppo dei Capsicum Red, sebbene le incisioni fossero quelle originali.[6]

Nel corso del 1971 la Bla Bla pubblicò quasi esclusivamente brani cantati in inglese, poi raccolti nella compilation Tarzan l'anno seguente. Massara desiderava infatti presentare i suoi artisti emergenti come se fossero delle band anglofone affermate all'estero. Questa strategia funzionò particolarmente con il singolo Ocean/She's a Stranger, inciso dai Capsicum Red, che risultò il maggiore successo commerciale conseguito dalla Bla Bla.[3][7][8]

Il coinvolgimento di Battiato e della Al.Sa.

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Tra i primi artisti a firmare un contratto con l'etichetta ci fu anche il cantautore Franco Battiato, che aveva già lavorato con Massara nel 1969 alla realizzazione del singolo Lume di candela per la cantante Daniela Ghibli. Inizialmente entrò a far parte del gruppo degli Osage Tribe come voce solista, insieme a Bob Callero (basso), Marco Zoccheddu (chitarra) e Nunzio Favia (batteria). Questa formazione incise il singolo Un falco nel cielo/Prehistoric Sound, lo stesso brano con testo in italiano e in inglese.

Massara apprezzava particolarmente le doti di Battiato, sia come autore che come interprete, e capitò spesso che i due collaborassero alla scrittura e alla produzione di lavori pubblicati dalla Bla Bla.[3][4] A volte Massara si firmava con pseudonimi, come "Ed de Joy" e "Colonnello Musch".[3] Anche sua moglie, Maria Rosa "Rossella" Conz, fu un'importante autrice dell'etichetta, scrivendo molti testi delle canzoni pubblicate.[1]

Il singolo del 1971 Hot Rock/Madness dei Black Sunday Flowers, formazione jazz con Ghigo Agosti, segnò due novità per la Bla Bla. Da questo disco in poi, infatti, la distribuzione venne svolta dalle Messaggerie Musicali e fu anche l'inizio della collaborazione con l'agenzia di grafica pubblicitaria Al.Sa. di Sergio Albergoni e Gianni Sassi, che curò la copertina del singolo. Essa raffigurava un cervello trafitto da una siringa, un'immagine molto trasgressiva per l'epoca, che definì lo stile utilizzato nelle copertine più famose dei successivi dischi della Bla Bla.

La fase progressive

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Dopo aver concluso l'esperienza come membro degli Osage Tribe, Battiato decise di dedicarsi alla musica elettronica, realizzando, con l'ausilio del pionieristico sintetizzatore VCS3, l'album Fetus, pubblicato all'inizio del 1972.[2][9] Quest'uscita rappresentò una svolta per l'etichetta, che da lì in avanti produsse principalmente dischi di rock progressivo e musica d'avanguardia. Si raggiunse così un discorso musicale di maggiore qualità, anche se di difficile collocazione commerciale.

Gli artisti di punta di questo secondo periodo furono:

  • Franco Battiato, che nei suoi anni alla Bla Bla pubblicò cinque LP molto diversi tra di loro, indice di una voglia continua di sperimentare nuove forme musicali, incoraggiata dalla totale libertà che gli concedeva Massara. Il suo album di maggior successo di questo periodo fu Pollution, dalle sonorità vicine al rock progressivo, che rientrò nella classifica annuale degli LP più venduti.[10][11]
  • Gli Aktuala di Walter Maioli, autori di tre LP che fondono insieme avanguardia e ricerca etnomusicologica, applicando la tradizione musicale occidentale a strumenti, ritmi e sonorità tipiche delle culture africane e asiatiche.[12]
  • Gli Osage Tribe, che dopo l'uscita di Battiato dalla band realizzarono l'album Arrow Head, tra i migliori esempi di hard rock italiano del periodo.[13][14]
  • I Capsicum Red, che nei primi due 45 giri erano in realtà composti dal solo Bruno "Red" Canzian accompagnato da turnisti di sala. Diventarono un gruppo vero e proprio per l'LP Appunti per un'idea fissa, la cui prima facciata presenta un'elaborata rielaborazione della Patetica di Beethoven. Successivamente Red Canzian ottenne fama come bassista dei Pooh.[7]
  • Genco Puro & Co., che non era un vero e proprio gruppo, ma uno pseudonimo di Antonio Riccardo Pirolli, in precedenza membro dei "Cristalli fragili". Diede alle stampe un primo 45 giri La famiglia/Beato te di stampo vagamente rock-beat, per poi incidere il suo unico LP Area di servizio. L'album fu registrato in pochissimi giorni per far raggiungere alla Bla Bla un numero minimo di pubblicazioni, necessarie per poter partecipare al concorso Un disco per l'estate.[15][16] Tutti i brani sono caratterizzati da sonorità molto elettroniche, dovute al VCS3 di Battiato, che interviene nel disco come autore, tastierista e seconda voce.[17]

La Bla Bla pubblicò anche i primi lavori di Roberto "Juri" Camisasca e alcuni 45 giri incisi dal cabarettista Gino Bramieri e dalla cantante affermata Betty Curtis. Per il singolo Donna/Innamorarsi no! di quest'ultima, fu utilizzato un numero di catalogo apposito, ripreso dalle sue iniziali: BC 201. Tuttavia questa rimase l'unica uscita della "serie", visto che Curtis non incise altri dischi per l'etichetta.[18]

L'accordo con la Ricordi e gli ultimi anni

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Nel gennaio del 1974 Pino Massara si recò alla fiera musicale Midem di Cannes. Lì incontro Frank Zappa a cui regalò l'album Pollution di Battiato. Zappa ne rimase entusiasta e si prodigò a parlarne bene nel corso della fiera, definendo Battiato un genio. Questa buona pubblicità attirò l'attenzione della Dischi Ricordi che decise di occuparsi da allora in poi della distribuzione dei dischi di Battiato e quindi della sua etichetta. L'accordo però si rivelò sfavorevole per la Bla Bla, visto che poco dopo averlo siglato ci fu un lungo sciopero nei magazzini della Ricordi, che bloccò le nuove uscite discografiche per tre mesi. Questo provocò grosse perdite economiche per l'etichetta di Massara, che non riuscì più a risollevarsi completamente.[3][19]

Lo stesso anno venne stretto anche un accordo con l'etichetta internazionale Island Records, che nel 1975 pubblicò in Inghilterra e in Spagna l'album Clic di Battiato, con una selezione di brani diversa dall'edizione italiana. In cambio la Bla Bla pubblicò un LP del catalogo della Island: Tibetan Bells di Henry Wolff, Nancy Hennings e Drew Gladstone, album antesignano del genere new age, originariamente uscito nel 1972.[5][20]

Nel 1976 la Bla Bla, a causa di un continuo bilancio in perdita, dovette cessare ogni attività relativa a nuove produzioni o uscite, anche se alcuni dischi già in catalogo continuarono a essere stampati per qualche tempo e rimasero reperibili come fondi di magazzino. La Ricordi stipulò quindi un contratto con Battiato e pubblicò i suoi tre album successivi. Ristampò, inoltre, all'interno della serie economica Orizzonte il suo album M.elle le "Gladiator" e il doppio vinile antologico Feed Back, suddividendolo nei due volumi 1972 Fetus/Pollution e 1974 Sulle corde di Aries/Clic.[5][10]

Nei primi anni '90 la Artis Records pubblicò per la prima volta su CD molti degli album della Bla Bla, registrando l'audio dai vecchi vinili, poiché l'etichetta non era in possesso dei master originali.[1] Negli anni successivi uscirono nuove ristampe, spesso con una qualità audio migliore, edite dalle etichette BMG Ricordi, BTF-VM2000 e GDR.

Il marchio Bla Bla venne riutilizzato, con un nuovo logo, da Massara per pubblicare il suo album Quest'anno voglio navigare del 1995.

Produzione e grafiche

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Come tutte le piccole case discografiche, anche la Bla Bla era poco più che un'etichetta. Esternalizzava, infatti, tutto il ciclo produttivo del disco: dall'incisione in studio, fino alla distribuzione nei negozi, ogni fase, compresa la creazione della grafica, lo stampaggio di vinili e copertine, era affidata a soggetti e aziende esterne, diverse nel tempo. L'incisione degli acetati di prova avveniva in studi specializzati, quale all'epoca lo studio Regson di via Ludovico il Moro 57 a Milano.

Alcune copertine furono realizzate da Gianni Sassi e dalla sua agenzia Al.Sa., impiegando immagini dal forte impatto visivo (un feto su carta da macellaio per Fetus o degli scarafaggi su un fiore di magnolia per il singolo di Springfield), incorniciate da decori ispirati allo stile Liberty. Per la stampa dei dischi e delle copertine ci si affidava a laboratori esterni, fra i quali il reparto tipografico della CBS e della Sugar. Molti dei singoli presentavano copertine apribili, con all'interno lo spartito del brano principale o di entrambi.

Furono in uso due grafiche d'etichetta. La prima, con colori giallo-arancioni sfumati, ricordava vagamente un sole al tramonto e fu in uso su tutte le emissioni, LP e 45 giri, del 1970/71. Dal 1972 entrò in uso una seconda etichetta, con colori verdi e una grafica di gusto floreale. Le due etichette sui singoli si alternavano senza una logica precisa: non tutte le uscite prog o d'avanguardia erano in verde e non tutte le uscite di musica leggera erano in giallo-arancio. Talvolta entrambe le etichette venivano usate per stampe diverse dello stesso disco (ad esempio La convenzione/Paranoia di Battiato).

I dischi pubblicati

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Serie BBXL

Album più vicini alla musica d'avanguardia.[5]

Numero di catalogo Anno Interprete Titoli
BBXL 10001 1972 Franco Battiato Fetus
BBXL 10002 1973 Franco Battiato Pollution
BBXL 10003 1973 Franco Battiato Sulle corde di Aries
BBXL 10004 1974 Aktuala La terra
BBXL 10005 1974 Juri Camisasca La finestra dentro
BBXL 10006 1974 Franco Battiato Clic
BBXL 10007 1974 Henry Wolff, Nancy Hennings e Drew Gladstone Tibetan Bells
BBXL 10008 1975 Franco Battiato M.elle le "Gladiator"
BBXL 10009 1976 Aktuala Tappeto volante
BBXL 10010 1976 Franco Battiato Feed Back
Serie BBL

Album più vicini al rock progressivo.[5]

Numero di catalogo Anno Interprete Titoli
BBL 11051 1972 Capsicum Red Appunti per un'idea fissa
BBL 11052 1972 Osage Tribe Arrow Head
BBL 11053 1972 Genco Puro & Co. Area di servizio
BBL 11054 1973 Aktuala Aktuala
Altre serie
Numero di catalogo Anno Interprete Titoli
BBR 007 1970 Luciano Beretta e Walter Camurri Il poeta e l'amore
BOP 90001 1972 AA.VV. Tarzan
BOP 90002 1973 Luciano Brandi e Fiorella Brandi ...e dopo ci facciamo un liscio

     Stampa promozionale

Numero di catalogo Anno Interprete Titoli
BBR 1303 1970 Nicola Arigliano La prima notte/L'amore viene e se ne va
BBR 1304 1970 I Migrants In una sera/Fiore
BBR 1305 1970 Gino Bramieri Le mani/Bele
BBR 1306 1971 Capsicum Red Ocean/She's a Stranger
BBR 1308 1971 Black Sunday Flowers Hot Rock/Madness
BBR 1309 1971 Well's Fargo Run Billy Run/Come Around
BBR 1319 1971 Gigi D'Auria Sacrilegio/A' Santanotte
BBR 1322 1971 Capsicum Red Tarzan/Shangrj-La
BBR 1323 1971 Osage Tribe Un falco nel cielo/Prehistoric Sound
BBR 1324 1972 Genco Puro & Co. La famiglia/Beato te
BBR 1326 1972 Nicola Arigliano Tirami in su la vita/L'improvvisata
BBR 1327 1972 Flavia Le farfalle nella notte/Felicità
BBR 1328 1972 Genco Puro & Co. Sahara/Annamaria
BBR 1329 1972 H.E.I. Giona Tanto, tanto, tanto/Ho perso il treno con Nina
BBR 1330 1972 Franco Battiato Energia/Una cellula
BBR 1331 1972 Colonnello Musch Cacao/Colonnello Musch
BBR 1332 1972 Capsicum Red In una sera/Un fiore
BBR 1333 (etichetta arancione) 1972 Battiato Pollution La convenzione/Paranoia
BBR 1333 (etichetta verde) 1972 Franco Battiato La convenzione/Paranoia
BC 201 1973 Betty Curtis Donna/Innamorarsi no!
BBR 1334 1973 Springfield Love/Soldier
BBR 1335 1973 Genco Puro & Co. Frontiere/A San Francisco
BBR 1336 1973 Ixo Walk on my Way/Don't Look at Me
BBR 1337 (etichetta arancione) 1973 Gino Bramieri Quella sera con la luna/Tirami in su la vita
BBR 1337 (etichetta verde) 1973 Gino Bramieri Quella sera con la luna/Tirami in su la vita
BBR 1338 1973 Zeudi Araya Oltre l'acqua del fiume/Maryam
BBR 1339 1975 Juri Camisasca La musica muore/Metamorfosi
BBR 1340 1975 Peter Bewley It's Alright Bill/Smile Again
BBR 1341 1975 Juri Camisasca Himalaya/Un fiume di luce

Brani editi da Edizioni Musicali Bla Bla

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Anno Interprete Brano Pubblicazione Etichetta discografica
1971 Mina Le farfalle nella notte Mina PDU
1972 Donatella Moretti La filovia Conto terzi King Universal
1972 Osage Tribe Crazy Horse Prehistoric Sound/Crazy Horse Ekipo
1974 William Hey, Hey, Hey Hey, Hey, Hey/Gulliver M2
1974 William Gulliver Hey, Hey, Hey/Gulliver M2
1976 Los Santamara Mburucumbà Por dos besos/Mburucumbà M2
  1. ^ a b c d e Giordano Casiraghi, Bla Bla Records, in Prog Italia, n. 15, novembre 2017, pp. 112-116.
  2. ^ a b Annino La Posta, 1971-1973, Al.Sa. e Bla Bla, in Franco Battiato: Soprattutto il silenzio, Giunti Editore, 2010, ISBN 978-88-0974-253-6.
  3. ^ a b c d e Pino MassaraSuperprogressive del 14 marzo 1997 a RaiStereoNotte.
  4. ^ a b Fernando Fratarcangeli, Ricordando Pino Massara, in Raropiù, n. 5, settembre 2013, p. 57.
  5. ^ a b c d e BlaBla, su italianprog.com. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  6. ^ Artisti - M, su italianprog.com. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  7. ^ a b Capsicum Red, su italianprog.com. URL consultato l'8 luglio 2021.
  8. ^ Hit Parade Italia - Top Annuali Single: 1971, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 9 luglio 2021.
  9. ^ Valerio Mattioli, Che c'è da guardare?, in Superonda: Storia segreta della musica italiana, Baldini + Castoldi, 2016, ISBN 978-88-6852-903-1.
  10. ^ a b Franco Battiato, su italianprog.com. URL consultato il 9 luglio 2021.
  11. ^ Hit Parade Italia - ALBUM 1973, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 9 luglio 2021.
  12. ^ Aktuala, su italianprog.com. URL consultato il 9 luglio 2021.
  13. ^ Osage Tribe, su italianprog.com. URL consultato il 9 luglio 2021.
  14. ^ John N. Martin, Osage Tribe: Arrow Head (1972), su classikrock.blogspot.com. URL consultato il 9 luglio 2021.
  15. ^ Alessandro Pomponi, Franco Battiato, Collaborazioni e rarità '67-'79, in Raropiù, giugno 2021.
  16. ^ Filmato audio Franco Battiato a Radio Italia 1999, su YouTube, a 15 min 22 s.
  17. ^ Genco Puro & Co., su italianprog.com. URL consultato il 9 luglio 2021.
  18. ^ EscaMontage, UN INEDITO DI FRANCO BATTIATO, PER LA “BLA…BLA…”, su EscaMontage, 2 novembre 2016. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  19. ^ Annino La Posta, 1973-1976, Sequenze e frequenze, in Franco Battiato: Soprattutto il silenzio, Giunti Editore, 2010, ISBN 978-88-0974-253-6.
  20. ^ (EN) Jim Brenholts, Tibetan Bells, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 9 luglio 2021.
  • I dati concernenti le emissioni discografiche della casa sono stati tratti dai supporti fonografici emessi e conservati (come tutti quelli pubblicati in Italia) alla Discoteca di Stato a Roma.
  • Vari numeri delle riviste Musica e dischi (annate dal 1971 in poi), TV Sorrisi e Canzoni (annate dal 1971 in poi), Ciao 2001, Qui giovani.
  • Mario De Luigi, L'industria discografica in Italia, edizioni Lato Side, Roma, 1982
  • Mario De Luigi, Storia dell'industria fonografica in Italia, edizioni Musica e Dischi, Milano, 2008
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