Atlanta Flames

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Atlanta Flames
Hockey su ghiaccio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Trasferta
Colori sociali Rosso, giallo, bianco
Simboli Fiamma
Dati societari
Città Atlanta
Paese Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Lega National Hockey League
Conference Clarence Campbell
Division Patrick
Fondazione 1972
Scioglimento 1980
Denominazione Atlanta Flames
(1972-1980)
Calgary Flames
(1980-)
Squadre affiliate Omaha Knights (CHL)
Nova Scotia Voyageurs (AHL)
Tulsa Oilers (CHL)
Birmingham Bulls (CHL)
Impianto di gioco Omni Coliseum
(15.191 posti)
Palmarès
Si invita a seguire lo schema del Progetto Hockey su ghiaccio

Gli Atlanta Flames sono stati una squadra di hockey su ghiaccio con sede ad Atlanta, nello stato della Georgia, che ha militato nella National Hockey League dal 1972 al 1980. Nel 1980 la franchigia si trasferì a Calgary, in Canada, diventando così i Calgary Flames. La NHL ritornò successivamente nella stessa città con gli Atlanta Thrashers nel 1999. I Thrashers si trasferirono ancora una volta in Canada, ma a Winnipeg, nel Manitoba, sotto il nome di Winnipeg Jets, rendendo Atlanta l'unica città della storia della NHL ad aver perso due franchigie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nascita della franchigia[modifica | modifica wikitesto]

Tom Lysiak festeggia con Dave Shand e Harold Phillipoff una rete contro i Colorado Rockies nel 1978.

La storia dei Flames iniziò nel 1968, quando l'imprenditore Tom Cousins e l'ex-governatore della Georgia Carl Sanders acquistarono i St. Louis Hawks, squadra della NBA, e decisero di trasferirli in Georgia. Gli Hawks avevano bisogno di un palazzetto adatto a contenere la squadra, e fu per questo che fu costruito nel 1972 l'Omni Coliseum. La struttura, di proprietà di Cousins e degli altri soci dell'Omni Sports Group, fu crociale per la possibile espansione della National Hockey League con una nuova franchigia.

Nel novembre del 1971 la NHL permise a Cousins la formazione di una nuova squadra in vista della stagione 1972-73. La NHL inizialmente non pensò ad un'espansione della lega nel 1972, ma l'improvvisa proposta di Long Island di ospitare una nuova squadra di hockey (i futuri New York Islanders con sede nel nuovo Nassau Veterans Memorial Coliseum), e l'esigenza di battere la concorrenza della World Hockey Association (WHA), spinse la dirigenza della lega all'allargamento ad una nuova squadra per pareggiarne il numero, ovvero Atlanta.

Quando fu annunciato per la prima volta che Atlanta avrebbe ospitato una franchigia della NHL, diversi osservatori obiettarono come questa mossa di fondare una squadra nel Profondo Sud fosse soltanto una trovata commerciale, in particolar modo perché il bacino di talenti era già stato diluito negli ultimi anni a causa delle numerose espansioni e a causa della nascita della WHA. Sul fronte della dirigenza l'ex-general manager dei St. Louis Blues Cliff Fletcher divenne il general manager della nuova formazione, mentre come primo allenatore fu scelto l'ex-attaccante dei Montreal Canadiens Bernie Geoffrion. Per il nome della squadra ci si ispirò ad un episodio della storia di Atlanta nel corso della guerra di secessione americana, quando l'esercito unionista guidato dal generale William Tecumseh Sherman mise a fuoco la città.

Prime due stagioni[modifica | modifica wikitesto]

La stagione d'esordio della squadra rappresentò un'enorme sorpresa, grazie alla qualità dei suoi due portieri Dan Bouchard e Phil Myre, i difensori Randy Manery e Pat Quinn ed infine gli attaccanti Rey Comeau, Keith McCreary, Larry Romanchych e Bob Leiter. Dopo essere arrivati a sorpresa a metà del mese di gennaio con un record di 20–19–8, una lunga serie di risultati negativi li lasciò fuori dai playoff. Parte dei problemi furono dovuti alla collocazione geografica nella West Division, a causa della quale dovettero spesso affrontare lunghe trasferte. Con i loro 65 i Flames superarono di ben 35 gli altri esordienti, gli Islanders, giunti ultimi nella East Division.

Prima della loro seconda stagione i Flames scelsero Tom Lysiak ed Eric Vail, subito decisivi in attacco; Atlanta concluse la stagione al quarto posto nella West Division, conquistando l'accesso ai playoff, mentre ancora una volta gli Islanders andarono incontro ad una stagione deficitaria. Al primo turno gli inesperti Flames furono facilmente sconfitti al meglio delle sette gare dai Philadelphia Flyers.

L'era di Fred Creighton[modifica | modifica wikitesto]

Eric Vail in azione contro i Colorado Rockies nel 1978.

La terza stagione dei Flames, quella 1974–75, fu in parte deludente, dato il mancato approdo ai play-off. Dopo un draft infelice gli infortuni limitarono la formazione, in particolare gli attaccanti veterani Leiter e Romanchych, oltre a Jacques Richard. Verso la fine della stagione Geoffrion, giunto secondo nel concorso come miglior allenatore nella stagione precedente, rassegnò le dimissioni, costringendo Fletcher a sostituirlo con Fred Creighton, fino ad allora allenatore della squadra affiliata in Central Hockey League, gli Omaha Knights. Geoffrion passò al ruolo di commentatore tecnico. La stagione vide comunque Lysiak continuare ad essere il topscorer della squadra, mentre il giovane Vail con 39 reti nella sua prima stagione vinse il Calder Memorial Trophy come miglior esordiente.

Sotto la guida di Creighton crebbe la qualità del gioco dei Flames, i quali conclusero l'annata 1975-76 per la prima volta oltre la soglia del 50% di partite vinte, entrando di nuovo nei playoff. Lysiak continuò a raccogliere punti, mentre il general manager Fletcher acquisì giocatori d'esperienza come Bill Clement, Claude St. Sauveur, Bill Flett e Larry Carriere. La seconda annata di Vail fu segnata da un infortunio, mentre al termine della stagione regolare la squadra si dovette arrendere al primo turno contro i Los Angeles Kings. Segni dei problemi fuori dal ghiaccio iniziarono già ad apparire, con la presenza media alle partite casalinghe di soli 1.000 tifosi sugli spalti dell'Omnium Coliseum.

L'anno 1976–77 vide l'integrazione di alcuni giovani provenienti dal farm-team di Tulsa, andando a sostituire i veterani ceduti ad altre franchigie (inclusi Pat Quinn, Kerry Ketter, Randy Manery, Larry Romanchych e Bob Leiter). Ciò permise ai giovani come Lysiak, Vail, Plett e Chouinard di disputare partite con regolarità. Di nuovo ai playoff la squadra perse contro i Los Angeles Kings, concludendo la serie sul 2-1 per i californiani.

Nel 1977 il sorprendente portiere Dan Bouchard dichiarò pubblicamente di voler essere il primo ed indiscusso portiere della squadra, rifiutandosi di condividere il lavoro con Myre. E proprio nel 1978 Myre fu ceduto ai Blues, insieme a Curt Bennett e Barry Gibbs. In cambio i Flames ricevettero l'attaccante Bob MacMillan ed il difensore Dick Redmond. Gli spettatori continuarono a scendere, con dati vicini ai 1.500 tifosi a serata. I giovani Flames furono ancora una volta eliminati al turno preliminare dei playoff.

La stagione 1978–79 iniziò con una striscia positiva di 12–1–2, frutto di una striscia di dieci successi consecutivi. I Flames non furono in grado di tenere tale ritmo, concludendo comunque la stagione con il record positivo di 41–31–8, per un totale di 90 punti, record di franchigia. Dopo che Lysiak fu rallentato per la prima volta da un infortunio fu ceduto ai Chicago Blackhawks nel giro di uno scambio di sette giocatori con i quali arrivarono in Georgia lo jugoslavo Ivan Boldirev, Darcy Rota e Phil Russell. MacMillan vinse il Lady Byng Memorial Trophy come giocatore più sportivo della NHL.

La stagione 1979–80 fu l'ultima per i Flames a giocarsi ad Atlanta. La mancanza di successi ney playoff sotto la gestione di Creighton portò alla sua sostituzione con Al MacNeil. Fletcher aggiunse ulteriore talento alla squadra rilevando il giocatore svedese Kent Nilsson dalla WHA, il difensore rookie Paul Reinhart, il finlandese Pekka Rautakallio e Don Lever. Qualificatisi ancora una volta ai playoff, furono subito eliminati.

Trasferimento a Calgary[modifica | modifica wikitesto]

A Calgary il vecchio logo è usato per indicare i capitani alternativi.

Fuori dalla pista l'Omni Sports Group si trovò sempre di più in gravi difficoltà finanziarie, incapace di contenere i costi della gestione della squadra. I Flames furono inoltre alle prese con una forte crisi nella vendita dei biglietti e con la mancanza di un accordo vantaggioso con le emittenti televisive. Fra i piani dell'Omni Sports vi era la speranza di acquisire una seconda squadra di NHL, tuttavia tale progetto con fu mai concretamente attuato. Fra il 1974 ed il 1976 le perdite del proprietario Tom Cousins erano pari a circa 33 milioni di $, e lo portarono quasi sull'orlo del fallimento. Già nel 1978 espresse la volontà di vendere la sua quota degli Atlanta Hawks, mentre nel 1980 fu costretto a vendere gli Atlanta Flames per coprire tutte le perdite.

Cousins ed il resto del consorzio accettarono presto l'offerta del gruppo di imprenditori provenienti da Calgary guidati da Nelson Skalbania. Cousins vendette la franchigia per la cifra record per l'epoca di 16 milioni di dollari, ufficializzando così il trasferimento a Calgary. Kent Nilsson fu l'ultimo giocatore della storia degli Atlanta Flames ad aver giocato in NHL, dopo essersi ritirato nel 1995.

I Flames disputarono i play-off in sei delle otto stagioni disputate, un risultato nell'intera storia della NHL battuto solo dai Quebec Nordiques, dagli Edmonton Oilers e dai New York Rangers, senza riuscire mai tuttavia a superare il primo turno. A Calgary furono mantenuti il logo e le divise, con la "A" fiammeggiante che diventò una "C". La squadra raggiunse le finali di Stanley Cup nel 1986 e nel 2004, conquistando il titolo nel 1989.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria degli Atlanta Flames
  • 1972-73 - 7º posto nella West Division.
  • 1973-74 - 4º posto nella West Division. Quarti di finale sconfitti dai Philadelphia Flyers.
  • 1974-75 - 7º posto nella Clarence Campbell Conference - 4º posto nella Patrick Division.
  • 1975-76 - 3º posto nella Clarence Campbell Conference - 3º posto nella Patrick Division. Turno preliminare sconfitti dai Los Angeles Kings.
  • 1976-77 - 3º posto nella Clarence Campbell Conference - 3º posto nella Patrick Division. Turno preliminare sconfitti dai Los Angeles Kings.
  • 1977-78 - 3º posto nella Clarence Campbell Conference - 3º posto nella Patrick Division. Turno preliminare sconfitti dai Detroit Red Wings.
  • 1978-79 - 4º posto nella Clarence Campbell Conference - 4º posto nella Patrick Division. Turno preliminare sconfitti dai Toronto Maple Leafs.
  • 1979-80 - 5º posto nella Clarence Campbell Conference - 4º posto nella Patrick Division. Turno preliminare sconfitti dai New York Rangers.

Giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Prime scelte al Draft[modifica | modifica wikitesto]

Capitani[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori e dirigenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori degli Atlanta Flames.

Di seguito l'elenco di allenatori dall'anno della fondazione.

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Membri della Hockey Hall of Fame[modifica | modifica wikitesto]

General Manager[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Premi individuali[modifica | modifica wikitesto]

Eric Vail: 1974-1975
Willi Plett: 1976-1977
Bob MacMillan: 1978-1979

Record e statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Migliori marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Questi sono i migliori dieci giocatori per punti ottenuti, gol segnati ed assist forniti nella storia della franchigia.
Note: Pos = Posizione; PG = Partite giocate; G = Gol; A = Assist; Pts = Punti; P/G = Punti per gara

Punti[1] Gol[2] Assist[3]
Giocatore Pos PG G A Pts P/G
Bandiera del Canada Tom Lysiak C 445 155 276 431 0,97
Bandiera del Canada Eric Vail AS 469 174 209 383 0,82
Bandiera del Canada Guy Chouinard A 318 126 168 294 0,92
Bandiera degli Stati Uniti Curt Bennett C 405 126 140 266 0,66
Bandiera del Canada Robert MacMillan AD 208 90 131 221 1,06
Bandiera del Canada Rey Comeau C 468 88 126 214 0,46
Bandiera del Canada Ken Houston AD 350 91 108 199 0,57
Bandiera del Canada Bill Clement C 297 69 107 176 0,59
Bandiera del Canada Willi Plett AD 296 91 83 174 0,59
Bandiera del Canada Randy Manery D 377 30 142 172 0,46
Giocatore Pos G
Bandiera del Canada Eric Vail AS 174
Bandiera del Canada Tom Lysiak C 155
Bandiera del Canada Guy Chouinard A 126
Bandiera degli Stati Uniti Curt Bennett C 126
Bandiera del Canada Ken Houston AD 91
Bandiera del Canada Willi Plett AD 91
Bandiera del Canada Robert MacMillan AD 90
Bandiera del Canada Rey Comeau C 88
Bandiera del Canada Bill Clement C 69
Bandiera del Canada Larry Romanchych C 68
Giocatore Pos A
Bandiera del Canada Tom Lysiak C 276
Bandiera del Canada Eric Vail AS 209
Bandiera del Canada Guy Chouinard A 168
Bandiera del Canada Randy Manery D 142
Bandiera degli Stati Uniti Curt Bennett C 140
Bandiera del Canada Robert MacMillan AD 131
Bandiera del Canada Rey Comeau C 126
Bandiera del Canada Ken Houston AD 108
Bandiera del Canada Bill Clement C 107
Bandiera del Canada Larry Romanchych C 95

Record stagionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di gol in una stagione: Guy Chouinard, 50 (1978-79)
  • Maggior numero di assist in una stagione: Robert MacMillan, 71 (1978-79)
  • Maggior numero di punti in una stagione: Robert MacMillan, 108 (1978-79)
  • Maggior numero di minuti di penalità in una stagione: Willi Plett, 231 (1979-80)
  • Maggior numero di punti in una stagione per un difensore: Ken Houston, 54 (1979-80)
  • Maggior numero di punti in una stagione per un rookie: Tom Lysiak, 64 (1973-74)
  • Maggior numero di gare vinte per un portiere: Dan Bouchard, 32 (1978-79)

Squadre affiliate[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della loro storia gli Atlanta Flames ebbero alcune squadre affiliate:[4]

  • Livello AAA
Omaha Knights, CHL (1972–1975)
Nova Scotia Voyageurs, AHL (1975–1976)
Tulsa Oilers, CHL (1975–1979)
Birmingham Bulls, CHL (1979–1980)
  • Livello AA
Des Moines Capitols, IHL (1973-1975)
Greensboro Generals, SHL (1975-1976)
Muskegon Mohawks, IHL (1977-1980)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Franchise All-Time Points for Atlanta Flames, su eliteprospects.com. URL consultato il 27 ottobre 2011.
  2. ^ (EN) Franchise All-Time Goals for Atlanta Flames, su eliteprospects.com. URL consultato il 27 ottobre 2011.
  3. ^ (EN) Franchise All-Time Assists for Atlanta Flames, su eliteprospects.com. URL consultato il 27 ottobre 2011.
  4. ^ (EN) Minor league affiliate history for the Atlanta Flames hockey team of the NHL, su hockeydb.com. URL consultato il 26 ottobre 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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