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Vetrina

Nūr ad-Din Maḥmūd al-Malik al-ʿĀdil Zengī, conosciuto anche come Nur al-Din (lett. "Luce della religione"), o Nureddin o Nureddin Zenki o Nureddin Zenghi, ma ancor più noto nelle cronache latine con il nome di Norandino (in arabo نور الدين ﺯﻧﻜﻲ?, Nūr al-Dīn Zangī; 11 febbraio 1118Damasco, 15 maggio 1174), è stato un condottiero turco che ricoprì in vita il ruolo di atābeg (governatore) di Aleppo e Damasco.

Definito il "re giusto" (Malik al-ʿĀdil), era il secondo figlio di Zengi e membro della dinastia che da lui prese il nome, quella degli Zengidi. Governò Aleppo dopo la morte del padre e ampliò gradualmente il suo dominio a spese dei signori musulmani attivi nella moderna Siria, assicurandosi in particolare, tra le altre, le importanti città di Damasco e Shayzar. Fece altresì propria la battaglia del padre contro i crociati presenti in Palestina, professandosi comandante del jihad contro gli invasori. Dopo essere riuscito nell'impresa di unificare il Levante sotto il suo controllo e aver reso inconcludenti gli esiti della seconda crociata per i cristiani, Norandino si concentrò sull'acquisizione dell'Egitto. Rovesciò dunque i Fatimidi soprattutto grazie a Shirkuh e al nipote di questi, Saladino, affidando in successione ai due il compito di gestire quella terra. Il suo sogno era quello di espellere i crociati dalla Terrasanta e di riconquistare Gerusalemme una volta che fossero stati unificati Egitto e Siria in una sola entità politica e militare, ma non riuscì a concretizzare tale obiettivo. Quando morì, i suoi possedimenti vissero una fase particolarmente turbolenta e fu soltanto grazie all'intervento di Saladino, nominato visir dall'ultimo Imam/Califfo fatimide, che i musulmani poterono riprendere l'obiettivo di Norandino e una fase di rinnovato impegno militare.

Il dominio di Norandino si distinse per le accorte politiche interne adottate, l'affermazione della dottrina sunnita in Siria e in Egitto e la diffusione dell'istruzione e dell'assistenza sanitaria nei suoi territori.

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Voci di qualità

Il pensiero e la poetica di Alessandro Manzoni abbracciano l'insieme delle idee poetiche, stilistiche, linguistiche e delle convinzioni ideologiche dello scrittore, nella loro evoluzione dagli esordi giacobini e neoclassici fino alla morte. Dopo l'esperienza neoclassica, che vide il Manzoni impegnarsi in odi ed altra produzione poetica fino al 1810, da quell'anno aderì al movimento romantico, diventandone uno degli esponenti di punta. Durante il cosiddetto Quindicennio creativo (1812-1827), Manzoni produsse opere letterarie, poetiche, teatrali e saggistiche che cambiarono nel profondo la genetica della letteratura italiana e la sua stessa lingua letteraria, imponendosi come pietra miliare nella storia della letteratura italiana. Tra il 1827 e la sua morte, avvenuta nel lontano 1873, Manzoni continuò la sua ricerca di archetipi estetici scrivendo saggi storico-letterari in contrapposizione con quelli giovanili e, in contemporanea, riflettendo sulla natura della lingua italiana "viva" nel contesto del nuovo Regno d'Italia.

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Lo sapevi che...

Bettisia Gozzadini o Bitisia Gozzadina, o Bettina Gozzadini (Bologna, 1209 - Bologna, 2 novembre 1261) è stata una giurista italiana, citata in diverse cronache e libri di storia di Bologna, a partire dal XVI secolo, come "dottoressa" e insegnante di diritto dell'Università di Bologna, e in pubblicazioni del XX e XXI secolo indicata frequentemente come la prima donna laureata dello Studium e forse del mondo. Dalla seconda metà del XVIII secolo il suo titolo di laurea è stato posto in dubbio e, a causa dell'assenza di documentazione ufficiale, nel corso dei secoli alcuni testi hanno messo in discussione la stessa sua esistenza, ritenuta una sorta di leggenda.

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Ricorrenze del 3 giugno

Joséphine Baker

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Carlo Lwanga e compagni martiri, Clotilde e Cono di Naso.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 3 giugno 2024): English (inglese) (6 830 490) · Binisaya (cebuano) (6 117 310) · Deutsch (tedesco) (2 915 227) · Français (francese) (2 615 624) · Svenska (svedese) (2 586 298) · Nederlands (olandese) (2 159 517) · Русский (russo) (1 982 522) · Español (spagnolo) (1 956 825) · Italiano (1 866 538) · مصرى (Maṣrī, arabo d'Egitto) (1 623 691)

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Chiesa di Geiranger)

Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta. I momenti che si oppongono alla realizzazione di entrambi i due stati-limite sono della stessa natura: conseguono dalla nostra condizione umana, che è nemica di ogni infinito.
Primo Levi

Letto a baldacchino della suite Amantaka nel resort e hotel di lusso Amantaka a Luang Prabang, Laos.

Giacinta
Luigi Capuana, Milano, 1889.

Hildesheim

È una città della Bassa Sassonia, in Germania. È il capoluogo e il centro maggiore del circondario (Landkreis) omonimo. Hildesheim si fregia del titolo di "Grande città indipendente" (Große selbständige Stadt) e si trova circa 30 km a sud-est di Hannover, sulle rive del fiume Innerste, che è un piccolo affluente del Leine.