Wikipedia:Bar/Discussioni/Un nuovo caso di utente citato in giudizio

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Un nuovo caso di utente citato in giudizio


Settembre 2014 - Novità[modifica wikitesto]

Primi esiti della procedura giudiziaria: novità dalla Corte greca

-- g · ℵ (msg) 00:14, 25 set 2014 (CEST)[rispondi]


Il caso dell'utente Diu[modifica wikitesto]

Vorrei segnalare questo nuovo caso: in sintesi un utente greco è stato citato in giudizio (assieme a un'organizzazione pro-open source completamente scorrelata) per informazioni ben referenziate su un politico locale. El.wiki manifesterà solidarietà e così credo che vorrà fare qualche altra wiki, ci uniamo con un banner? Domani c'è l'equivalente dell'udienza preliminare e riuscire a beccare un qualche articolo di giornale potrebbe essere positivo. Per capirci, l'utente ha revertato la rimozione di un'informazione che è presente persino qui. È una cosa che potrebbe succedere a tutti. --Vito (msg) 23:14, 12 feb 2014 (CET)[rispondi]

Non leggo il greco per cui non posso farmi una idea diretta del caso, che vada oltre i comunicati tradotti in inglese. Però se le cose stanno così penso possa essere una buona idea. Difendere il progetto significa anche difenderne gli utenti, in questo caso una buona "difesa" potrebbe essere già il fatto di evidenziare la vicenda. --Tino [...] 23:53, 12 feb 2014 (CET)[rispondi]
Il loro comunicato in inglese dice che è improbabile che all'utente sia ordinato di rimuovere l'informazione prima ancora che ci sia una sentenza, corretto? Sarebbe già meglio di come si comporta la polizia/procura in altri paesi, per quanto l'intimidazione resti. Il fatto che "la responsabilità civile e penale sui contributi è tua e il tuo indirizzo IP verrà registrato" lo sbanderiamo ai quattro venti, c'è qualche precedente su come finiscono tali casi in Grecia? La WMF ormai ha messo in conto le azioni legali (come fanno anche i giornali) con m:Legal and Community Advocacy/Legal Fees Assistance Program. --Nemo 09:12, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
A favore del banner Jalo 09:26, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
Favorevole al banner (e valutare altre azioni). Vero che la responsabilità civile e penale è dell'utente, ma il problema è essere attaccati legalmente (con costi, tempo, stress, ecc.) quando non si è fatto nulla di male. (Non so in Grecia, ma in Italia in teoria si può fare causa per qualunque cosa, poi al limite ma solo poi la causa finirà in niente -Ci sono invece casi palesemente illeciti come quello di una mia conoscente che voleva denunciare che una persona stava mettendo il piede sul davanzale del suo balcone per entrarle in casa dopo essersi arrampicato sul palazzo e a un piano non basso: era scappato via perché visto e il poliziotto non le ha fatto fare la denuncia sostenendo che non era entrato in casa e non aveva rubato nulla- )
Approfitto per segnalare un'altra grana legale che ho visto per caso in un aggregatore di notizie, se servisse discuterne aprite un'altra discussione : Wikipedia rischia di diventare illegale in Finlandia (nonostante il titolo, in realtà il problema è "solo" la raccolta fondi, perché senza il permesso necessario in Finlandia per le raccolte fondi).--109.53.222.242 (msg) 10:18, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
E invece la corte gli ha ordinato di rimuovere il testo. L'utente è stato bloccato, ovviamente. --Nemo 14:49, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]

(Rientro) favorevole al banner. --93.40.240.5 (msg) 11:48, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]

Io non vorrei dire, però " it's impossible for the user to go ahead and remove the controversial phrases, since he can't violate the policies of Wikipedia without facing the corresponding consequences (reversion of his change and possibly being blocked from editing on Wikipedia)" - se la dovrebbero preparare un tantino meglio la difesa :) --Elitre 11:52, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
Favorevole al banner. Come è stato già detto, potrebbe succedere a tutti. --Nastoshka (msg) 13:16, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
Favorevole al banner. P.S.Io sono pure contrario a oscurare una voce contestata prima di una sentenza definitiva, al massimo modificarla, figuriamoci (immaginiamo se gli avvocati di qualche politico nostrano ex premier facessero causa...) se non solidarizzo con l'utente greco. SEMPRE per la libertà di espressione.--StefanoRR (msg) 14:36, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
Favorevole tendenzialmente a qualsiasi iniziativa di solidarietà, soprattutto a un banner. --Phyrexian ɸ 16:34, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
p.s. intanto dovremmo sapere quale sia la voce e le informazioni incriminate, sarebbe già una buona cosa aggiornarle al massimo su it.wiki e far partire un bell'effetto Streisand. Ovviamente sono disposto ad aggiornare la voce personalmente. Link senza che debba sbattermi a cercarli? --Phyrexian ɸ 16:39, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
La pagina greca incriminata è quella sullo storico greco el:Ανδρέας Παπανδρέου in cui era contenuta un'affermazione "poco gentile" nei confronti di Θεόδωρος Κατσανέβας (il politico Theodore Katsanevas), affermazione che Papandreou avrebbe detto rilasciando un'intervista. Tutto era ben corredato di fonti. Ora io non conosco il greco se non qualche parola ma la parte incriminata non compare più nell'articolo greco. --Nastoshka (msg) 16:53, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
A me risulta che la voce "incriminata" è questa el:Θεόδωρος_Κατσανέβας. Lo stesso utente Diu ha cercato di "abiurare" (vedi cronologia), senza successo (ovviamente). Sarei Favorevole al banner, letto anche l'articolo sull'Archivio Storico del Corsera; inoltre, tradurrei la voce in italiano, in segno di solidarietà. L'unica cosa che mi ronza per la testa è: tal Spiros Karatzaferis è stato condannato per diffamazione per la stessa identica questione? Se sì, egli è la fonte primaria dalla quale le altre hanno preso la notizia? --RrronnyDicami!Cosefatte 17:22, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
P.S.: la libertà di espressione non riguarda i contributi di Wikipedia; noi non esprimiamo opinioni, riportiamo quanto affermato da fonti attendibili. --RrronnyDicami!Cosefatte 17:24, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
Più che altro vorrei capire se ha denunciato pure la lapide del defunto. --Vito (msg) 20:45, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]

Favorevole al banner. --L736El'adminalcolico 20:55, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]

Fortemente favorevole ad un banner per esprimere la nostra vicinanza ed il nostro supporto. --Horcrux九十二 21:09, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
Si può avvisare le altre wiki sull'accaduto? --93.40.240.5 (msg) 21:27, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]
  • Fortemente favorevole al banner + traduzione della voce. Più qualsiasi altra forma riterremo opportuna. Teniamo presente che conosciamo molto bene il problema... -- g · ℵ (msg) 01:44, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
Voce creata. --RrronnyDicami!Cosefatte 09:08, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
Anche se in ritardo Fortemente favorevole al banner e piena solidarietà all'utente Diu, più pieno supporto a tutte le iniziative concrete che si riterrà opportuno mettere in atto. Jacopo Werther iγ∂ψ=mψ 13:49, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]
Favorevole anch'io al banner. --Cloj 13:53, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]
Non vedo più il banner. Metterei uno sfondo colorato, per dare maggiore risalto. --RrronnyDicami!Cosefatte 14:52, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]
Favorevole Visto ora, ok per il banner e sopratutto bisogna protestare, oggi tocca a uno di noi in Grecia, domani chissà perciò non bisogna far finta di niente--Neunova (msg) 20:03, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Favorevole, Wikipedia è un'enciclopedia libera che ha come obbiettivo voci complete che dicano la verità su tutto, non possiamo permetterci di mandare a quel paese questo pilastro perché un politico non vuole far sapere le sue zozzerie. Poi bisogna stroncare sul nascere questa faccenda prima che funga da ispirazione per i politici nostrani, per cui la libertà di espressione è sempre stata cosa poco gradita.--Leftsize (msg) 13:52, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]
Fortemente favorevole Non solo perché è una questione di principio, ma soprattutto perché potrebbe capitare a ciascuno di noi. --Giacomo Alessandroni (msg) 10:24, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
Favorevole, sempre e comunque. Su wikipedia non esiste l'Art.21 per cui si può dire qualunque cosa... si possono dire solo cose vere; e per i politici l'unica libertà di espressione/opinione/parola permessa è la loro. Invece della forza delle opinioni credono sempre nell'opinione della forza... perchè loro sono la forza...

--Mousegraph (msg) 09:42, 19 feb 2014 (CET)[rispondi]

  • Fortemente favorevole Wallabystefano
Favorevole--Stefanothegenius (msg)
Favorevole assolutamente--Armandovin

Vi sfugge un particolare. Wikipedia è "un'enciclopedia" e su ogni enciclopedia SERIA sfido chiunque a trovare calunnie, diffamazioni, bricolage di dubbia provenienza prendendo articoli qua e la che reiterano fatti manipolati. Wikipedia lo definirei un aggregatore di notizie alla bene in peggio... Forse vi manca un passaggio fondamentale che è quello che ho sempre affermato ovvero il fatto che scrivete di PERSONE e le persone hanno una loro onorabilità, persa spesso per causa di chi scrive, come in questo caso.In più per concludere non trovo corretto che il proprietario di un blog sia immediatamente riconoscibile così come lo è un giornalista che scrivendo si assume responsabilità civili e penali, mentre qui tutti sono dietro il loro bel nick name. Quindi questo politico ha fatto bene. Se volete essere liberi di scrivere ciò che volete apritevi un blog non compilate le enciclopedie...scrivere liberamente non significa essere liberi di infangare le persone. --Marypoppins85 (msg) 23:19, 26 feb 2014 (CET)[rispondi]

come si vede, abbiamo un utente sotto processo, quindi tutto questo presunto giocare a nascondino coi nickname non è poi così protettivo. Anche perché qui è tutto pubblico, non siamo di indole clandestina. Circa la veridicità del testamento contestato, il giornalista in precedenza condannato in Grecia è stato processato per aver usato un fatto vero al fine di orchestrare una indebita manovra di diffamazione. Per il resto prendo atto, poiché non lo sapevo, che su un blog si ha libertà di diffamare; non è che mi interessi più di tanto, ma buono a sapersi... -- g · ℵ (msg) 00:08, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]

Ah beh su un blog almeno il poveraccio che finisce sotto le vostre tastiere al calduccio protetti in casa vostra almeno HA UN NOME ED UN COGNOME al quale poter fare riferimento per i carabinieri. E' sotto processo il vostro utente? Eh.....spiacente....almeno adesso la faccia sarà costretto a mettercela! Saluti carissimi!!!--Marypoppins85 (msg) 01:53, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]

prendo atto anche di questo: non sapevo che ci siano schedature dei blogger, vedi quante se ne imparano da quelli che le cose le sanno... Mi spiace piuttosto che tu sia costretto a editare all'aperto, specie con una nottataccia come questa. Copriti bene, che se prendi freddo poi non ci dici più come funziona internet e noi come facciamo? E non scoprirti la faccia, eh, c'è vento -- g · ℵ (msg) 02:15, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
Non vedo cosa ci sia di male nel fatto che un soggetto possa essere sottoposto ad indagini ed eventualmente arrivare a processo. Se l'utente wiki è nel giusto tutto si chiarirà a suo favore, se invece è colpevole sarà condannato come accadrebbe a qualunque altro cittadino. --PoliceMan71 (msg) 09:28, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
quando gli avvocati si pagheranno solo a soccombenza e quando gli effetti si svilupperanno tutti solo a colpa giudizialmente riconosciuta, allora sarà più facile riconoscere il processo come quel mero momento di serena verifica del proprio operato che idealmente tutti pensiamo debba essere. E che in una simile configurazione nessuno temerebbe. Oggi invece, senza che nessun giudice ancora si sia espresso, è stato necessario l'intervento di Wikimedia Foundation per le spese legali, mentre - sempre senza ancora che sia stata emessa sentenza - all'utente sono state intimate azioni, obblighi di fare, con intenti di effetto sul prodotto di Wikipedia. Per una richiesta che - diciamo così - non brilla per fondatezza. E senza appunto che sia stata riconosciuta una colpevolezza di un ragazzo che nel frattempo deve far fronte a spese legali ed eseguire intimazioni di fare.
Io considero del tutto normale se in auto un poliziotto mi ferma a un posto di controllo, perché il poliziotto non mi obbliga a fare venire un meccanico sul posto (l'avvocato) e giustamente pagarlo prima ancora di vedere se ho fatto la revisione; il poliziotto non mi obbliga, intanto che guarda il libretto, a gonfiare le gomme di un altro per sicurezza (azioni intimate all'utente), e soprattutto, il poliziotto non mi impone di pagare un meccanico e gonfiare le gomme di un altro solo perché uno va da lui e gli dice che sono cattivo. Prima vediamo se ho fatto la revisione: io mi fermo e il poliziotto controlla, fin qui non c'è nessun problema. Perché altrimenti diventa non poter uscire di casa senza molti ma molti soldi per il caso di eventuali imprevisti giudiziari, e questo è un lusso che un politico di carriera si può permettere, un utente di Wikipedia in genere no, il cittadino di uno stato moderno MAI. -- g · ℵ (msg) 10:46, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
Purtroppo nel penale gli avvocati costano e sono sempre a carico dell'indagato o imputato, tranne nel casi in cui è previsto il gratuito patrocinio. Per la diffamazione non è neppure prevista (in caso di successiva assoluzione) la possibilità di controquerela per calunnia, poichè diventa difficile provare che il dolo del presunto diffamato. Proprio per questo un pizzico di attenzione in più può evitare costi imprevisti e tanti problemi. --PoliceMan71 (msg) 23:57, 28 feb 2014 (CET)[rispondi]
E come si farebbe a fare "attenzione"? Ciò di cui stiamo parlando è un'attività wikipedianamente corretta: Diu ha trovato delle informazioni di rilievo per la voce e le ha aggiunte con tanto di fonte. E' quello che facciamo tutti i giorni su tutte le voci, è la vera e propria attività di produzione di Wikipedia, è così che si fa Wikipedia. Quindi l'unica attenzione possibile sarebbe fare Wikipedia in clandestinità, usando artifici (come in tanti possono fare e infatti fanno nell'indifferenza generale) che somigliano alla strumentalità di ricorso a certe procedure. Dovremmo darci irreperibili. Ma non siamo quel tipo di gente, non abbiamo alcuna intenzione di doverci nascondere per sicurezza per il solo fatto di fare volontariato culturale. Non scappiamo da nessuno nella vita reale, perché dovremmo farlo per la Rete? Io credo, e come vedi molti altri utenti qui e in altre versioni di Wikipedia credono, che il diritto di fare Wikipedia non sarà pieno e davvero esercitabile sinché saremo esposti a questi rischi per il solo fatto di far bene il nostro lavoro: voler portare alla società un contributo utile, malgrado non remunerato e non gratificante in termini di riconoscimento pubblico. Noi la facciamo lo stesso, Wikipedia, perché è più importante farla che farsi intimidire; chi usa i nostri prodotti, ad esempio usando le nostre voci per informarsi, sappia però che riceviamo questo trattamento e corriamo questi rischi. E siccome Wikipedia è aperta alla contribuzione di chiunque, finché si tratta di contributi corretti, chiunque, già per il solo fatto di voler correggere un refuso, si espone potenzialmente agli stessi rischi. E' giusto? E' giusto oggi in Europa? E' giusto oggi in Occidente?
Ma soprattutto: ha un senso? -- g · ℵ (msg) 02:11, 1 mar 2014 (CET)[rispondi]
Non so se può esservi utile, ma alla voce el:Θεόδωρος_Κατσανέβας si legge ancora, in greco, la frase incriminata, che, quindi, non è stata rimossa. (Alessia) Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.65.134.82 (discussioni · contributi) 16:11, 3 mar 2014‎ (CET).[rispondi]

Proposta di banner[modifica wikitesto]

"Siamo tutti Diu. L'utente Diu della Wikipedia in greco è sotto processo per aver correttamente pubblicato informazioni vere e referenziate su un politico.
Siamo liberi di fare Wikipedia? E tu sei libero di leggerla?"

Linkerei ad una pagina di spiegazione qui da noi che rinvia alle pagine greche.
Philippe è stato avvisato; nel frattempo che la notizia si diffonde nella WikiCommunity, credo che i nostri Colleghi greci possano apprezzare la nostra vicinanza anche con un piccolo gesto -- g · ℵ (msg) 11:27, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]

Ok. Toglierei il "correttamente", basta il "informazioni vere e referenziate", IMHO. Ma va bene anche così Jalo 12:12, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
userei "Wikipedia in lingua greca" e "per aver inserito". eviterei il "vere" a favore di "verificabili". --valepert 12:25, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]

(nel frattempo ho tradotto su el.wiki, potrebbe essere una landing page se non sollecita discussioni in italiano lì -- g · ℵ (msg) 12:24, 14 feb 2014 (CET))[rispondi]

Aggiornamento: hanno ingiunto Wikipedia a rimuoverlo. --Vito (msg) 14:21, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
rimuovere il banner o la voce sul politico? --130.251.101.201 (msg) 14:33, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
In effetti non potevo essere meno chiaro! Rimuovere la notizia del testamento. --Vito (msg) 14:40, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
qualcuno dovrebbe spiegare a quel politico cosa significa Effetto Streisand :)).. --93.40.240.5 (msg) 14:42, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
L'effetto Streisand è tale, però, che tenere l'informazione su el.wiki è ridondante, specie mentre si sparge in tutte le lingue e tutti i siti della terra. In it.wiki solitamente le voci soggette a controversie legali le cancelliamo e proteggiamo, no? Con una pagina svuotata si fa fare una cattiva figura al soggetto senza rischi. Non dico che sia la cosa giusta da fare (neanche a me piace), vorrei solo capire come ci si comporta ultimamente qui da noi in casi simili. --Nemo 15:02, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
È in corso una edit war sulla voce in lingua greca, che coinvolge anche lo stesso utente Diu. Probabilmente l'udienza del 12/2 non è andata benissimo. Come azione di solidarietà, proporrei una sorta di "revert collettivo" degli edit volti a rimuovere il pezzo incriminato. --RrronnyDicami!Cosefatte 18:04, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
Per me il testo di Gianfranco va bene, al netto di secondarie variazioni. Aggiungerei solo un link, magari questo. --RrronnyDicami!Cosefatte 22:17, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
L'effetto Streisand intanto prosegue: en:Theodore Katsanevas e ca:Theodore Katsanevas. --RrronnyDicami!Cosefatte 13:52, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]
Rimango esterrefatto. Questa è violazione di informazione. Che facciamo, regrediamo al paleolitico, dove vigeva la legge della giungla e dove l'ignoranza era il pane quotidiano? Allora Wikipedia, la comunità in cui crediamo, che senso avrebbe di esistere? Favorevole alla proposta di banner. Sicuro.Tommassucci Push It!!!15:12, 15 febbraio 2014 (CET)
Nemo, non ho capito il "E invece": rispetto a cosa? (Il problema sono quegli attacchi legali, tra le conseguenze c'è anche che poi una corte può ordinare ...) E non ho capito perché "stato bloccato, ovviamente"? --109.53.230.123 (msg) 18:00, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]
Favorevole alla proposta di banner.--Demostene119 (msg) 18:14, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]

Secondo me è meglio supportare l' utente. --Altermetax (msg) 21:15, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]

«Vergogna» o «disgrazia»?[modifica wikitesto]

Pongo questa domanda qui perché penso sia rilevante, anche ai fini della protesta. Quale termine usò esattamente Andreas Papandreou? Noto versioni discordanti. Su it.wiki ho messo «disgrazia», come da fonti. Su el.wiki, invece, pare esserci «vergogna». È un problema di traduzione (dal greco all'inglese o all'italiano) o di fonti o altro? --RrronnyDicami!Cosefatte 22:35, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]

secondo il Corriere, che a quanto vedo è stata una delle fonti prese a riferimento, sarebbe stato "la disgrazia di famiglia". E' chiaro che nel passaggio fra le lingue può esserci qualche sfumatura. Sicuramente non credo che il politico preferisca l'una o l'altra versione, disgrazia o vergogna sono entrambe due definizioni di cui non menar vanto. Ma saprà il giornalista italiano quali fossero le sue fonti, e non è solo il Corriere ad esser stato preso a fonte.
Mi piace molto, invece, che WMF abbia trovato uno storico studio legale ateniese per la difesa di Diu, e apprezzo molto la presa di posizione ufficiale di WMF sul blog. -- g · ℵ (msg) 23:07, 14 feb 2014 (CET)[rispondi]
La notizia sta cominciando ad avere risonanza anche sui giornali e blog. Guardate qui --Nastoshka (msg) 10:48, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]
Ho letto di questo caso, secondo me è assurdo che un singolo utente venga portato davanti al tribunale solo perchè ha riportato delle fonti su Wikipedia. L'utente greco Diu ha tutta la soliderietà dei wikipediani e anche dell'opinione pubblica esterna.
Poiché non sono riusciti a vincere contro la Wikimedia Fountation adesso se la prendono con i suoi singoli utenti? Rischiano solo di trasformali in eroi agli occhi della gente. Se quell'utente ha detto il vero, se la fonte era attendibile, allora in base a che cosa il politico lo sta portando in tribunale? Perché? Lede forse la sua immagine? E allora bisogna mentire pubblicamente per salvaguardare l'immagine?
Se l'utente greco perde la causa è davvero la fine della pubblica e reale informazione. Perché certi tipi di politici è proprio questo che vogliono; terrorizzare i singoli utenti in modo che questi non scrivano più cose sconvenienti sul loro conto. Sanno bene che un signolo utente non avrà mai la forza di pagare da solo una multa elevatissima e addirittura la reclusione, per questo contano sul fattore destabilizzante e intimidatorio. Se si creerà un precedente con questo utente greco, è naturale che gli altri utenti avranno paura e prima di scrivere una frase, se pur vera e con fonti, penseranno a ciò che è capitato a Diu e non la scriveranno, o la lasceranno a metà, oppure direttamente mentiranno occultando la reale informazione per paura delle conseguenze.
La verità va scritta, secondo coscienza, non con modi brutali e nella giusta forma, senza mai diventare pesanti o volgari, ma va scritta.
La Wikimedia Foundation non deve lasciare soli i suoi utenti, soprattutto in momenti come questi.
L'utente greco Diu ha tutto l'appoggio non solo della Wikipedia greca ma di tutte le Wikipedie del mondo; perchè la reale informazione è un diritto dell'uomo e come tale va difeso.
Tanti, tanti auguri all'utente Diu! Dai che vincerai!-- Miky messaggiperme 22:44, 15 feb 2014 (CET)[rispondi]
P.s.
A proposito della questione "Vergogna" o "disgrazia" volevo aggiungere che entrambe le parole e soprattutto il contesto nel quale sono state dette, secondo me non hanno poi molto di enciclopedico... anzi sono fatti personali tra il suocero e il genero, poiché appunto si nomina la parola "famiglia" ed essa generalmente riguarda fatti privati, non pubblici.
Sta alla sensibilità dell'autore capire e cogliere certe sfumature importanti. Io se fossi stata in Diu non avrei messo questa informazione su Wikipedia, anche se riportata da altre fonti.
Non possiamo dire perchè il suocero, politico influente anch'esso, sia arrivato a dire a suo genero una frase simile, tra l'altro in un documento delicato come il testamento. Se vi sono motivi personali tali devono rimanere. Io potrei accettare la loro pubblicazione solamente se questo politico fosse moralmente corrotto o avesse fatto del male ad altri, allora si, che riterrei giusto riportare quelle parole pesanti.
Ma questa è questione di "morale" e "sensibilità". L'utente Diu non è comunque colpevole perché lui ha solo "riportato" delle fonti già scritte, non le ha inventate lui, erano già pubblicate altrove. Per cui il politico legalmente non può fare niente all'utente di Wikipedia, se non chiedere la cancellazione di quelle frasi, ma appellandosi alla morale e non al tribunale.-- Miky messaggiperme 00:03, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Per la verità è un giudizio di enorme peso politico fatto da grossomodo il terzo più influente politico della storia della Grecia moderna verso quello che avrebbe voluto esserne il successore, non è un affare di famiglia ma una questione di politica nazionale visto che quella famiglia è una delle dinastie che controllano la politica ellenica da un secolo. --Vito (msg) 00:47, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Condivido ciò che dice Vito, e aggiungo che quando i nomi di due politici diventano fortemente legati, ancorché per un legame familiare, il peso reale di certe notizie apparentemente solo private consiste nell'evitare facili accostamenti popolari per i quali del prestigio dell'uno vada a beneficiare indirettamente anche l'altro. Che può non essere giusto, ma è quello che succede. Anche in Italia ci sono casi di politici noti che risultano essere suocero e genero (non faccio nomi perché il discorso è meramente teorico), pensa se un giorno si scoprisse un appunto, nemmeno sacralizzato da un testamento, anche un papello, in cui si leggesse "mio genero è una vergogna". Trattandosi di politica, il disprezzo di un familiare che di mestiere fa il politico non è un parere qualunque, e non è senza effetto nel momento in cui votando un candidato gli si dà fiducia per gestire cose di politica: posso votare un candidato il cui suocero ne pensa ciò che ha scritto? E se l'ho votato senza sapere del testamento, confermerei il mio voto sapendolo? Per rispondere a queste due domande, l'argomento testamento è indispensabile, per correttezza, perché dopo lo si può votare lo stesso ma con consapevolezza e senza il sospetto di adulterazioni dell'immagine pubblica (consistenti in censura del testamento in quanto negativo per l'immagine). Anche in contesti diversi, e forse anche - oggettivamente - a livelli diversi, ciò che Mussolini pensava di Ciano è indiscutibilmente oggetto di vivissimo interesse storico, così come nei diari del genero si cerca di decifrare cosa pensasse del suocero, anzi è uno dei possibili spunti di interesse per la lettura dei suoi diari; quindi succede a tutte le latitudini e in tutti i sistemi, e non solo per la contingenza di una fase politica piuttosto che un'altra, ma anche sotto un profilo storico. Consegnando alla storia le vicende di quei soggetti di cui la storia dovrà parlare, bisogna consegnarle con completezza nel bene come nel male. E poi ognuno risponde di sé; la gente che di mestiere raccoglie fiducia, farà i conti con sé stessa e con il suo elettorato quando là dove meglio li si conosce non solo manca fiducia ma c'è proprio disprezzo. Colpevolizzare l'utente che lo riferisce, ignorando cosa viene riferito (anzi provando ad evitare che sia riferito), è pensare al dito e non alla luna che sta indicando.
Diciamo pure che l'eventualità, quando si verifica, rientra nel novero dei rischi che si possono correre quando per altro verso si ha la fortuna di ricadere in una statistica secondo la quale figli, generi e concubine di politici hanno un tasso di avanzamento di carriera politica più accelerato (sarà solo una coincidenza, beninteso) rispetto a poveri peones che fanno apostolato sul territorio... Quindi la parte della verginella offesa è un po' troppo carica di retorica: nessuno smentisce il dato - nemmeno il querelante - quindi il dato non è controverso, o falso, è solo scomodo. In tempi in cui i successi politici arridono a chi si munisca di consulenti di immagine, e qui i nomi non li faccio perché proprio non è teoria, la questione è solo di immagine e tutto si riduce al voler perseguire un legittimo inserimento di dati scomodi sotto un profilo di immagine.
Il dato è quindi importante, significativo, e soprattutto tale è stato considerato dalla Comunità di el.wiki. In conformità a quel consenso, l'utente Diu (che è anche un sysop) ha solo fatto il suo dovere di wikipediano. Come tutti noi facciamo qui o in qualsiasi altro Progetto WMF. Ed ogni utente corretto e onesto è, in potenza, esattamente nella medesima condizione -- g · ℵ (msg) 02:14, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]

[ Rientro] Scusa g intanto quando dici "la parte della verginella offesa" spero proprio che tu non ti riferisca a me, perchè sinceramente la prenderei come una offesa senza motivo alcuno, gratuita.
Inoltre non mi sembra di avere attaccato Diu, anzi ho detto che lui non è legalmente colpevolizzabile. Ho detto solo che non possiamo giudicare in che contesto il suocero abbia detto quella frase (secondo me molto pesante pubblicamente) a suo genero. Magari i greci conoscono meglio la storia di quei due politici e quindi analizzando da sempre i dettagli possono dire questo e altro, ma io basandomi su ciò che vi è scritto sulla pagina di quei due politici in italiano, sinceramente non ho trovato abbastanza informazioni per farmi un'idea precisa del contesto politico e sociale.
La storia di Mussoli e Ciano, e se vuoi anche di Clara Petacci, è vero sono tutti fatti privati divenuti di grande interesse pubblico e storico, ma c'è una piccola differenza; questi sono tutti morti da tempo, mentre nella questione greca il politico è ancora vivo.
Poi siamo d'accordissimo che Diu è innocente perchè il politico, offeso, non doveva prendersela con Diu ma con chi ha scritto gli articoli che formano le nostre fonti. Infatti mi domando perché questo politico invece di portare Diu in tribunale non ha portato gli autori dei vari giornali dai quali provengono le nostre fonti? La risposta è semplcie; perché Wikipedia ha più visitatori, perché Wikipedia ha più presa pubblica, perché Wikipedia piace di più. Per cui lui invece di scagliarsi contro i normali autori di articoli di giornale ha preferito direttamente prendersela con un utente wikipediano, il che è inaccettabile.
Ad esempio guarda la differenza che ha fatto; alla precedente querela al giornale aveva chiesto una multa di 30.000 euro, al nostro wikipediano invece ha chiesto non solo una multa di 200.000 euro ma per di più pure un anno di carcere! Roba da pazzi, e lo ha fatto perché sa che dietro Diu c'è Wikipedia, per questo vuol colpire più forte.
Diu non sarà condannato... sarebbe davvero assurdo e senza senso. Inoltre come ha scritto sotto Vito, il politico adesso vuole denunciare Wikipedia... perchè è quella il suo vero obiettivo.-- Miky messaggiperme 10:37, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]

assolutamente no, mi riferisco al politico. Mi spiace dell'equivoco. :-| -- g · ℵ (msg) 11:14, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Che ci siano dati simili ad alcuni che solitamente sono privati o comunque non rilevanti per un'enciclopedia ma in quel caso e a situazione sono pubblici e rilevanti non siamo noi a causarlo e a sceglierli, ma dipende dai fatti stessi e come sono stati precedentemente diffusi e commentati, e che conseguenze hanno avuto o rischiato di avere. --109.53.242.12 (msg) 14:29, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
X g, tranquillo è tutto a posto. Ad ogni modo speriamo davvero che l'utente Diu venga assolto, perchè questa causa non segnerà tanto il destino di questa singola vincenda ma il futuro di Wikipedia, perchè se i suoi utenti si sentiranno vulnerabili anche solo per delle fonti riportate, allora si instaurerà una sorta di "paura generale" per cui ognuno potrà pretendere con l'intimidazione la rimozione dei dati che non gli piacciono.-- Miky messaggiperme 16:29, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
(grazie Miky :-) Il caso di Diu è il terzo caso almeno in Europa: il record ce l'abbiamo in Italia (anche come importi) per edit che non erano nemmeno opera dei querelati, poi c'è stato il caso dell'utente francese arrestato dai locali servizi segreti per provare a nascondere dati di nessuna possibile nascondibilità (perché sono dappertutto fuori di Wikipedia, anche se non è stato arrestato nessun altro all'infuori di quell'utente), e adesso il caso greco. Sì, lo scenario lascia pensare che ora qui e ora là si tratti di intimidazioni. L'eventuale risultato lo si potrebbe riassumere in una crescita dell'affezione e del sostegno dei lettori e dei donatori, una grande solidarietà internazionale fra utenti, e la diffusa coscienza fra gli utenti medesimi che Wikipedia va difesa col coltello fra i denti, se necessario. Dunque se intimidazioni erano, e purtroppo molti elementi non consentono di escludere che lo fossero, ci hanno decisamente rafforzato. Pian piano ci stiamo attrezzando e la storia di Wikipedia insegna che quando ci organizziamo, dopo poco siamo sempre un passo avanti rispetto ai contesti di riferimento ;-) -- g · ℵ (msg) 23:38, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Ragazzi, non so se stò scrivendo con ritardo, ma non importa. nella voce in greco si legge: «“[...]στην οποία τον χαρακτήριζε “όνειδος” για την οικογένεια[...]». Il google traduttore traduce come: «che lo ha pronunciato "una vergogna" per la famiglia». Ma cliccando fra le alternative a «una vergogna» troviamo «una disgrazia» e «un disonore». Evidentemente in greco la parola «όνειδος» («oneidos») ha il triplice significato di «vergogna», «disonore» e «disgrazia». Evidentemente il redattore/scrittore dell'articolo sul Corriere ha preferito (forse per il fatto che non sempre il traduttore è affidabile, per non offendere, e/o per altro) «disgrazia». Comunque è un'offesa. Ma, essendo una verità [1], andava detta! Non c'era da scandalizzarsi! Se uno scrive di me qualcosa di brutto io dico: «Chissenefrega!». E naturalmente non c'è da prendersela se qualcuno lo rende pubblico. PS: se el.wikipedia.org è una ελεύθερη εγκυκλοπαίδεια [«enciclopedia libera»] il politico poteva rimuovere l'informazione e chiudere il caso!! --Xhunªhpǘ (msg)
Il politico o chi per lui non poteva rimuovere una frase verificata e con fonti. Ma che ragionamento è? --Dimitrij Kášëv 09:11, 5 mar 2014 (CET)[rispondi]
Si ma almeno se la voce veniva eliminata Diu non finiva in tribunale! --Xhunªhpǘ (msg)

Aggiornamento[modifica wikitesto]

L'udienza del 13 è stata abbastanza negativa, la corte ha ingiunto a Diu di rimuovere il passo in questione e ha stralciato (e archiviato) la posizione del GFOSS. Diu ha provato a ottemperare alla decisione ed è stato ovviamente bloccato. Il querelante ha annunciato che "denuncerà Wikipedia". --Vito (msg) 00:47, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]

Nel frattempo, la voce è stata già tradotta in altre sette lingue dall'originale greco. Si può fare di meglio, se pensiamo che la Stazione militare di Pierre-sur-Haute è passata da due a ventidue versioni in tre giorni. --Sannita - L'admin (a piede) libero 11:47, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
quello che dico cadrà nel vuoto, ma la wikimedia deve prendere atto che questa casi saranno sempre più frequenti e agire per proteggere gli utenti. Un reato politico non è la stessa cosa di un altro crimine comune, e non merita lo stesso trattamento. Nel frattempo dovrebbe promuovere, o quantomeno non ostacolare, un massivo effetto streisand e edit war su quella particolare voce. LA domanda posta nel banner italiano è quantomai giusta, anche se la risposta è scontata. Per quanto mi riguarda, mi impegnerò per quanto possibile a diffondere informazioni su questa indecente situazione contro l'amico Diu. --Cantina Rivolta (msg) 12:49, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Ma una corte può imporre (e se sì, con che valore) a qualcuno di fare qualcosa che non è nelle sue possibilità?
Se una corte m'imponesse di versare 10.000.000 € , che non ho, o di andare a casa "tua" chessò a portarti via il frigorifero, casa a cui ovviamente non ho accesso e non posso prendere il frigorifero di un altro, che valore avrebbe? Mi viene in mente Causa di forza maggiore.
(E tra l'altro mi viene in mente che se lui l'ha comunque, momentaneamente rimosso, lui ha ottemperato, anche se non fosse stato bloccato lui non sarebbe stato responsabile del ripristino, giusto? (a meno che non venga nominato come un sorta di "custode", ma anche in quel caso è un compito che non gli è possibile)
p.s. ma come l'hanno identificato? --109.53.242.12 (msg) 14:34, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
L'identità era abbastanza pubblica, non so come funzioni nel diritto greco ma in Italia si ha un'azione di esecuzione. --Vito (msg) 19:28, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
leggendo el.wiki mi son fatto l'idea che il nome glielo abbiano chiesto e che Diu, in estrema correttezza, glielo abbia dato. E' chiaro che il successivo sfruttamento dell'informazione così candidamente fornita, rende poi tutto l'accaduto mille volte più irritante. -- g · ℵ (msg) 23:25, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Il problema dell'effetto Streisand è che gli utenti medi greci probabilmente non comprendono l'Italiano come noi non comprendiamo il greco... è un peccato che non si possa riportare la pagina greca (non censurata) all'interno della voce Italiana in modo che un greco la capisca immediatamente. Capisco che poi sia non gestibile facilmente da tutti e che non si possa scrivere sulla pagina greca "se volete leggere la versione non censurata andate su it.wiki"... l'effetto Streisand funziona benissimo con le foto, ma con i testi?--Mousegraph (msg) 10:18, 19 feb 2014 (CET)[rispondi]
Allora, so che siamo tutti colleghi di Diu e dobbiamo sostenerlo (infatti non dico che gli sono contro) anche perché è stato chiamato in causa per un «motivo invalido»[2], però se il tribunale è così ostinato perché non modifica la voce! Ho letto nell'aggiornamento [della situazione] ché il tribunale vuole che lui modifichi la voce. Ma perché si ostina a non farlo!! Ormai più di una Wiki (da https://el.wikipedia.org a https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Bar a NoN So ChI o CoSa) si sta battendo per lui ma potrebbe cancellare la parola «disgrazia» («vergogna» o «disonore», se preferite queste traduzioni) dalla pagina e finirla qui !? Certo, sarebbe una specie di violazione della libertā di espressione (forse) ma sarebbe la fine di un processo di quelli che proprio hanno stancato (in questo caso soprattutto me e gli altri sostenitori di «Diu»). Comunque, giá che sono nella mischia, difenderò Diu a [quasi] qualsiasi costo! --Xhunªhpǘ (msg) 15:50, 5 mar 2014 (CET)[rispondi]
P.S.: La colpa è anche del Tribunale che si ostina a violare la sua libertá di éspressione. --Xhunªhpǘ (msg) 15:50, 5 mar 2014 (CET)[rispondi]

Che fine ha fatto il banner?[modifica wikitesto]

Non si vede più.. --93.40.240.5 (msg) 17:21, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]

Io non l'ho mai visto... --Horcrux九十二 17:33, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
L'ho visto fino a poco fa, sia loggato che sloggato. pequod76talk 18:16, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Vale anche per me. --Cloj 18:19, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
appare e scompare.. --93.40.240.5 (msg) 18:32, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Comunque, in generale, dovrebbe fungere (click). --RrronnyDicami!Cosefatte 19:06, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
L'ho messo in alternate con l'altro banner che c'è, appena scade quello (domani sera) lascio solo questo. --Vito (msg) 19:16, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
magari un admin faccia un dummy edit giusto per scaricare il cookie, è possibile che resti nascosto se l'utente aveva nascosto l'altro banner (anche io ho dovuto aprire un altro browser per vederlo) -- g · ℵ (msg) 23:41, 16 feb 2014 (CET)[rispondi]
Non è il cookie ma il contatore, lo innalzo quando tolgo quello per wikimania. --Vito (msg) 00:06, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]
ok, allora attendiamo :-) -- g · ℵ (msg) 00:18, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]
Questo per essere precisi. --Vito (msg) 01:20, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]

Considerazione[modifica wikitesto]

Facile vero fare gli eroi della libertà con il posteriore degli altri? vorrei far notare qualche particolare:

1)Anche in piena bagarre legale la pagina non è stata bloccata a nessuno, da noi avrebbe già tutti i lucchetti dell'arcobaleno.

2)Non vedo neanche il simpatico bannerino che oscura la pagina per un azione legale in corso, da non noi serve l'azione legale basta anche una minima intenzione e puff le pagine spariscono non solo la singola frase

3)Queste battaglie bisognerebbe farle prima qui invece di andare a cercare i greci

Vedo invece in questa pagina tutti con la spada sguainata contro la censura di wikipedia, il sapere libero, la pagina fatta a secondo il gradimento dell'interessato, tutti compiaciuti dell'effetto Streisand, peccato che puoi gli stessi siano i primi a correre a cancellare un informazione o addirittura tutta una voce solo perché è stata ventilata, forse, eventualmente, magari, un azione legale, il sapere libero non è solo scrivere quattro informazioni su un sito, ma è far in modo che quelle informazioni, se giuste, vengano diffuse SEMPRE e comunque non a seconda della convenienza, volete fare qualcosa per dimostrare veramente l'ingiustizia di questo comportamento cominciate? a sbloccare tutte le voci oscurate che sono debitamente fontate --87.1.228.126 (msg) 06:04, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]

qui si gestisce it.wiki; se el.wiki operasse nel medesimo contesto e ci chiedesse consiglio, consiglieremmo loro di oscurare, ma:
  1. non ce l'hanno chiesto,
  2. non è detto che il contesto sia il medesimo, e
  3. si regolano come credono basta che la gestione sia efficace per loro come lo è per noi.
Non ci sono decisioni prese per "convenienza": non c'è infatti nessuna convenienza MAI ad avere un incidente di questo genere. Ci sono invece decisioni prese per consenso dopo discussioni che non è il caso di ignorare. -- g · ℵ (msg) 09:39, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]
Ma... sinceramente non ho capito il messaggio dell'ip. Chi è che andato a cercare i greci? Dimostrare soliderietà per chi ha i nostri stessi problemi è secondo te sbagliato? Inoltre se in Grecia e in Italia le cose funzionano diversamente non è certo colpa di chi oscura o protegge le pagine. Ogni paese ha le sue regole... qui in Italia è tutto molto più complicato, perché? Probabilmente perché ci sono troppi "furbetti" in circolazione.
Infine se il tuo messaggio serviva per lamentarti di qualche pagina italiana che ti è stata oscurata potevi anche evitare di farlo presente qui, dove vi è in gioco la vita personale di un utente greco e dove si sta solamente dimostrando comprensione e apprensione per le sue sorti.-- Miky messaggiperme 11:48, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]
Non esiste alcun tipo di policy o anche solo di orientamento su cosa si dovrebbe fare su it.wp in questi casi. Nella mancanza di una qualsiasi direttiva in merito, il decidere caso per caso è "legge". A meno che la tua in realtà non sia una meglio articolata proposta di dotarci di tale policy, direi che non c'è molto altro che possiamo dirci in merito. Ciau, --Elitre 14:37, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]
Chi si comporta come un troll è un troll. pequod76talk 00:05, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
Così tanta saggezza in così poche parole... pequod ti hanno rubato la password o stai facendo pratica di haiku? :D --Phyrexian ɸ 14:03, 19 feb 2014 (CET)[rispondi]


sinceramente credo che tutto il problema non si ponga: SE la notizia era realmente fondata e oltre a Wiki ci sono stati altri strumenti di divulgazione pubblica (dimostrabili), l'utente che sia italiano, greco, francese, irlandese non corre alcun rischio! la denuncia andrà a morire, ma il clamore è invece importante perché ci aiuta a capire che talvolta alcune informazioni possono esser ritenute scomode. L'unica speranza per il futuro è che sempre più gente VOGLIA essere informata ed informata bene, per diminuire il potere di chi l'informazione non vuole darcela. FORZA WIKIQuesto commento senza la firma utente è stato inserito da 37.60.38.178 (discussioni · contributi).

No, purtroppo ovunque esistano istituti giuridici paragonabili al nostro art. 596 bis il problema si pone. È forse l'unico frangente in cui considero superiore la legislazione statunitense. --Vito (msg) 12:02, 23 feb 2014 (CET)[rispondi]

Aggiunta al banner[modifica wikitesto]

Per far capire la portata del problema, che ne dite di accennare nel sitenotice anche ai 200.000 € di indennizzo ed all'anno di carcere richiesti, fuori da ogni logica? Jalo 09:40, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]

  • Favorevole. Metterei qualche parola anche sul fatto che le cose si son messe male nell'udienza preliminare: è stata chiesta la rimozione del contenuto contestato; vista l'impossibilità di ciò, si è minacciata un'azione legale nei confronti di el.wiki. --RrronnyDicami!Cosefatte 10:01, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]
[↓↑ fuori crono] - l'udienza peliminare non si è ancora tenuta, è fissata per l'11 marzo 2014; è stata solo notificata una ingiunzione. --Angelus(scrivimi) 23:50, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]
P.S.: Per renderlo più evidente, metterei uno sfondo colorato. --RrronnyDicami!Cosefatte 10:24, 17 feb 2014 (CET)[rispondi]
Ho messo il link e ho tolto l'alternate, altre cose da fare? --Vito (msg) 21:23, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
In che senso "tolto l'alternate"? --79.36.143.51 (msg) 22:35, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
Ha rimosso dal sitenotice il template {{alternate}} che faceva alternare a turno l'avviso riguardo Diu e l'avviso riguardo le borse di studio della WMF --Sepp.P 22:51, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
Come mai? Il messaggio non serve più? E' passato il limite massimo per accedere alle borse di studio della WMF? --79.36.143.51 (msg) 23:39, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
Che io sappia è scaduto ieri a mezzanotte. --Vito (msg) 23:50, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
Ok. Capito. --79.36.143.51 (msg) 23:52, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
Cioè, ho controllato svariate volte ma se mi sono sbagliato mi correggo subito. --Vito (msg) 23:54, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
quoto Pequod76, una cornice darebbe maggiore visibilità.. --62.98.175.7 (msg) 22:37, 18 feb 2014 (CET)[rispondi]
decisamente non nero (grat, grat :-) anche il blu scuro fa lo stesso effetto, però -- g · ℵ (msg) 00:42, 19 feb 2014 (CET)[rispondi]
  • Favorevole --Stefanothegenius (msg)
  • Contrario al banner. Ed anche a tutta l'azione. Ma scusate, non vi sembra di abusare di questo strumento fondamentale, anzi critico per la diffusione della conoscenza ? Uno strumento che e' al di fuori del controllo di chi "conta" nella società italiana o greca che sia ? Chiaramente mi riferisco a Wikipedia, non al banner. Non capite che state faccendo il gioco di coloro a cui Wikipedia sta come una spina nel piede ? Giustamente il fondatore se ne sta alla larga dalla politica, perchè nella sua pacatezza e neutralità Wikipedia è ben più rivoluzionaria di qualsiasi azione spettacolare. Considerate come funziona la propaganda: snaturando sottilmente una parola qui, una parola la, un significato, un senso. Wikipedia permette di sventare queste manovre. Il trascinare Wikipedia nell'agone politico rischio di portare ad un suo blocco, o peggio, ad un controllo istituzionale, diventando così un ulteriore strumento di propaganda. Semplicemente il sig.Diu doveva prontamente rimuovere il contenuto, come richiesto dalla parte lesa (che avesso torto o meno non ha importanza, Wikipedia puo' benissimo evitare di inserire contenuti recenti, Wikipedia non è un giornale) e nel contempo chiedere (ed ottenere, per pura civiltà nei confronti di Diu) dagli amministratori il blocco dell'articolo incriminato, onde evitare il ripristino "facile" delle frasi contestate. Osservo chiaramente di essere l'unico e la cosa mi demprime oltremodo, ma ciò non basta per dubitare su ciò che ho scritto. --Robertiki (msg) 00:44, 19 feb 2014 (CET)[rispondi]
  • Favorevole --ARIEL 14:34, 19 feb 2014 (CET)[rispondi]
  • @Robertiki: se leggi il primo link che ho messo su è un articolo del 1996 che cita il fatto, non si può di certo definire un fatto recente, temo tu inoltre fraintenda sia il fatto che gli amministratori sono utenti pure loro, sia il fatto che il blocco non c'entra niente, sia il fatto che ricattare gente a caso per far levare notizie diffusissime e vere (la veridicità non è MAI stata questionata) rompe qualsiasi principio minimo di libertà d'informazione. Una Wikipedia che a gentile richiesta alteri la realtà non è né rivoluzionaria né strumento di diffusione di conoscenza, ma solo un sito per inserzioni. --Vito (msg) 01:32, 19 feb 2014 (CET)[rispondi]
(fc) Un articolo del 1996 ? Ed allora ? Definisca "utenti", perchè temo che non ci sia comunicazione tra noi. Quale "blocco" non c'entra niente ? Definisca "ricatto", perchè nelle azioni di chi ha esperito l'azione di autotutela non vedo ricatti. Che la notizia sia diffusissima non basta come autorizzazione alla sua pubblicazione (per fare un esempio: i petegolezzi, le dicerie possono essere ben più diffuse, e rovinare più le persone oneste che i deliquenti). In quanto al diritto, non è in gioco il diritto di informazione (troppo comodo pararsi dietro ai diritti altrui), bensì quello di parola (il suo e di Diu). Una volta chiarito questo, quando si tratta di persone viventi, la propria liberta' di parola incontra quella dei diritti della persona vivente. E c'e' un confine, a cui si ferma certamente il diritto di quella persona, ma anche il vostro di parola. Normalmente, tra persone civili si evita di "toccare" questo confine. Ma se i due confini si toccano, inevitabilmente la decisione passa ad un arbitro, che nei casi estremi, è il giudice. La condanna subita dall'editore avrebbe dovuto essere un segnale chiaro per chi "ha orecchie per intendere". Ma a quanto pare non è bastato. Da quello che vedo, se devo entrare nel merito, si tratta di una cosa spiacevolmente personale, e finchè l'interessato è vivo, rimane una "notizia nota a tanti" che però non è lecito divulgare ulteriormente perchè travalica il diritto di parola. Faccio un paragone che forse un italiano comprende: supponga che a tutti sia noto che una persona porti le corna (sperando di citare correttamente il vostro modo dire). Ebbene, il fatto che sia notorio, le pare condizioni sufficiente per avere il diritto di divulgarlo sulla stampa ? Se lei risponde di sì, si merita le conseguenze di un tale Corona. Immagini di essere lei il portatore di quel ornamento. Insomma, faccia il cristiano, ovvero non faccia agli altri quello che non vuole sia fatto a se stesso. Qui non si tratta di una Wikipedia che alteri la realtà a piacere. Qui si tratta semplicemente di non scendere ai livelli dei rotocalchi di bassa leva nei confronti di persone viventi. E per favore non utilizzi i metodi della generalizzazione per avere ragione a tutti i costi, perchè questo non è un dibattito, non pretendo di avere ragione, ma ho solo voluto esprimere la mia posizione. Specialmente perchè ho osservato che nessuno di coloro che si sono espressi ne è portatore. Qui c'è poco da cercarmi di convincere, perchè sono in gioco principi fondamentali, direi visioni diametralmente opposte di cosa sono diritti e libertà. Strano, perchè proprio i greci hanno insegnato che la libertà non è quella di chi fa quello che vuole, bensì quella di chi è responsabile delle sue azioni. --Robertiki (msg) 03:29, 20 feb 2014 (CET)[rispondi]
(fc) (qui ci diamo del tu, come modo ordinario della relazione, ma solo perché aiuta a comunicare - spero sia possibile tornare al tu, non per conformismo, ma per comunicare senza distanze formali)
Io potrei condividere pressoché integralmente tutto quanto da lei scritto, se non fosse per il fatto che tutto ciò va benissimo per la gente comune, e noi ci occupiamo invece, in generale e nel caso specifico, di personaggi pubblici. Il "privato" del personaggio pubblico è qualcosa di molto difficile da definire, perché ci si può fare sopra molta teoria, ma poi bisogna anche tener conto di molta prassi; non lo dico con qualche particolare significato, si tratta di un tema sul quale noi ci interroghiamo da tempo, proprio per fare voci che non contengano ciò che non devono, e se riferisco di questa difficoltà non è per intenti giustificatorii, è perché è difficile poter guardare al tema come se ci fossero soluzioni chiare e limpide e pronte all'uso. Beato chi ne ha, noi ci stiamo lavorando in tanti e se quelle soluzioni ci fossero noi le avremmo già applicate senza perdere ulteriore tempo a lavorarci sopra. Invece non ci sono, e come per tutte le materie in cui si confrontano posizioni distanti, può darsi che nell'intertempo che ci separa dalle soluzioni sia meglio rimanere ai fatti.
Avendo in mente ciò che in Italia si considera dato sensibile (questa è la Wikipedia in lingua italiana, non dell'Italia, ma dall'Italia vengono la maggior parte degli utenti), io non ho mai visto far rischiare il carcere a nessuno che abbia scritto (e il più delle volte sì, con la malafede di recarne discredito) delle preferenze sessuali o dell'uso di stupefacenti o di altre private pratiche di presidenti del consiglio, presidenti di camera e senato, presidenti di regione, ministri, sottosegretari, sino al colore delle calze di un magistrato. Il caso più prossimo è quello di un presidente della camera che fu (legittimamente) intercettato mentre diceva peste e corna di un suo alleato politico, quando i due erano al potere in Italia, ed i giudizi proprio non erano più lusinghieri di quello che fa fibrillare il politico greco; non ricordo, e direi che non ci sia mai stato nessuno che sia stato oggetto di azioni legali, né promosse da chi aveva espresso i giudizi, né da quello che se li era visti arrivare addosso. Se il suo riferimento è il diritto italiano, il tenore di pubblicità dei soggetti coinvolti avrebbe superato qualsiasi pretesa individuale, ma soprattutto fu la prassi che segnalò come nessuno fosse da perseguire. E non è solo l'Italia: le ricordo che i destini del mondo, non è purtroppo un'iperbole, sono stati qualche anno fa pesantemente influenzati da una privatissima sessione di sesso orale che ha molto pubblicamente comportato effetti sulla permanenza in carica del capo di uno degli stati più importanti del Pianeta, tenendolo sotto scacco e in questo recando effetti sugli equilibri internazionali. Un privatissimo pompino (giacché il termine è ora anche nel lessico parlamentare) per la cui diffusione di notizie nessuno, che si sappia, ha mai rischiato dieci minuti di galera. Eppure, cosa ci sarebbe, in teoria, di più privato di una pratica di diletto fra consenzienti? Fu forse catturato qualcuno da qualche corpo speciale di armati? Sono di fatto ipocrisie, non ne dubito neanche per un minuto secondo, bieche e strumentali ipocrisie; ma di fatto informazioni. Capaci di provocare effetti. "Il privato è pubblico" è uno slogan di davvero tanti anni fa, e a titolo personale non ne sono un entusiasta: contiene un moralismo il più delle volte di facciata, e per fare un'enciclopedia è proprio ciò che non occorre, anzi occorre proprio che non ci sia. Ma sa, se parliamo di estrazione di vicende dal privato, non fa tanta differenza se si tratta di come uno passa il suo tempo privato o di come si conduce nei confronti dei propri cari, che è il tema della vertenza, perché è solo come il politico greco si sia condotto che può aver cagionato il commento dell'ex suocero; commento che poi diviene politicamente importante quando l'ex genero non sia un pittore, un filosofo, un farmacista, ma a sua volta anch'egli un politico che inevitabilmente ha tratto vantaggio dal collegamento con il nome del congiunto per fare carriera in politica, visto che parte di quella carriera l'ha fatta insieme a lui. C'è ancora qualcuno che segue un vecchio concetto ellenico per il quale la fiducia nella rappresentanza è un elemento necessario della devoluzione, e la fiducia in politica si compone anche dei giudizi degli altri; questi giudizi sono informazioni, sono le monadi del sapere, e se qui si distribuisce sapere, si distribuiscono anche le sue componenti. Sarebbe, questo sì, truffaldino nei confronti del lettore che questa che si presenta come l'enciclopedia neutrale ed oggettiva al contempo sottacesse informazioni, mancando di neutralità nello scegliere quali dare e quali no se non per ragioni oggettivamente fondate. La parcellizzazione delle informazioni, non è separabile dal sapere come se ne fossero cosa distinta, il sapere di compone delle "chiare e fresche e dolci acque", dell'uso dell'acqua per l'alimentazione e l'irrigazione, delle leggi della fisica sui fluidi, del lavare in lavatrice e dello sciacquare i panni in Arno, così come si compone della semplice formula H2O. Che noi dobbiamo dare, anche se l'acqua è molto di più di questo e anche se non ci fa differenza quando beviamo. Dobbiamo dire anche questo, dare anche l'informazione di base, perché il sapere non è cosa diversa dalla somma delle informazioni, quando le informazioni includono anche i ragionamenti che possono ispirare modalità per comprenderle. Informazioni, purché in neutrale oggettività.
Ma l'oggettività è data dalla applicabilità generale dei criteri. Come funziona che quando fa comodo il parere del suocero va bene e quando non fa comodo invece va insabbiato? Questo crinale del privato "non da conoscersi", si basa su un ragionamento astratto e logico, oggettivo, oppure è solo quando fa comodo che si può attingere dal privato, e quando non fa comodo è vietato? E chi ha messo il politico greco in posizione di arbitro di sé stesso, potendo egli, ed egli solo, giudicare ed approvare e promulgare la vulgata su di sé che preferisce? Quando le procedure sono perverse, l'arbitro non è più il giudice, ma chi ha i mezzi per poterlo adire. Anche strumentalmente.
Inoltre, nessuno di noi è in romitaggio su una collina, su un areopago dal quale guardare con paterna superiorità il vulgo sottostante, e ciò che richiama - per come fenomenologicamente si deve registrare - l'attenzione popolare, raggiunge ipso facto un rilievo di cui si deve tener conto, specie in un Progetto come questo in cui il sapere si comunica in orizzontale e non in verticale, tantomeno dall'alto verso il basso. In questo senso, Wikipedia non "insegna" ai lettori cosa sia importante e cosa no, ma raccoglie da essi stessi questi criteri e lo fa concedendo la massima libertà di accesso all'edizione, così che il prodotto finale sia rappresentativo della più ampia possibile fascia di utenti (lei chiedeva di definire "utente": non c'è distinzione fra chi scrive e chi legge, in ogni momento chi legge può scrivere e far crescere l'enciclopedia). Il "buon costume", concetto giuridico che spesso si conosce solo limitatamente alla metrica delle minigonne, qui lo si misura osservando come, parametrato sull'incidenza della Rete nelle modalità attuali di comunicazione, la mentalità popolare reagisce ai fatti esterni e ne elabora sunto. Non siamo una raccolta di proverbi, il sapere popolare che facciamo qui non è questo, ma certamente nessuno impone ciò che non viene con metodo scientifico riconosciuto di rilievo. E la neutralità ci occorre per evitare che, ancorché recepito in Wikipedia, un concetto possa essere equivocato per "vero" o per "necessario". Se popolarmente si ha interesse per questi dettagli, noi qui registriamo che sono fatti riconosciuti di interesse; non è detto che sia ciò che vorremmo sempre fare, ma è ciò che non possiamo mai non fare, altrimenti saremmo in quella condizione di chi impartisce insegnamento a titolo dottrinale, e questo invece è un Progetto di scopo diverso. Qui raccogliamo ciò che compone la comune conoscenza popolare delle comunità di riferimento, e con la registrazione dei suoi elementi ne compone cultura, almeno per quanto ne possiamo noi fare collettanea.
Il diritto cui qui facciamo riferimento, infatti, non è né quello di espressione, né quello di informazione, è il diritto di partecipare alla vita culturale della propria comunità, sancito dalla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo all'articolo 27, poiché fare enciclopedia non è altro che questo, e fare enciclopedia oggi richiede di portare conoscenza anche su soggetti della contemporaneità. Non siamo i primi, anche la prestigiosa Treccani aveva una voce su Eleonora Duse quando ancora era un'attrice in carriera e il suo rilievo sarebbe stato forse opinato allo stesso modo, e immagino che lo sia stato; ma nessuno della Treccani - che si sappia - ha mai rischiato nemmeno un fermo per identificazione. Certamente, è vero: all'esercizio di un diritto deve corrispondere sempre una responsabilità su di esso. Ma io rispondo del mio diritto di portare nella vita culturale della mia comunità un prodotto enciclopedico che la faccia crescere attraverso la condivisione di conoscenza libera, e vado a risponderne umilmente e con serena deferenza laddove mi si dica attendibilmente che la mia voluttuaria volizione oltraggi gli interessi del bene comune; non rispondo di, e non rispondo a chi non risponde invece, a sua volta, di sé. A chi non risponde di come si sia condotto, cagionando il commento questionato dell'ex suocero, pretendendo che si ricordi solo che gli fece fare carriera in politica, perché è solo il libero esercizio del suo libero arbitrio che gli è stato riconosciuto per condursi come si è condotto; le libertà sono patti di responsabilità, esattamente come dice lei, e pacta sunt servanda, risponda lui, quindi, di come si condusse, non chiami me per impormi un favoreggiamento per occultamento. Non mi chiami, quel politico, perché non gli rispondo. Non gli rispondo quando l'azione legale è tecnicamente condotta in modalità peracottara, citando in giudizio il singolo utente insieme ad un'associazione che nulla, proprio nulla, e meno di nulla ha a che fare con la voce di Wikipedia, a mera dimostrazione del fatto che nemmeno ci si è presi la briga di leggersi i recapiti di enti cui forse poter provare ad attribuire responsabilità oggettive: se non fosse stato per l'onestà, forse ingenua, dell'utente, che nulla avendo da nascondere gli ha fornito egli stesso i suoi dati personali, avremmo assistito solo a una manovra scomposta e goffa, che non si può tollerare in chi si candida a produrre Diritto non sapendosi curare nemmeno i suoi diritti con la "d" minuscola.
Lei ama il Diritto e di questo ci ha parlato, non del suo travisato uso come arma. Non è Diritto quello che vediamo correre, è solo strumentale ricorso a procedure. Che offendono innanzitutto lo spirito di Giustizia. Io voglio rispondere del mio fare Wikipedia, non dubiti. Ma prima voglio la libertà di farla. Non dubiti nemmeno di questo. -- g · ℵ (msg) 12:05, 20 feb 2014 (CET)[rispondi]

«In questo caso, in particolare, l'utente di Wikipedia ha agito in conformità alle regole del progetto, avendo spiegato le sue azioni nella cospicua discussione sulla voce.»

«sarebbe comunque impossibile a Diu rimuovere i contenuti discussi, in quanto ciò comporterebbe violare le regole di Wikipedia con le conseguenze di vedersi annullare le modifiche e finanche subire il blocco dell'utenza. Questo a parte, non esiste certezza che il contenuto non potrebbe essere ripubblicato da qualsiasi altro utente: è noto infatti che le voci di Wikipedia sono di contenuto aperto e possono essere modificate da chiunque, senza preventiva approvazione di alcun comitato editoriale. Dalla cronologia della sua voce su Wikipedia in greco si evince facilmente che in più occasioni i legali o altre persone di fiducia di Katsanévas hanno rimosso i contenuti da questi ritenuti offensivi, ma che essi sono stati puntualmente ripristinati e finanche integrati da altri utenti diversi da Diu. Questo dovrebbe bastare a render chiaro che anche se un particolare utente viene obbligato, con mezzi legali o meno, a rimuovere contenuti o modificare una voce, questo non vincolerebbe chiunque altro ad astenersi dal ripristinare il contenuto o la voce alla sua versione precedente.»

da ciò si evince che:

  1. non si possono eliminare informazioni verificabili solo perché qualcuno pretende sia fatto, altrimenti si violerebbero le linee guida del progetto.
  2. qualsiasi utente procedesse ripetutamente all'eliminazione di tali informazione, incorrerebbe in sanzioni per rimozione di contenuti
  3. gli admin non possono avallare una rimozione di contenuti e non possono proteggere/bloccare una voce impedendo ad altri utenti di reinserire delle informazioni verificabili
  4. e anche se non fosse così, una volta scaduto il blocco della pagina, prima o poi qualcun altro potrebbe comunque reinserire la stessa informazione corredata da note, la voce dovrebbe rimanere protetta a vita???

«Non è questa la prima volta che un personaggio pubblico adisce o minaccia le vie legali, per ottenere la modifica della sua voce biografica su Wikipedia, in conformità con i suoi desiderata»

Se tutti facessero richieste di rimozione/alterazione dei contenuti "scomodi" e venissero accolte, che libertà d'informazione sarebbe? Sarebbe un coacervo di informazioni alterate, monche, faziose o promozionali... --Angelus(scrivimi) 02:10, 19 feb 2014 (CET)[rispondi]

Dove è scritto che non si possono rimuovere informazioni verificabili ?

[↓↑ fuori crono] È risaputo ed è scritto qui! --Angelus(scrivimi) 01:40, 22 feb 2014 (CET)[rispondi]

Se anche esistessero tali regole, qualora tali regole vadano contro disposizioni giudiziarie ovvero si piegano solo alle disposizioni giudiziarie, allora abbiamo un problema. Un problema perchè così Wikipedia non è più una enciclopedia. C'è un adagio popolare (antico ?): chi troppo vuole, nulla stringe. Mi pare che da un pò di tempo si voglia che Wikipedia sia "troppe cose" e tutte insieme. E c'è chi ne approfitta per seminare oggi quello che in futuro sfascerà il progetto. E tanti ci cascano. Chi potrebbe essere ? Pensate, ad esempio, a chi secoli fa pretendeva il controllo totale sulla conoscenza. Pensate al fatto che il concetto stesso di enciclopedia, poi universalmente accessibile è coinciso con il periodo storico della rivoluzione francese. Le vostre azioni rendono facili l'opera ai portatori di censura, perchè concentrate "sapere" ed "informazione" tutto insieme e quindi con la scusa di eliminarne una, eliminano anche l'altro: due piccioni con una fava. Se veramente tenete a difendere la conoscenza, separata l'enciclopedia dalle notizie. Aprite una Wikipedia per le notizie (o delle "persone viventi") e lasciate immune l'enciclopedia dalle beghe giuridiche. In questo modo per i portatori di censura diventerà problematico tentare di bloccare o controllare una semplice enciclopedia: con che scusa potrebbero farlo ? --Robertiki (msg) 03:44, 20 feb 2014 (CET)[rispondi]

«abbiamo un problema perchè così Wikipedia non è più una enciclopedia»

Non è più una enciclopedia??? Solo perché, all'interno di una pagina, è stato inserito un particolare verificabile, ben noto e avvenuto ben 18 anni fa??? E per quale oscuro motivo???

«chi troppo vuole, nulla stringe»

Voler pubblicare liberamente un dettaglio adeguatamente referenziato, su una enciclopedia è volere troppo??? Voler scrivere la realtà dei fatti, senza influenze esterne è volere troppo???

«Mi pare che da un pò di tempo si voglia che Wikipedia sia "troppe cose" e tutte insieme.»

Si vuole soltanto la libertà di far essere Wikipedia quello che è! Una 'enciclopedia libera.

«E c'è chi ne approfitta per seminare oggi quello che in futuro sfascerà il progetto»

Se hai una così grande sfiducia nel progetto e nella comunità, c'è un problema di fondo molto grave...

«Pensate, ad esempio, a chi secoli fa pretendeva il controllo totale sulla conoscenza.»

Un po' come quelli che oggi pretendono la rimozione arbitraria dei contenuti e l'alterazione dei dati...

«Le vostre azioni rendono facili l'opera ai portatori di censura.»

Semmai le nostre azioni la contrastano... contrastano la prepotenza e la disinformazione...

«perchè concentrate "sapere" ed "informazione" tutto insieme»

Il sapere senza informazione, che sapere è???

«quindi con la scusa di eliminarne una, eliminano anche l'altro: due piccioni con una fava.»

Lo scopo è quello di non far rimuovere proprio nulla di verificabile!

«Aprite una Wikipedia per le notizie»

Esiste già e si chiama Wikinotizie... ma in questo caso, informazioni di 18 anni fa non mi sembrano rientrare nelle notizie recenti...

--Angelus(scrivimi) 01:40, 22 feb 2014 (CET)[rispondi]

Wikipedia non fa politica, non è nell'agone politico, e ciò che è successo non ha a che fare con "intenti politici".
Semplicemente non tutte le informazioni che riguardano i politici sono edificanti, ci sono casi come questo in cui il politico era l'argomento di informazioni che non gli è comodo veder diffuse. E non sono diffuse perché gli siano "una spina nel piede", ma solo perché sono oggettivamente informazioni di rilievo per la voce.
Dunque non è Wikipedia che fa politica, è il politico che - per ragioni che lui o il destino un giorno chiariranno - trovandosi davanti la stampa e Wikipedia a riportare quella informazione, ha ignorato la stampa e querelato solo l'utente (nemmeno WMF, almeno per ora), cioè il soggetto più debole di tutti. Come sempre, in azioni del genere non ci si avventurano grandi statisti o politici di primo piano, il politico greco è più noto che importante, e questa è una regolarità sperimentale che si registra come connotato comune a tutti gli incidenti con politici. Mi chiedo a volte se avere fatto qualche aggressione a Wikipedia non sia magari utile per una riga in qualche curriculum a circuito chiuso.
Ciò posto, chiunque di noi è potenzialmente esposto al rischio di azioni legali infondate per il solo fatto di avere correttamente editato. Questo è intollerabile laddove si consideri che si tratta di un progetto di volontariato cui partecipano persone che nella media, per ragioni censuarie, non possono andare agevolmente allo scontro tribunalizio impegnandovi tempo e capitali che non hanno. E' intollerabile che, essendo in fatto materia di mero denaro, imbastire una lite temeraria sia un lusso a disposizione di chi denaro abbia, potendo infatti querelare ad libitum rischiando al più di pagare qualcosina posto che si riesca a veder dimostrata la temerarietà. E' inqualificabile che personaggi che si presentano come di chissà che levatura vadano addosso a soggetti che hanno valutato deboli abbastanza per poterli sconfiggere, ma non rivolgono contemporaneo lamento né sospiro nei confronti di una stampa che è l'origine delle informazioni questionate e che ha studi legali ed esperienza per poter rispondere pericolosamente. In questi contesti non è il rispetto della legge ciò di cui si discetta, ma il rispetto della legge del più forte ciò che si pretende. E noi, se permettete, non ci stiamo. -- g · ℵ (msg) 09:49, 19 feb 2014 (CET)[rispondi]
Come la scriviamo la frase relativa ai 200.000€? Jalo 09:16, 20 feb 2014 (CET)[rispondi]
  • Favorevole naturalmente favorevole. Anzi, sarebbe opportuno mettere in bella vista anche il nome del politico che gli ha fatto causa. --Cantina Rivolta (msg) 09:39, 20 feb 2014 (CET)[rispondi]
    Favorevole al banner di solidarietà. Non concordo, invece, con Cantina Rivolta per quanto riguarda la pubblicazione del nome del politico. Se da un punto di vista "pancista" potrei essere anche d'accordo, ragionando in termini più freddi direi che sarebbe un errore. In ultima analisi il "politico" si sente offeso da qualcosa ed è suo diritto difendere la sua persona. Spetterà a qualcuno super partes (alla magistratura greca nel caso specifico) stabilire se la/le notizia/e, o i termini usati, possano essere offensivi o davvero lesivi della sua onorabilità. Se mettessimo il nome del "denunciate" nel banner saremmo noi, in qualche modo, a fare "giustizia sommaria" esponendo ad una sorta di "gogna" chi sta cercando, a torto o a ragione non sta a noi giudicare, di tutelare un proprio interesse leggittimo. Favorevole, perciò, ad un banner che difenda, in linea generale, un utente WP specie, ed a maggior ragione, se le notizie pubblicate sono documentate.--Hotepibre (msg)--11:39, 20 feb 2014 (CET)[rispondi]
Concordo con il tuo pensiero, infatti anche io sono d'accordo per l'istituzine del banner ma penso anche che la frase detta al politico sia pesante e lui abbia il diritto di difendersi. Solo che ha sbagliato chi attaccare. Il colpevole non è l'utente wikipediano che ha "riportato" la fonte; i colpevoli sono i giornali che hanno reso pubbliche le frasi del testamento. Per cui o il politico riesce ad ottenere il ritiro sui giornali di quella pesante frase (e quindi Wikipedia non può riportarla perchè non esiste la fonte) o condannare un solo utente wikipediano per un affare nazinale è veramente ingiusto e sarebbe una prepotenza.-- Miky messaggiperme 12:03, 20 feb 2014 (CET)[rispondi]

Dèmos Cràtos[modifica wikitesto]

Favorevole al banner di solidarietà. Purtroppo sin dall’antichità, dai tempi dei re, degli imperatori romani, andavi incontro a morte certa, se pubblicamente commentavi, criticavi, o addirittura raccontavi, una verità su un politico. In alcuni periodi della moderna società, va anche peggio, basti pensare a quei periodi ove in Germania il capo assoluto era Hitler e nell’ Unione Sovietica Stalin, essi non si limitavano a farti mettere al muro, ma insieme a te, tutta la tua famiglia.

La caduta dei regimi totalitari più brutali del XX Sec. il comunismo sovietico e il nazionalsocialismo, sembravano metter fine all’oppressione dei popoli, facendo fiorire, non solo pensieri costruttivi, ma anche critiche, commenti, e non vedo il perché, anche dossier su coloro che ci hanno in pugno e ci governano. Sembrava finita l’oppressione, ma in realtà no, oggi l'oppressione si mimetizza è camaleontica. I politici, oltre che dietro un dito, spesso si nascondono dietro la parola democrazia, ma alla fine è solo una parola che si scioglie come neve al sole, non appena si tocca la persona sbagliata e, per ironia della sorte, è proprio in Grecia che è stata inventata la democrazia.(Demos Cratos, Potere al Popolo). Diu, siamo tutti con te.--Gіuѕεԛԛε Luci (msg) 17:09, 21 feb 2014 (CET)[rispondi]

Come abbiamo fatto a partire da questo caso e arrivare a Hitler? --Dimitrij Kášëv 19:25, 21 feb 2014 (CET)[rispondi]
Dimitrij Kasev, siamo wikipediani, ergo ci facciamo prendere volentieri la mano in questi casi. Non è colpa nostra, siamo fatti così, con pregi e - come in questo caso - difetti ^_^ --2.34.240.38 (msg) 22:19, 21 feb 2014 (CET)[rispondi]
Semplice, ci siamo arrivati per la Legge di Godwin. Segno anche che la discussione è stata portata avanti cosi a lungo da diventare ben poco fruttuosa (i nuovi interventi tendono a ripetersi perche evidentemente non tutti leggono quello già scritto precedentemente).--Skydrake (msg) 14:26, 22 feb 2014 (CET)[rispondi]
E io cosa ho linkato? Comunque, la discussione non è diventata infruttuosa ma pare che qualcuno non abbia capito il tema della discussione. --Dimitrij Kášëv 15:06, 22 feb 2014 (CET)[rispondi]
Ok, mi arrendo. Guardando il topic sotto pare che sì, la discussione sia diventata/stia diventando infruttuosa. --Dimitrij Kášëv 15:07, 22 feb 2014 (CET)[rispondi]

peccato che sia in greco[modifica wikitesto]

Mi dispiace molto che la pagina contestata sia in greco. Anche se un po' lo conosco non sono certo in grado di scriverlo correttamente. Se non ci fosse questa difficoltà la (ri)metterei io una notizia - ovviamente un po' diversa, ma identica nella sostanza - su questo tizio che ha fatto causa, e poi voglio vedere se mi viene a far causa in Italia. E se così facessimo in tanti la questione sarebbe risolta da sola, visto che uno non può citare in giudizio centinaia di persone in giro per il mondo. Si tratterebbe di una specie di "disobbedienza civile". Naturalmente questo vale per le notizie correttamente inserite e verificate secondo le regole di WP, non certo per la vere calunnie o per le trappole commerciali, che vanno rimosse senza pietà.--Francescosaverio50 (msg) 11:47, 22 feb 2014 (CET)[rispondi]

In realtà la cosa ha causato un terribile effetto Streisand: la pagina c'è pure su it.wiki e se noti il menù a sinistra compare in un sacco di altre edizioni linguistiche, ognuna delle quali cita l'episodio del testamento di Papandreu. --Vito (msg) 14:49, 23 feb 2014 (CET)[rispondi]
Mi permetto di rilinkarla: Theodoros Katsanevas. Sarebbe anche bene che curassimo la neutralità della voce, come ho accennato nella talk della stessa. pequod76talk 15:55, 23 feb 2014 (CET)[rispondi]
E dannazione, se non sai scrivere perfettamente in greco usa il google traduttore (magari traducendo da inglese). Fidatevi, nelle lingue più parlate è abbastanza efficacie. E, più o meno efficacie, basta che l'articolo sia cambiato, così quando i giudici vedranno l'articolo non vedranno insulti o referenze sul soggetto („quir' fatuë [3] che ha ordinato la denuncia di Diu“), così Diu sarà finalmente salvo (si speraaa; ma se qualcuno ha delle foto dell'articolo NON modificato Diu sarà spacciato....). Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Xjunajpù (discussioni · contributi).

E se invitassimo i lettori di Wp a scrivere a Strasburgo?[modifica wikitesto]

La storia è davvero "indecente"! La sparo: E se oltre il banner mettiamo anche un trafiletto che invita i lettori di Wp a scrivere qui Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo, mettendo un pò di "pepe" nei sederini delle autorità greche? --Fcarbonara (msg) 00:32, 24 feb 2014 (CET)[rispondi]

In che senso? Almeno secondo il diritto italiano, se non siamo parti in causa (per ora), qualunque nostra denuncia non verrebbe presa in considerazione.--Skydrake (msg) 00:59, 24 feb 2014 (CET)[rispondi]
(fc) Non intendevo "noi italiani parte in causa" ma Diu, cittadino greco. Noi e i lettori italiani di Wp scriviamo protestando che siamo a conoscenza che una nazione membro della Comunità (la Grecia) viola un elementare diritto dell'uomo, quello sulla libertà di espressione, per cui chiediamo che la Corte intervenga. Immaginate qualche miglia di email di "cittadini europei" che fanno sentire la propria "voce". E' già accaduto che la Corte Europea, abbia rimproverato alla Grecia qualcosa come questa, imponendogli di cambiare "rotta" --Fcarbonara (msg) 00:11, 25 feb 2014 (CET)[rispondi]
(fc) non è "una nazione", è solo un politico, e per quanto poco possa avere simpatia per il soggetto, è meglio non augurarsi mai che l'Europa decida dei politici nazionali più di quanto non faccia già. C'è una magistratura, in Grecia, e non è da sollecitare mai nemmeno un intervento politico sulla magistratura, che se funziona funziona da sola, e se è corrotta lo è già da sola lo stesso, senza bisogno di spinte autoritarie allogene. Attenzione peraltro che il politico di cui parliamo ci sta un po' "stranamente" in una posizione anti-euro: il Pasok in cui è successo tutto, in cui il politico era così ben introdotto, non è un partito qualsiasi, è il partito che ha portato la Grecia nell'Euro. Ora il professore e politico ha un'altra vision, forse un'illuminazione, ma la faccenda non è semplice per niente, quindi non corriamo su questi crinali, che il fondo stradale è viscido.
Diu deve essere restituito alla serenità dal politico greco. -- g · ℵ (msg) 01:02, 25 feb 2014 (CET)[rispondi]
rivolgersi alla Comunità non sarebbe per niente facile e rischierebbe di creare confusione ma credo che prima o poi se ne dovrà parlare :((.. --188.14.20.237 (msg) 15:23, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
Carissimi colleghi, non è proprio cosi'. E' facile rivolgersi alla comunità, il sottoscritto ha una causa pendente aperta ed approvata con Strasburgo con tanto di "etichette" Francesco Carbonara c. Italia (dove la c. sta per "contro"), questo perchè per le cause approvate mandano oltre la documentazione, un certo numero di "etichette" da applicare sempre nella corrispondenza che è tradizionale (le email e le telefonate sono bandite). E poi il senso era scrivere lettere di proteste (tradizionali) che arrivano, volenti o nolenti, a destinazione. Gianfranco anche se non si tratta di una nazione, un parlamentare della Grecia (che fa parte della Comunità) che si comporta in quel modo è da biasimare. Il fatto che io, tu, loro, protestiamo ha il suo effetto, l'importante è che sia implicato "un diritto dell'uomo" violato, e nel caso di Diu, c'è tutto.--Fcarbonara (msg) 23:04, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
(proseguiamo sotto il cassetto, per favore) -- g · ℵ (msg) 00:17, 28 feb 2014 (CET)[rispondi]
sto guardando l'evoluzione della questione sul web greco, purtroppo con i limiti di GoogleTranslate (chi può traduca verso l'inglese, è molto più utile). A quanto pare sono in campo sul web sia il politico, sul suo blog, che il suo avvocato. A quest'ultimo - se non ho capito male - è scappato detto che sarebbe a conoscenza dell'identità di tutti gli utenti (!), cioè di un numero di persone che Protnet, un dev greco di MediaWiki (quello che ha messo la schermata della nostra home nella pagina della protesta), ha calcolato in 140.848. Ovviamente questi dati non sono usciti da WMF, e comunque ne sarebbe illegale l'ottenimento anche in Grecia. E in più molti utenti non sono nemmeno in Grecia, quindi non si tratterebbe manco di connessioni su reti ISP greche, la cosa sarebbe assai grossa (e dico poco). Dunque forse era una guasconata, un'uscita ulteriormente intimidatoria. Il politico invece pare fare lacrimevole riferimento a figli e nipoti, mentre sul suo stesso blog è pervenuto più di un commento che gli dice grosso modo "manco sapevo che esistevi, se non era per quest'azione", ed uno soavemente chiosa: "che fai, adesso quereli anche te stesso e il tuo avvocato?" (qui a destra il grafico dell'Effetto Streisand - qui il dettaglio) L'avvocato, non sorprendentemente, minaccia di perseguire anche tutti coloro che - in pratica - non si attengano alle loro richieste, consentiranno la diffusione di quel dato e faranno favoreggiamento verso i "colpevoli".
In più, sapete che era stata citata anche GFOSS/ELLAK, che è una organizzazione di diffusione dell'open source: il politico (sempre via traduttore automatico) parrebbe sostenere che gli abbia dato ragione, ma sul sito dell'organizzazione sembra tirare tutt'altra aria.
A come vedo, questa difesa in Rete, piena di distinguo e di commenti inerziali (quelli che non possono non fare in quella posizione, la danza che si fa quando si è in ballo), questo inedito riferimento al fatto che si sia fatto admin un diciassettenne quale Diu era all'epoca dell'edit, una frase che parrebbe tradursi come riconoscimento del diritto alla libera espressione e pure all'anonimato sul web (forse), tutto ciò potrebbe essere un segnale di serio imbarazzo; in questa manovra in apparenza soprattutto confusa, potrebbero anche aver già fatto qualche errore determinante. Io attenderei un po' ad appesantire ulteriormente, va ricordato che c'è un importante studio legale a seguire il caso e mi auguro che provino a mandarlo a soluzione il prima possibile. Da contattare, prima ci sarebbero altri àmbiti che potrebbero fiondarsi con fragore sul caso, e che non sono stati sollecitati sino ad oggi perché la vicenda ha molte implicazioni. Vediamo nei prossimi giorni se si muove qualcosa nell'Ellade ;-) -- g · ℵ (msg) 01:34, 24 feb 2014 (CET)[rispondi]
Statistiche sulle visite delle pagine

La pagina greca prima del 10 viaggiava intorno alle 10-20 visite al giorno --ValterVB (msg) 20:31, 24 feb 2014 (CET)[rispondi]

(fuori crono) e solo per gli amanti delle statistiche: le visite di feb 2014 a una nostra pagina di servizio. --Pracchia 78 (scrivimi) 20:13, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
Concordo con Gianfranco, meglio non appesantire la vicenda con interventi o prese di posizione rischiose, e lasciar fare agli avvocati; invitare i lettori e/o prendere iniziative politiche o burocratiche sarebbe fuori dal nostro scopo, queste cose al massimo spettano a WMF. Comunque il commentatore australiano ha riassunto la vicenda alla perfezione (ha tutta la mia stima!), vediamo se a furia di sbatterci contro lo capiscono o meno... --Tino [...] 23:31, 24 feb 2014 (CET)[rispondi]
Abuso di banner

Scusate ma che senso ha il banner? Non ci viene nemmeno detto come possiamo protestare... mah. 220.246.135.94 (msg) 13:51, 26 feb 2014 (CET)[rispondi]

Il banner ha uno scopo informativo. A volte mi pare che la voglia di protestare trovi il suo sfogo in questa pagina con uscite quali "che senso ha il banner?". --Horcrux九十二 19:46, 26 feb 2014 (CET)[rispondi]
Il banner non è proprio una chiamata alla militanza attiva, ma l'informare è un primo passo. Un piccolo contributo potrebbe essere curare nei dettagli le voci correlate, come quella su Theodoros Katsanevas, che fino a 2 settimane fa manco esisteva in italiano.--Skydrake (msg) 20:36, 26 feb 2014 (CET)[rispondi]
Vi state nascondendo dietro a un dito. La posizione di chi ha votato a favore del banner (e altri banner su it.wiki) e' ovvia. E poi non c'e' bisogno di un banner spiattellato in faccia a tutti i lettori per creare una nuova pagina, una discussione al bar etc e' piu' che sufficiente. Se volete fare protesta (e a mio parere wikipedia non e' il posto giusto per farla) fatela come si deve, non scagliate la pietra e nascondete la mano. 220.246.135.94 (msg) 22:44, 26 feb 2014 (CET)[rispondi]
A proposito di nascondersi dietro un dito, curioso che tu scriva ste cose da un IP di Hong Kong alle 6 di mattina ora locale, no?--Shivanarayana (msg) 22:49, 26 feb 2014 (CET)[rispondi]
Dalle mezze proteste alle mezze accuse (senza prove). Hai gia' esaurito gli argomenti? No, bravo. 220.246.135.94 (msg) 23:13, 26 feb 2014 (CET)[rispondi]
Prove. Che sia curioso è indubbio. -- g · ℵ (msg) 00:11, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
Non chiedevo prove (gia' di pubblico dominio) della provenienza del mio IP, che in se' non credo sia un crimine, ma prove delle insinuazioni che sono vigliaccamente velate nell'intervento di Shivanarayana, e ora pure nel tuo. 220.246.135.94 (msg) 13:50, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
E in ogni caso WP non si muove mai per protestare, ma solo e sempre per difendere il proprio diritto a svolgere liberamente la sua funzione. La difesa della libertà degli utenti è parte integrante e fondamentale dell'esercizio di questo diritto. Il banner riferisce un fatto e pone due domande. -- g · ℵ (msg) 23:00, 26 feb 2014 (CET)[rispondi]
Riferire un fatto e fare due domande (retoriche) a tutti i lettori difende il libero esercizio di it.wiki? Scusa, non ci arrivo. Difendere un proprio diritto e protestare mi sembrano due pratiche difficili da districare. 220.246.135.94 (msg) 23:20, 26 feb 2014 (CET)[rispondi]
Dovremmo forse fare barricate e incendiare cassonetti? Esattamente qual'è la proposta? -- g · ℵ (msg) 00:11, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
Trito trolling. --RrronnyDicami!Cosefatte 00:44, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche] - Ecco la proposta:

«All'alcool! La causa di... e la soluzione a tutti i problemi della vita!»

Scusate, ma secondo me stiamo andando un po' off topic... la discussione sta diventando prolissa, sta prendendo pieghe a dir poco infruttuose e pleonastiche (come già è stato fatto notare)... Io direi innanzitutto di fare questa "famosa" integrazione al banner (che per rispondere all'ip è solo a scopo informativo, mi sembra ovvio)... --Angelus 00:48, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
Dovremmo forse fare barricate e incendiare cassonetti? Esattamente qual'è la proposta?
Non so, deciditevi, state protestando o no?
Se volete informare, siete pregati di farlo attraverso i canali appropriati, perche' it.wiki non e' una testata giornalistica.
Se invece volete protestare, secondo me scendere in piazza (o scrivere ai politici etc) e' sicuramente un'azione piu' appropriata che non approfittare di una piattaforma di largo utilizzo per pubblicare un messaggio dalla funzione ambigua (solidarieta'? informazione? protesta/difesa di diritti civili?).
Chiedetevi, per favore, con quale frequenza sono usati i banner su en.wiki, e con che scopo. Secondo me questi abusi di banner su it.wiki ne diluiscono la potenza, e non aiutano a dissipare l'immagine di it.wiki come un'associazione sinistrorsa gestita in modo dilettantesco. Fate un po' come vi pare. 220.246.135.94 (msg) 13:50, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]
Addendum: Bravi, bravi, cassettate le opinioni discordanti, dai, tanto sono solo dei troll, giusto? 220.246.135.94 (msg) 13:50, 27 feb 2014 (CET)[rispondi]

(riprendiamo qui)
Francesco, permettimi, tu stai entrando nella causa e vuoi portare dentro la causa la UE. A noi spetta solo sottolineare che la nostra libertà di fare enciclopedia è a rischio quando le legislazioni permettono usi strumentali del diritto, in particolare giostrando con sapienza fra i paradossi della procedura, consentendo di porre i meno abbienti in condizione di metus non già reverentialis, termine che non rende bene, ma concretamente pecuniario e di libertà personale, rispetto a chi ha mezzi per accedere alle procedure. E' la legge del più forte. E questa è materia da sollecitazione ad adeguamenti normativi in linea con il decorso della civilizzazione, non è certo argomento per perseguire individui, indipendentemente da chi essi siano. Altrimenti è rientrata dalla finestra la legge del più forte che vorremmo sbattere fuori dalla porta: "ti scaravento addosso la UE che è più forte e vinciamo noi". Ma noi siamo in piedi a dire che non è la legge del più forte che possa condizionarci. Non vogliamo sostituirci in una posizione di forza, vogliamo che la forza non sia l'argomento che decide i destini. E' per questo che siamo uomini, altrimenti tanto valeva restare scimmie e a quest'ora potevamo fregarcene dell'IMU e del fiscal compact. Siamo qui per la velleità di partecipare alla vita culturale, in libertà.
Io, peraltro, sono un po' più giovane di te (ma non poi così tanto) quindi ricordi anche tu, e meglio di me, ciò che posso ricordare io per consolidata esperienza di vita in un Paese a... marcata influenza esterna; e indipendentemente dalle inclinazioni e preferenze, io credo che nessuno di noi si auguri che possa mai esserci ragione di desiderare che un ente politico esterno (com'è la UE rispetto alle giurisdizioni nazionali) vada ad ingerirsi nella libertà politica di un soggetto che fa politica nazionale. Non perché in Italia abbiamo già dato per decenni e decenni, e non poco, per questo, dobbiamo augurarci che succeda ad altri per cavarne mezzo gaudio. Ed ovviamente non è gran sforzo dire questo quando non ci cambia nulla, serietà è ricordarlo quando siamo interessati alle vicende, come in questo caso. Nessuno pone quindi a rischio la libertà politica del soggetto greco, almeno non con l'aiuto di un Progetto libero. Ma sono certo che questo principio lo convividiamo, magari ci siamo trovati ad osservare la cosa in modi diversi :-) -- g · ℵ (msg) 00:17, 28 feb 2014 (CET)[rispondi]

Hai ragione Gianfranco, ma un "rozzo individuo" che mostra tutta la sua forza e che può influenzare anche la magistratura del suo Paese, contro un "inerme" ed onesto utente che asserisce, o meglio, "riporta" solo fatti risaputi e conclamati, merita forse la più minima considerazione su come dovremmo procedere? Per Diu esiste un parallelo biblico: Paolo, accusato ingiustamente e in maniera "rozza" da chi voleva far valere la propria "forza" contro la libertà di pensiero, che si appella a "Cesare" e non accetta di essere giudicato in Giudea, chiede di essere giudicato (come cittadino con la doppia cittadinanza) a Roma, e l'ottiene. Perchè noi e Diu anzichè ad Atene non possiamo fare sentire la nostra voce a Strasburgo visto che siamo anche noi cittadini di doppia cittadinanza, quella natale e la tanta sbandierata "cittadinanza europea"?. Può darsi che sia coinvolto emotivamente e serve davvero più "equilibro" (una mia grossa lacuna), ma questa storia è tanto ripugnante che (per chi crede nell'evoluzione) paragonare le scimme primordiali a quel "rozzo individuo" è un offesa......per le scimmie. --Fcarbonara (msg) 01:29, 28 feb 2014 (CET)[rispondi]
E' una possibilità che sarà certamente vagliata dallo studio legale incaricato da WMF, il quale ha davanti le carte in lingua originale, ma questo attiene alla strategia difensiva specifica; noi qui ci occupiamo dei significati dell'accaduto, la tutela la chiediamo attraverso la legge generale e ciò che ci spetta è richiedere strumenti di difesa, in termini squisitamente legali, contro questi effetti aberranti della normazione. Faccio presente che si tratta di questioni che su it.wiki sono benissimo conosciute non solo in teoria. Quanto al caso specifico, Wikipedia è neutrale e non promuove azioni politiche se non nel mero senso "tecnico" di interessamento alla produzione di norme nelle quali abbia ragionevole interesse; in pratica ci fermiamo ad uno stadio de iure condendo e solo per ciò che ci riguarda. Per nostro uso entriamo sulla palla e non sul giocatore, sulla norma che consente che accada ciò che oggi lamentiamo, e non sull'individuo, che qualunque cosa egli pensi è un uomo politico con pieno diritto alla libertà politica. Poi certo è anche un uomo che ha agito nei modi che abbiamo visto, ma restiamo sulla palla -- g · ℵ (msg) 11:08, 28 feb 2014 (CET)[rispondi]

Opinione personale[modifica wikitesto]

La storia di Diu è proprio roba da matti. E la scritta «Noi siamo liberi di fare Wikipedia? » non mi aiuta. Quindi noi dovremmo scrivere cose belle su un politico per essere salvi dalla legge piuttosto che dire qualcosa di vero ma offensivo e per cui potremmo rimetterci la pelle[4]? Ah, bhe, io il caso di «Diu» non mi sembra giusto! E, wikipediani, Italiani, Greci o chi altri, vedete di eliminare la cosa „scandalosa” che avrebbe portato Diu in tribunale! Ormai Wikipedia si dovrebbe chiamare: «“Wikipedia”: l'enciclopedia non poi così libera» (In spagnolo «Wikipedia: La enciclopedia no tan libre»). Io spero che Diu la passi liscia. Ma che volete da noi [e soprattutto da me]!? Non possiamo andare tutti in Grecia a difendere Diu senza neppure sapere chi é![5] Io ho detto la mia. Poi voi dite la vostra. --\//\-X-Jun-Aj-Pub-/\\/ (msg) 21:04, 4 mar 2014 (CET)[rispondi]

Un chiarimento[modifica wikitesto]

Vorrei dire una cosa. Ho letto commenti di alcuni utenti in favore di Katsanevas. Concordo pienamente sul fatto che scrivere su Wikipedia non vuol dire insultare la gente e che bisogni sempre agire nel rispetto degli altri. Ma in questo caso non c'è stata alcuna ingiuria. Diu non ha violato alcun regolamento di Wikipedia, e ha quindi mantenuto un atteggiamento neutrale e imparziale, limitandosi a riferire i fatti. Ho letto bene i testi in greco e non c'è nessuna offesa al politico in questione. Diu ha riportato le parole del suocero di Katsanevas, scritte nel testamento, secondo il quale Katsanevas era una vergogna per la famiglia. Le informazioni erano ben referenziate, anche perché l'informazione era già stata pubblicata in precendenza dalla stampa greca e dai media. Inoltre, all'inizio, Katsanevas si era rivolto al GFOSS (associazione greca del software libero e open source) credendo erroneamente che avesse un qualche legame con l'accaduto. L'associazione, però, dichiarò giustamente di non saperne nulla e indirizzò il politico verdo Wikipedia e Diu. Nonostante ciò, anche il GFOSS è coinvolto nel processo, poiché Katsanevas ha fatto querela anche contro quest'ultima, che è completamente scollegata. I fatti sono scritti e sono indiscutibili. Dubito che Katsanevas vincerà il processo. Buona serata a tutti. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Sunshine 27 (discussioni · contributi).

E qui siamo liberi?[modifica wikitesto]

Premesso che a Diu va tutta la mia solidarietà, non posso chiedermi se trovare bloccata a tutt'oggi la pagina di Dacia Valent, per le ragioni che potete leggere in Discussione:Dacia Valent, non sia anche questo una costrizione e limitazione intollerabile alla libertà di espressione che sta alla base di questo progetto. Ovviamente non critico il blocco in se in quanto alla base si trova una minaccia legale e non posso prendermela con chi ha deciso il blocco stesso per non esporre il progetto a guai maggiori, però anche in questo caso abbiamo un "politico" che impedisce la libertà di espressione con motivazioni che definire discutibili è un gentile eufemismo. A chi (utente) o cosa (voce) toccherà la prossima volta? --Pigr8 La Buca della Memoria 18:05, 14 mar 2014 (CET)[rispondi]

no, qui non siamo liberi, qui abbiamo persone che hanno attualmente addosso una causa da 20 milioni di euro per edit che non sono manco i loro, tutto è meno che libertà; non abbiamo voluto accennarne per signorilità, tuttavia il banner per me ci può restare anche per anni, se non cominciano a giungere solide sicurezze in termini di effettiva libertà di esercizio del nostro diritto. -- g · ℵ (msg) 18:25, 14 mar 2014 (CET)[rispondi]

Fateci sapere come prosegue[modifica wikitesto]

Sappiamo che queste sono cose lunghe e che ci vorrà del tempo prima che si arrivi alla conclusione di questa vicenda. Ma nel frattempo fateci sapere come prosegue, se avete notizie importanti al riguardo aggiornateci.

Un forte augurio non solo a Diu ma anche a tutti gli altri wikipediani che hanno avuto e che hanno guai simili solo per aver riportato notizie vere in un'enciclopedia libera.-- Miky messaggiperme 17:57, 15 mar 2014 (CET)[rispondi]

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Ho tolto il banner per un po'. Certe cose hanno senso se cambiano e si alternano ad altre, altrimenti diventano ripetitive e nessuno ci fa caso. Se serve lo rimettiamo su o anche se si sa qualcosa di nuovo. -- Ilario - msg 16:10, 17 mar 2014 (CET)[rispondi]

  1. ^ Se voi avete prove contrarie fatemele vedere...
  2. ^ Infatti lui doveva e dovrebbe tutt'ora essere libero di dire ciò che vuole....
  3. ^ Nel mio dialetto «Quel fatuo»; riferito al politico.
  4. ^ Modo di dire!!
  5. ^ Vale solo per chi non ha avuto contatti in uno o nell'altro modo con lui.