Utente:Rivalta-Trebbia/Sandbox

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Rivalta Trebbia
frazione
Rivalta Trebbia – Veduta
Rivalta Trebbia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
Comune Gazzola
Territorio
Coordinate44°57′09″N 9°35′12″E / 44.9525°N 9.586667°E44.9525; 9.586667 (Rivalta Trebbia)
Altitudine136 m s.l.m.
Abitanti104 (2001)
Altre informazioni
Cod. postale29010
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantirivaltesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rivalta Trebbia
Rivalta Trebbia

Rivalta Trebbia è una frazione del comune italiano di Gazzola, in Provincia di Piacenza.

Situata all’imbocco della Val Trebbia, dopo la fondazione della prima colonia romana nell’Italia settentrionalePlacentia”, (l'attuale Piacenza) distante solo 16 km, ebbe nei secoli un’importanza strategica per le spedizioni militari ed i commerci tra Pianura Padana e il porto di Genova. Per questo venne eretta una torre di guardia sulla riva più alta del fiume, dalla cui definizione, “Ripa Alta”, la frazione prende il nome. Comprende il borgo medievale costituito da un complesso fortificato con l'imponente castello, la cui prima edificazione risale all'XI secolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Abitato sin dall’antichità, il territorio di Rivalta fu occupato da Liguri, Etruschi e Celti. Questi subirono una lenta ma inesorabile colonizzazione romana e, dopo la caduta dell'Impero Romano, il territorio divenne presidio dei Longobardi e poi dei Franchi. Le successive invasioni barbariche costrinsero la fortificazione del villaggio che si era nel tempo venuto a formare. Rivalta divenne uno dei più importanti baluardi militari dell’Emilia occidentale.

L'imperatore Enrico II di Franconia nel 1048 lo donò come feudo al monastero dei padri benedettini di San Savino di Piacenza, i quali affidarono la conduzione alla locale famiglia “de Ripalta” che da livellaria ne diventò in seguito proprietaria. All'inizio del XIV secolo lo acquistò il nobiluomo Obizzo Landi di Cerreto.

I Landi, nominati Conti nel 1412 per la fedeltà alla dinastia del Ducato di Milano che governava Piacenza, nel 1507 ottennero la licenza ducale di tenere all’interno del borgo un mercato che attirò traffici e cambia valute ebrei, a beneficio della popolazione locale.

Rivalta diventò in questo modo capoluogo di Comune fino all'Unità d'Italia del 1861 e nel 1862 cambiò la sua denominazione in Rivalta-Trebbia[1]; nel 1889 in Gazzola con conseguente trasferimento nell'attuale sede del Comune[2].

Le battaglie della Trebbia[modifica | modifica wikitesto]

«Il Trebbia è uno dei primari torrenti di questi stati, ...rivolgendosi al Nord corre a Rivalta; entra pomposamente e largo e minaccioso nella fertile pianura rammentando le feroci battaglie che insanguinarono le sue acque...[3]»

Nel corso dei secoli i principali eventi bellici che si svolsero in questa zona vengono ricordati come le “Battaglie della Trebbia”:

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Situata sulla riva sinistra del Fiume appenninico Trebbia, all'altezza dell'attuale borgo fortificato si estraggono le acque rispettivamente nei due rivi: “Rio Comune di Destra” e “Rio Comune di Sinistra” per condurle alla città di Piacenza, ad uso irriguo e delle attività di pianura. Tuttora queste canalizzazioni rappresentano le due maggiori condotte idriche della provincia piacentina.[5]

Itinerario ciclabile della Ciclovia del Trebbia
Itinerario ciclabile della Ciclovia del Trebbia

Bosco di Croara[modifica | modifica wikitesto]

Il Trebbia e i rivi derivati di destra e di sinistra da Rivalta a Piacenza con rappresentazione prospettica del Castello di Rivalta (sec. XVIII)
Il Trebbia e i rivi derivati di destra e di sinistra da Rivalta a Piacenza con rappresentazione prospettica del Castello di Rivalta (sec. XVIII)

A differenza di gran parte dei territori della Pianura Padana, sottoposti nel tempo ad un elevato disboscamento ed opere di bonifica, per ricavare legname ed aprire ampie superfici da destinare al pascolo, a prato o seminativo, il Bosco di Croara rappresenta un'eccezione. Si è conservato fino ad oggi grazie ai proprietari, che hanno utilizzato le radure al suo interno per il pascolo di bovini di razza Limousine, lasciando così inalterata la foresta planiziale tipica della pianura con alberi di Quercia, Acero, Frassino, specie protette di orchidee, anemoni, gigli, e in particolare il raro pungitopo.[6]

Parco Fluviale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 la Regione Emilia-Romagna ha istituito il Parco Regionale Fluviale del Trebbia per tutelare le ampie zone ripariali e di greto del fiume Trebbia.[7]

Importante è la presenza di uccelli migratori, tra cui l'Occhione (simbolo del Parco), l'Airone, la Sterna e il Gruccione. Il parco comprende i territori fluviali dei Comuni di: Rivergaro, Gazzola, Gragnano Trebbiense, Gossolengo, Piacenza, Rottofreno, Calendasco.[8]

Nell'ambito delle attività sul territorio, il Parco sta realizzando una rete di percorsi tematici ed itinerari ciclabili. [9]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La bottega del vasaio nel Presepe vivente
La bottega del vasaio nel Presepe vivente

Presepe Vivente[modifica | modifica wikitesto]

La notte di Natale nel Borgo medievale di Rivalta si svolge dal 1990 la rievocazione della Natività. La popolazione locale anima la rappresentazione in tutta la sua interezza: l’ingresso nel paese dei soldati romani, il censimento della popolazione ordinato da re Erode, il consulto dei Re Magi dall’astrologo, la ricerca di un alloggio di Giuseppe e Maria e le botteghe artigiane di Betlemme.[10]

Personaggi legati al territorio[modifica | modifica wikitesto]

Marco Antonio Ceresa (1488-1526) poeta piacentino dilettante, autore di Somnium Delphili, poemetto ambientato nel suo castello di Momeliano. (G.Fiori Il poeta piacentino Marco Antonio Ceresa e il suo castello di Momeliano BSPc, 1986)

Enrico Millo di Casalgiate ( 1865- 1930) politico e militare italiano.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Boccia Viaggio ai monti di Piacenza (1805), Piacenza 1977
  • Lorenzo Molossi Vocabolario tipografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla Parma, Tipografia Ducale 1832-1834
  • Carmen Artocchini Castelli piacentini - Edizioni TEP Piacenza 1967
  • Gazzola Emergenze e Territorio a cura di Valeria Poli, Comune di Gazzola 2002
  • Alessandra Mordacci Castelli del piacentino Rivalta Editoriale Libertà, Piacenza 2011

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

[[Categoria:Gazzola| ]]

  1. ^ Progetto Au.Gu.Sto. - DigitPA, Regio Decreto Regio Decreto 05/12/1862 Num. 288, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia.
  2. ^ Progetto Au.Gu.Sto. - DigitPA, Regio Decreto 31/05/1889 Num. 129, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia.
  3. ^ Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
  4. ^ La cronaca degli avvenimenti fu scritta dal prevosto don Gian Maria Tombi conservata nella chiesa parrocchiale di Lisignano. (il documento è stato dattiloscritto dalla scuola elementare di Gazzola a.s. 2000-2001)
  5. ^ Fondazione di Piacenza e Vigevano, su www.lafondazione.com. URL consultato il 12 maggio 2015.
  6. ^ Il Bosco di Croara, su parchidelducato.it.
  7. ^ Istituzione del Parco Regionale Fluviale del Trebbia, in Legge Regionale E.R. 04/11/2009 n.19.
  8. ^ Fauna del Parco Fluviale, su parchidelducato.it.
  9. ^ Regione Emilia Romagna, I 10 itinerari ciclabili delle "Ciclovie dei Parchi", su ambiente.regione.emilia-romagna.it.
  10. ^ Con il presepe vivente Rivalta rivive la notte che cambiò il corso della storia, su liberta.it. URL consultato il 12 maggio 2015.