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Antonio Ciacca
foto-da-sostituire Antonio Ciacca ed il suo mentore Benny Golson alla 50ª edizione del Festival internazionale del jazz della Spezia (foto Enrico Amici)
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereJazz
Gospel
Musica classica
Periodo di attività musicale1991 – in attività
Strumentopianoforte
EtichettaMotéma Music[1], Cellar Live Records, YVP Music[2], TwinsMusic Records[3]
Gruppi attualiAntonio Ciacca Trio, Antonio Ciacca 4tet-5tet-6tet-7tet, Antonio Ciacca Big Band, The Cecilia Chorus of New York
Gruppi precedentiSteve Lacy Quartet, Benny Golson Quartet
Sito ufficiale

Antonio Ciacca (Wuppertal, 14 marzo 1969) è un pianista, compositore, arrangiatore, direttore d'orchestra e didatta italiano naturalizzato statunitense.

Diplomato in pianoforte al Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, master in direzione d'orchestra alla Juilliard School e in composizione al City College of New York, dal 2007 al 2011 è stato Direttore della programmazione jazzistica del Lincoln Center for the Performing Arts sotto la direzione artistica di Wynton Marsalis[4]. Docente di Music business alla Juilliard School[5], insegna in corsi e laboratori spesso collegati a festival jazzistici.[6]

Oltre che negli Stati Uniti e in Italia, Ciacca si è esibito in Europa, Giappone, Israele, Qatar e Turchia[7].

Nell'arco della sua carriera ha collaborato con[8] Wessel Anderson, Craig Bailey, James Carter, Art Farmer, Benny Golson, Johnny Griffin, Steve Grossman, Joe Henderson, Lee Konitz, Steve Lacy, Dave Liebman, Wynton Marsalis, Bob Mintzer, James Moody, Mark Murphy, Alan Skidmore, Larry Smith, Eliot Zigmund, la Jazz Heritage Orchestra of Cleveland State University[9], la Jazz Orchestra of the Concertgebouw van Amsterdam[10], lo Young People Chorus of New York City e la New York Pops Symphony Orchestra[11], la Big Band Fenaroli[12], l'Orchestra Giovanile del Teatro Garibaldi di Lucera[13], l'Orchestra della Magna Grecia[14], l’Orchestra Giovanile di Isernia[15], la Kingsville Symphony Orchestra[16].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Adolescenza[modifica | modifica wikitesto]

Nato in Germania, trascorre infanzia ed adolescenza a Volturino, il paese di provenienza della sua famiglia. La musica ascoltata nelle riunioni danzanti — organizzate dai suoi genitori per vivacizzare i sabati invernali paesani — lo stimola a prendere lezioni di pianoforte già nel periodo delle elementari e fino a tutto il triennio della scuola media[17]. Successivamente le abbandona per intraprendere un percorso sportivo calcistico semi-professionistico e per frequentare il liceo scientifico "Ettore Onorato" di Lucera, a cui si iscrive con l'idea di diventare un ingegnere[18]. Nel 1988, dopo la maturità, influenzato dall'ascolto del sassofonista Massimo Urbani[19], decide invece di trasferirsi a Bologna per iscriversi al DAMS e riprendere gli studi classici di pianoforte presso il locale conservatorio.

La passione per il jazz[modifica | modifica wikitesto]

La svolta nella sua vita[20] avviene nel 1989 durante il concerto di Wynton Marsalis a Bologna[21][22][23]. Quella musica semisconosciuta[24] lo impressiona a tal punto da fargli immediatamente decidere di voler diventare un musicista di jazz sotto la guida del miglior insegnante che avesse potuto permettersi, come consigliatogli da Marsalis medesimo in quella stessa circostanza[25]. Destino vuole che il sassofonista Steve Grossman — che suona anche il pianoforte — si trasferisca a Bologna proprio in quel periodo[26], nei pressi della sua abitazione[27]. Incontratolo ad un suo concerto e pensandolo di passaggio per quella singola esibizione, rimane incredulo alla scoperta di poter studiare con un jazzista americano, a tre sole fermate d'autobus di distanza da casa[28].

Vedendo in lui potenzialità ancora inespresse e al di là delle inevitabili difficoltà di idioma, Grossman lo prende da subito a ben volere, dedicandogli molto più tempo rispetto ad altri allievi che a suo giudizio non sarebbero mai diventati dei jazzisti. La fiducia dimostratagli è tale che, già alla sua terza lezione, Ciacca si ritrova ad esibirsi in pubblico a fianco del suo maestro. Gli incontri quotidiani durano anche per intere giornate, con Grossman in grado di ripetere sul pianoforte tutte le dimostrazioni eseguite al sassofono[29].

I quattro anni di studio con lui lo rendono un musicista professionista[30]. Secondo il parere di Grossman[31], per progredire ulteriormente non rimaneva ora che recarsi negli Stati Uniti ed immergersi nel contesto sociologico di cui il jazz rappresenta la superficie[32].

Primo soggiorno oltreoceano[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante stesse sviluppando la sua formazione con un insegnante americano e che, su consiglio dello stesso Grossman, avesse avuto un primo approccio col pianista e didatta Barry Harris frequentando il laboratorio strumentale[33] tenuto durante il Bologna Jazz Festival del 1990[34], Ciacca realizza che continuare a fare pratica con musicisti italiani non era quello che andava cercando e non lo avrebbe aiutato a migliorare. Occorreva trasferirsi dove poter trovare musicisti di livello superiore al suo, ascoltarli swingare e suonare con loro[35]. Decide quindi di seguire il consiglio di Grossman[36] e trovare il modo di trascorrere un po' di tempo negli Stati uniti[37].

L'occasione gli arriva da un suo amico pianista ed insegnante alla Berklee, conosciuto a Bologna[38], che nel 1993 lo invita a Detroit — guarda caso la città natale di Barry Harris — per un soggiorno di tre mesi[39] durante il quale Ciacca approfondisce i suoi studi pianistici alla Wayne State University con Kenny Barron[40]. Le serate passate nei jazz club e le partecipazioni alle jam session gli confermano le ragioni della sua passione per il jazz[41]; in particolare, l'incontro col sassofonista Larry Smith risulta decisivo per la sua carriera musicale[42]. La frequentazione di alcune chiese di varia liturgia lo avvicinano anche alla musica gospel, di cui subisce il fascino[43]. Tra le collaborazioni intraprese in questo campo, quella coi Detroit Gospel Singers[44] si consoliderà nel tempo.

Le esperienze e le collaborazioni in Italia e all'estero[modifica | modifica wikitesto]

Impossibilitato a prolungare la permanenza negli Stati Uniti dalla normativa in materia di immigrazione di quel paese, al rientro in Italia Ciacca si dedica ad organizzare tournée europee con jazzisti fatti venire dall'America[45], così da mantenere un rapporto con essi e, successivamente, acquisita maggior padronanza tecnica, alla formazione di gruppi che lo includono come pianista[46]. Da ciascuna di queste esperienze sul campo attinge sempre nuovi insegnamenti[47]. Nel frattempo, durante periodici soggiorni negli Stati Uniti, approfondisce privatamente lo studio del linguaggio pianistico jazz con Barry Harris e Jaki Byard[48]; cura altresì gli aspetti culturali della sua formazione frequentando a Siena il Corso di Musicologia afroamericana di Marcello Piras[49].

Le collaborazioni più significative di questo periodo sono quelle con Steve Lacy, dal 1997 al 2003 e, dal 1998 ad oggi, con Benny Golson, suo mentore.

Il trasferimento negli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

L'occasione per trasferirsi stabilmente negli Stati Uniti con tutta la famiglia[50] si presenta nell'aprile del 2007, quando gli viene offerta la posizione di direttore della programmazione del Lincoln Center[51] per la quale, nel dicembre dell'anno precedente, aveva sostenuto un colloquio per la selezione tra i candidati[52].

Da quell'anno risiede a New York, ove si esibisce regolarmente in varie formazioni[53].

Nel 2016[54] è stato insignito della cittadinanza statunitense come "straniero di straordinarie abilità"[55].

Attività didattica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una iniziale partecipazione in qualità di assistente di James Moody, Benny Golson e Steve Lacy in alcuni seminari tenuti in Italia, dal 2001 esercita con continuità l'attività di docente in differenti aspetti dell'ambito jazzistico.

Arrangiamento e composizione[modifica | modifica wikitesto]

  • Tuscia in Jazz Masterclass[56][57]
  • Estate Musicale Frentana[58]

Aspetti economici e commerciali del settore musicale (Music Business)[modifica | modifica wikitesto]

  • Juilliard School[59]
  • Appennino Music Festival[60]
  • Sant'Elpidio Jazz Festival
  • Università della Musica di Roma
  • University of Manitoba Jazz Camp[61]
  • Rigas Ritmi Festival[62]
  • Akadma Ashdod Conservatory[63]
  • Rehovot Conservatory[64]
  • Orsara Jazz Summer Camp[65]

Laboratori per orchestra jazz (Big Band)[modifica | modifica wikitesto]

  • Tuscia in Jazz Masterclass[66][67]
  • Estate Musicale Frentana — Big Band Fenaroli[68][69][70][71][72]
  • Marigliano In Jazz Festival[73]
  • Cala Gonone Jazz Festival[74]
  • Winter Break Jazz Workshop New York[75]
  • Westchester Rocks Music Camp White Plains (NY)[76]
  • Big Band Workshop Oleggio[77]
  • Big Band Workshop Taranto
  • Big Band Workshop Nuoro[78]
  • Big Band Workshop Matera
  • NYC Jazz Workshop Modena[79]

Laboratori per voce, strumenti e musica d'assieme[modifica | modifica wikitesto]

  • Appennino Music Festival[80]
  • Lagos Jazz[81]
  • Orsara Jazz Summer Camp[82][83]
  • BasiliJazz — Basilicata Jazz Festival[84]
  • Workshop di Canto e di Gospel Estate Musicale Frentana[85]
  • NYC Jazz Workshop Taranto[86]
  • NYC Jazz Workshop Miasino[87][88]
  • NYC Jazz Workshop Segrate[89]
  • Tetracordo International Music Festival[90]
  • La Spezia Jazz Workshop[91]

Pianoforte[modifica | modifica wikitesto]

  • Orsara Jazz Summer Camp[92][93][94]
  • Piano Jazz Workshop with Antonio Ciacca Pelham (NY)[95]
  • Piano Jazz Workshop Oklahoma[96]
  • Piano Jazz Workshop Vancouver[97]
  • Piano Workshop Miasino[98]
  • Piano Master Class "dalla Musica Classica al Jazz" -  Estate Musicale Frentana[99]

Direzioni artistiche[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Antonio Ciacca , The Music of Antonio Ciacca: 40 Songs Including Maria, Blues for Sonny, Bouncing With Benny, Rush Life: 1, New York, Createspace, 2009, ISBN 978-1448611515.
  • (EN) Antonio Ciacca , Orsara Suite, New York, TwinsMusic Enterprises, 2011.
  • (EN) Antonio Ciacca , Chocolate Suite, New York, TwinsMusic Enterprises, 2011, ISBN 978-0982824993.
  • (EN) Antonio Ciacca , The Art of Jazz Interpretation: Phrasing and articulation of the jazz masters on the classic songs, New York, TwinsMusic Enterprises, 2013, ISBN 978-0982824979.
  • (EN) Antonio Ciacca , 12 Interpretations for Piano, New York, TwinsMusic Enterprises, 2014, ISBN 978-0982824986.
  • (EN) Antonio Ciacca , The Music of Antonio Ciacca - Rush Life, New York, TwinsMusic Enterprises, 2014, ISBN 978-0982824948.
  • (EN) Antonio Ciacca , String Quartet n. 1: P.P.P., New York, TwinsMusic Enterprises, 2016, ISBN 978-0982824955.
  • (EN) Antonio Ciacca , The Music of Antonio Ciacca: Real Book - C Lead Sheet, New York, Createspace, 2017, ISBN 978-1545162347.
  • (EN) Antonio Ciacca , Brigante per guasto d'amore. Opera lirica in due atti, collaborazione di Antonino Bono, libretto di Francesco Snoriguzzi, New York, TwinsMusic Enterprises, 2018.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Registrazioni a proprio nome[modifica | modifica wikitesto]

Registrazioni in collaborazione[modifica | modifica wikitesto]

Tournée[modifica | modifica wikitesto]

Festival[modifica | modifica wikitesto]

  • Barletta Jazz Festival[160]
  • Beat Onto Jazz Festival[163]
  • Charlie Parker Jazz Festival[166]
  • Estate Musicale Frentana[173]
  • Festival Dei Monti Dauni[175]
  • Marigliano In Jazz Festival[191]
  • Oh, Jazz Be Good! Mosciano S.Angelo[196]
  • Sant'Elpidio Jazz Festival[205]
  • Talos di Ruvo Jazz Festival[207]
  • Tetracordo International Music Festival[208]
  • UniversiJazz-Festival Internacional de Jazz de la Universidad de Valladolid[213][214]

Programmi televisivi e radiofonici[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Antonio Ciacca, su Motéma Music Newsletter, Motéma Music LLC. URL consultato il 20 agosto 2018.
  2. ^ (EN) Artist Index, su YVP Music — The Label For European Jazz, YVP Music. URL consultato il 28 agosto 2018.
  3. ^ (EN) Antonio Ciacca, su Twins Music, Twins Music Enterprises. URL consultato il 10 settembre 2018.
  4. ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 ORE, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.
    «Marsalis ha una idea sul taglio da dare alla stagione musicale, e io decido quale musicista meglio si addice per il tipo di concerto che abbiamo in mente. Lo scorso autunno abbiamo dedicato, ad esempio, un festival alla grande Mary Lou Williams (colei a cui si sono ispirati Miles Davis, Charlie Parker, Thelonious Monk, Bud Powell, Tadd Dameron e altri) e io mi sono occupato della scelta degli artisti più adatti a valorizzare il suo stile»
  5. ^ (EN) New Faculty Join Music, Dance, and Drama, in The Juilliard Journal, New York, The Juilliard School, 1º settembre 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.
    «Pianist Antonio Ciacca joined the Jazz faculty last season to teach Business of Jazz. The director of programming at Jazz at Lincoln Center since 2007, Mr. Ciacca began his career as a sideman for such acclaimed jazz artists as Art Farmer, James Moody, Lee Konitz, Johnny Griffin, Mark Murphy, Dave Liebman, and Steve Grossman. Born in Germany and raised in Italy, Mr. Ciacca co-founded and previously served as artistic director of C-Jam Music, a cultural organization and booking agency in Europe. He has worked with legendary musicians Steve Lacy, Benny Golson, and Wynton Marsalis, and has appeared at numerous festivals and venues across Europe and the United States, including Ronnie Scott’s, the National Theater in London, the New York Blue Note, the Village Vanguard, the Detroit International Jazz Festival, and the Rochester International Jazz Festival. A prolific recording artist, his latest CD, Lagos Blues, was released this year by Motéma and features Steve Grossman and Stacy Dillard on tenor sax, Kengo Nakamura on bass, and Ulysses Owens on drums»
  6. ^ Omaggio a Ella Fitzgerald al Teatro Apollo di Lecce, in PMC MAGAZINE, Lecce, PMC Magazine S.r.l., 19 dicembre 2017. URL consultato il 22 agosto 2018.
    «La sua carriera è stata una brillante escalation di traguardi che lo hanno portato a diplomarsi presso il Conservatorio P. Martini di Bologna, proseguendo successivamente con un Master in Composizione al City College di New York ed uno in Direzione d’Orchestra al Juilliard School College. Ha collaborato con i gruppi di Benny Golson e Steve Lacy, quindi dal 2007 vive stabilmente a New York dove è diventato Direttore della Programmazione Jazz al Lincoln Center, vantando una collaborazione quinquennale col grande musicista jazz e classico Wynton Marsalis, oltre ad ottenere la cattedra in Music Business presso il Julliard College»
  7. ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore , su Il Portale del Sud, Centro Culturale Brigantino , 1 maggio 2014 . URL consultato il 24 agosto 2018 .
    «Oltre che negli Stati Uniti Ciacca si è esibito in tutta Europa ed in Giappone, Israele, Qatar e Turchia»
  8. ^ (EN) Craig Harris , Antonio Ciacca Biography , su AllMusic, All Media Network . URL consultato il 30 agosto 2018 .
    «With his imaginative piano playing, Antonio Ciacca has made his presence felt on both sides of the Atlantic. Born in Germany and raised in Italy, Ciacca has accompanied such stellar jazz musicians as Steve Lacy, Craig Bailey, Benny Golson, Art Farmer and Lee Konitz. The founder and music director of the Detroit Gospel Singers, Ciacca performed a twenty city tour of Europe, with the group, in December 2000. He previously toured Europe with the Larry Smith Quartet, in 1995 and 1996, and with Joe Henderson and Steve Lacy in 1999. He performed in Japan with the Eiji Nakayama Quartet in 1998. Playing piano since the age of seven, Ciacca's teachers included Steve Grossman, Kenny Barron, Marcus Bellgrave and Barry Harris. He dedicated his 1998 album, Hollis Avenue, to Jaki Byard, with whom he studied in 1998 and 1999. Ciacca holds a masters in Afro-American musicology from the University of Bologna. Ciacca continues to play a strong role in the evolution of European jazz »
  9. ^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Passo periodi con suoni diversi nella testa, dal quintetto al piano trio, e adesso la big band. Ho appena registrato un cd che si intitola "Bouncing with Benny", dedicato a Benny Golson. Mi sono fatto accompagnare dalla Jazz Heritage Orchestra della Cleveland State University»
  10. ^ (EN) Jazz Orchestra Of The Concertgebouw & Antonio Ciacca, su Bimhuis Jazz Concertzaal, Bimhuis Algemeen Nut Beogende Instelling, 2011. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «His compositions and arrangements will be played by Jazz Orchestra of the Concertgebouw, which was honoured with the Edison award for best Dutch jazz album of 2010»
  11. ^ (EN) Young People's Chorus of New York City Celebrates 25th Anniversary at Carnegie Hall, 2/11, su Broadway World, Wisdom Digital Media, 25 gennaio 2013. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Renowned soprano Renée Fleming hosts a star-studded array of well-wishers from the worlds of classical, pop, jazz, Broadway, and dance. They include Broadway/concert artist Capathia Jenkins, emerging young singer-songwriter Kate Davis, the Antonio Ciacca Jazz Trio, and the Stephen Petronio Dance Company, who will join the Young People's Chorus of New York City and The New York Pops in a spectacular showcase, musically launching them into their second quarter century»
  12. ^ Omar Crocetti, Stagione Didattica e Concertistica EMF 2016 , su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 6 febbraio 2016. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «La formazione orchestrale internazionale inizierà nel mese di luglio con i concerti dell’Ensemble Classic Fenaroli e della Big Band Fenaroli a cura del M° Antonio Ciacca»
  13. ^ Gran Gala dell’Orchestra Giovanile Teatro Garibaldi di Lucera con il jazzista Antonio Ciacca, in Il Frizzo New, Lucera, Lucera Net Journal, 15 aprile 2016. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «A credere vivamente nell’Orchestra e a darle man forte in questa delicata fase di crescita è nientemeno che Antonio Ciacca, il compositore, didatta e pianista originario di Volturino ma lucerino di adozione, il quale può essere definito l’artista più completo del panorama musicale contemporaneo newyorkese. (...)  Ha composto uno splendido “Stabat Mater” eseguito a gennaio scorso – a chiusura della programmazione degli eventi natalizi – nella Cattedrale di Volturino in anteprima mondiale proprio dall’Orchestra Giovanile “Teatro Garibaldi” di Lucera. Ciacca, da vero intenditore, ha da subito apprezzato il nostro sodalizio musicale intravedendo in esso dei giovani di sicuro talento, visionandone in rete, su social media, dei video di lavori ed esibizioni ed ora aiuterà nel “decollo” questi artisti contribuendo al loro progetto di percorso formativo. (...) Il 13 maggio al Teatro Garibaldi avrà luogo un evento straordinario, la prima edizione del “Gran Gala” annuale dell’Orchestra Giovanile “Teatro Garibaldi”, che vedrà l’esibizione della stessa con l’esecuzione della sinfonia n. 1 in Sol Minore composta da Ciacca»
  14. ^ Il tributo dell'Orchestra della Magna Grecia una delle più influenti cantanti jazz della storia, in CorriereSalentino.it, Lecce, Dario De Carlo, 25 dicembre 2017. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «L'Orchestra della Magna Grecia sarà diretto dal M° Antonio Ciacca, pianista, compositore e direttore d'orchestra italo americano»
  15. ^ Tetracordo Summit 2018 a Isernia, in ANSA, Roma, 10 luglio 2018. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «L'evento - si legge nella nota dell'Associazione Tetracordo - è uno scambio culturale e musicale tra America, Francia, Spagna, Olanda e Medio Oriente. L'edizione di quest'anno si terrà sotto la supervisione del Dipartimento di Stato americano per gli Affari culturali e l'Educazione. (...) Tra i partecipanti anche la cantante israeliana Yaala Ballin, il compositore francese Stéphane Delplace, il direttore d'orchestra Antonio Ciacca, il fisarmonicista Samuele Telari»
  16. ^ (EN) Season Opener: Antonio Ciacca, Conductor/Composer/Pianist and Dr. Jose Flores, Violin, su Kingsville Symphony Orchestra, Texas A&M University-Kingsville Music Department. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Concert Program: Vivaldi, Four Seasons - Fall and Winter. Ciacca, Symphony No. 1 in G minor Guest Conductor, Antonio Ciacca. Intermission Brahms, Symphony No. 1 in G minor, Op. 68, Finale Tchaikovsky, Symphony No. 4 in F minor, Op. 36, Finale»
  17. ^ I ragazzi dell’Orchestra Giovanile di Lucera intervistano Antonio Ciacca, in Adesso Il Sud, Lucera, Associazione Oratorio/Circolo Giovanni XXIII editore, 24 aprile 2016. URL consultato il 6 ottobre 2018.
    «A Lucera nel 1980 ho iniziato a studiare con Pasquale Ieluzzi per tutti e tre gli anni delle scuole medie»
  18. ^ Agostino Del Vecchio,  Antonio Ciacca, il blues man foggiano a New york, in  Statoquotidiano.it,  Foggia,  4 marzo 2010. URL consultato il  24 agosto 2018.
    « I miei genitori mettevano insieme un gruppo di danza ogni sabato, durante l’inverno. Sono cresciuto su una montagna e non c’era molto da fare durante l’inverno, così ogni sabato in un villaggio con tre suonatori di fisarmonica c’era gente che danzava tutta la notte. Quello è stato il mio primo incontro con il mondo della musica. Ho deciso di iniziare a conoscerla meglio durante i miei anni di scuola media. Ho preso tre anni di lezioni di pianoforte a partire da 11 anni. Quando ho iniziato la scuola superiore, però, ho deciso di diventare un giocatore di calcio, cosa che ho proseguito per qualche tempo fino ad essere un semi-professionista. Mi sono recato, poi, al liceo con l’intenzione di diventare un ingegnere»
  19. ^ I ragazzi dell’Orchestra Giovanile di Lucera intervistano Antonio Ciacca, in Adesso Il Sud, Lucera, Associazione Oratorio/Circolo Giovanni XXIII editore, 24 aprile 2016. URL consultato il 6 ottobre 2018.
    «Com’è nato l’amore per il jazz? All’enoteca regionale permanente di Lucera ed in particolare con la figura di Massimo Urbani, il mio mito»
  20. ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale).
    «Hearing Wynton Marsalis changed his life»
  21. ^ (EN) Wynton Marsalis in Bologna, su Official Website of Wynton Marsalis, Wynton Marsalis Enterprises. URL consultato il 24 agosto 2018.
    «ensemble: Wynton Marsalis, date: Tuesday, January 31st, 1989, venue: Palazzo Dello Sport, location: Bologna, Italy»
  22. ^ Be part of history — La storia del Bologna Jazz Festival, dalle origini alle ultime edizioni degli anni 2000. Come la musica può dare forma ad una città, e viceversa, su BJF—Sito ufficiale del Festival jazz di Bologna, Associazione Culturale Bologna in Musica . URL consultato il 26 agosto 2018 .
    «Il Comune decise di non organizzare più Jazz Bologna, puntando su un Festival di pochi giorni organizzato da Max Roach, designato a direttore artistico. “JazBo” si tenne al Palasport il 30 e 31 gennaio 1989, preceduto da una serata in sala Europa del duo Max Roach e Cecil Taylor. Le tre sere videro l’alternarsi delle varie formazioni di Max Roach nonché l’esibizione del World Saxophone Quartet e del gruppo di Wynton Marsalis, assoluta novità per Bologna»
  23. ^ Pino Candini, La saga di Max Roach nel festival ritrovato. La rassegna bolognese, ripresa dal 29 al 31 gennaio dopo ben quattordici anni, ha avuto nel grande batterista un costante punto di riferimento. E’ stata una nuova e interessante strada, ma non certo percorsa senza sbandamenti (abstract), in Musica jazz, XLV, n. 3, marzo 1989, pp. 10-13, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 24 agosto 2018.
    «il 31 Wynton Marsalis Sextet: Wynton Marsalis, Todd Williams, Wessel Anderson, Marcus Roberts, Reginal Veal, Herlin Riley»
  24. ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 ORE, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 1º settembre 2018.
    «A completo digiuno di musica jazz, assistette al concerto di Wynton Marsalis a Bologna. «Si apriva davanti ai miei occhi, il mondo sconosciuto del swing», racconta Ciacca. Rapito dal carisma di Marsalis, decise di incontrarlo terminata la serata»
  25. ^ (EN) Greg Thomas , Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale).
    «After Ciacca went backstage and said: "I want to do what you do," Marsalis had a quick response: "Okay, get the best teacher you can."»
  26. ^ Lo zingaro del jazz che si è fermato qui. Da New York alle Due Torri, in Il Resto del Carlino, Bologna, Poligrafici Editoriale, 18 settembre 2011. URL consultato il 26 agosto 2018.
    «Preferisce la vita placida del quartiere, due chiacchiere con il gelataio o con qualcuno al mercatino, lì a due passi. Aneddoti. Curiosità. Ma anche drammi di un’esistenza «che è stata per anni quella di uno zingaro del jazz, e che dal 1989, dopo due anni passati a Latina, mi vede stabilmente qui a Bologna». Perché scelse la nostra città? «Fui spinto da Alberto Alberti, l’uomo che ha portato il jazz a Bologna. Io qui avevo suonato nel 1972, con Elvin Jones, che nei primi anni ’60 era stato il batterista di John Coltrane. Alberti aveva carisma, amava il jazz e i musicisti, e di musica ne capiva»»
  27. ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale).
    «"Right at that moment," Ciacca says, "the god of jazz was watching, and he made sure that one of the greatest tenor saxophone players in jazz moved from New York City to Bologna, next door to where I was living."»
  28. ^ (EN) Eric Nemeyer , Antonio Ciacca  (PDF), in Jazz Inside Magazine , 4 , 3 , Filadelfia , Eric Nemeyer Corporation, ottobre  2012 , pp. 4, 6, 8, 10, 12 . URL consultato il 30 settembre 2018  (archiviato dall'originale).
    «So I went to a club and heard Steve Grossman. I thought he was an American like Wynton — traveling and just stopping by to play a gig. So I asked him where I can study this music. He said, “You can study with me.” I told him, “I don't have the money to come to New York.” He said, “I don’t live in New York. I live in Bologna.” I couldn't believe it. It took me three bus stops to get to his house»
  29. ^ (EN) Eric Nemeyer , Antonio Ciacca  (PDF), in Jazz Inside Magazine , 4 , 3 , Filadelfia , Eric Nemeyer Corporation, ottobre  2012 , pp. 4, 6, 8, 10, 12 . URL consultato il 30 settembre 2018  (archiviato dall'originale).
    «I spent the entire day talking to a man where I didn't understand one word — because my knowledge of English was zero. He was talking to me and playing for hours. And everything he played on the saxophone, he could play on the piano. It was my first shock. He had all of the instruments in his house too — piano, bass, drums—and he could play them all. Of course, after ten years playing with Elvin Jones, you’re going to know something about playing drums. Steve taught me to love Thelonious Monk, Johnny Griffin. I was with him all day, every day. By my third lesson I was on the stage playing with him. I don’t know what I played. He told me, “Don’t worry, just play.” I was getting lost every five bars. He said, “Don’t worry, just play.” It was great. He had regular students that after a one hour lesson, he would get paid and send them home — and I got to stay there all day. That was a shock for me. He said, “They will never become jazz musicians. You will become a jazz musician.” Steve was seeing something in me that I wasn’t»
  30. ^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 15 ottobre 2018.
    «Il sassofonista Steve Grossman si era da poco trasferito a Bologna, dove tutt'ora vive, e ho iniziato a studiare musica jazz con lui. Quattro anni dopo ero un musicista di professione»
  31. ^ Scappo in America a fare il Jazzista: la singolare storia di Antonio Ciacca, su Linkiesta, Linkiesta.it S.p.A., 22 settembre 2011. URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «Steve Grossman mi consigliò i maestri da cui andare (Barry Harris) e dove andare (negli Usa)»
  32. ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale).
    «But to go deeper, he told me to go to the States to learn the sociological environment that produces jazz — Ciacca says. He'd say jazz is the surface, but if you don't know what is beneath that, you don't really understand»
  33. ^ Marcello Piras, JazBo: se il bebop sale in cattedra (abstract), in Musica jazz, XLVI, n. 4, aprile 1990, pp. 22-23, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «Laboratorio strumentale tenuto da Art Taylor e Barry Harris»
  34. ^ Libero Farné, JazBo: bop immersion (abstract), in Musica jazz, XLVI, n. 4, aprile 1990, pp. 19-22, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «Monk Legacy: Johnny Griffin, Barry Harris, Ben Riley, Peter Washington»
  35. ^ (EN) Eric Nemeyer , Antonio Ciacca  (PDF), in Jazz Inside Magazine , vol. 4, n. 3, Filadelfia , Eric Nemeyer Corporation, ottobre  2012 , pp. 4, 6, 8, 10, 12 . URL consultato il 30 settembre 2018  (archiviato dall'originale).
    «I was getting my education with an American musician. The big problem was that I was playing gigs with Italian players and I couldn't relate to them — because they weren’t playing what I was looking for, which was also what Steve was looking for — like playing with better players, keeping your ears open, listening, swinging, playing with a rhythm section. So I never felt comfortable playing with anyone other than Americans. I knew I couldn't be there. I needed to go somewhere else»
  36. ^ (EN) Ciacca Antonio, su Europe Jazz Network, Europe-wide association of producers and presenters of creative jazz and improvised musics. URL consultato il 19 ottobre 2018.
    «Soon he decided, with Grossman’s encouragement, to go to the US and follow his new passion. This decision led him to Detroit»
  37. ^ (EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF), in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP). URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'originale).
    «There is only one place that you can go to take it to the next level—where the people speak the mother language. If you want to learn Chinese, there is no better place than China. If you want to learn jazz, there is no better place than the United States, and New York City»
  38. ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012. URL consultato il 20 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale).
    «His father, Dennis Burk, was an internationally active conductor and the son of Russian and Polish immigrants. Greg's mother, Giovanna Collonelli, was a singer and linguist who came to the U.S. in her 20's. In her native Italy, she was a trained opera singer and winner of a national competition to study at La Scala in Milan»
  39. ^ (EN) John Barron, Antonio Ciacca: Bringing People Together Through Swing, su All About Jazz, 9 giugno 2009. URL consultato il 20 ottobre 2018.
    «I met this guy in Bologna. His mother was actually from Bologna and his father was from Detroit. He's a brilliant pianist and a teacher at Berklee College of Music named Greg Burk. So he invited me to come to Detroit and I said, "Okay, sure, I'll come." I also had Steve Grossman telling me at the time that I had to go to the United States and play with the real cats. I wanted to learn everything about American musical culture—the American songbook, gospel, blues, everything that is a part of American music. So I went to Detroit for three months and met so many wonderful musicians. There were some great up-and-coming people there like James Carter, Karriem Riggins, Carlos McKinney. We were all in our early 20s back then»
  40. ^ (EN) Antonio Ciacca Quartet: Jazz played with earthiness, fire and intellect, su Magnatune, John Buckman. URL consultato il 20 ottobre 2018.
    «In 1993, he moved to Detroit to study at Wayne State University with Kenny Barron»
  41. ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012. URL consultato il 20 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale).
    «Ciacca was shocked by the openness and sharing."So at that exact moment in Detroit," he says, "I understood why I liked jazz more than classical. Why I felt something that I never felt in any other kind of music."»
  42. ^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 20 ottobre 2018.
    «Detroit era ancora una potenza economica, la General Motors dava lavoro e la città era piena di locali. Lì ho imparato cosa sia la cultura afro-americana. Per tre mesi ho frequentavo i jazz club alla ricerca dei grandi maestri ancora in vita: Eddie Russ, Marcus Belgrave, Larry Smith. Per loro era molto strano essere approcciati dall'unico bianco del quartiere e commentavano: "Se è così pazzo da essere qui, ci sarà pure una ragione!" (…) Non posso dimenticare l'incontro con Larry Smith che mi ha davvero cambiato la vita. Sono salito sul palco per suonare un pezzo con lui. Il giorno dopo facevo parte del suo gruppo. Larry non esitò a licenziare il pianista per avermi. Rimasi senza parole. Col tempo mi sono reso conto che i grandi jazzisti non guardano al colore della pelle dei loro colleghi. Luis Armstrong, quando gli chiesero di non usare un batterista bianco per un concerto a New Orleans, si rifiutò. Cancellò il concerto e in quella città non ci tornò più»
  43. ^ (EN) Stephanie Jones, Antonio Ciacca’s Inclusive Vibration, in Hot House Jazz Magazine, n. 10, New York, Gwen Kelley, ottobre 2018, p. 19. URL consultato il 28 settembre 2018.
    «Antonio has spent significant time in two of the music’s most fertile hubs: New York and Detroit. Beyond having the chance to study and play with certain architects of the music including Art Farmer, Kenny Barron, Jackie Byard and Lee Konitz, Antonio also took the opportunity to begin working within a denominational cross section of churches. “Lutheran, Catholic, Baptist, Methodist—this is all music that contributed to the birth of jazz. So, I want to absorb that firsthand,” he says»
  44. ^ Scopri tutto su Detroit Gospel Singers, in Music Club, Fermo, 2002. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Nel 1993 il coro incontra il pianista-compositore Antonio Ciacca, che allora risiedeva a Detroit ed era un assiduo frequentatore della Chiesa of the New Covenant Baptist, dove il coro si esibiva. (...) La supervisione musicale di Antonio Ciacca ha portato i DGS ad includere nel loro repertorio brani di chiara ascendenza africana come Kum By Yah o del repertorio liturgico europeo come l’Adeste Fideles, comunque cantati nel perfetto stile di Detroit che ha prodotto giganti quali: Marvin Gaye, Aretha Franklin, Bobby Bluebland»
  45. ^ (EN) Ted Panken , Antonio Ciacca. Finding the Ferrari level  (PDF), in Ed Enright e Aaron Cohen (a cura di), DownBeat , vol. 77, n. 6, Chicago , Frank Alkyer, giugno  2010 , p. 22 , ISSN 0012-5768  (WC · ACNP). URL consultato il 22 ottobre 2018 .
    «Unable to continue his American education because of immigration issues, Ciacca and his wife, Giusy, a musicologist, decided to arrange gigs for such American heroes as Benny Golson, Art Farmer, Lee Konitz and Steve Lacy»
  46. ^ (EN) Eric Nemeyer , Antonio Ciacca  (PDF), in Jazz Inside Magazine , vol. 4, n. 3, Filadelfia , Eric Nemeyer Corporation, ottobre  2012 , pp. 4, 6, 8, 10, 12 . URL consultato il 22 ottobre 2018  (archiviato dall'originale).
    «So the only way I could survive was to book tours and musicians from America so I could play with them. I kept inviting Art Farmer, Lee Konitz, James Moody and all the guys. No one ever said no. No one ever said, “I’m not going to play with you.” On the side I would do gigs with other players in Italy—and I felt I was wasting my time»
  47. ^ Marco Losavio, Intervista ad Antonio Ciacca, su JazzItalia, maggio 2011. URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «Nella tua carriera artistica spiccano nomi di rilevo come Art Farmer, Lee Konitz, Johnny Griffin, Benny Golson, Steve Lacy…ci sarebbe sicuramente da raccontare qualcosa per ognuno di essi… chi ti porti dentro in qualche modo e per quale aspetto? Ciacca:Tutti! Lee Konitz non solo perchè è stato il primo grande maestro con il quale ho suonato ma perché vado spesso a casa sua a studiare con lui. Art Farmer mi disse di studiare Ellington, Johnny Griffin mi fece capire l'importanza di essere un virtuoso del proprio strumento, per Benny Golson dovrei scrivere un libro su tutti gli insegnamenti nel business e nella scrittura che mi ha dato. Lacy mi ha fatto amare Monk ed Ellington fino alla follia. Mi ha fatto scoprire il Jazz pre Bop, New Orleans, i grandi pianisti Stride»
  48. ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012. URL consultato l'8 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale).
    «He's studied privately with Barry Harris, Kenny Barron and Jaki Byard. Ciacca found Byard in Hollis, Queens, and studied with him for an intensive week, right before Byard was shot and killed in 1999. "He made me fall in love with pre-bebop piano playing," Ciacca says»
  49. ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 ORE, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «A Siena frequenta il corso in musicologia afroamericana di Marcello Piras. Si addentra nella storia musicale tanto amata dal grande Marsalis. "Studiavamo le origini del jazz e le scoperte delle partiture di fine ‘800 dei pianisti di Harlem. Ci occupavamo della musica di Louis Moreau Gottschalk, un pianista americano di origine creola che aveva studiato musica a Parigi". "Il corso in musicologia era unico nel suo genere. Negli Usa non si studiava questa materia e Marsalis spesso mi diceva che un giorno avrebbe voluto produrre quella musica"»
  50. ^ Marco Losavio, Intervista ad Antonio Ciacca, su JazzItalia, maggio 2011. URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «E’ stato facile adattarsi? Parlo anche dal punto di vista burocratico, l’inserimento della famiglia, i figli, che sono 5! Sappiamo tutti, tra l’altro, dei costi altissimi, ma magari si riesce ad ovviare… Ciacca: Lo shock culturale è stato forte sopratutto venendo da un paesino dell’appennino bolognese, Vergato. Le abitudini alimentari, lo spazio, i ritmi di una città enorme. Abbiamo cambiato tre appartamenti prima di comprare la nostra casa tipica americana nel verde con giardino, garage, e tanto spazio. Adesso siamo felici. L’iniziale working visa è diventata Green Card dopo tre anni. L’assicurazione sulla salute, le scuole, la patente americana...se metti tutto insieme non è una passeggiata...»
  51. ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 ORE, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «Il momento giusto arriva nel 2007 quando rispondendo ad una offerta di lavoro del Lincoln Center che prevedeva la stesura di un progetto musicale, riceve la telefonata della sua vita. «Antonio, abbiamo scelto te per la posizione di direttore della programmazione del Lincoln Center», gli comunica Wynton Marsalis. Ciacca prepara le valigie e insieme a moglie e 5 figli si trasferisce a New York.»
  52. ^ Antonio Ciacca piano, composizione, su JazzItalia, 12 giugno 2011. URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «La grande conoscenza dei meccanismi del Music Business ha determinato l'incarico di Direttore della Programmazione al Jazz At Lincoln Center e l'insegnamento alla Juilliard»
  53. ^ L'attività newyorkese di Antonio Ciacca è documentata su The New York City Jazz Record, pubblicazione mensile in lingua inglese distribuita gratuitamente in tutta la città di New York in centinaia di luoghi come jazz club, negozi di dischi, negozi di strumenti musicali, scuole e università, che contiene caratteristiche, recensioni e annunci di concerti riguardanti la musica jazz, disponibile sia in versione cartacea che digitale, in formato PDF, scaricabile liberamente. Digitando Antonio Ciacca nel box di ricerca del sito web, si ottengono i link ai numeri del periodico in cui compaiono, nella rubrica Event calendar, sedi e date delle sue esibizioni.
  54. ^ Avendo preliminarmente ottenuto nel 2010 la Green Card, trascorsi tre anni di soggiorno nel paese con l'iniziale employment authorization document.
  55. ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Sito ufficiale del Festival internazionale del jazz della Spezia. URL consultato il 31 agosto 2018.
    «E’ stato insignito della cittadinanza americana come straniero di abilita’ straordinarie»
  56. ^ Tuscia in Jazz Masterclass, su JazzItalia. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Insegnanti: Arrangiamento e Composizione e Big Band Antonio Ciacca»
  57. ^ Antonio Ciacca in Italia: seminari, concerti, direzione di orchestre e l'esecuzione di una suite in anteprima mondiale, su JazzItalia, 10 luglio 2011. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Dal 25 al 31 luglio Ciacca indosserà le vesti di insegnante di "Arrangiamento e Composizione" nell'ambito dei prestigiosi seminari di Tuscia In Jazz»
  58. ^ Omar Crocetti, Seminario di composizione Jazz EMF, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 17 maggio 2013. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «La parte della stagione 2013, dedicata alla formazione internazionale, inizierà nel mese di luglio con i concerti dell’Ensemble di Ottoni Internazionale Fenaroli, del Seminario di composizione Jazz e la formazione della Big Band Fenaroli, a cura del M° Antonio Ciacca»
  59. ^ (EN) New Faculty Join Music, Dance, and Drama, in The Juilliard Journal, New York, The Juilliard School, 1º settembre 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.
    «Pianist Antonio Ciacca joined the Jazz faculty last season to teach Business of Jazz»
  60. ^ Antonio Ciacca piano, composizione, su JazzItalia, 12 giugno 2011. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Appennino Music Festival Silla (BO):"The Sound Of Jazz " workshop sul Music business»
  61. ^ (EN) The business of music with Juilliard's business of jazz professor Antonio Ciacca, su Manitoba Music, Manitoba Music Industry Association Inc., 9 novembre 2011. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Promoter: Manitoba Music,TD Winnipeg International Jazz Festival, University of Manitoba»
  62. ^ (LV) Dominique Eade un Antonio Ciacca meistarklases, su Sito ufficiale del Festival Rigas Ritmi, Rigas Ritmi Festival. URL consultato il 14 settembre 2018.
  63. ^ (EN) Scott H. Thompson, Antonio Ciacca's Israeli Tour Set For November 1-3, su All About Jazz, 22 ottobre 2012. URL consultato il 6 ottobre 2018.
    «Ashdod – Antonio Ciacca leads class in the Conservatorium – Master Class on Music Business»
  64. ^ (EN) Scott H. Thompson, Antonio Ciacca's Israeli Tour Set For November 1-3, su All About Jazz, 22 ottobre 2012. URL consultato il 6 ottobre 2018.
    «Rehovot – Concert and lesson in Rehovot Conservatorium»
  65. ^ Seminario di piano jazz con antonio ciacca alla X edizione di Orsara Jazz, su Infonotizie, Officine Informatiche S.r.l., 4 aprile 2013. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Masterclass: Music Business»
  66. ^ Tuscia in Jazz Masterclass, su JazzItalia. URL consultato il 15 settembre 2018.
    «Insegnanti: Big Band Antonio Ciacca»
  67. ^ Tutto pronto per il Tuscia in jazz spring, in Tusciaweb, Viterbo, Tusciaweb S.r.l., 28 marzo 2012. URL consultato il 15 settembre 2018.
    «Masterclass, cui sono iscritti oltre 100 giovani da tutta Europa, Concerti, Seminari, Clinics, Jam Session, aperitivi musicali e mostre si susseguiranno per 5 giorni. Tra i grandi nomi presenti alla manifestazione citiamo: Peter Bernstein, Gegè Telesforo, Francisco Mela, Dario Deidda, Rick Margitza, Flavio Boltro, Rosario Giuliani, Antonio Ciacca, Pippo Matino, Gegè Munari e Giorgio Rosciglione»
  68. ^ Antonio Ciacca in Italia: seminari, concerti, direzione di orchestre e l'esecuzione di una suite in anteprima mondiale, su JazzItalia, 10 luglio 2011. URL consultato il 15 settembre 2018.
    «Dal 15 al 18 Luglio Ciacca sarà a Lanciano e dirigerà la Big Band Fenaroli nell'ambito dell'Estate Musicale Frentana (Teatro Fenaroli). Si eseguiranno brani di Ciacca arrangiati per Big Band come "Rush Life", "Lagos Blues", "Bouncing With Benny"»
  69. ^ Omar Crocetti, Seminario di composizione Jazz EMF, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 17 maggio 2013. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «La parte della stagione 2013, dedicata alla formazione internazionale, inizierà nel mese di luglio con i concerti dell’Ensemble di Ottoni Internazionale Fenaroli, del Seminario di composizione Jazz e la formazione della Big Band Fenaroli, a cura del M° Antonio Ciacca»
  70. ^ Omar Crocetti, Seminario Big Band Fenaroli  (PDF), su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 17 maggio 2013. URL consultato il 15 settembre 2018.
    «Direttore e docente: Antonio Ciacca»
  71. ^ Luigi Piovano, Seminario Big Band Fenaroli , su Teatro Comunale Fedele Fenaroli, Comune di Lanciano, 12 febbraio 2014. URL consultato il 15 settembre 2018.
    «La parte della stagione 2014, dedicata alla formazione internazionale, inizierà nel mese di luglio con (…) la formazione della Big Band Fenaroli, a cura del M° Antonio Ciacca e con la partecipazione straordinaria della special guest Alice Ricciardi, che proporrà nel concerto finale, una nuova composizione in committenza, per la promozione di musica contemporanea inedita e rinnoverà la triennale collaborazione internazionale con il New York Jazz Workshop»
  72. ^ Omar Crocetti, Stagione Didattica e Concertistica EMF 2016 , su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 6 febbraio 2016. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «La formazione orchestrale internazionale inizierà nel mese di luglio con i concerti dell’Ensemble Classic Fenaroli e della Big Band Fenaroli a cura del M° Antonio Ciacca, con la partecipazione straordinaria della special guest Cedric Shannon Rives, già presente a Lanciano come direttore e solista del Gospel, che proporrà, nel concerto finale, anche una nuova composizione in committenza, per la promozione di musica contemporanea inedita e rinnoverà la collaborazione internazionale con il New York Jazz Workshop»
  73. ^ Carmine Aymone e Alessandra del Prete, Marigliano in Jazz 2012, in Infosannio, Benevento, 5 aprile 2012. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Nasce un ponte artistico-professionale tra Marigliano, la Campania e la Juillard School of Music di New York grazie al seminario per musicisti sulla “Big Band Jazz” diretto dal m° Antonio Ciacca inserito negli eventi della sesta edizione del Marigliano In Jazz Festival 2012»
  74. ^ Penultimo weekend con Forma e Poesia nel Jazz, su Tracce di Sardegna. URL consultato il 17 settembre 2018.
    «Nell'ambito del ventiseiesimo festival Cala Gonone Jazz, un workshop dedicato alla musica per big band tenuto da Antonio Ciacca e Andy Farber, e suggellato con un concerto nel luglio del 2013»
  75. ^ (EN) Antonio Ciacca Presents The New York City Jazz Workshop, su NYC Jazz Workshop, TwinsMusic Enterprises. URL consultato il 15 settembre 2018.
    «Winter Break Jazz Big Band Workshop, february 16-21,2014 — Michiko Rehearsal Studio New York»
  76. ^ (EN) Westchester Rocks Music Camp 2014, su NYC Jazz Workshop, TwinsMusic Enterprises. URL consultato il 16 settembre 2018.
    «Antonio Ciacca, an instructor from The Juilliard School, will conduct a Jazz Big Band Workshop the week oj june 30th only with a concert on july 5»
  77. ^ Antonio Ciacca: da New York alla piazza di Oleggio, in Free Novara, Novara, Gianmaria Balboni, 17 luglio 2014. URL consultato il 17 settembre 2018.
    «Sarà il newyorkese Antonio Ciacca a dirigere la Big band Avant Orchestra che venerdì 18 luglio in Piazza Martiri ad Oleggio alle 21,30 rende omaggio al più importante musicista del secolo scorso il grande Duke Ellington. (…) Infine lunedì 21 Luglio alle ore 21 nel cortile del Museo di Oleggio il concerto degli allievi della Masterclass NYC Jazz Workshop tenuto dal M° Antonio Ciacca»
  78. ^ Penultimo weekend con Forma e Poesia nel Jazz, su Tracce di Sardegna. URL consultato il 17 settembre 2018.
    «Intermezzo ha accettato con entusiasmo la proposta di costituire un'orchestra stabile, composta per la maggior parte, se non esclusivamente, da musicisti nuoresi, fornendo loro supporto logistico e la possibilità di inaugurare il progetto all’interno del diciannovesimo festival Internazionale Animanera. Lo scorso novembre si è svolta una nuova collaborazione con Antonio Ciacca, che ha diretto il CGJ collective, formazione di nove elementi, in due concerti che si sono tenuti a Nuoro come anteprima della rassegna Animanera edizione 2014»
  79. ^ NYC Jazz Workshop Modena, su Espo Modena, 18 novembre 2015. URL consultato il 19 settembre 2018.
    «Workshop per Jazz Big Band, Orchestra d’archi e cantanti»
  80. ^ C.S., Appennino Musica Festival (PDF), in Portici, n. 3, Bologna, Provincia di Bologna, giugno 2002, p. 5, ISSN 1590-7740 (WC · ACNP). URL consultato il 7 settembre 2018.
    «Tutte le sere ci sarà jazz club con il quintetto del direttore artistico del festival: Antonio Ciacca. I workshop si terranno nelle aule della scuola media comunale tutti i giorni del festival»
  81. ^ (PT) Lagos Jazz 2008 – VII Ciclo de Jazz, su Programa de Festas, WordPress.com, 10 luglio 2008. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Workshops (Centro Cultural de Lagos, das 14h às 17h): Antonio Ciacca (USA, piano/combo)»
  82. ^ Seminario di piano jazz con antonio ciacca alla X edizione di Orsara Jazz, su Infonotizie, Officine Informatiche S.r.l., 4 aprile 2013. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Antonio Ciacca: piano, combo»
  83. ^ Filmato audio Ilenia Carlantuono, Intervista ad Antonio Ciacca, su YouTube, 2016. URL consultato il 19 settembre 2018.
    «Dal 28 al 31 luglio la dodicesima edizione dell'Orsara Jazz Summer Camp 2016»
  84. ^ Michele Capolupo, Seminario Tecniche di improvvisazione jazz e blues e concerto di Antonio Ciacca quartet Italian American Songbook feat Andy Farber – Basilijazz 2012, in Sassilive, Matera, 22 luglio 2012. URL consultato il 19 settembre 2018.
    «Domenica 22 luglio 2012 Basilijazz presenta, per il suo terzo appuntamento dell’edizione 2012, un’intera giornata dedicata al Jazz d’oltreoceano, all’interno del suggestivo scenario offerto dal Monastero dei Frati minori di Craco. Spazio alla formazione, alle 17.30, con il seminario  “Tecniche d’improvvisazione jazz e blues ” &  “Musica d’insieme” tenuto da due ospiti d’eccezione: i docenti della Juilliard School di New York City, Antonio Ciacca  (pianista, compositore ed insegnante) & Andy Farber (sassofonista, compositore, arrangiatore)»
  85. ^ Luigi Piovano e Omar Crocetti, Seminario di composizione Jazz EMF, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 17 maggio 2013. URL consultato il 19 settembre 2018.
    «L’anno 2013, vede concerti integrati strettamente alle attività di formazione e di divulgazione musicale, con i Workshop di Canto e di Gospel»
  86. ^ Antonio Ciacca per un inestimabile Seminario di Jazz, in Viv@voce, Taranto. URL consultato il 19 settembre 2018.
    «La settimana che precede la Pasqua quest’anno a Taranto sarà arricchita dalla presenza del pianista e compositore Antonio Ciacca che terrà un seminario di ben tre giorni presso la prestigiosa Accademia dei Due Mari. (…) Il seminario prevede lo studio dei fondamenti del Jazz: Blues, Swing e improvvisazione; del repertorio diviso in Standards e Jazz tunes e un’appendice dedicata al music business»
  87. ^ Marcello Giordani, Il festival jazz di Miasino compie 15 anni e si regala un’orchestra, in La Stampa, Torino, GEDI Gruppo Editoriale, 5 agosto 2015. URL consultato il 17 settembre 2018.
    «Dagli Stati Uniti, da Atlanta, arriva il «Crooner Sweet Lu» Olotusin e da New York il pianista e direttore d’orchestra Ciacca. (...) I due ospiti americani terranno un seminario jazz a Miasino fino a sabato quando si terrà anche il concerto dei partecipanti al corso «NYC jazz workshop»»
  88. ^ Jazz Master Class, su Associazione Turistica Proloco Miasino, Proloco Miasino, 2016. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «2-3-4-5 agosto 2016 Workshop con Antonio Ciacca e Cedric Shannon Rives»
  89. ^ Nyc Jazz Workshop con Antonio Ciacca, su JazzItalia, 2014. URL consultato il 19 settembre 2018.
    «E’ un grande piacere organizzare un evento di notevole prestigio e contenuto a Segrate. Nei giorni di giovedi’ 20, venerdi’ 21 e sabato 22 Novembre 2014 si terrà la prima edizione del NYC Jazz Workshop con il M° Antonio Ciacca»
  90. ^ Tetracordo International Music Festival: a Isernia quattro giorni di eventi, in isNews, Isernia, Maxima Editore S.r.l., 5 giugno 2017. URL consultato il 20 settembre 2018.
    «L'edizione di quest'anno si avvale di prestigiose collaborazioni con i docenti della Juilliard School di New York. (…) con un workshop intensivo di quattro giorni indirizzato a musicisti e qualunque livello diretto da Antonio Ciacca, docente presso la Juilliard Scholl di NYC. Il workshop prevede anche il Campus musicale estivo in collaborazione con l'Orchestra Giovanile Città di Isernia e i docenti della Epic Music Orchestra»
  91. ^ La Spezia Jazz Workshop 2018, in La Spezia Cronaca4, La Spezia, Marco Capellazzi Editore, 18 maggio 2018. URL consultato il 20 settembre 2018.
    «Il 50esimo Festival del Jazz della Spezia, con la direzione artistica di Antonio Ciacca, dà spazio alla formazione e allo studio, proponendo seminari per giovani musicisti che avranno l’opportunità di confrontarsi con nomi prestigiosi del panorama internazionale quali i docenti-colleghi del City College di New York, dove Ciacca insegna, ed ex allievi della celebre Juilliard School»
  92. ^ Antonio Ciacca in Italia: seminari, concerti, direzione di orchestre e l'esecuzione di una suite in anteprima mondiale, su JazzItalia, 10 luglio 2011. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «dal 2 al 7 agosto condurrà la classe di piano nei seminari internazionali dell'Orsara Musica Jazz Festival»
  93. ^ Seminario di piano jazz con antonio ciacca alla X edizione di Orsara Jazz, su Infonotizie, Officine Informatiche S.r.l., 4 aprile 2013. URL consultato il 22 settembre 2018.
  94. ^ Orsara Jazz 2016, su Orsaraweb, 28 luglio 2016. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «Le lezioni quest'anno coinvolgeranno: Antonio Ciacca (piano), Mara De Mutiis (canto jazz), Tommaso Scannapieco (basso), Pasquale Fiore (batteria), Michele Corcella (masterclass in composizione e arrangiamento), Daniele Scannapieco (contrabbasso) e Lucio Ferrara (chitarra)»
  95. ^ (EN) Antonio Ciacca Presents The New York City Jazz Workshop, su NYC Jazz Workshop, TwinsMusic Enterprises. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «25 - 30 August, 2014»
  96. ^ (EN) Antonio Ciacca Presents The New York City Jazz Workshop, su NYC Jazz Workshop, TwinsMusic Enterprises. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «5 - 7 September, 2014»
  97. ^ (EN) Antonio Ciacca Presents The New York City Jazz Workshop, su NYC Jazz Workshop, TwinsMusic Enterprises. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «3 - 5 October, 2014»
  98. ^ Jazz Master Class, su Associazione Turistica Proloco Miasino, Proloco Miasino. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «6-7-8 agosto Workshop con Antonio Ciacca»
  99. ^ Omar Crocetti, Concerto finale della Piano Master Class , su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 21 luglio 2016. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «Concerto finale della Piano Master Class - Paolo Restani & Antonio Ciacca: "dalla Musica Classica al Jazz"»
  100. ^ (EN) New Faculty Join Music, Dance, and Drama, in The Juilliard Journal, New York, The Juilliard School, 1º settembre 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.
    «Mr. Ciacca co-founded and previously served as artistic director of C-Jam Music, a cultural organization and booking agency in Europe»
  101. ^ C.S., Appennino Musica Festival (PDF), in Portici, n. 3, Bologna, Provincia di Bologna, giugno 2002, p. 5, ISSN 1590-7740 (WC · ACNP). URL consultato il 7 settembre 2018.
    «Antonio Ciacca, direttore di Appennino Music Festival»
  102. ^ Parma Jazz Festival, su Carta da Musica, 16 maggio 2010. URL consultato il 7 settembre 2018.
    «Parma ospita da mercoledì 5 a domenica 8 maggio la prima edizione del Parma Jazz Festival. Il festival, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, con la direzione artistica di Antonio Ciacca, pianista e Direttore della Programmazione del Jazz presso il Lincoln Center, presenta un programma interamente dedicato a Duke Ellington figura chiave non solo del Jazz ma di tutta la musica del Novecento»
  103. ^ Zola Jazz & Wine (PDF), su Comune di Zola Predosa, Comune di Zola Predosa. URL consultato il 7 settembre 2018.
    «Organizzazione: Amministrazione Comunale di Zola Predosa. Direzione artistica: Antonio Ciacca»
  104. ^ Fabiana Ivonne Lugli, Italian Jazz Festival, il fondatore: l’Italia deve riprendersi quello che merita, in La Voce di New York, New York, VNY Media, 4 ottobre 2014. URL consultato il 7 settembre 2018.
    «Come nasce il Festival Italian Jazz Days? Germoglia quando ero ancora direttore della programmazione del Jazz al Lincoln Center", nel 2007, e nasce dalla volontà di celebrare le figure di riferimento del jazz in simbiosi con il ritmo naturale della città. Per questo l'Italian Jazz Days si svolge ogni anno in corrispondenza con la ricorrenza più importante per la comunità italoamericana di New York che é quella del Columbus Day, nel mese di ottobre. Tale manifestazione attrae una folla di almeno 35.000 persone e milioni di telespettatori che celebrano la cultura italiana. Questa la genesi del Festival che é ad oggi alla sua quinta edizione e che in questo 2014 si svolgerà dall'8 al 26 di ottobre»
  105. ^ Carlo Massarini, Il jazz che vive alla Spezia da 50 anni, il festival internazionale da non perdere, in La Stampa, Torino, GEDI Gruppo Editoriale, 27 luglio 2018. URL consultato il 7 settembre 2018.
    «50esima edizione, diretta dal musicista e compositore di fama internazionale Antonio Ciacca»
  106. ^ Alceste Ayroldi, Nel segno di Martin Luther King: Antonio Ciacca presenta il festival jazz della Spezia, in Musica Jazz, Milano, 3 giugno 2018. URL consultato il 1º agosto 2018.
    «Nel 2008 fui invitato a partecipare al festival della Spezia con il mio quintetto in occasione del quarantesimo compleanno. Già allora, sfogliando il libro del quarantennale, era impressionante la lista di artisti che sono passati nel capoluogo spezzino. Ciò che mi ha più colpito è stata la coerenza artistica che caratterizza il festival dall’inizio: un forte amore per il jazz tradizionale, grande attenzione al jazz classico e niente per gli aspetti più puramente commerciali. Qualche mese fa ho visto su internet che l’assessore Paolo Asti aveva fatto un bando pubblico per affidare la direzione artistica. La cosa mi ha sorpreso al punto che ho deciso di partecipare al bando mandando il mio curriculum. E come successe dieci anni fa quando ho mandato il curriculum al Jazz at Lincoln Center così sono stato selezionato per la direzione artistica del festival Jazz di La Spezia. Al di là dei cinquant’anni è un onore essere direttore artistico di un vero festival del jazz con la J maiuscola.»
  107. ^ Scheda del CD in Magnatune
  108. ^ (EN) Jim Santella, Antonio Ciacca: Hollis Avenue, su All About Jazz, 1º dicembre 1999. URL consultato il 1º settembre 2018.
    «The album’s title pays homage to Jaki Byard. The pianist, who died February 11th, lived on Hollis Avenue in Queens, New York with his two daughters. Ciacca, a student of Byard’s, had paid the elder pianist a visit only one week before the unexplained murder»
  109. ^ Scheda del CD in Splasc(H) Records
  110. ^ Scheda del CD in Discogs
  111. ^ AAJ Italy Staff, Antonio Ciacca: Hugly Beauty, su All About Jazz, 16 agosto 2006. URL consultato il 1º settembre 2018.
    «La sua musica si orienta senza inibizioni ai grandi modelli del passato, da Monk a chi ne ha seguito le orme, come Barry Harris e Jaki Byard, maestri di Ciacca. Lo rivela subito nella scelta del titolo del disco ed in una composizione "Miriam's Doodles", dall'andamento sbilenco, quasi fosse tratta dal songbook di Thelonious»
  112. ^ Scheda del CD in Motéma Music.
  113. ^ Scheda del CD in Motéma Music.
  114. ^ (FR) Félix W. Sportis, Antonio Ciacca Quintet & Justin Echols, in Jazz Hot, Parigi, Jazz Hot Publications, 2012, ISSN 0021-5643 (WC · ACNP). URL consultato il 2 settembre 2018.
    «Antonio Ciacca (p, arr), Justin Echols (voc), Andy Farber (ts, fl), Joe Cohn (g), Paul Gill (b), Pete Van Nostrand (dm)»
  115. ^ (EN) Scott Thompson, Antonio Ciacca - New CD - "With A Song In My Heart", su Jazz Corner, The AudioWorks Group, Ltd, 8 ottobre 2014. URL consultato il 2 settembre 2018.
    «With this release being Ciacca's 9th CD as a leader, he has honed his skills working with Paul Gill (bass) and Peter Van Norstrand (drums) to develop a true ‘band sound'»
  116. ^ Scheda del CD in Cellar Live Records
  117. ^ Scheda del CD in Discogs
  118. ^ (EN) Antonio Ciacca presented by Jazzmedia & more, su Jazzmedia & more, Jan Fritz. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Larry Smith Quartet “Estate” - 1998»
  119. ^ (EN) Antonio Ciacca presented by Jazzmedia & more, su Jazzmedia & more, Jan Fritz. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Eliot Zigmund “New York Quartet” - 1999»
  120. ^ Scopri tutto su Detroit Gospel Singers, in Music Club, Fermo, 2002. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Nel 1999 i Detroit Gospel Singers giungono per la prima volta in Europa (Svizzera, Slovenia, Italia e Spagna). L’enorme successo raccolto fra l’altro al Teatro La Fortuna di Fano, a Bilbao, S.Eramo in Colle ha convinto la direzione artistica dell’Aura Music a produrre il primo CD contenente, oltre ai classici del repertorio gospel come Nobody Knows o Joy to the World, brani di Ellington come Come Sunday (dalla suite Black,Brown and Beige di Ellington). La supervisione musicale di Antonio Ciacca ha portato i DGS ad includere nel loro repertorio brani di chiara ascendenza africana come Kum By Yah, o del repertorio liturgico europeo come l’Adeste Fideles, comunque cantati nel perfetto stile di Detroit che ha prodotto giganti quali: Marvin Gaye, Aretha Franklin, Bobby Bluebland»
  121. ^ (EN) Antonio Ciacca presented by Jazzmedia & more, su Jazzmedia & more, Jan Fritz. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Detroit Gospel Singers “Gospel Jubilee” - 2000»
  122. ^ (EN) Antonio Ciacca presented by Jazzmedia & more, su Jazzmedia & more, Jan Fritz. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Craig Bailey Sextet “Brooklyn” - 2001»
  123. ^ (EN) Lucio Ferrara CD release party "It's all right with me", su Istituto Italiano di Cultura New York, Ministero degli Affari Esteri, 16 ottobre 2009. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «He will celebrate the debut Album "Three Colours" recorded in New York in 2009 with Antonio Ciacca (piano), Ulysses Owens (dr), Yasushi Nakamura (bass) and Ehud Asherie (Hammond), during Italian Jazz Days»
  124. ^ Dario Mazzucco Quartet: Light Lunch, su Silta Records, Silta Records. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Un quartetto italo-americano che a tratti si arricchisce di un ospite di riguardo: il pianista Antonio Ciacca, figura consolidata della scena musicale Newyorkese»
  125. ^ Scheda del CD in Discogs
  126. ^ ‘It’s All Right with Me’ e’ il nuovo disco di Lucio Ferrara, su Sound Contest, Associazione Culturale Altrisuoni, 7 agosto 2011. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Formazione: Lucio Ferrara, guitar; Lee Konitz, alto sax; Antonio Ciacca, piano; Ulysses Owens, drums; Kengo Nakamura, bass; Yasushi Nakamura, bass; Luca Mannutza, hammond; Nicola Angelucci, drums»
  127. ^ (EN) Geannine Reid, Sweet Lu Olutosin: Sweet Lou's Blues, su All About Jazz, 13 giugno 2015. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «As a result Olutosin has released his sophomore release entitled, Sweet Lou's Blues where he has assemble an outstanding band consisting of: Antonio Ciacca on piano, Jeremy Pelt on trumpet, Jerome Jennings on drums,Tivon Pennicott on saxophone and flute, and Mike Carn on bass»
  128. ^ Scheda del CD in Yandex Music
  129. ^ Scheda del CD in Discogs
  130. ^ Scheda del CD in Dodicilune Edizioni Discografiche e Musicali
  131. ^ (EN) Craig Harris, /biography Antonio Ciacca Biography, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Toured Europe with the Larry Smith Quartet, in 1995 and 1996»
  132. ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Il Portale del Sud, Centro Culturale Brigantino, 1º maggio 2014. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Nel 1997, con l'entrata nel quartetto del compianto Lacy, Ciacca gira in lungo e in largo tutta Europa compresa una storica partecipazione a Help su TMC di Red Ronnie»
  133. ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Il Portale del Sud, Centro Culturale Brigantino, 1º maggio 2014. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Nel '98 l'altra grande collaborazione con il leggendario Benny Golson lo ha portato in tour negli Usa»
  134. ^ (EN) Craig Harris, /biography Antonio Ciacca Biography, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «He performed in Japan with the Eiji Nakayama Quartet in 1998»
  135. ^ (EN) Craig Harris, /biography Antonio Ciacca Biography, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Toured Europe with Joe Henderson and Steve Lacy in 1999»
  136. ^ Scopri tutto su Detroit Gospel Singers, in Music Club, Fermo, 2002. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Ciacca propone al responsabile del coro Rudolf Hawkins di portarlo in Europa. Così dopo cinque anni di tour negli Stati Uniti, nel 1999 i Detroit Gospel Singers giungono per la prima volta in Europa (Svizzera, Slovenia, Italia e Spagna)»
  137. ^ Scopri tutto su Detroit Gospel Singers, in Music Club, Fermo, 2002. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Il 2000 è stato il secondo anno di una tourneè trionfale che ha toccato la penisola da Messina a Torino, tournèe conclusasi al Palavobis di Milano per il concerto di Capodanno come gruppo spalla allo show di Beppe Grillo»
  138. ^ Scopri tutto su Detroit Gospel Singers, in Music Club, Fermo, 2002. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Il Natale 2001 li ha visti in un tour che ha toccato luoghi prestigiosi, tra i quali la Basilica di Santa Chiara e il museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Chiesa della Quercia di Viterbo, la Cattedrale di Salerno, il PalaDozza di Bologna, il palazzetto dello Sport di Santeramo in Colle e lo show televisivo “Torno Sabato” di Giorgio Panariello»
  139. ^ Nicola Curci, Panariello si converte al pugliese, in la Repubblica, Roma, GEDI Gruppo Editoriale, 9 dicembre 2001, p. 1. URL consultato il 5 settembre 2018.
  140. ^ (EN) Antonio Ciacca Quartet: Jazz played with earthiness, fire and intellect, su Magnatune, John Buckman. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «One of the most important events in Ciacca's career was an invitation to join the legendary saxophonist Steve Lacy's quartet in 1997; he continued to perform with Lacy for seven years»
  141. ^ Scopri tutto su Detroit Gospel Singers, in Music Club, Fermo, 2002. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Nel 2002 hanno toccato prestigiosi luoghi come la Sala Nervi del Vaticano, Teatro Pergolesi di Jesi e prestigiose chiese della Sardegna»
  142. ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Il Portale del Sud, Centro Culturale Brigantino, 1º maggio 2014. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Il 2003 lo vede in tour con Benny Golson ed il suo quintetto, tour che include anche tre giorni al Blue Note di Milano»
  143. ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Il Portale del Sud, Centro Culturale Brigantino, 1º maggio 2014. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Il Quartetto di Antonio Ciacca e Wess Anderson, con Kengo Nakamura al contrabbasso e David Ohm alla batteria continuano poi in tournée Europea per tutto il 2004»
  144. ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Il Portale del Sud, Centro Culturale Brigantino, 1º maggio 2014. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Il Quartetto di Antonio Ciacca e Wess Anderson da allora è ripetutamente in tournée in USA, UK e Italia nel 2004 e 2005»
  145. ^ (EN) Antonio Ciacca Quartet: Jazz played with earthiness, fire and intellect, su Magnatune, John Buckman. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «After opening for Wynton Marsalis' concerts in Italy, in 2004 Ciacca returned to New York to again perform at the Village Vanguard with his own quartet, featuring renowned saxophonist Wes Anderson, subsequently touring with them throughout the US, UK, and Italy until 2005»
  146. ^ Antonio Terzo, Il Brass “ridotto” si fa jazz-club, in Balarm, Palermo, Balarm Società Cooperativa, 9 novembre 2004. URL consultato il 20 ottobre 2018.
    «In aprile, il Wess Anderson Quartet, sassofonista newyorkese membro fisso della Lincoln Center Jazz Orchestra diretta da Wynton Marsalis, che sarà accompagnato dal pianista Antonio Ciacca ed il contrabbassista Kengo Nakamura»
  147. ^ (NL) Benny Golson Quartet, su Bimhuis Jazz Concertzaal, Bimhuis Algemeen Nut Beogende Instelling, 2005. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Benny Golson, tenorsax; Antonio Ciacca, piano; Joris Teepe, bas; Nicola Angelucci, drums»
  148. ^ Annunciato lo Spring European Tour 2015 di Antonio Ciacca in Italia, su JazzItalia, 5 marzo 2015. URL consultato il 29 settembre 2018.
  149. ^ Vito Piepoli, A Taranto arriva il grande Gospel “Made in USA”, in PugliaIn, Bari, Scritture digitali, 19 dicembre 2016. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «“American Christmas gospel” con Nate Brown & One Voice e l’Orchestra ICO “Magna Grecia” diretta da Antonio Ciacca, si terrà martedì 20 dicembre  al Teatro Orfeo di Taranto»
  150. ^ Natale in anticipo a Matera, American Christmas gospel live con Nate Brown & One Voice e Orchestra Magna Grecia, in Sassilive, Matera, 21 dicembre 2016. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «La prestigiosa formazione gospel americana sta girando l’Europa e anche nella tappa di Matera ha regalato al pubblico un grande spettacolo. Fondamentale anche il contributo dell’Orchestra ICO “Magna Grecia”, diretta nell’occasione dalla “bacchetta” di Antonio Ciacca, il raffinato musicista che ha curato gli arrangiamenti per coro e orchestra di alcuni dei brani eseguiti in questo concerto»
  151. ^ Tip Tap con la Fitzgerald, su Orchestra della Magna Grecia, "Istituzione Concertistico Orchestrale" Magna Grecia. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Dedicato a Ella Fitzgerald a 100 anni dalla nascita. Christie Dashiell, voce; Jared Grimes, tapdancer; Antonio Ciacca, direttore»
  152. ^ Edizioni 2005, 2008, 2013
  153. ^ Wess Anderson / Antonio Ciacca Quartet, su Ancona Jazz, Associazione Spaziomusica, 7 aprile 2005. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Wess Anderson, sax alto e sopranino; Antonio Ciacca, pianoforte; Joris Teepe, contrabbasso; Joe Farnsworth, batteria»
  154. ^ Antonio Ciacca Quartet, su Ancona Jazz, Associazione Spaziomusica, 3 agosto 2008. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Stacy Dillard, sax tenore; Antonio Ciacca, pianoforte; Kengo Nakamura, contrabbasso; Ulysses Owens, batteria»
  155. ^ Antonio Ciacca Trio with Justin Echols, su Ancona Jazz, Associazione Spaziomusica, 14 luglio 2013. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Antonio Ciacca, pianoforte; Paolo Benedettini, contrabbasso; Nicola Angelucci, batteria; Justin Echols, voce»
  156. ^ Edizioni 2001, 2002, 2003
  157. ^ C.S., Appennino Musica Festival (PDF), in Portici, n. 3, Bologna, Provincia di Bologna, giugno 2002, p. 5, ISSN 1590-7740 (WC · ACNP). URL consultato il 7 settembre 2018.
    «Tutte le sere ci sarà jazz club con il quintetto del direttore artistico del festival: Antonio Ciacca»
  158. ^ Edizione 2001, col quartetto di Steve Lacy (v. nota seguente).
  159. ^ Atina Jazz Festival - XVI Edizione, 19 - 31 luglio 2001, su Officine informatiche, Officine informatiche S.r.l.. URL consultato il 5 ottobre 2018.
    «22 Luglio - Atina (FR): Steve Lacy Quartet»
  160. ^ La Storia del Festival, su Barletta Jazz Festival, Associazione Culturale "Played in Italy". URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Si arriva così all'attesa edizione del "decennale", che per la speciale occasione vede esibirsi in tre differenti location (Arena del Castello Svevo, Jazz Club Saint Patrick e Club Ipanema) artisti del calibro del Trio Da Paz + Helio Alves, Brad Mehldau Trio, Antonio Ciacca Quartet feat Andy Farber, Jeremy Pelt Quintet, Hiromi piano solo e Mario Romano Quartet feat Pat La Barbera»
  161. ^ Edizione 2012
  162. ^ BasiliJazz 2012 Basilicata Jazz Festival – V Edizione, su JazzItalia, 27 giugno 2012. URL consultato l'8 settembre 2018.
    «Nell'ambito dell'edizione 2012, il cartellone del festival propone eventi musicali di respiro nazionale ed internazionale, mostrando un'attenzione particolare al jazz newyorkese, con la partecipazione straordinaria di Antonio Ciacca, pianista e direttore della programmazione jazz del Lincoln Center di New York e docente presso la Juilliard School di New York City; Andy Farber, sassofonista e docente presso la Juilliard School di New York City e Gregory Hutchinson, batterista di fama mondiale, noto per la sua collaborazione con il gruppo di Ray Brown»
  163. ^ Beat Onto Jazz Festival 2018, XVIII Edizione, in Ventiperquattro - La misura dell'informazione, Bari, 25 luglio 2018. URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Dal 2001 ad oggi il festival bitontino ha ospitato alcuni tra i più importanti musicisti del panorama jazzistico internazionale, come Javier Girotto, Paolo Fresu, Francesco Bearzatti, John Abercrombie, Marc Johnsonn, Jerry Bergonzi, Joey Calderazzo, Roberto Gatto, Pietro Condorelli, Irio De Paula, Bob Mintzer, Mario Stantchev, Jimmy Owens, Fabrizio Bosso, Bobby Watson, Ray Mantilla, Nicola Stilo,  Mike Stern, Bob Franceschini, Doctor 3, Andy Gravish, Aldo Romano, Flavio Boltro, Tiziana Foschi e Cinzia Villari, Renato Sellani, Sandy Muller, Hadrien Feraud, Awa Ly, Furio Di Castri, Stochelo Rosenberg, Salvatore Russo, Luigi Campoccia, Salvatore Buonafede, Antonio Ciacca, P-Funking Band, Steve Kirby, Greg Hutchinson, Andromeda Turre, Eddie Gomez, Joe La Barbera, Gegè Telesforo, David Kikoski, Seamus Blake, Bireli Lagréne, Jano Quartet, Luca Aquino, Michel Pastre, Benny Golson, Vito Di Modugno, Fabio Morgera, Giuseppe Bassi, Paul Wertico, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Martin Taylor, Magnus Oström, John Parricelli, Eric Marienthal, Dominique Di Piazza, Sarah MckKenzie, Lars Danielsson, Leszek Mozdzer, Rossana Casale, Peter Erskine, Diane Schuur, Marque Lowenthal, Filippo Cosentino, solo per citarne alcuni»
  164. ^ Edizioni 1998, 2001, 2004, 2005, 2008, 2012, 2013, 2017
  165. ^ Archivio eventi passati Gala Gonone Jazz Festival, su Associazione culturale Intermezzo. URL consultato l'8 settembre 2018.
  166. ^ Edizione 2012
  167. ^ Edizione 2011
  168. ^ Viviana Falcioni, Antonio Ciacca trio, su JazzItalia, 20 aprile 2011. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «La sua presenza a Camerino non è del tutto casuale. Difatti, in qualità di organizzatore dell'Italian Jazz Days che si terrà il prossimo ottobre nella città di New York, sono stati invitati l'Associazione Musicamdo ed i musicisti finalisti del Premio Massimo Urbani per partecipare ai festeggiamenti presso l'Istituto di Cultura Italiana nella Grande Mela»
  169. ^ Edizione 2002, col quintetto di Alan Skidmore (v. nota seguente).
  170. ^ (EN) Colette Sheriden, Jazz Festival Cork, in Irish Connections Magazine, Paddy McCarthy, 1º ottobre 2002. URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Celebrating 25 years as the biggest event on the Irish music and social calendar, this year's Guinness Cork Jazz Festival takes place on October 25th - 28th. This year's festival line up includes John Scofield, Gonzalo, Kenny Wheeler, Phil Robson, Jason Moran, the Geoff Eales Trio, Tarus Mateen, Waits, the Alan Skidmore Quintet, Damon Brown, Peter Appleyard again, the list goes on and other big names have yet to be confirmed»
  171. ^ Edizione 2009
  172. ^ (EN) Jack Bowers, Jacksonville: Big City, Big Band, Big Plans, su All About Jazz, 5 agosto 2009. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «The thirtieth annual Detroit Jazz Festival will be held September 4-7, 2009 in the downtown area of the Motor City. (…) Other presentations include a 100th anniversary tribute to Benny Goodman by clarinetist Eddie Daniels and the Wayne State University Big Band, and a piano salute to Hank Jones, Tommy Flanagan, Barry Harris and Milt Jackson by pianist Antonio Ciacca»
  173. ^ Marco Losavio, Intervista ad Antonio Ciacca, su JazzItalia, maggio 2011. URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Da quest'anno inizio a collaborare con L'Estate Musicale Frentana a Lanciano»
  174. ^ Fara Music Festival, su JazzItalia. URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Il trio di Antonio Ciacca con lo special guest Mark Sherman sono i protagonisti della serata del 21 luglio, per uno spettacolo, e anche un viaggio, alla ricerca delle origini del jazz accompagnati da uno dei pianisti italiani più apprezzati negli USA. Antonio Ciacca (pianoforte), Nicola Muresu (contrabbasso), Nicola Angelucci (batteria), Mark Sherman (vibrafono)»
  175. ^ Samantha Berardino, Il jazzista Antonio Ciacca al Festival dei Monti Dauni, in FoggiaToday, Roma, Gruppo Editoriale Citynews  S.p.a., 28 luglio 2017. URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Secondo appuntamento della XV edizione del Festival dei Monti Dauni, sabato 29 luglio. Protagonista della serata il maestro italo-americano Antonio Ciacca col suo quintetto, composto dalla voce limpida e potente di Mara De Mutiis, da Lucio Ferrara (chitarra), Giuseppe Bassi (basso), Luca Santaniello (batteria) e dallo stesso Antonio Ciaccia (pianoforte)»
  176. ^ Edizioni 2008, 2009, 2018
  177. ^ Spezia capitale del jazz con la cinquantesima edizione del Festival Internazionale del Jazz, in La Voce di Genova (gruppo ilnazionale.it), Genova, More News Soc.Coop., 18 luglio 2018. URL consultato il 20 settembre 2018.
    «I Comuni di Spezia, Porto Venere, Aulla e Lerici ospitano uno degli eventi dedicati al Jazz più prestigiosi del paese, fra novità e attenzione alla tradizione. Dal 23 al 29 luglio si terrà alla Spezia e nei Comuni di Lerici, Porto Venere ed Aulla  il 50° Festival Internazionale del Jazz della Spezia con la direzione artistica di Antonio Ciacca. (...) Sabato 28 luglio la Antonio Ciacca Orchestra, con la partecipazione del giornalista Federico Rampini e la straordinaria presenza sul palco del mitico Benny Golson, presenterà in prima assoluta una suite per jazz orchestra composta da Ciacca in onore di M. L. King come produzione originale del Festival Internazionale del Jazz della Spezia»
  178. ^ Edizioni 2016, 2018
  179. ^ Giovanni Iannamico, In calendario 60 appuntamenti, in Il Centro, Pescara, Il Centro S.p.a., 19 luglio 2016. URL consultato l'8 settembre 2018.
    «Si parte il 22 luglio con il concerto jazz dell’Antonio Ciacca Quartet, per proseguire il giorno dopo con la festa 50-60 del Grele Summer Festival»
  180. ^ L'estate a Guardiagrele, in ChietiToday, Chieti, Gruppo Editoriale Citynews, 19 luglio 2018. URL consultato l'8 settembre 2018.
    «Tra gli ospiti del cartellone estivo guardiese: il jazzista newyorkese Antonio Ciacca (2 agosto)»
  181. ^ Edizioni 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018
  182. ^ (EN) Italian Jazz Days, in The New York Times, New York, The New York Times Company, 29 settembre 2011, ISSN 1553-8095 (WC · ACNP). URL consultato il 16 settembre 2018.
    «(Tuesday through Oct. 9) This burst of programming at Dizzy’s Club Coca-Cola is organized by the pianist Antonio Ciacca, who will feature his own quintet, with Dominick Farinacci on trumpet and George Garzone on saxophones, among others. (The lineup will be different on Thursday.) After-hours sets similarly will feature Italian and Italian-American musicians; a full rundown is at the club’s Web site. At 7:30 and 9:30 p.m., with an 11:30 set on Oct. 7 and 8, Dizzy’s Club Coca-Cola, Frederick P. Rose Hall, Jazz at Lincoln Center, 60th Street and Broadway»
  183. ^ (EN) Italian Jazz Days 2018 with Young Jazz Book "La Spezia meets New York" October 7-14, 2018, su Jazz Corner, The AudioWorks Group, Ltd, 5 ottobre 2018. URL consultato il 6 ottobre 2018.
    «TwinsMusic Enterprises is proud to announce the 9th annual Italian Jazz Days Festival, an annual celebration of the Italian influence within the jazz community»
  184. ^ (PT) Lagos Jazz 2008 – VII Ciclo de Jazz, su Programa de Festas, WordPress.com, 10 luglio 2008. URL consultato il 29 settembre 2018.
    «Orsara – Lagos Jazz Summit (7tet)»
  185. ^ Edizione 2003
  186. ^ (EN) John L. Walters, The Monk Liberation Front, Royal Festival Hall, London, in The Guardian, Londra, Guardian News and Media, 25 novembre 2003. URL consultato il 26 agosto 2018.
    «MLF founders Tony Kofi, Jonathan Gee and composer Philip Clark have studied every composition, with help from Italian pianist Antonio Ciacca, a regular collaborator with former Monk sideman Steve Lacy. So the hits - Hackensack, Round Midnight, Friday the 13th, Brilliant Corners - are augmented by the never-recorded Two Timer, A Merrier Xmas (whose bizarre lyrics Gee reads out), and Children's Song, the closing, singalong jam. The personnel are drawn from two rhythm teams: bassists Jeremy Brown or Ben Hazelton and drummers James Joseph or Winston Clifford (who delivers a brilliant solo on Think of One), pianists Gee and Ciacca (both terrific) and Orphy Robinson on marimba»
  187. ^ (EN) Emma Webster e George McKay, Music From Out There, In Here: 25 Years of the London Jazz Festival (PDF), Norwich, AHRC/UEA, 16 novembre 2017, p. 66. URL consultato il 26 agosto 2018.
    «Other free stage highlights over the years include The Monk Liberation Front living and breathing all seventy of Thelonious Monk’s compositions in a heady six-hour marathon in 2003, specially commissioned to close the festival. It featured musicians from the UK, Italy, and Finland, led by pianist Jonathan Gee, saxophonist Tony Kofi, composer Philip Clark, and Evan Parker on soprano sax»
  188. ^ Edizione 2004
  189. ^ Il sax di Golson a Castelnuovo, in Il Secolo XIX, Genova, 2 agosto 2004.
    «Domani sera appuntamento di cartello della rassegna Magra Jazz. Al Giardino Comunale di Castelnuovo sarà sul palco Benny Golson accompagnato da un quartetto d'eccezione guidato dal pianista Antonio Ciacca)»
  190. ^ Monica Fiorini, Il sax di Wess Anderson e il piano di Ciacca accendono di note il Festival Magra jazz, in Il Secolo XIX, Genova, 4 agosto 2004.
    «Il Festival Magra jazz, giunto alla sua quinta edizione, porta nel Giardino Comunale di Castelnuovo Wess Anderson e Antonio Ciacca Quartet. Con Anderson e Ciacca, sul palco Kengo Nakamura (basso) e David Ohm (batteria)»
  191. ^ Archivio Artisti: Antonio Ciacca, su Marigliano In Jazz. URL consultato il 1º ottobre 2018.
  192. ^ Edizioni 2014, 2015, 2016, 2017
  193. ^ Marcello Giordani, Il festival jazz di Miasino compie 15 anni e si regala un’orchestra, in La Stampa, Torino, GEDI Gruppo Editoriale, 5 agosto 2015. URL consultato il 17 settembre 2018.
    «Terzo appuntamento, centrale per il Jazz Festival di Miasino, sarà quello di venerdì alle 21,15 con «Cheek to Cheek»: tributo a Frank Sinatra con «Sweet Lu» Olotusin & Miasino Jazz Orchestra, diretta da Antonio Ciacca»
  194. ^ Miasino Classic Jazz Festival Live 2016, su Associazione Turistica Proloco Miasino, Proloco Miasino, 2016. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «Mario Biasio presenta: Clarinet for Lovers & Miasino jazz strings diretta da Antonio Ciacca. Special Guest: Cedric Shannon Rives»
  195. ^ Jazz Miasino Live (PDF), Miasino, Proloco Miasino, 2017. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «Un quartetto d’eccezione capitanato dall’illustre Antonio Ciacca, e coadiuvato dal clarinettista Mario Biasio, dal contrabbassista Antonio Cervellino e dal batterista Nicola Stranieri»
  196. ^ Edizione 2004 v. nota in Discografia
  197. ^ Edizioni dal 2004 al 2016
  198. ^ Orsara Musica: una storia pugliese, su Sito ufficiale dell'Orsara Jazz Festival, Orsara Musica. URL consultato il 27 agosto 2018.
    «Albo d'oro dei musicisti»
  199. ^ Fulvio Di Giuseppe, L'energia di Piero Pelù nel tempio della Taranta, in La Repubblica, Roma, GEDI Gruppo Editoriale, 3 agosto 2013. URL consultato il 27 agosto 2018.
    «Alle 22 si chiude l'Orsara jazz festival, nel centro storico, con il concerto dell'Orsara Jazz Orchestra diretta da Antonio Ciacca e Michele Corcella in un omaggio a Thad Jones»
  200. ^ Agostino Del Vecchio, Antonio Ciacca, il blues man foggiano a New york, in Statoquotidiano.it, Foggia, 4 marzo 2010. URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Il 5-8 maggio 2010 al Parma Jazz Festival, il pianista italiano presenterà il suo nuovo album Lagos Blues»
  201. ^ Edizione 2005
  202. ^ Ravenna Jazz: storia e protagonisti dal 1974 al 2017 (PDF), su Sito ufficiale del Ravenna Jazz, p. 2. URL consultato l'8 settembre 2018.
    «Benny Golson  & Antonio Ciacca Trio»
  203. ^ Edizione 2012
  204. ^ (EN) The Festival, Artists (2001-2017), su Sito ufficiale del Festival Rigas Ritmi, Rigas Ritmi Festival. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «2012: Antonio Ciacca Quintet»
  205. ^ Sant'Elpidio Jazz Festival, su Jazz di Marca, Associazione Syntonia. URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Già dai suoi primi anni ha potuto contare sulla partecipazione di personaggi autorevoli quali  Benny Golson,  Garrison Fewell, Gregory Burk, Jon Hazilla, Lisa Thorson, Antonio Ciacca, Javier Girotto, Bruno Erminero,  Rick di Muzio, Steve Grossmann, Ramberto Ciammarughi, Ares Tavolazzi, Claudio Canzano,  Marco Collazzoni, Massimo Manzi, Danilo Rea,  Marco Tamburini, ecc.»
  206. ^ (EN) Scott H. Thompson, Antonio Ciacca's Israeli Tour Set For November 1-3, su All About Jazz, 22 ottobre 2012. URL consultato il 6 ottobre 2018.
    «Israeli Tour Band Personnel: Antonio Ciacca, piano; Valerie Lipets, bass; Evgeny Maistrovsky, drums»
  207. ^ Antonella Gaeta, E il 'Talos' di Ruvo continua la sua ricerca nel vecchio Continente con la De Vito e Nyman, in La Repubblica, Roma, GEDI Gruppo Editoriale, 9 settembre 2001. URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Session del maestro della decostruzione, il sax soprano Steve Lacy, accompagnato dal suo sideman già da quattro anni, il pianista e compositore Antonio Ciacca»
  208. ^ Tetracordo International Music Festival: a Isernia quattro giorni di eventi, in isNews, Isernia, Maxima Editore S.r.l., 5 giugno 2017. URL consultato il 20 settembre 2018.
    «Jazz at the square — Molise International Big Band, con la big band diretta da Antonio Ciacca. (…) In programma, inoltre il 'Concerto Sinfonico' con la prima esecuzione mondiale della sinfonia scritta e diretta dal M° Antonio Ciacca»
  209. ^ Tuscia In Jazz Festival - Il programma 2010 , in Teatro.it , Milano, Teatro.it S.a.s., 9 giugno 2010. URL consultato il 30 settembre 2018 .
    «Durante il periodo dal 25 al 31 luglio, oltre alle lezioni di strumento e musica d’insieme, si terranno concerti con le star mondiali del jazz come: Antonio Sanchez, Kurt Rosenwinkel, Eddie Gomez, Dave Liebman, Dado Moroni, Rick Margitza, Antonio Ciacca, Tony Monaco, Pippo Matino e Flavio Boltro»
  210. ^ Il Tuscia in Jazz Festival "sbarca" a Civita di Bagnoregio, in ViterboOggi.it, Viterbo, Studionews 24 S.r.l.s., 2009. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Anche Antonio Ciacca, direttore della programmazione del Jazz at Lincoln Center, sarà con noi e ci aiuterà nella realizzazione di questa nuova avventura»
  211. ^ Tuscia In Jazz a New York, in Tusciaweb, Viterbo, Tusciaweb S.r.l., 14 settembre 2011. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Anche quest’anno il Tuscia in Jazz Festival è stato chiamato a rappresentare l’Italia a New York, durante l’Italian Jazz Days. Molti dei grandi interpreti internazionali del jazz sono infatti di origine italiana. Per questa edizione musicisti italo-americani come George Garzone, John Patitucci, Joe Magnarelli e Pat Labarbera suoneranno nei club della grande mela affianco a musicisti italiani come Antonio Ciacca, Fabio Zeppetella, Marco Panascia e Luca Santaniello solo per citarne alcuni»
  212. ^ Tuscia in Jazz, in concerto Bergonzi e Ciacca, in Tusciaweb, Viterbo, Tusciaweb S.r.l., 8 agosto 2012. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Arrivano al Tuscia in Jazz altri due protagonisti del jazz internazionale: Jerry Bergonzi e Antonio Ciacca»
  213. ^ Edizione 2009
  214. ^ (ES) La tercera jornada de Universijazz programa para hoy un homenaje a Gerry Mulligan y el saxofón de George Garzone, in Europa Press, Madrid, Agencia Europa Press, 16 luglio 2009. URL consultato il 5 ottobre 2018.
    «El festival Universijazz '09 programa para hoy un programa doble que reunirá al cuarteto sin piano del saxofonista burgalés Iván Sáez y al trío del pianista Antonio Ciacca, a quien se le unirá un invitado muy especial, el saxo tenor americano George Garzone, uno de los "más reputados" jazzistas y educadores de la actualidad»
  215. ^ Edizione 2017
  216. ^ (EN) TD Vancouver International Jazz Festival 2017 — Program guide (PDF), Vancouver, Coastal Jazz & Blues Society, 2017, pp. 21,32,58. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «Antonio Ciacca Quintet plays The Italian-American Songbook»
  217. ^ A Vignola ”Jazz in it”, ospite Benny Golson, in Sassuolo2000, Modena, Linea Radio Multimedia srl, 29 giugno 2002. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Benny Golson, il sassofonista autore di classici come ‘I remember Clifford’ e ‘Whisper not’, sarà ospite a ‘Jazz in’it’ il festival in calendario a Vignola (Modena) dal 5 al 7 luglio (...) presenterà The Afroamerican Songbook alla testa di un gruppo che comprende Giampiero Casati tromba, Antonio Ciacca pianoforte, Nicola Muresu contrabbasso e Stephen Keog batteria»
  218. ^ Edizione 2005
  219. ^ Valeria Alberghini, Villa Edvige Garagnani – una nuova opportunità per il territorio, su Comune di Zola Predosa. URL consultato il 1º ottobre 2018.
    «Mercoledì 29 giugno ore 21.00 nell'ambito della Rassegna "Jazz & Wine" Antonio Ciacca Quintet. Antonio Ciacca (pianoforte) - Andy Gravish (tromba) - Ed Jones (sax tenore) - Patrick Boman (contrabbasso) - Nicola Angelucci (batteria)»
  220. ^ Scopri tutto su Detroit Gospel Singers, in Music Club, Fermo, 2002. URL consultato il 23 settembre 2018.
    «Il Natale 2001 li ha visti in un tour che ha toccato luoghi prestigiosi, tra i quali la Basilica di Santa Chiara e il museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Chiesa della Quercia di Viterbo, la Cattedrale di Salerno, il PalaDozza di Bologna, il palazzetto dello Sport di Santeramo in Colle e lo show televisivo “Torno Sabato” di Giorgio Panariello»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ted Panken, Antonio Ciacca. Finding the Ferrari level (PDF), in DownBeat, vol. 77, n. 6, Chicago, Frank Alkyer, giugno 2010, p. 22, ISSN 0012-5768 (WC · ACNP). URL consultato il 23 settembre 2018.
  • (EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF), in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP). URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'originale).
  • Nicola Gaeta, Bam, il jazz di oggi a New York, prefazione di Ashey Kahn, Caratteri Mobili (Collana Formiche elettriche), 2013, ISBN 978-8896989470.
  • (EN) Stephanie Jones, Antonio Ciacca’s Inclusive Vibration (PDF), in Hot House Jazz Magazine, n. 10, New York, Gwen Kelley, ottobre 2018, p. 19. URL consultato il 28 settembre 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]