Teatro dei Filarmonici

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Teatro dei Filarmonici
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAscoli Piceno
Indirizzovia delle Torri
Dati tecnici
Tiposala a ferro di cavallo con due ordini di palchi e loggione
Capienza400 posti
Realizzazione
Costruzione1829-1831[1]
Inaugurazione1831
ProprietarioComune di Ascoli Piceno
Coordinate: 42°51′22.32″N 13°34′22.44″E / 42.8562°N 13.5729°E42.8562; 13.5729

Il teatro dei Filarmonici, già dei Filodrammatici[1], di Ascoli Piceno si trova in via delle Torri, nel centro storico della città marchigiana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il teatro è stato costruito tra il 1829 ed il 1831, nelle vicinanze della sede dell'Accademia dei Filodrammatici di Ascoli, da cui prese la prima denominazione. La Società dei Filodrammatici era nata grazie all'iniziativa del conte Orazio Piccolomini, nobile proveniente da Siena[2] animato da una vivace passione per l'arte teatrale che la presiedeva e che, in seguito, divenne anche governatore della città nel 1846[3]. Fu inaugurato l'11 gennaio 1832 dai Filodrammatici, ma il suo spazio risultò avere una capienza modesta ed insufficiente, così, ben presto, si raccolsero i fondi necessari per il suo ampliamento, affidandone il progetto al professore Ignazio Cantalamessa e all'ingegnere Gabriele Gabrielli.

La Societa dei Filodrammatici si sciolse nel 1860 ed il teatro fu gestito dall'Amministrazione comunale ascolana fino al 1897, anno in cui fu acquistato dalla Società Filarmonica Ascolana che lo ristrutturò completamente, cambiandogli il nome in Teatro dei Filarmonici. In seguito, nell'anno 1917, fu comprato dalla famiglia Marini che lo destinò principalmente a proiezioni cinematografiche fino alla chiusura nel 1987[4].

Fu ceduto al Comune nel 1994 e dopo un lungo periodo di restauro, fu restituito alla città con inaugurazione il 20 maggio 2018[5].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il teatro presenta la tipica forma a ferro di cavallo. Ha una capienza di circa 400 posti, distribuiti tra la platea, due ordini di palchi e un loggione. L'interno è stato decorato dallo sculture Giorgio Paci e presenta stucchi ornamentali, decorazioni a cassettoni e figure pittoriche. Otto medaglioni con cupidi ornano la fascia che circonda la volta dello scomparto centrale.

La facciata si presenta nella parte bassa a bugnato con tre porte d'ingresso che danno l'accesso all'atrio, mentre la parte più alta ha tre finestre archivoltate.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b G. Marinelli, op. cit. pag. 139.
  2. ^ G. Cantalamessa Carboni, op. cit. pag. 303.
  3. ^ G. Marinelli, op. cit. pag. 89.
  4. ^ The Habitual Tourist. Teatro dei Filarmonici, su habitualtourist.com. URL consultato il 21 maggio 2018.
  5. ^ Cultura, Ascoli verso il gran giorno: il 20 riapre il Teatro dei Filarmonici - AscoliNews.it - Notizie da Ascoli e le Marche, in AscoliNews.it - Notizie da Ascoli e le Marche, 12 maggio 2018. URL consultato il 12 maggio 2018.
  6. ^ Teatro dei Filarmonici, su Terre del Piceno. URL consultato il 30 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacinto Cantalamessa Carboni, Memorie intorno ai letterati della città di Ascoli nel Piceno, 1830, ristampa anastatica, Forni Editore, Bologna, anno 1972, pag. 303
  • Giuseppe Marinelli, Dizionario Toponomastico Ascolano - La Storia, i Costumi, i Personaggi nelle Vie della Città, D'Auria Editrice, Ascoli Piceno, marzo 2009, pp. 89, 139

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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