Salvator Rosa (metropolitana di Napoli): differenze tra le versioni
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L'area circostante la stazione ha beneficiato di una profonda riqualificazione che ha riportato allo splendore i resti di un [[ponte]] [[epoca romana|romano]] e una graziosa cappella neoclassica e ha valorizzato i palazzi circostanti, trasformandoli in opere d'arte, grazie all'intervento di artisti come [[Mimmo Rotella]], [[Ernesto Tatafiore]], [[Mimmo Paladino]], [[Renato Barisani]] e Gianni Pisani.<ref name=XXXV>{{cita web|editore=MetroNapoli|titolo=Stazioni dell'arte - Salvator Rosa|url=http://www.metro.na.it/metro/index.php?option=com_content&task=view&id=97&Itemid=178|lingua={{lingue|it|en}}}}.</ref> |
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I diversi livelli del parco sono collegati anche attraverso una lunga scala mobile esterna, che conduce al piazzale dei giochi, progettato da Salvatore Paladino e Mimmo Paladino. Sul pavimento, a intarsi in travertino su pietra lavica, sono stati realizzati tre giochi praticabili, il tris, la campana e il labirinto. Un richiamo al gioco, con i loro vivacissimi colori, sono anche le sculture ludiche di Salvatore Paladino. Nello stesso piazzale, ma in posizione più appartata, si trova la monumentale “mano” di Mimmo Paladino. L'intero percorso esterno è punteggiato dalle opere di alcuni tra i protagonisti dell'arte contemporanea: Renato Barisani, Augusto Perez, [[Lucio Del Pezzo]], Nino Longobardi, [[Riccardo Dalisi]], Alex Mocika, Ugo Marano.<ref name=XXXV/>. La suddetta scala mobile costituisce anche un'ulteriore uscita verso la soprastante via Vincenzo Romaniello ( |
I diversi livelli del parco sono collegati anche attraverso una lunga scala mobile esterna, che conduce al piazzale dei giochi, progettato da Salvatore Paladino e Mimmo Paladino. Sul pavimento, a intarsi in travertino su pietra lavica, sono stati realizzati tre giochi praticabili, il tris, la campana e il labirinto. Un richiamo al gioco, con i loro vivacissimi colori, sono anche le sculture ludiche di Salvatore Paladino. Nello stesso piazzale, ma in posizione più appartata, si trova la monumentale “mano” di Mimmo Paladino. L'intero percorso esterno è punteggiato dalle opere di alcuni tra i protagonisti dell'arte contemporanea: Renato Barisani, Augusto Perez, [[Lucio Del Pezzo]], Nino Longobardi, [[Riccardo Dalisi]], Alex Mocika, Ugo Marano.<ref name=XXXV/>. La suddetta scala mobile costituisce anche un'ulteriore uscita verso la soprastante via Vincenzo Romaniello (tristemente famosa in quanto nel 1985 fu assassinato, sotto casa, il giornalista [[Giancarlo Siani]]), che conduce dopo pochi metri a Piazza Leonardo. |
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All'interno della stazione è possibile ammirare le installazioni di Raffaella Nappo, [[Enzo Cucchi]], LuCa, Santolo De Luca, [[Quintino Scolavino]], Natalino Zullo, Perino&Vele, Anna Sargenti.<ref name=XXXV/> |
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Versione delle 18:53, 12 dic 2017
Stazione della | metropolitana di Napoli |
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Gestore | ANM |
Inaugurazione | 2001 |
Stato | In uso |
Linea | Linea 1 |
Localizzazione | Via Salvator Rosa, Napoli |
Tipologia | Stazione sotterranea |
Interscambio | Autobus urbani |
Metropolitane del mondo | |
Salvator Rosa è una stazione della Linea 1 della Metropolitana di Napoli, in funzione dall'aprile 2001; è situata in via Salvator Rosa ed è stata progettata da Alessandro Mendini. Fa parte del circuito delle stazioni dell'arte.
Descrizione
L'area circostante la stazione ha beneficiato di una profonda riqualificazione che ha riportato allo splendore i resti di un ponte romano e una graziosa cappella neoclassica e ha valorizzato i palazzi circostanti, trasformandoli in opere d'arte, grazie all'intervento di artisti come Mimmo Rotella, Ernesto Tatafiore, Mimmo Paladino, Renato Barisani e Gianni Pisani.[1]
I diversi livelli del parco sono collegati anche attraverso una lunga scala mobile esterna, che conduce al piazzale dei giochi, progettato da Salvatore Paladino e Mimmo Paladino. Sul pavimento, a intarsi in travertino su pietra lavica, sono stati realizzati tre giochi praticabili, il tris, la campana e il labirinto. Un richiamo al gioco, con i loro vivacissimi colori, sono anche le sculture ludiche di Salvatore Paladino. Nello stesso piazzale, ma in posizione più appartata, si trova la monumentale “mano” di Mimmo Paladino. L'intero percorso esterno è punteggiato dalle opere di alcuni tra i protagonisti dell'arte contemporanea: Renato Barisani, Augusto Perez, Lucio Del Pezzo, Nino Longobardi, Riccardo Dalisi, Alex Mocika, Ugo Marano.[1]. La suddetta scala mobile costituisce anche un'ulteriore uscita verso la soprastante via Vincenzo Romaniello (tristemente famosa in quanto nel 1985 fu assassinato, sotto casa, il giornalista Giancarlo Siani), che conduce dopo pochi metri a Piazza Leonardo.
All'interno della stazione è possibile ammirare le installazioni di Raffaella Nappo, Enzo Cucchi, LuCa, Santolo De Luca, Quintino Scolavino, Natalino Zullo, Perino&Vele, Anna Sargenti.[1]
La stazione è dotata anche di una seconda uscita a valle di via Salvator Rosa (aperta nel dicembre 2002), la cui presenza è segnalata da una guglia dell'Atelier Mendini, posta al centro di un piazzale. Il basamento della guglia è ricoperto dai rilievi in ceramica di Enzo Cucchi, raffiguranti alcune icone dell'immaginario partenopeo, mentre poco distante vi è un altro simbolo della città, il Pulcinella di Lello Esposito.[1]
Servizi
La stazione dispone di:
Interscambi
Note
- ^ a b c d (IT, EN) Stazioni dell'arte - Salvator Rosa, su metro.na.it, MetroNapoli..
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salvator Rosa
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su anm.it.
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