Canone di Pachelbel: differenze tra le versioni

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Versione delle 19:21, 30 giu 2015

Canone e giga in re maggiore
CompositoreJohann Pachelbel
Tonalitàre maggiore
Tipo di composizionecanone
Epoca di composizione1680
Organicoviolini, violoncello, orchestra

Canone e giga in re maggiore per tre violini e basso continuo (in lingua inglese: Canon and Gigue in D major for three Violins and Basso Continuo; in lingua tedesca: Kanon und Gigue in D-Dur für drei Violinen und Basso Continuo), meglio noto semplicemente come il Canone di Pachelbel, è una composizione musicale scritta nel XVII secolo - in forma appunto di canone - dal religioso e musicista tedesco Johann Pachelbel.

Origine

Pachelbel lo compose intorno al 1680, ovvero in piena epoca barocca, come parte di una pièce di musica da camera per tre violini e basso continuo. Successivamente il brano venne arrangiato per una maggiore varietà strumentale fino a raggiungere la forma di brano orchestrale.

Il Canone viene fatto derivare da una giga che sviluppa il medesimo tema musicale e le cui assonanze sono avvertibili anche nella Follia, tema musicale fra i più antichi della musica europea, e nel canone Sumer is icumen in, composto in Inghilterra nel XIII secolo.

Il brano è caratterizzato dalla reiterazione del suono dei diversi strumenti a corda. Una variante prevede l'aggiunta di un pizzicato di viola in sostituzione della linea del basso ostinato solitamente garantita dal suono dell'organo e del violoncello.

Struttura

Canone in D (Canone di Pachelbel) (arrangiamento per piano solo) (info file)
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Esecuzione di Lee Galloway. Notare che questo arrangiamento non è esattamente un canone come la composizione originale.

Canone e Giga in D (info file)
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Realizzata ed eseguita tramite sintetizzatori da Jeffrey Hall.

Nella sua versione originale, il Canone è eseguito da tre violini posti sopra la linea del basso continuo sostenuta dal violoncello. All'inizio della esecuzione, il primo violino dà vita alla prima variazione, ripresa subito dopo dal secondo violino che inizia ad eseguirne una seconda; al termine di questa, il primo violino avvia la terza variazione e il secondo violino la seconda, il terzo la prima, e così via in maniera circolare.

La complessità della struttura del canone - che pure non varia mai nel ritmo - aumenta con il procedere dell'esecuzione fin quando le variazioni - che in tutto sono ventotto - diventano più complesse, per poi farsi nuovamente più semplici. Ed è proprio la complessità della struttura che indubbiamente rende il brano così emozionante all'orecchio umano.

La sezione del basso ostinato del Canone di Pachelbel

Il nome convenzionalmente attribuito al brano - Canone in re maggiore - è, in effetti, inesatto poiché questa composizione non ricalca i dettami tipici del canone musicale, assimilando piuttosto gli stilemi della ciaccona o della passacaglia, organizzato come è - tanto armonicamente quanto strutturalmente - su una linea di basso - qui basso ostinato - in due misure.

Questa linea di basso viene ripetuta in tutto ventotto volte. Gli accordi di tale sequenza sono: Re maggiore (tonica), La maggiore (dominante), Si minore (tonica parallela), Fa Diesis minore (dominante parallela), Sol maggiore (sottodominante), Re maggiore (tonica), Sol maggiore (sottodominante), La maggiore (dominante). La sequenza (o le sue successive imitazioni) possono essere individuate internamente ad altri canoni di musica classica.

Mozart la utilizzò per il suo Il Flauto Magico (1791) nella scena in cui i tre geni appaiono in scena per la prima volta, nonché nel Credo della Missa solemnis K337 (1780). Gioachino Rossini citò questa melodia nel coro "Quì è tutta calma" nel terzo atto dell'Armida composta nel 1817. Anche Joseph Haydn la utilizzò nel suo minuetto op.50 n.2, composto nel 1785.In tutti e tre i casi le corrispondenze non sono eccessivamente marcate, quanto piuttosto dei "richiami", divergendo in particolare nelle ultime misure.

Struttura di apertura del Canone di Pachelbel

Qui sopra sono riportate le prime nove misure del Canone: i violini eseguono il canone a tre voci sopra la linea del basso che provvede a garantire la struttura armonica. I colori evidenziano le variazioni individuali e il tempo di entrata degli strumenti.

Il Canone di Pachelbel nella cultura di massa

Il Canone di Pachelbel rappresenta uno degli esempi più importanti di crossover in ambito musicale: a partire dagli anni settanta è infatti passato dall'essere un'opera poco conosciuta della musica barocca al diventare un elemento culturale universalmente noto.[1]

Il Canone è stato infatti oggetto di numerosi rifacimenti e adattamenti in chiave pop o rock: alcuni si rifacevano nell'orchestrazione e nel rispetto della partitura, al modello originale, altri invece hanno avuto il carattere talvolta di vera e propria sperimentazione musicale, con l'uso di strumenti prettamente usati per altri generi musicali, come ad esempio la chitarra elettrica.[2]

Il primo esempio di utilizzo del Canone nella popular music è il brano Rain and Tears, inciso nel 1968 dagli Aphrodite's Child con Demis Roussos come cantante solista:[3] sull'etichetta del 45 giri era riportato tra gli autori anche Pachelbel.

Sempre del 1968 è l'adattamento in chiave pop del gruppo spagnolo Los Pop Tops nel brano O Lord, Why Lord?, che ebbe un modesto successo sul mercato discografico USA e in quello dei Paesi Bassi.

Le prime versioni moderne del Canone di Pachelbel alla chitarra elettrica sono state eseguite dai musicisti Joe Satriani e Yngwie Malmsteen.

Dal giro armonico utilizzato in questo canone ne derivano almeno altri quattro, ampiamente utilizzati nella musica leggera da artisti di ogni genere: Let It Be dei Beatles, A te di Jovanotti (che ha ammesso apertamente di essersi ispirato al canone), A La Primera Persona del cantautore Alejandro Sanz, solo per citarne alcuni dei tanti.

Il Canone compare come colonna sonora di chiusura nel documentario Gizmo (1977) diretto da Howard Smith.

In Discreet Music, album di musica ambient di Brian Eno (1975), la seconda metà dell'album consiste in tre variazioni sul Canone create ognuna sulla base di un algoritmo fino a renderlo irriconoscibile. La progressione degli accordi del Canone è avvertibile inoltre nella canzone Always Returning contenuta nell'album Apollo: Atmospheres and Soundtracks del 1983.

Nel 1991 la RCA ha distribuito una compilation su CD intitolata Pachelbel's Greatest Hit con otto versioni differenti del Canone. Nello stesso anno la casa discografica ha pubblicato anche una sorta di parodia sull'ubiquità del Canone, dal titolo WTWP Classical Talkity-Talk Radio (WTWP sono le iniziali di "wall-to-wall Pachelbel", ovvero: Pachelbel da tutte le parti, o Pachelbel in tutte le salse).

Degne di nota sono inoltre le Variations on the Kanon by Johann Pachelbel, rielaborazione pianistica di George Winston.

Adattamenti musicali

I seguenti brani sono esempi di incisioni che riadattano il Canone o che comunque ne riutilizzano la progressione di accordi:

Anno Incisione Autore Note Variazioni nella progressione
circa 1530 Sanctus (incisa dalla corale "Libera" nel 2003) Jacobus Clemens non Papa Adattamento corale
1944 Inno dell'Unione Sovietica Aleksandr Vasiljevič Aleksandrov Attuale Inno della Federazione Russa (la si trova nella seconda progressione della strofa, benché anche la prima simile)

Do, Sol, Lam, Mim, Fa, Do, Re, Sol

1968 Rain and Tears Aphrodite's Child Sib, Fa, Solm, Rem, Mib, Sib, Do, Fa
1968 O Lord, Why Lord? Los Pop Tops Re, La, Sim, Fa#m, Sol, Re, Sol, La
1970 Let It Be The Beatles Do, Sol, Lam, Fa, Do, Sol, Fa, Do
1971 Take Me Home, Country Roads John Denver
1972 Sylvia Focus Fa, Do, Sol, Mib, Lab, Mib,(salta un accordo),Sib
Questo piccolo grande amore Claudio Baglioni (ritornello)Re, La, Sim, Fa#m, Sol, Re, Sol,(salta un accordo), La
1974 No Woman, No Cry Bob Marley Do, Sol, Lam, Fa, Do, Sol, Do, Sol
1978 Go West Village People Reinterpretata nel 1993 dai Pet Shop Boys Do, Sol, Lam, Mim, Fa, Do, Rem, Sol
1979 Albachiara Vasco Rossi Do, Sol, Lam, Do, Fa, Do, Re, Sol7
1980 Oltre la memoria Pierangelo Sequeri (ritornello)Mi,Si, Do#m, Sol#m, La/Si9, Do#m, Fa#, Si
1984 Forever Young Alphaville Do, Sol, Lam, Fa, Sol, Lam, Fa, Sol
1986 (I Just) Died in Your Arms Cutting Crew
1992 Velvet Dreams Daniel Kobialka
1993 Cryin' Aerosmith La, Mi, Fa#m, Do#m, Re, La, Mi, Mi
1994 Basket Case Green Day Re#5, La#5, Do, Sol, Sol#5, Re#5, La#5, La#5
1995 Don't Look Back in Anger Oasis Do, Sol, Lam, Mi, Fa, Sol, Do, Sol
1997 Ring of Steel Nocturnal Rites
1999 Adagio in re Richard Benson
2003 Everytime Britney Spears
2004 Christmas Canon Rock Trans-Siberian Orchestra
2005 Un chimico Morgan Contenuta nel rifacimento di Non al denaro non all'amore né al cielo di Fabrizio De André
2006 Canon Rock JerryC
A la primera persona Alejandro Sanz
2007 A te Jovanotti La, Mi, Fa#m, La, Re, La, Sim7(Re6), Mi
2007 Relax (Take It Easy) Mika
2008 Indietro Tiziano Ferro La, Mi, Fa#m, Do#m, Re, La, Re, Mi
2008 Over The Clouds Luca Zeta
2009 Mirando al Cielo Huecco
2012 Come un pittore Modà feat. Jarabe de Palo La, Mi, Fa#m, Mi, Re, La, Re, Mi

Kanon

Lo stesso argomento in dettaglio: Kanon (visual novel).

Canon, modificato probabilmente per questioni di pronuncia nipponica in Kanon, è anche il titolo di una visual novel giapponese della Key, da cui sono stati tratti due manga e anime. Alla composizione viene fatto esplicito riferimento e ne viene analizzata la struttura messa in paragone con la vita umana.

Media

Audio

Note

  1. ^ (EN) Johann Pachelbel's Canon in D major and popular culture, su origenmusic.com. URL consultato il 24 ottobre 2011.
  2. ^ (EN) Tribute to Pachelbel, su tributetopachelbel.blogspot.com. URL consultato il 24 ottobre 2011.
  3. ^ Scheda di Rain and Tears su Hitparadeitalia.it

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