Pietro Fregoso (1412-1459): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
disambigua
refuso
Riga 20: Riga 20:
|Cognome = Fregoso
|Cognome = Fregoso
|Sesso = M
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascita = Genova
|GiornoMeseNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1417
|AnnoNascita = 1412
|LuogoMorte = Genova
|LuogoMorte = Genova
|GiornoMeseMorte = 14 settembre
|GiornoMeseMorte = 14 settembre

Versione delle 10:50, 27 mag 2013

Pietro Fregoso
Grosso di Pietro II Fregoso tra il 1450 e il 1458

Doge della Repubblica di Genova
Durata mandato8 settembre 1450 –
gennaio 1458
PredecessoreLodovico Fregoso
SuccessoreDevozione a Carlo VII di Francia

Signore di Gavi

Pietro Fregoso (Genova, 1412Genova, 14 settembre 1459) fu il trentatreesimo doge della Repubblica di Genova. Nel 1452 fu il primo doge ad essere insignito dell'onorificenza di Gran maestro dell'Ordine Militare di San Giorgio per decreto imperiale di Federico III del Sacro Romano Impero.

Biografia

Stemma nobiliare dei Fregoso

Nipote di Tomaso Fregoso, ottenne il suo primo incarico politico dalla famiglia Visconti come Signore del feudo di Gavi. Sposato con Bartolomea Grimaldi ebbe sei figli di cui uno, Battista II, diverrà anch'esso doge di Genova.

La sua elezione alla massima carica della Repubblica, la trentatreesima, avvenne l'8 settembre del 1450 in successione al cugino Lodovico Fregoso.

Il suo dogato, durato quasi otto anni, viene ricordato dagli storici e dagli annali della Repubblica come uno dei più "disastrosi" per l'importante e fiorente economia nelle colonie orientali genovesi. In questo periodo, infatti, Genova e la sua Repubblica marinara persero le note colonie di Pera in Turchia, di Caffa in Crimea e Chio in Grecia facendo così decadere gli ormai ossidati scambi commerciali tra il capoluogo ligure e le sue terre d'Oriente.

Durante il suo dogato viene ricordato inoltre per aver coniato, forse per la prima volta, dodici monete in argento con la raffigurazione incisa del monogramma di Gesù - JHS - esprimendo, come sostengono gli storici, il proprio credo religioso cattolico. La carica a doge ebbe termine nel gennaio del 1458 quando scontri con i soldati turchi, aragonesi e soprattutto tra la stessa popolazione genovese di fazione ghibellina costrinse Pietro di Campofregoso a chiedere aiuto al re di Francia Carlo VII. Così come nel 1396 e il suo predecessore Carlo VI, durante la prima devozione francese, l'aiuto d'oltralpe si trasformò ben presto in una nuova sottomissione della Repubblica di Genova dal marzo 1458 al marzo 1461.

Pietro di Campofregoso, oramai deposto dalla carica dogale, morì atrocemente il 14 settembre del 1459; a seguito di una personale rivolta contro la dominazione francese finì per essere lapidato dalla popolazione nei pressi della Porta di Sant'Andrea a Genova. Fu il primo Gran maestro dell'Ordine Militare di San Giorgio.

Altri progetti

Predecessore Doge di Genova Successore
Lodovico Fregoso 8 settembre 1450 - gennaio 1458 Devozione a Carlo VII di Francia