Libri dei Re: differenze tra le versioni

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I due '''libri dei Re''' ([[ebraico]] ספר מלכים ''sèfer malchìm'', "libro dei re"; [[Lingua greca|greco]] A'-B' o Γ'-Δ' Βασιλέων ''1-2 o 3-4 basiléon'', "1-2 o 3-4 re"; [[lingua latina|latino]] ''1-2 Regum'') sono due testi contenuti nella [[Bibbia]] [[religione ebraica|ebraica]] ([[Tanakh]], dove sono contati come un testo unico) e [[cristianesimo|cristiana]].

Sono scritti in [[ebraico]] e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la loro redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata al VI-V secolo a.C. in [[Giudea]], sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte, in particolare della cosiddetta [[fonte deuteronomista]] del VII secolo a.C. (vedi [[Ipotesi documentale]]), integrata da tradizioni successive.

Il primo libro è composto da 22 capitoli descriventi la morte di [[Davide]], [[Re Salomone|Salomone]], la scissione del [[Regno di Israele]] dal [[Regno di Giuda]], il ministero del [[profeta Elia]] (nel nord) e i vari re di Israele e Giuda, eventi datati attorno al 970-850 a.C.
Il secondo libro è composto da 25 capitoli descriventi il ministero dei profeti [[Eliseo (Bibbia)|Eliseo]] (nel nord) e [[Isaia]] (nel sud), vari re di Israele e Giuda, la distruzione e deportazione del [[Regno di Israele]] e del [[Regno di Giuda]], eventi datati attorno al 850-587 a.C.

== Denominazioni dei libri ==
Il Primo e il Secondo libro dei Re originariamente formavano un unico libro. Essi fanno parte dei Libri storici per il canone cristiano e dei ''profeti anteriori'' per il canone ebraico. Nella versione greca dei [[Septuaginta|Settanta]] essi costituiscono il III e IV libro dei Regni (''Basileion'') e nella [[Vulgata]] il III e IV libro dei Re dopo i [[libro di Samuele|libri di Samuele]], in essa indicati come I e II libro dei Re.

== Redazione ==
La redazione finale è collocata dalla maggior parte degli studiosi intorno al [[VI secolo a.C.]] L'autore biblico appartiene all'ambito religioso che ha prodotto il libro del [[Deuteronomio]]; per questo lo si definisce autore ''Deuteronomista''.

Per ricostruire le vicende dei [[Storia di Israele|due regni di Israele]], egli attinge a materiali d'archivio oggi non più in nostro possesso, tra cui il perduto ''Libro degli Annali dei Re di [[Storia di Israele|Giuda]]'', oltre alle tradizioni orali e alla memoria storica del suo popolo.

Una delle caratteristiche dell'autore Deuteronomista è il continuo ricorso a formule fisse per delineare i regni dei vari sovrani che, dalla successione al trono di [[Davide]] fino alla distruzione del Tempio di [[Gerusalemme]] da parte dei [[Babilonia|Babilonesi]] di re [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]] e quindi dalla vecchiaia di Davide fino a [[Sedecia]], si sono succeduti sul trono di Giuda e sul regno settentrionale d'Israele.

== Contenuto del primo libro ==

=== Suddivisione del testo ===
Il primo libro dei Re rappresenta la continuazione ideale dei due Libri di Samuele, descrivendo la vicenda del popolo ebraico dal [[X secolo a.C.|X]] alla metà del [[IX secolo a.C.]], cioè dalla fine del regno di Davide (circa [[970 a.C.]]) fino al termine del regno di Acab nell'[[852 a.C.]]

In tutto comprende 22 capitoli che si possono suddividere in diverse parti:
* La successione a [[Davide]] {{passo biblico|1Re|1-2}};
* Il regno di [[Re Salomone|Salomone]] con la costruzione e dedicazione del [[Tempio di Gerusalemme]] {{passo biblico|1Re|3-10}};
* I peccati di Salomone e la sua morte {{passo biblico|1Re|11}};
* Lo scisma e la nascita dei due stati di Giuda e di Israele {{passo biblico|1Re|12-13}};
* La storia dei due regni fino al ciclo del profeta [[Elia]] {{passo biblico|1Re|14-16}};
* Il ciclo del profeta Elia {{passo biblico|1Re|17-22}}, che continua poi nel secondo libro dei Re.

=== Eventi più importanti ===
Il libro si apre con la difficile successione al trono di Davide, che vede imporsi la grande figura di suo figlio Salomone. Questi si sbarazza in modo spiccio del fratello Adonia, che mirava contemporaneamente al trono avendo sposato l'ultima [[Concubinato|concubina]] del padre, Abisag di Sunem; successivamente però ottiene da [[tetragramma biblico|JHWH]] la Sapienza in un dialogo notturno divenuto giustamente celeberrimo (1 Re {{Passo biblico|1Re|3,1-15}}). Egli dà prova di grande giustizia (vedi l'episodio del figlio conteso dalle due prostitute: 1 Re {{Passo biblico|1Re|3,16-28}}), tanto che persino la mitica regina di Saba giunge dal suo paese per interrogarlo (si discute ancor oggi se Saba fosse posta in [[Penisola araba|Arabia]] o in [[Etiopia]]; a tal proposito, il negus [[Menelik II]] asseriva di discendere da Salomone e dalla mitologica regina).

Il punto di svolta del libro è rappresentato dalla netta frattura causata, alla morte di Salomone, dall'inettitudine del suo successore [[Roboamo]], il quale attizza le mai sopite tensioni tribali tra il nord e il sud, imponendo tasse gravosissime:
{{Quote biblico|Mio padre vi ha imposto un giogo pesante; io renderò ancora più grave il vostro giogo. Mio padre vi ha castigati con fruste, io vi castigherò con flagelli!|1Re|12,14}}
La rivolta che ne scaturisce costringe Roboamo a fuggire ignominiosamente sopra un carro verso [[Gerusalemme]].

Questo episodio è stato reso celebre da [[Dante Alighieri]] nel suo ''Purgatorio'':
{{Quote|O Roboàm, già non par che minacci<br />quivi 'l tuo segno; ma pien di spavento<br />nel porta un carro, sanza ch'altri il cacci.|Dante Alighieri, ''[[Divina Commedia]]'', Purgatorio XII, 46-48}}

Le vicende dei Re dei due stati, narrate parallelamente da qui in poi, sono interrotte da quelle che un biblista ha definito delle "oasi letterarie", cioè inserti narrativi di particolare bellezza, tra cui spicca il grande ciclo del profeta [[Elia]].

=== Successione dei Re di Giuda nel primo libro ===
* [[Roboamo]] ([[930 a.C.|930]]-[[913 a.C.]])
* Abia ([[913 a.C.|913]]-[[911 a.C.]])
* Asa ([[911 a.C.|911]]-[[870 a.C.]])
* Giosafat ([[870 a.C.|870]]-[[849 a.C.]])

=== Successione dei Re di Israele nel primo libro ===
* Geroboamo I ([[930 a.C.|930]]-[[910 a.C.]])
* Nadab ([[910 a.C.|910]]-[[909 a.C.]])
* Baasa ([[909 a.C.|909]]-[[886 a.C.]])
* Ela ([[886 a.C.|886]]-[[885 a.C.]])
* Zimri ([[885 a.C.]])
* Omri ([[885 a.C.|882]]-[[874 a.C.]])
* [[Acab]] ([[874 a.C.|874]]-[[852 a.C.]])

== Storicità del primo libro ==

=== La "Successione al Trono di Davide" ===
Si ritiene che i capitoli 19-20 del [[Secondo libro di Samuele]] ed i primi due capitoli del Primo libro dei Re formassero in origine un'opera unitaria più antica della stesura definitiva dei libri biblici. Questo testo è stato definito dagli studiosi ''Successione al Trono di Davide'', ed è considerata uno degli esempi più antichi di [[storiografia]], antecedente di ben cinque secoli agli scritti di [[Senofonte]]. In essa, infatti, l'autore non si limita a riportare i singoli eventi, ma cerca di evidenziare per la prima volta le connessioni tra le varie vicende ed il loro svolgersi. Naturalmente il primo protagonista della storia è Dio stesso, che guida con occhio provvidente gli avvenimenti umani.

=== Gli "Annali dei Re di Giuda" ===
A partire dal capitolo 11, con la narrazione del peccato di Salomone, che si lasciò indurre all'[[idolatria]] dalle sue mogli pagane, il clima cambia totalmente. Proprio quella che a prima vista parrebbe la parte più propriamente "storica" del libro, cioè la successione dei re giudaici ed israelitici, è proprio quella che più si allontana dalla "storiografia" nel senso moderno del termine. Infatti qui l'autore Deuteronomista interviene di continuo a ''ripensare'' la storia del suo popolo, ordinando ed interpretando gli eventi in chiave religiosa. Un sovrano è giudicato positivamente in base a tre criteri:

* la lotta all'idolatria Cananea;
* la fedeltà alla purezza del [[monoteismo]] [[Bibbia|biblico]];
* la promessa divina alla dinastia davidica, e quindi il confronto con i propri antenati più nobili.

Inevitabilmente il giudizio dell'autore diventa severissimo nei confronti della maggior parte dei sovrani, soprattutto contro quelli del Regno Settentrionale, colpevoli di aver posto due vitelli d'oro nei santuari di Betel e Dan (1 Re, {{Passo biblico|1Re|12,26-31}}), alle due estremità opposte del regno, onde impedire i pellegrinaggi delle 10 tribù settentrionali a [[Gerusalemme]], e quindi il loro ritorno nella sfera d'influenza giudaica. Questi sovrani sono esclusi dalla promessa divina di un Regno Eterno fatta alla dinastia davidica proprio in virtù di questo peccato d'idolatria.

=== Il faraone Sisach ===
Importante, dal punto di vista storico, è la menzione del sovrano egizio Sisach in 1 Re {{Passo biblico|1Re|14,25}}, ben noto anche al di fuori del testo biblico. Nelle fonti [[Storia dell'antico Egitto|egizie]] egli è chiamato [[Sheshonq I]]; regnò dal [[945 a.C.|945]] al [[924 a.C.]] e fondò la [[XXII dinastia egizia|XXII dinastia]]. Con la sua campagna in [[Palestina]] egli tentò di riaffermare il predominio egiziano su questa regione, dopo i fasti del regno di [[Ramses II]] e la successiva decadenza. Il testo biblico dice che egli si impossessò degli arredi d'oro del Tempio di Salomone; evidentemente ciò significa che egli sottopose il Regno di Giuda a un pesante tributo.

=== Samaria ===
Uno degli atti politici più importanti del re Omri fu quello di fondare la nuova capitale, '''Samaria''' (1 Re {{Passo biblico|1Re|16,24}}). Gli scavi archeologici condotti sul posto hanno confermato che essa sorse effettivamente nel [[IX secolo a.C.]] Sono stati riportati alla luce il palazzo reale di Samaria e le mura di fortificazione, ma anche diversi ''ostraka'', tavolette di argilla incise, che forniscono ragguagli di tipo amministrativo ed economico.

La città fu conquistata e distrutta dagli [[Assiria|Assiri]] di Sargon II nel [[721 a.C.]], e per una seconda volta da Giovanni Ircano nel [[107 a.C.]], ma [[Erode il Grande|Erode]] la riedificò sontuosamente e la rinominò Sebaste (in greco ''Augusto''), in onore dell'imperatore romano [[Ottaviano Augusto]], che lo aveva confermato sul trono.

== Contenuto del secondo libro ==

=== Suddivisione del testo ===
Il Secondo libro dei Re rappresenta la continuazione ideale del Primo, descrivendo la vicenda del popolo ebraico dal [[IX secolo a.C.|IX]] al [[VI secolo a.C.]], cioè dalla fine del regno di Acazia (circa [[852 a.C.]]) fino alla distruzione del [[Storia di Israele|regno di Giuda]] nel [[587 a.C.]]

In tutto comprende 25 capitoli che si possono suddividere in diverse parti:

* Il rapimento in Cielo di [[Elia]] {{passo biblico|2Re|1-2}};
* Il ciclo del profeta [[Eliseo (Bibbia)|Eliseo]] {{passo biblico|2Re|3-13}}, comprendente la misera fine di Gezabele {{passo biblico|2Re|9}} e la vicenda dell'usurpatrice Atalia {{passo biblico|2Re|11}};
* La decadenza e la fine del Regno d'Israele {{passo biblico|2Re|14-18}};
* Il ciclo del profeta [[Isaia]] e i regni di Ezechia e Manasse {{passo biblico|2Re|19-21}};
* La riforma religiosa di re Giosia {{passo biblico|2Re|22-23}};
* Le invasioni dei [[Caldei]] e la fine del regno di Giuda {{passo biblico|2Re|24-25}}.

=== Eventi più importanti ===
Quattro sono gli eventi più importanti descritti da questo libro. Il primo è certamente la caduta di Samaria in mani assire, dopo un lungo periodo di decadenza del regno settentrionale, segnato dal turbinoso susseguirsi di cinque re in quattordici anni, tutti morti ammazzati in seguito a congiure. Le dieci tribù settentrionali vengono di conseguenza deportate dai vincitori, com'era loro costume per sradicare i popoli e sottometterli meglio, e sostituite da altri popoli pagani, a loro volta deportati da altri angoli del vasto impero.
Ha così origine la stirpe dei Samaritani, che si convertono al culto di JHWH, ma realizzano un sincretismo pagano-giudaico ed adorano Dio sul monte Garizim anziché a Gerusalemme. Ciò spiega l'odio razziale manifestato dai Giudei nei loro confronti, e testimoniato ancora dal [[Vangelo di Giovanni]]:
{{quote biblico|I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani.|Giovanni|4,9}}

Nasce così anche il mito delle ''Tribù Perdute d'Israele'', che storici di ogni tempo hanno voluto fantasiosamente identificare con vari popoli, e perfino con i [[Maya]].

Il secondo episodio è la riforma religiosa voluta da re Giosia, dopo aver rinvenuto il « Libro della Legge » durante lavori di restauro del Tempio di [[Re Salomone|Salomone]] (2 Re {{Passo biblico|2Re|22,8-13}}). Questo testo è stato identificato dai biblisti con la prima stesura del [[Deuteronomio]], o meglio della sua parte normativa (i capitoli dal 12 al 26), perché, leggendola, il re si straccia le vesti e decide di tornare alla purezza del culto di JHWH, eliminando ogni traccia di paganesimo. Per questo Giosia è particolarmente lodato dalla Bibbia.

Lo stesso re è protagonista subito dopo della battaglia di Megiddo ([[609 a.C.]]). Il re dei [[Medi]] [[Ciassare]] ed i re di [[Babilonia]] Nabupolassar nel [[612 a.C.]] avevano espugnato [[Ninive]], e così il [[faraone]] Necao, volendo contrastare il dominio babilonese sulla [[Mesopotamia]], che avrebbe minacciato anche l'[[Egitto]], entra in guerra contro di loro. Per raggiungere la Mesopotamia deve attraversare il regno di Giuda, ma Giosia gli sbarra il passo con le sue truppe. Il re di Giuda non sa fare calcoli politici, per lui gli Assiri sono nemici mortali, e gli amici dei suoi nemici sono suoi nemici. Giosia viene ucciso in battaglia presso Megiddo, e quel luogo diventa simbolo di sconfitta rovinosa per il Popolo di Dio, tanto che nell'[[Apocalisse]] il luogo dello scontro escatologico tra Bene e Male è indicato come "Armageddon", in ebraico ''la montagna di Megiddo''. Necao sarà comunque definitivamente sconfitto da [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]] presso Karkemish, in [[Siria]], nel [[605 a.C.]]

Infine, il libro si chiude con la duplice invasione del regno di Giuda da parte dello stesso Nabucodonosor. La prima ha luogo nel [[597 a.C.]], e re Ioiakim è sul suo letto di morte mentre le truppe straniere assediano la città; Nabucodonosor depone allora suo figlio Ioiachin (nome equivalente al nostro [[Gioacchino]]) dopo appena tre mesi di regno, e lo sostituisce con suo zio Mattania, cui cambia nome in [[Sedecia]]: un nome ironico, dal momento che significa ''giustizia di JHWH'', mentre il coltello dalla parte del manico ce l'aveva il re caldeo. Sedecia tuttavia ignora gli avvertimenti del profeta [[Geremia]] e cerca di stringere alleanza con l'Egitto contro i Caldei. Nabucodonosor non glielo perdona, nel [[587 a.C.]] Gerusalemme è conquistata e rasa al suolo, ed i maggiorenti della nazione giudaica deportati a Babilonia. Sedecia fa una brutta fine: prima è costretto ad assistere all'esecuzione dei suoi figli, poi è accecato. Questa è la fine del glorioso Tempio di Salomone e dell'antico Regno d'Israele fondato da [[Saul]] e [[Davide]]. Al ritorno da Babilonia nel [[539 a.C.]], i Giudei non parleranno più [[lingua ebraica|ebraico]] ma [[lingua aramaica|aramaico]].

=== Successione dei Re di Giuda nel secondo libro ===
* Joram ([[849 a.C.|849]]-[[843 a.C.]])
* Atalia, usurpatrice ([[843 a.C.|843]]-[[838 a.C.]])
* Ioas ([[838 a.C.|838]]-[[800 a.C.]])
* Amazia ([[800 a.C.|800]]-[[783 a.C.]])
* Azaria ([[783 a.C.|783]]-[[742 a.C.]])
* Iotam ([[742 a.C.|742]]-[[735 a.C.]])
* [[Acaz]] ([[735 a.C.|735]]-[[716 a.C.]])
* Ezechia ([[716 a.C.|716]]-[[687 a.C.]])
* Manasse ([[687 a.C.|687]]-[[642 a.C.]])
* Amon ([[642 a.C.|642]]-[[640 a.C.]])
* [[Giosia]] ([[640 a.C.|640]]-[[609 a.C.]])
* Ioacaz ([[609 a.C.]])
* Ioiakim ([[609 a.C.|609]]-[[598 a.C.]])
* Ioiachin ([[598 a.C.|598]]-[[597 a.C.]])
* [[Sedecia]] ([[597 a.C.|597]]-[[587 a.C.]])

=== Successione dei Re di Israele nel secondo libro ===
* Acazia ([[852 a.C.|852]]-[[851 a.C.]])
* Ioram ([[851 a.C.|851]]-[[843 a.C.]])
* Ieu ([[843 a.C.|843]]-[[816 a.C.]])
* Ioacaz ([[816 a.C.|816]]-[[801 a.C.]])
* Ioas (([[801 a.C.|801]]-[[786 a.C.]])
* Geroboamo II ([[786 a.C.|786]]-[[746 a.C.]])
* Zaccaria ([[746 a.C.]])
* Sallum ([[746 a.C.]])
* Menachem ([[746 a.C.|745]]-[[737 a.C.]])
* Pekachia ([[737 a.C.|737]]-[[736 a.C.]])
* Pekach ([[736 a.C.|736]]-[[732 a.C.]])
* Osea ([[732 a.C.|732]]-[[722 a.C.]])

== Storicità del secondo libro ==

=== La "guerra Siro-efraimitica" ===
Importante, dal punto di vista storico, è la cosiddetta '''Guerra Siro-Efraimitica''', citata in 2 Re {{Passo biblico|2Re|16,5-9}}, ma anche in [[Isaia]] {{Passo biblico|Is|7,1-17}}, dove è spiegata con maggior ampiezza. Al tempo di Iotam re di Giuda si formò una lega anti-[[Assiria|assira]] voluta da Pekach, re d'Israele, e da Rezin, re di Aram, cioè di [[Siria]]. Tale lega era sostenuta dall'[[Egitto]], che così sperava di riconquistare l'egemonia nella regione siropalestinese, perduta a vantaggio degli Assiri.

Ora, [[Acaz]], re di Giuda e figlio di Iotam, rifiutò di prendere parte a questa lega, e così i re di Aram, di Israele e dell'Idumea decisero di unire le proprie forze per conquistare il regno di Giuda ed imporvi un sovrano a loro gradito, che si unisse loro nella lotta agli odiati Assiri. Questa guerra viene detta " Siro-Efraimitica perché il regno d'Israele era noto anche come regno di Efraim, dal nome della tribù più importante (Efraim era il secondogenito di Giuseppe, figlio del [[patriarca (ebraismo)|patriarca]] Giacobbe-Israele), e si svolse negli anni [[734 a.C.|734]]-[[732 a.C.]]

Acaz si rivolse allora al re assiro Tiglat-Pileser III, dichiarandosi "suo figlio" e "suo servo"; il sovrano [[Mesopotamia|mesopotamico]] intervenne prontamente, sbaragliò l'esercito dei re coalizzati contro Acaz e ricevette l'atto di sottomissione di quest'ultimo. Le tavolette di Nimrud confermano la storicità di quest'episodio e contengono la lista completa dei diversi re che divennero tributari di Tiglat-Pileser III dopo la conquista di [[Damasco]] nel [[732 a.C.]]

=== La campagna di Sennacherib ===
Anche quest'operazione militare ({{Passo biblico|2Re|18,13-16}}) avvenuta nel [[701 a.C.]] è confermata da un prisma di terracotta riportato alla luce nel [[1952]] e conosciuto come "prisma di Taylor", dal nome del suo acquirente. In esso si legge:

{{Quote|Quanto ad Ezechia di Giuda, egli non si era assoggettato al mio giogo. Io assediai quarantasei delle sue piazzeforti cinte di mura. Mi impadronii anche dei piccoli villaggi che stavano attorno ad esse, per mezzo di terrapieni, di colpi d'ariete, di brecce e di lavori di scavo. Vi feci uscire 200.150 persone (...) Rinchiusi Ezechia stesso in Gerusalemme, sua residenza, come un uccello in gabbia. Innalzai contro di lui un vallo e feci pagare il suo misfatto a chiunque uscisse dalle porte della città. }}

Come si vede, [[Sennacherib]] afferma di avere vinto la guerra, mentre il Secondo libro dei Re afferma che un Angelo di Dio, presumibilmente sotto forma di una pestilenza, liberò Gerusalemme dall'assedio. Non bisogna però dimenticare che, nell'antichità, le iscrizioni reali celebravano tutte le gesta del signore come se fossero delle vittorie.

Anche l'assedio della piazzaforte giudea di '''Lachis''', descritto in 2 Re ({{Passo biblico|2Re|18,14}}) ed avvenuto durante la suddetta campagna, è stata confermata dall'archeologia moderna, grazie alla scoperta dei maestosi bassorilievi ritrovati nel palazzo reale di [[Ninive]], in cui è testimoniata la tecnica di guerra degli Assiri, basata su macchine belliche. Lachis è stata riportata alla luce sotto l'attuale Tell ed-Duweir, in posizione strategica a circa 40 chilometri da Gerusalemme.

== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://www.mechon-mamre.org/p/pt/pt09a01.htm מלכים א ''Melachim Aleph'' - Kings A] e [http://www.mechon-mamre.org/p/pt/pt09b01.htm מלכים ב ''Melachim Bet'' - Kings B]: testo originale in [[lingua ebraica]] e traduzione in [[lingua inglese|inglese]]
* {{en}} traduzione ebraica della Jewish Publication Society: [http://www.mechon-mamre.org/e/et/et09a01.htm 1 Kings] e [http://www.mechon-mamre.org/e/et/et09b01.htm 2 Kings] nel sito [http://www.mechon-mamre.org Mechon-Mamre]
* {{en}} traduzione ebraica della Judaica Press: [http://www.chabad.org/library/archive/LibraryArchive2.asp?AID=15753 Melachim I - Kings I] e [http://www.chabad.org/library/archive/LibraryArchive2.asp?AID=15754 Melachim II - Kings II], con commentari di [[Rashi]] nel sito [http://www.chabad.org Chabad.org]
* {{en}} [http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=226&letter=K&search=Kings Books of Kings] dalla [[Jewish Encyclopedia]]

== Bibliografia ==

* ''La Sacra [[Bibbia]], traduzione dai testi originali'', [[edizioni San Paolo]], [[Roma]] [[1979]]
* a cura di [[Gianfranco Ravasi]], ''La Bibbia per la Famiglia, volume 3'', [[edizioni San Paolo]], [[Milano]] [[1995]]

== Voci correlate ==
* [[Achia]]

[[Categoria:Bibbia ebraica]]
[[Categoria:Libri storici della Bibbia]]

[[an:Primer libro d'os Reis]]
[[ar:سفر الملوك الثاني]]
[[bar:1. Buach der Kenige]]
[[ca:Primer dels Reis]]
[[ceb:Mga Hari]]
[[cs:1. kniha královská]]
[[cy:Llyfr y Brenhinoedd]]
[[da:Første Kongebog]]
[[de:1. Buch der Könige]]
[[el:Γ' Βασιλειών]]
[[en:Books of Kings]]
[[eo:1-a libro de la Reĝoj]]
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[[fa:کتب پادشاهان]]
[[fi:Ensimmäinen kuninkaiden kirja]]
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[[he:ספר מלכים]]
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[[la:Liber I Regum]]
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[[ro:Cartea a treia a Regilor]]
[[ru:Третья книга Царств]]
[[rw:Ibitabo by’Abami]]
[[simple:Books of Kings]]
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[[tr:Krallar kitabı]]
[[yi:ספר מלכים]]
[[yo:Ìwé àwọn Ọba]]
[[zh:列王紀 (聖經)]]
[[zh-min-nan:Lia̍t-ông-kí]]

Versione delle 16:02, 28 set 2011

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Antico Testamento
Ebraico, Cattolico, Ortodosso, Protestante

Pentateuco:

Profeti anteriori o Libri storici:

Profeti posteriori - Profeti maggiori:

Profeti posteriori - Profeti minori:

Scritti:

Meghillot:

Sino a qui riferimenti ebraici

Deuterocanonici
(non canonici per/secondo gli ebrei,
canonici per cattolici e ortodossi,
apocrifi per protestanti)
Ortodosso
Siriaco (Peshitta)
Progetto Religione
uso tabella

I due libri dei Re (ebraico ספר מלכים sèfer malchìm, "libro dei re"; greco A'-B' o Γ'-Δ' Βασιλέων 1-2 o 3-4 basiléon, "1-2 o 3-4 re"; latino 1-2 Regum) sono due testi contenuti nella Bibbia ebraica (Tanakh, dove sono contati come un testo unico) e cristiana.

Sono scritti in ebraico e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la loro redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata al VI-V secolo a.C. in Giudea, sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte, in particolare della cosiddetta fonte deuteronomista del VII secolo a.C. (vedi Ipotesi documentale), integrata da tradizioni successive.

Il primo libro è composto da 22 capitoli descriventi la morte di Davide, Salomone, la scissione del Regno di Israele dal Regno di Giuda, il ministero del profeta Elia (nel nord) e i vari re di Israele e Giuda, eventi datati attorno al 970-850 a.C. Il secondo libro è composto da 25 capitoli descriventi il ministero dei profeti Eliseo (nel nord) e Isaia (nel sud), vari re di Israele e Giuda, la distruzione e deportazione del Regno di Israele e del Regno di Giuda, eventi datati attorno al 850-587 a.C.

Denominazioni dei libri

Il Primo e il Secondo libro dei Re originariamente formavano un unico libro. Essi fanno parte dei Libri storici per il canone cristiano e dei profeti anteriori per il canone ebraico. Nella versione greca dei Settanta essi costituiscono il III e IV libro dei Regni (Basileion) e nella Vulgata il III e IV libro dei Re dopo i libri di Samuele, in essa indicati come I e II libro dei Re.

Redazione

La redazione finale è collocata dalla maggior parte degli studiosi intorno al VI secolo a.C. L'autore biblico appartiene all'ambito religioso che ha prodotto il libro del Deuteronomio; per questo lo si definisce autore Deuteronomista.

Per ricostruire le vicende dei due regni di Israele, egli attinge a materiali d'archivio oggi non più in nostro possesso, tra cui il perduto Libro degli Annali dei Re di Giuda, oltre alle tradizioni orali e alla memoria storica del suo popolo.

Una delle caratteristiche dell'autore Deuteronomista è il continuo ricorso a formule fisse per delineare i regni dei vari sovrani che, dalla successione al trono di Davide fino alla distruzione del Tempio di Gerusalemme da parte dei Babilonesi di re Nabucodonosor e quindi dalla vecchiaia di Davide fino a Sedecia, si sono succeduti sul trono di Giuda e sul regno settentrionale d'Israele.

Contenuto del primo libro

Suddivisione del testo

Il primo libro dei Re rappresenta la continuazione ideale dei due Libri di Samuele, descrivendo la vicenda del popolo ebraico dal X alla metà del IX secolo a.C., cioè dalla fine del regno di Davide (circa 970 a.C.) fino al termine del regno di Acab nell'852 a.C.

In tutto comprende 22 capitoli che si possono suddividere in diverse parti:

  • La successione a Davide 1 Re 1-2[1];
  • Il regno di Salomone con la costruzione e dedicazione del Tempio di Gerusalemme 1 Re 3-10[2];
  • I peccati di Salomone e la sua morte 1 Re 11[3];
  • Lo scisma e la nascita dei due stati di Giuda e di Israele 1 Re 12-13[4];
  • La storia dei due regni fino al ciclo del profeta Elia 1 Re 14-16[5];
  • Il ciclo del profeta Elia 1 Re 17-22[6], che continua poi nel secondo libro dei Re.

Eventi più importanti

Il libro si apre con la difficile successione al trono di Davide, che vede imporsi la grande figura di suo figlio Salomone. Questi si sbarazza in modo spiccio del fratello Adonia, che mirava contemporaneamente al trono avendo sposato l'ultima concubina del padre, Abisag di Sunem; successivamente però ottiene da JHWH la Sapienza in un dialogo notturno divenuto giustamente celeberrimo (1 Re 1 Re 3,1-15[7]). Egli dà prova di grande giustizia (vedi l'episodio del figlio conteso dalle due prostitute: 1 Re 1 Re 3,16-28[8]), tanto che persino la mitica regina di Saba giunge dal suo paese per interrogarlo (si discute ancor oggi se Saba fosse posta in Arabia o in Etiopia; a tal proposito, il negus Menelik II asseriva di discendere da Salomone e dalla mitologica regina).

Il punto di svolta del libro è rappresentato dalla netta frattura causata, alla morte di Salomone, dall'inettitudine del suo successore Roboamo, il quale attizza le mai sopite tensioni tribali tra il nord e il sud, imponendo tasse gravosissime:

« Mio padre vi ha imposto un giogo pesante; io renderò ancora più grave il vostro giogo. Mio padre vi ha castigati con fruste, io vi castigherò con flagelli! »   ( 1Re 12,14, su laparola.net.)

La rivolta che ne scaturisce costringe Roboamo a fuggire ignominiosamente sopra un carro verso Gerusalemme.

Questo episodio è stato reso celebre da Dante Alighieri nel suo Purgatorio:

«O Roboàm, già non par che minacci
quivi 'l tuo segno; ma pien di spavento
nel porta un carro, sanza ch'altri il cacci.»

Le vicende dei Re dei due stati, narrate parallelamente da qui in poi, sono interrotte da quelle che un biblista ha definito delle "oasi letterarie", cioè inserti narrativi di particolare bellezza, tra cui spicca il grande ciclo del profeta Elia.

Successione dei Re di Giuda nel primo libro

Successione dei Re di Israele nel primo libro

Storicità del primo libro

La "Successione al Trono di Davide"

Si ritiene che i capitoli 19-20 del Secondo libro di Samuele ed i primi due capitoli del Primo libro dei Re formassero in origine un'opera unitaria più antica della stesura definitiva dei libri biblici. Questo testo è stato definito dagli studiosi Successione al Trono di Davide, ed è considerata uno degli esempi più antichi di storiografia, antecedente di ben cinque secoli agli scritti di Senofonte. In essa, infatti, l'autore non si limita a riportare i singoli eventi, ma cerca di evidenziare per la prima volta le connessioni tra le varie vicende ed il loro svolgersi. Naturalmente il primo protagonista della storia è Dio stesso, che guida con occhio provvidente gli avvenimenti umani.

Gli "Annali dei Re di Giuda"

A partire dal capitolo 11, con la narrazione del peccato di Salomone, che si lasciò indurre all'idolatria dalle sue mogli pagane, il clima cambia totalmente. Proprio quella che a prima vista parrebbe la parte più propriamente "storica" del libro, cioè la successione dei re giudaici ed israelitici, è proprio quella che più si allontana dalla "storiografia" nel senso moderno del termine. Infatti qui l'autore Deuteronomista interviene di continuo a ripensare la storia del suo popolo, ordinando ed interpretando gli eventi in chiave religiosa. Un sovrano è giudicato positivamente in base a tre criteri:

  • la lotta all'idolatria Cananea;
  • la fedeltà alla purezza del monoteismo biblico;
  • la promessa divina alla dinastia davidica, e quindi il confronto con i propri antenati più nobili.

Inevitabilmente il giudizio dell'autore diventa severissimo nei confronti della maggior parte dei sovrani, soprattutto contro quelli del Regno Settentrionale, colpevoli di aver posto due vitelli d'oro nei santuari di Betel e Dan (1 Re, 1 Re 12,26-31[9]), alle due estremità opposte del regno, onde impedire i pellegrinaggi delle 10 tribù settentrionali a Gerusalemme, e quindi il loro ritorno nella sfera d'influenza giudaica. Questi sovrani sono esclusi dalla promessa divina di un Regno Eterno fatta alla dinastia davidica proprio in virtù di questo peccato d'idolatria.

Il faraone Sisach

Importante, dal punto di vista storico, è la menzione del sovrano egizio Sisach in 1 Re 1 Re 14,25[10], ben noto anche al di fuori del testo biblico. Nelle fonti egizie egli è chiamato Sheshonq I; regnò dal 945 al 924 a.C. e fondò la XXII dinastia. Con la sua campagna in Palestina egli tentò di riaffermare il predominio egiziano su questa regione, dopo i fasti del regno di Ramses II e la successiva decadenza. Il testo biblico dice che egli si impossessò degli arredi d'oro del Tempio di Salomone; evidentemente ciò significa che egli sottopose il Regno di Giuda a un pesante tributo.

Samaria

Uno degli atti politici più importanti del re Omri fu quello di fondare la nuova capitale, Samaria (1 Re 1 Re 16,24[11]). Gli scavi archeologici condotti sul posto hanno confermato che essa sorse effettivamente nel IX secolo a.C. Sono stati riportati alla luce il palazzo reale di Samaria e le mura di fortificazione, ma anche diversi ostraka, tavolette di argilla incise, che forniscono ragguagli di tipo amministrativo ed economico.

La città fu conquistata e distrutta dagli Assiri di Sargon II nel 721 a.C., e per una seconda volta da Giovanni Ircano nel 107 a.C., ma Erode la riedificò sontuosamente e la rinominò Sebaste (in greco Augusto), in onore dell'imperatore romano Ottaviano Augusto, che lo aveva confermato sul trono.

Contenuto del secondo libro

Suddivisione del testo

Il Secondo libro dei Re rappresenta la continuazione ideale del Primo, descrivendo la vicenda del popolo ebraico dal IX al VI secolo a.C., cioè dalla fine del regno di Acazia (circa 852 a.C.) fino alla distruzione del regno di Giuda nel 587 a.C.

In tutto comprende 25 capitoli che si possono suddividere in diverse parti:

  • Il rapimento in Cielo di Elia 2 Re 1-2[12];
  • Il ciclo del profeta Eliseo 2 Re 3-13[13], comprendente la misera fine di Gezabele 2 Re 9[14] e la vicenda dell'usurpatrice Atalia 2 Re 11[15];
  • La decadenza e la fine del Regno d'Israele 2 Re 14-18[16];
  • Il ciclo del profeta Isaia e i regni di Ezechia e Manasse 2 Re 19-21[17];
  • La riforma religiosa di re Giosia 2 Re 22-23[18];
  • Le invasioni dei Caldei e la fine del regno di Giuda 2 Re 24-25[19].

Eventi più importanti

Quattro sono gli eventi più importanti descritti da questo libro. Il primo è certamente la caduta di Samaria in mani assire, dopo un lungo periodo di decadenza del regno settentrionale, segnato dal turbinoso susseguirsi di cinque re in quattordici anni, tutti morti ammazzati in seguito a congiure. Le dieci tribù settentrionali vengono di conseguenza deportate dai vincitori, com'era loro costume per sradicare i popoli e sottometterli meglio, e sostituite da altri popoli pagani, a loro volta deportati da altri angoli del vasto impero. Ha così origine la stirpe dei Samaritani, che si convertono al culto di JHWH, ma realizzano un sincretismo pagano-giudaico ed adorano Dio sul monte Garizim anziché a Gerusalemme. Ciò spiega l'odio razziale manifestato dai Giudei nei loro confronti, e testimoniato ancora dal Vangelo di Giovanni:

« I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. »   ( Giovanni 4,9, su laparola.net.)

Nasce così anche il mito delle Tribù Perdute d'Israele, che storici di ogni tempo hanno voluto fantasiosamente identificare con vari popoli, e perfino con i Maya.

Il secondo episodio è la riforma religiosa voluta da re Giosia, dopo aver rinvenuto il « Libro della Legge » durante lavori di restauro del Tempio di Salomone (2 Re 2 Re 22,8-13[20]). Questo testo è stato identificato dai biblisti con la prima stesura del Deuteronomio, o meglio della sua parte normativa (i capitoli dal 12 al 26), perché, leggendola, il re si straccia le vesti e decide di tornare alla purezza del culto di JHWH, eliminando ogni traccia di paganesimo. Per questo Giosia è particolarmente lodato dalla Bibbia.

Lo stesso re è protagonista subito dopo della battaglia di Megiddo (609 a.C.). Il re dei Medi Ciassare ed i re di Babilonia Nabupolassar nel 612 a.C. avevano espugnato Ninive, e così il faraone Necao, volendo contrastare il dominio babilonese sulla Mesopotamia, che avrebbe minacciato anche l'Egitto, entra in guerra contro di loro. Per raggiungere la Mesopotamia deve attraversare il regno di Giuda, ma Giosia gli sbarra il passo con le sue truppe. Il re di Giuda non sa fare calcoli politici, per lui gli Assiri sono nemici mortali, e gli amici dei suoi nemici sono suoi nemici. Giosia viene ucciso in battaglia presso Megiddo, e quel luogo diventa simbolo di sconfitta rovinosa per il Popolo di Dio, tanto che nell'Apocalisse il luogo dello scontro escatologico tra Bene e Male è indicato come "Armageddon", in ebraico la montagna di Megiddo. Necao sarà comunque definitivamente sconfitto da Nabucodonosor presso Karkemish, in Siria, nel 605 a.C.

Infine, il libro si chiude con la duplice invasione del regno di Giuda da parte dello stesso Nabucodonosor. La prima ha luogo nel 597 a.C., e re Ioiakim è sul suo letto di morte mentre le truppe straniere assediano la città; Nabucodonosor depone allora suo figlio Ioiachin (nome equivalente al nostro Gioacchino) dopo appena tre mesi di regno, e lo sostituisce con suo zio Mattania, cui cambia nome in Sedecia: un nome ironico, dal momento che significa giustizia di JHWH, mentre il coltello dalla parte del manico ce l'aveva il re caldeo. Sedecia tuttavia ignora gli avvertimenti del profeta Geremia e cerca di stringere alleanza con l'Egitto contro i Caldei. Nabucodonosor non glielo perdona, nel 587 a.C. Gerusalemme è conquistata e rasa al suolo, ed i maggiorenti della nazione giudaica deportati a Babilonia. Sedecia fa una brutta fine: prima è costretto ad assistere all'esecuzione dei suoi figli, poi è accecato. Questa è la fine del glorioso Tempio di Salomone e dell'antico Regno d'Israele fondato da Saul e Davide. Al ritorno da Babilonia nel 539 a.C., i Giudei non parleranno più ebraico ma aramaico.

Successione dei Re di Giuda nel secondo libro

Successione dei Re di Israele nel secondo libro

Storicità del secondo libro

La "guerra Siro-efraimitica"

Importante, dal punto di vista storico, è la cosiddetta Guerra Siro-Efraimitica, citata in 2 Re 2 Re 16,5-9[21], ma anche in Isaia Isaia 7,1-17[22], dove è spiegata con maggior ampiezza. Al tempo di Iotam re di Giuda si formò una lega anti-assira voluta da Pekach, re d'Israele, e da Rezin, re di Aram, cioè di Siria. Tale lega era sostenuta dall'Egitto, che così sperava di riconquistare l'egemonia nella regione siropalestinese, perduta a vantaggio degli Assiri.

Ora, Acaz, re di Giuda e figlio di Iotam, rifiutò di prendere parte a questa lega, e così i re di Aram, di Israele e dell'Idumea decisero di unire le proprie forze per conquistare il regno di Giuda ed imporvi un sovrano a loro gradito, che si unisse loro nella lotta agli odiati Assiri. Questa guerra viene detta " Siro-Efraimitica perché il regno d'Israele era noto anche come regno di Efraim, dal nome della tribù più importante (Efraim era il secondogenito di Giuseppe, figlio del patriarca Giacobbe-Israele), e si svolse negli anni 734-732 a.C.

Acaz si rivolse allora al re assiro Tiglat-Pileser III, dichiarandosi "suo figlio" e "suo servo"; il sovrano mesopotamico intervenne prontamente, sbaragliò l'esercito dei re coalizzati contro Acaz e ricevette l'atto di sottomissione di quest'ultimo. Le tavolette di Nimrud confermano la storicità di quest'episodio e contengono la lista completa dei diversi re che divennero tributari di Tiglat-Pileser III dopo la conquista di Damasco nel 732 a.C.

La campagna di Sennacherib

Anche quest'operazione militare (2 Re 18,13-16[23]) avvenuta nel 701 a.C. è confermata da un prisma di terracotta riportato alla luce nel 1952 e conosciuto come "prisma di Taylor", dal nome del suo acquirente. In esso si legge:

«Quanto ad Ezechia di Giuda, egli non si era assoggettato al mio giogo. Io assediai quarantasei delle sue piazzeforti cinte di mura. Mi impadronii anche dei piccoli villaggi che stavano attorno ad esse, per mezzo di terrapieni, di colpi d'ariete, di brecce e di lavori di scavo. Vi feci uscire 200.150 persone (...) Rinchiusi Ezechia stesso in Gerusalemme, sua residenza, come un uccello in gabbia. Innalzai contro di lui un vallo e feci pagare il suo misfatto a chiunque uscisse dalle porte della città.»

Come si vede, Sennacherib afferma di avere vinto la guerra, mentre il Secondo libro dei Re afferma che un Angelo di Dio, presumibilmente sotto forma di una pestilenza, liberò Gerusalemme dall'assedio. Non bisogna però dimenticare che, nell'antichità, le iscrizioni reali celebravano tutte le gesta del signore come se fossero delle vittorie.

Anche l'assedio della piazzaforte giudea di Lachis, descritto in 2 Re (2 Re 18,14[24]) ed avvenuto durante la suddetta campagna, è stata confermata dall'archeologia moderna, grazie alla scoperta dei maestosi bassorilievi ritrovati nel palazzo reale di Ninive, in cui è testimoniata la tecnica di guerra degli Assiri, basata su macchine belliche. Lachis è stata riportata alla luce sotto l'attuale Tell ed-Duweir, in posizione strategica a circa 40 chilometri da Gerusalemme.

Collegamenti esterni

Bibliografia

Voci correlate

  1. ^ 1Re 1-2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ 1Re 3-10, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ 1Re 11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ 1Re 12-13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ 1Re 14-16, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  6. ^ 1Re 17-22, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ 1Re 3,1-15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ 1Re 3,16-28, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  9. ^ 1Re 12,26-31, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ 1Re 14,25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ 1Re 16,24, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  12. ^ 2Re 1-2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  13. ^ 2Re 3-13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  14. ^ 2Re 9, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  15. ^ 2Re 11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  16. ^ 2Re 14-18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  17. ^ 2Re 19-21, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  18. ^ 2Re 22-23, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  19. ^ 2Re 24-25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  20. ^ 2Re 22,8-13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  21. ^ 2Re 16,5-9, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  22. ^ Is 7,1-17, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  23. ^ 2Re 18,13-16, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  24. ^ 2Re 18,14, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.