Desiderio (film 1946): differenze tra le versioni

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== Trama ==
== Trama ==
Paola, figlia di un ferroviere, fugge dalla sua casa di campagna per trasferirsi in città. Qui, da lavorante in una sartoria, finisce per darsi con un'amica alla prostituzione di alto bordo.
Paola, figlia di un ferroviere, fugge dalla sua casa di campagna per trasferirsi in città. Qui, da lavorante in una sartoria, finisce per darsi con un'amica alla prostituzione di alto bordo.
Una mattina viene sconvolta dalla visione di una ragazza suicida, gettatasi nel vuoto. È in questa circostanza che conosce Giovanni, maturo floricoltore. I due si innamorano e in Paola nasce il desiderio di cambiare vita ma non ha il coraggio di raccontare la verità a Giovanni. Così, alcuni giorni dal matrimonio della sorella Anna, decide, dopo anni di assenza, di ritornare al paese natio e di rimanervi per un qualche tempo. Giovanni la raggiungerà per chiedere la sua mano ai suoi genitori.
Una mattina viene sconvolta dalla visione di una ragazza suicida, gettatasi nel vuoto. È in questa circostanza che conosce Giovanni, maturo floricoltore. I due si innamorano e in Paola nasce il desiderio di cambiare vita ma non ha il coraggio di raccontare la verità a Giovanni. Così, alcuni giorni dal matrimonio della sorella Anna, decide, dopo anni di assenza, di ritornare al paese natio e di rimanervi per un qualche tempo. Giovanni la raggiungerà per chiedere la sua mano ai suoi genitori.
Il suo ritorno nel piccolo paese di campagna porta però scompiglio: il padre non le rivolge la parola perché a conoscenza del mestiere della figlia, il neo-cognato Nando non sa nulla di queste voci e pensa che Paola lavori ancora come sarta. Rimasto stupito dall'avvenenza della ragazza Nando prova per lei un forte desiderio.
Il suo ritorno nel piccolo paese di campagna porta però scompiglio: il padre non le rivolge la parola perché a conoscenza del mestiere della figlia, il neo-cognato Nando non sa nulla di queste voci e pensa che Paola lavori ancora come sarta. Rimasto stupito dall'avvenenza della ragazza Nando prova per lei un forte desiderio.
Allo stesso tempo Riccardo, compaesano da cui Paola era stata sedotta anni prima e che conosce il suo recente passato, la ricatta, minacciandola di raccontare la verità a Giovanni. A Paola non rimane che cedere al ricatto ma Nando interviene in tempo.
Allo stesso tempo Riccardo, compaesano da cui Paola era stata sedotta anni prima e che conosce il suo recente passato, la ricatta, minacciandola di raccontare la verità a Giovanni. A Paola non rimane che cedere al ricatto ma Nando interviene in tempo.
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== Produzione ==
== Produzione ==
Il critico ceco Mira Liehm<ref>Mira Liehm, ''Passion and defiance. Film in Italy from 1942 to the present'', University of California Press, Ltd , U.S. 1984, p. 59</ref>, sostiene come Roberto Rosselini sarebbe stato sconvolto dall’impatto con ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]'' di [[Luchino Visconti]], uscito nel 1943; ed in effetti nell'estate di quell'anno ''Desiderio'' ebbe il primo ciack, sotto il titolo di ''Scalo merci''. Il film fu girato negli stabilimenti [[Anonima Cinematografica Impero|ACI]] alla [[Farnesina (zona di Roma)|Farnesina]] a [[Roma]]. Alcune scene furono girate scene nel quartiere popolare di [[San Lorenzo (Roma)]], tra ferrovieri e proletariato. Dopo il [[bombardamento di Roma]], in cui il quartiere di San Lorenzo fu duramente colpito, Rossellini si spostò con la sua troupe in [[Abruzzo]], nella cittadina di [[Tagliacozzo]], in cui si riconosce la [[Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Tagliacozzo)|chiesa della Madonna del Soccorso]]<ref>{{cita web|url=http://cyberspaceandtime.com/TAGLIACOZZO_Chiesa_del_Soccorso_1943_dal_film_Desiderio_di_R_Rossellini_/Zlvhxq6eC3k.video|titolo=Tagliacozzo Chiesa del Soccorso. 1943 dal film Desiderio di R. Rossellini|curatore=Enzo Coletta|sito=cyberspaceandtime.com|accesso=28 aprile 2020}}</ref>,cambiando inoltre il titolo in ''Rinuncia''. Dopo l’[[8 settembre]] le riprese del film furono interrotte una seconda volta e questo fu completato in un secondo momento da Marcello Pagliero, che ne modificò la sceneggiatura. Lihem ricorda il coinvolgimento nell’opera di [[Massimo Girotti]], che sembrerebbe interpretare lo stesso personaggio di ''Ossessione'', e di [[Giuseppe De Santis]] che ne era stato uno degli sceneggiatori.

Le riprese del film cominciarono nell'estate del '43 col titolo di ''Scalo merci'', con la regia di [[Roberto Rossellini]]. Il film fu interrotto e ripreso nel '46 a guerra finita con la regia di [[Marcello Pagliero]] che ne modificò la sceneggiatura. Distribuito nel luglio 1946, fu ritirato dalla circolazione e drasticamente ridotto dalla censura a 73 minuti. Uno dei motivi fu la scena in cui si vede la protagonista Paola a seno nudo.
Il film fu girato negli stabilimenti [[Anonima Cinematografica Impero|ACI]] alla [[Farnesina (zona di Roma)|Farnesina]] a [[Roma]]. Alcune scene di campagna, con la protagonista Paola furono girate in [[Abruzzo]] nella cittadina di [[Tagliacozzo]] in cui si riconosce la [[Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Tagliacozzo)|chiesa della Madonna del Soccorso]]<ref>{{cita web|url=http://cyberspaceandtime.com/TAGLIACOZZO_Chiesa_del_Soccorso_1943_dal_film_Desiderio_di_R_Rossellini_/Zlvhxq6eC3k.video|titolo=Tagliacozzo Chiesa del Soccorso. 1943 dal film Desiderio di R. Rossellini|curatore=Enzo Coletta|sito=cyberspaceandtime.com|accesso=28 aprile 2020}}</ref>.

== Critica ==

Mira Liehm nel suo volume dedicato al cinema italiano dal 1942 al 1984 <ref>Mira Liehm, ''Passion and defiance. Film in Italy from 1942 to the present'', University of California Press, Ltd , U.S. 1984, p. 59</ref>,dedica notevole spazio al film che viene indicizzato come di Roberto Rosselini . Il regista sarebbe stato sconvolto dall’impatto con [[Ossessione (film 1943)|Ossessione]] di [[Luchino Visconti]], uscito nel 1943, ed in effetti nell'estate di quell'anno ''Desiderio'' ebbe il primo ciack, sotto il titolo di ''Scalo merci''. Furono girate scene nel quartiere popolare di [[San Lorenzo (Roma)]], tra ferrovieri e proletariato. Dopo il [[bombardamento di Roma]], in cui il quartiere di San Lorenzo fu duramente colpito, Rossellini si spostò con il suo equipaggio in campagna cambiando il titolo della storia in ''Rinuncia''. Dopo l’[[8 settembre]] le riprese del film furono interrotte una seconda volta e questo fu completato da Marcello Pagliero. Mira Lihem, nello stesso volume, ricorda il coinvolgimento nell’opera di [[Massimo Girotti]], che sembrerebbe interpretare lo stesso personaggio di ''Ossessione'', e di [[Giuseppe De Santis]] che ne era stato uno degli sceneggiatori. La figura di [[Elli Parvo|Paola Previtali]] è molto ambigua, è stato detto che interpreta una donna senza scrupoli mentre Lihem parla di una tipica e trita storia di donna fatale che distrugge gli uomini e le famiglie. La definizione più precisa di Paola però viene data dal compaesano Riccardo, come lei distrutto dalla vita, dopo il suicidio di lei, che accade nel momento esatto che viene raggiunta al paese da Giovanni Mirelli, l'uomo diverso dagli altri uomini per lei, da Roma, per sposarla. Dal capannello di persone che circonda il corpo esanime ne esce Riccardo e ne impedisce la vista a Giovanni indicandogli la via per arrivare al paese di Paola. Alla domanda sull'identità della vittima Riccardo risponde semplicemente: «Era una brava ragazza». La ricerca della rispettabilità termina soltanto con la morte. La tematica del suicidio, del precipitare nel vuoto, dell’incidente mortale come espiazione, la ritroviamo in tanti film del tempo tra cui [[Riso amaro]], [[Germania anno zero]], [[Europa '51]], [[Roma ore 11]], [[Senza pietà (film 1948)|Senza pietà]]. Negli [[Anni Ottanta]] [[Marco Bellocchio]] in [[Salto nel vuoto]], che come ''Desiderio'' inizia con un suicidio di una donna, rompe il cerchio chiuso della negatività di un rapporto donna uomo col suicidio nel finale del protagonista, il giudice. Lo stesso canone del precipitare dall'alto, qui metafora del rifiuto del proprio ruolo che porta invece la donna verso la libertà nell'alleanza col bambino, in linea con il metodo di [[Massimo Fagioli]].


==Distribuzione==
==Distribuzione==
Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 5 maggio del 1946.
Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 5 maggio del 1946. Fu in seguito ritirato dalla circolazione e drasticamente ridotto dalla censura a 73 minuti. Uno dei motivi fu la scena in cui si vede la protagonista Paola a seno nudo.


== Incassi ==
== Incassi ==
Incasso accertato nelle sale a tutto il 31 dicembre [[1952]], 26.400.000 [[lira italiana|lire]] dell'epoca.
Incasso accertato nelle sale a tutto il 31 dicembre [[1952]], 26.400.000 [[lira italiana|lire]] dell'epoca.

== Critica ==
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== Note ==
== Note ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
Catalogo [[Bolaffi]] del cinema italiano 1945/1955.
''Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1945/1955''.


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 21:07, 25 ott 2020

Desiderio
Paese di produzioneItalia
Anno
Durata75 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaMarcello Pagliero, Roberto Rossellini
SoggettoAnna Benvenuti
SceneggiaturaDiego Calcagno, Giuseppe De Santis, Rosario Leone, Marcello Pagliero, Roberto Rossellini, Guglielmo Santangelo
ProduttoreSovrania Film - SAFIR
Distribuzione in italianoFINCINE
FotografiaRodolfo Lombardi, Ugo Lombardi
MontaggioMarcello Pagliero
MusicheRenzo Rossellini
ScenografiaVirgilio Marchi
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

[[Categoria:Film italiani del 1946]]

Desiderio è un film del 1946 diretto da Marcello Pagliero e Roberto Rossellini.

Trama

Paola, figlia di un ferroviere, fugge dalla sua casa di campagna per trasferirsi in città. Qui, da lavorante in una sartoria, finisce per darsi con un'amica alla prostituzione di alto bordo. Una mattina viene sconvolta dalla visione di una ragazza suicida, gettatasi nel vuoto. È in questa circostanza che conosce Giovanni, maturo floricoltore. I due si innamorano e in Paola nasce il desiderio di cambiare vita ma non ha il coraggio di raccontare la verità a Giovanni. Così, alcuni giorni dal matrimonio della sorella Anna, decide, dopo anni di assenza, di ritornare al paese natio e di rimanervi per un qualche tempo. Giovanni la raggiungerà per chiedere la sua mano ai suoi genitori. Il suo ritorno nel piccolo paese di campagna porta però scompiglio: il padre non le rivolge la parola perché a conoscenza del mestiere della figlia, il neo-cognato Nando non sa nulla di queste voci e pensa che Paola lavori ancora come sarta. Rimasto stupito dall'avvenenza della ragazza Nando prova per lei un forte desiderio. Allo stesso tempo Riccardo, compaesano da cui Paola era stata sedotta anni prima e che conosce il suo recente passato, la ricatta, minacciandola di raccontare la verità a Giovanni. A Paola non rimane che cedere al ricatto ma Nando interviene in tempo. Paola ora è ancora più sola: la sorella tanto amata la detesta, il cognato la disprezza e Riccardo probabilmente cercherà di creare problemi con Giovanni. Decide allora di buttarsi giù da un ponte.

Produzione

Il critico ceco Mira Liehm[1], sostiene come Roberto Rosselini sarebbe stato sconvolto dall’impatto con Ossessione di Luchino Visconti, uscito nel 1943; ed in effetti nell'estate di quell'anno Desiderio ebbe il primo ciack, sotto il titolo di Scalo merci. Il film fu girato negli stabilimenti ACI alla Farnesina a Roma. Alcune scene furono girate scene nel quartiere popolare di San Lorenzo (Roma), tra ferrovieri e proletariato. Dopo il bombardamento di Roma, in cui il quartiere di San Lorenzo fu duramente colpito, Rossellini si spostò con la sua troupe in Abruzzo, nella cittadina di Tagliacozzo, in cui si riconosce la chiesa della Madonna del Soccorso[2],cambiando inoltre il titolo in Rinuncia. Dopo l’8 settembre le riprese del film furono interrotte una seconda volta e questo fu completato in un secondo momento da Marcello Pagliero, che ne modificò la sceneggiatura. Lihem ricorda il coinvolgimento nell’opera di Massimo Girotti, che sembrerebbe interpretare lo stesso personaggio di Ossessione, e di Giuseppe De Santis che ne era stato uno degli sceneggiatori.

Distribuzione

Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 5 maggio del 1946. Fu in seguito ritirato dalla circolazione e drasticamente ridotto dalla censura a 73 minuti. Uno dei motivi fu la scena in cui si vede la protagonista Paola a seno nudo.

Incassi

Incasso accertato nelle sale a tutto il 31 dicembre 1952, 26.400.000 lire dell'epoca.

Critica

Note

  1. ^ Mira Liehm, Passion and defiance. Film in Italy from 1942 to the present, University of California Press, Ltd , U.S. 1984, p. 59
  2. ^ Enzo Coletta (a cura di), Tagliacozzo Chiesa del Soccorso. 1943 dal film Desiderio di R. Rossellini, su cyberspaceandtime.com. URL consultato il 28 aprile 2020.

Bibliografia

Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1945/1955.

Collegamenti esterni

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