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Non si conoscono le origini del dipinto, né l'esatta identificazione dell'effigiato. Le ipotesi più accreditate, ormai da molti anni, legano l'opera alla committenza [[da Montefeltro|Montefeltro]]/[[Della Rovere]] di [[Raffaello]], con una serie di opere che giunsero a Firenze da [[Urbino]] con la dote di [[Vittoria della Rovere]] nel [[1631]].
Un po' come il ''[[Ritratto di Elisabetta Gonzaga]]'', nello stesso museo, l'opera è stata assegnata a vari autori ([[Francesco Francia]], [[Cesare Tamaroccio]]...), tra cui è ormai preponderante l'attribuzione proprio a Raffaello, anche per il livello artistico molto alto. Per quanto riguarda il soggetto, tradizionalmente si riferisce a [[Francesco Maria I Della Rovere|Francesco Maria Della Rovere]], il giovane
==Descrizione e stile==
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