Funzione di densità di probabilità: differenze tra le versioni
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Intuitivamente, se una distribuzione di probabilità ha densità <math>p_X(x)</math>, allora l'[[intervallo (matematica)|intervallo]] <math>[x,x+\ |
Intuitivamente, se una distribuzione di probabilità ha densità <math>p_X(x)</math>, allora l'[[intervallo (matematica)|intervallo]] <math>[x,x+\mathrm{d}x]</math> ha probabilità <math>p_X(x)\,\mathrm{d}x</math>. Da ciò deriva che la funzione <math>p_X(x)</math> è un'applicazione definita come |
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:<math>p_X(\bar{x}): \bar{x} \mapsto \lim_{ |
:<math>p_X(\bar{x}): \bar{x} \mapsto \lim_{\mathrm{d}x \to 0} \frac{P(x<\bar{x}<x+\mathrm{d}x)}{\mathrm{d}x}</math> |
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Assumendo <math>x \equiv \bar{x}</math>, ciò corrisponde al limite della probabilità che <math>\bar{x}</math> si trovi nell'intervallo <math>[x,x+{ |
Assumendo <math>x \equiv \bar{x}</math>, ciò corrisponde al limite della probabilità che <math>\bar{x}</math> si trovi nell'intervallo <math>[x,x+\mathrm{d}x]</math> per <math>\mathrm{d}x</math> che tende a zero. Di qui il nome di funzione di 'densità', in quanto essa rappresenta il rapporto tra una probabilità e un'ampiezza. |
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Per la [[Normalizzazione (matematica)|condizione di normalizzazione]] l'integrale su tutto lo spazio di <math>p_X(x)</math> deve essere 1. Di conseguenza ogni funzione non negativa, integrabile secondo Lebesgue, con integrale su tutto lo spazio uguale a 1, è la funzione densità di probabilità di una ben definita distribuzione di probabilità. Una variabile casuale che possiede densità si dice "[[variabile casuale continua]]". |
Per la [[Normalizzazione (matematica)|condizione di normalizzazione]] l'integrale su tutto lo spazio di <math>p_X(x)</math> deve essere 1. Di conseguenza ogni funzione non negativa, integrabile secondo Lebesgue, con integrale su tutto lo spazio uguale a 1, è la funzione densità di probabilità di una ben definita distribuzione di probabilità. Una variabile casuale che possiede densità si dice "[[variabile casuale continua]]". |
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Per le variabili casuali multivariate (o vettoriali) la trattazione formale è assolutamente identica: <math>(X_1,\ldots,X_n)</math> si dice assolutamente continua se esiste una funzione a valori reali definita in <math>\R^n</math>, detta '''densità congiunta''', tale che per ogni sottoinsieme ''A'' dello spazio campionario |
Per le variabili casuali multivariate (o vettoriali) la trattazione formale è assolutamente identica: <math>(X_1,\ldots,X_n)</math> si dice assolutamente continua se esiste una funzione a valori reali definita in <math>\R^n</math>, detta '''densità congiunta''', tale che per ogni sottoinsieme ''A'' dello spazio campionario |
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:<math>P(X \in A)=\int_A p_{X_1,\ldots,X_n}(x_1,\ldots,x_n)\,\ |
:<math>P(X \in A)=\int_A p_{X_1,\ldots,X_n}(x_1,\ldots,x_n)\,\mathrm{d}x_1\ldots\mathrm{d}x_n</math> |
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Essa conserva tutte le proprietà di una densità scalare: è una funzione non negativa a integrale unitario su tutto lo spazio. Una proprietà importante è che se <math>(X_1,\ldots,X_n)</math> è assolutamente continua allora lo è ogni sua componente; il viceversa invece non vale. La densità di una componente, detta '''densità marginale''', si ottiene con un ragionamento analogo al [[teorema della probabilità assoluta]], cioè fissando l'insieme di suoi valori di cui si vuole determinare la probabilità e lasciando libere di variare tutte le altre componenti. Infatti (nel caso bivariato per semplicità) l'evento <math>(X \in A)</math> è l'evento <math>(X \in A, Y \in \R)</math>, dunque |
Essa conserva tutte le proprietà di una densità scalare: è una funzione non negativa a integrale unitario su tutto lo spazio. Una proprietà importante è che se <math>(X_1,\ldots,X_n)</math> è assolutamente continua allora lo è ogni sua componente; il viceversa invece non vale. La densità di una componente, detta '''densità marginale''', si ottiene con un ragionamento analogo al [[teorema della probabilità assoluta]], cioè fissando l'insieme di suoi valori di cui si vuole determinare la probabilità e lasciando libere di variare tutte le altre componenti. Infatti (nel caso bivariato per semplicità) l'evento <math>(X \in A)</math> è l'evento <math>(X \in A, Y \in \R)</math>, dunque |
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:<math>P(X \in A)=\int_{A \times \R}p_{X,Y}(x,y)\,\ |
:<math>P(X \in A)=\int_{A \times \R}p_{X,Y}(x,y)\,\mathrm{d}x\,\mathrm{d}y = \int_A\left(\int_{\R}p_{X,Y}(x,y)\,\mathrm{d}y\right)\mathrm{d}x</math> |
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utilizzando il [[teorema di Fubini]]. La densità marginale di |
utilizzando il [[teorema di Fubini]]. La densità marginale di <math>X</math> è data dunque da |
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:<math>p_X(x)=\int_{\R}p_{X,Y}(x,y)\,\mathrm{d}y</math>. |
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== Esempi == |
== Esempi == |
Versione delle 16:51, 5 ago 2019
In matematica, una funzione di densità di probabilità (o PDF dall'inglese probability density function) è l'analogo della funzione di probabilità di una variabile casuale nel caso in cui la variabile casuale sia continua, cioè l'insieme dei possibili valori che ha la potenza del continuo.
Essa descrive la "densità" di probabilità in ogni punto nello spazio campionario.
Definizione
La funzione di densità di probabilità di una variabile casuale è un'applicazione non negativa integrabile secondo Lebesgue e reale di variabile reale tale che la probabilità dell'insieme A sia data da
per tutti i sottinsiemi A dello spazio campionario. Intuitivamente, se una distribuzione di probabilità ha densità , allora l'intervallo ha probabilità . Da ciò deriva che la funzione è un'applicazione definita come
Assumendo , ciò corrisponde al limite della probabilità che si trovi nell'intervallo per che tende a zero. Di qui il nome di funzione di 'densità', in quanto essa rappresenta il rapporto tra una probabilità e un'ampiezza.
Per la condizione di normalizzazione l'integrale su tutto lo spazio di deve essere 1. Di conseguenza ogni funzione non negativa, integrabile secondo Lebesgue, con integrale su tutto lo spazio uguale a 1, è la funzione densità di probabilità di una ben definita distribuzione di probabilità. Una variabile casuale che possiede densità si dice "variabile casuale continua".
Per le variabili casuali multivariate (o vettoriali) la trattazione formale è assolutamente identica: si dice assolutamente continua se esiste una funzione a valori reali definita in , detta densità congiunta, tale che per ogni sottoinsieme A dello spazio campionario
Essa conserva tutte le proprietà di una densità scalare: è una funzione non negativa a integrale unitario su tutto lo spazio. Una proprietà importante è che se è assolutamente continua allora lo è ogni sua componente; il viceversa invece non vale. La densità di una componente, detta densità marginale, si ottiene con un ragionamento analogo al teorema della probabilità assoluta, cioè fissando l'insieme di suoi valori di cui si vuole determinare la probabilità e lasciando libere di variare tutte le altre componenti. Infatti (nel caso bivariato per semplicità) l'evento è l'evento , dunque
utilizzando il teorema di Fubini. La densità marginale di è data dunque da
- .
Esempi
La funzione di densità della variabile casuale normale di media 0 e varianza 1 (detta normale standard), di cui a destra è riportato il grafico e l'espressione analitica della corrispondente densità nel caso generico (media e varianza ).
Un altro esempio può essere dato dalla densità di probabilità uniforme su un segmento (0,1). Si può verificare immediatamente che è densità di probabilità facendo l'integrale tra (0,1).
Voci correlate
- Funzione di ripartizione
- Funzione di probabilità
- Funzione caratteristica (teoria della probabilità)
- Variabile casuale
- Teoria della probabilità
- Statistica
- Integrale
- Percentile
- Quantile
Collegamenti esterni
- (EN) IUPAC Gold Book, "probability density", su goldbook.iupac.org.