Rumpler C.VIII

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Rumpler C.VIII
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio2
CostruttoreBandiera della Germania Rumpler
Data primo volo1917
Data entrata in servizio1917
Data ritiro dal servizio1924 (Finlandia)
Utilizzatore principaleBandiera della Germania Luftstreitkräfte
Altri utilizzatoriBandiera della Finlandia Suomen ilmavoimat
Bandiera dei Paesi Bassi Luchtvaartafdeling
Bandiera della Polonia Siły Powietrzne
Dimensioni e pesi
Lunghezza8,02 m
Apertura alare12,18 m
Altezza3,20 m
Superficie alare36,2
Peso a vuoto874 kg
Peso carico1 374 kg
Propulsione
Motoreun Argus As.III
Potenza180 PS (132 kW)
Prestazioni
Velocità max140 km/h
Velocità di salitaa 1 000 m in 4 min 15 s
a 2 000 m in 11 min
a 3 000 m in 21 min
a 4 000 m in 37 min 30 s
Autonomiacirca 4 h
Armamento
Mitragliatriciuna LMG 08/15 calibro 7,92 mm in caccia
una Parabellum MG 14 calibro 7,92 mm posteriore
Notedati riferiti alla versione C.VII

i dati sono estratti da German Aircraft of the First World War[1]

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Il Rumpler C.VIII fu un monomotore biplano da addestramento avanzato sviluppato dall'azienda aeronautica tedesca Rumpler Flugzeugwerke GmbH negli anni dieci del XX secolo.

Benché identificato come aereo da ricognizione armato secondo le convenzioni di designazione Idflieg, il modello venne espressamente concepito per fornire alle scuole di volo un velivolo in grado di fornire prestazioni comparabili a quelle dei modelli in ambito operativo bellico che gli equipaggi, alla fine della loro formazione, avrebbero trovato ai reparti.[1]

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Con il protrarsi della prima guerra mondiale e il sempre più probabile scontro finale con gli avversari della triplice intesa sul fronte occidentale, i vertici militari tedesco imperiali decisero di aggiornare i programmi di formazione dei propri equipaggi in previsione di un massiccio utilizzo di velivoli C-Typ, i biposto da ricognizione dotati oramai di armamento offensivo e difensivo. Fino a quel momento le Flieger Ersatz Abteilungen (FEA), le scuole di volo della Luftstreitkräfte, utilizzavano per la formazione dei mitraglieri/osservatori/radiooperatori destinati alle Flieger-Abteilungen (Fl. Abt) modelli oramai obsoleti, sorpassati per prestazioni e perciò ritirati dalla prima linea, dando priorità ai piloti destinati ai monoposto delle Jagdstaffeln, i reparti da caccia, ma le nuove esigenze tattiche esigevano un'evoluzione. L'Idflieg a tal scopo invitò le aziende aeronautiche a presentare un nuovo modello biposto atto allo scopo, che potesse riunire le caratteristiche dei modelli più avanzati, destinati prioritariamente al fronte, con una gestione che avrebbe permesso una lunga vita operativa.[1]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Entrato in servizio durante le fasi finali della prima guerra mondiale per la formazione degli equipaggi della Luftstreitkräfte, la componente aerea del Deutsches Heer (l'esercito imperiale tedesco), fu acquistato anche dai Paesi Bassi e, dopo il termine del conflitto, dalla Finlandia rimanendo in servizio con quest'ultima fino al 1924.

ELTA[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1919 vicino ad Amsterdam ebbe luogo l'ELTA, imponente manifestazione aerea in cui erano presenti un centinaio di velivoli. Tra questi anche otto Rumpler C.VIII dell'aeronautica olandese, che di fatto fu l'aereo presente in maggior numero. Nel corso della manifestazione i Rumpler C.VIII presero parte alla Nederlansche Stervlucht, una gara corsa su un circuito a forma di stella, in cui sfidarono degli Spijker V.2.[2]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Finlandia Finlandia
Bandiera della Germania Germania
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Gray e Thetford 1970, p. 24.
  2. ^ (EN) Rob J M Mulder, ELTA – The First Aviation Exhibition Amsterdam, 1919, su europeanairlines.no. URL consultato il 6 marzo 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War, 2nd edition, Londra, Putnam, 1970, ISBN 0-370-00103-6.
  • (DE) Günter Kroschel, Helmut Stützer, Die deutschen Militärflugzeuge 1910 – 1918, Wilhelmshaven, Lohse-Eissing, 1977, ISBN 3-920602-18-8.
  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Entwicklung der Flugzeuge 1914–18, München, 1959, ISBN non esistente.
  • (EN) Kenneth Munson, Bombers, Patrol and Reconnaissance Aircraft 1914 - 1919, ISBN 0-7537-0918-X.
  • (EN) Kenneth Munson, Fighters, Attack and Training Aircraft 1914-19 (The Pocket Encyclopedia of World Aircraft in Colour), Londra, Bounty Books, 2004, ISBN 0-7537-0916-3.
  • (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, Londra, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.

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