Rumpler C.X

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rumpler C.X
Descrizione
Tipoaereo da ricognizione
Equipaggio2
CostruttoreBandiera della Germania Rumpler
Data primo volo1918
Utilizzatore principaleBandiera della Germania Luftstreitkräfte
Sviluppato dalRumpler 8C 13
Dimensioni e pesi
Lunghezza6,9 m
Apertura alare10,5 m
Altezza3,12 m
Superficie alare29,0
Peso a vuoto950 kg
Peso carico1 385 kg
Propulsione
Motoreun Maybach Mb.IVa
Potenza240 PS (177 kW)
Prestazioni
Velocità max195 km/h (105 kt)
Velocità di salitaa 6 000 m (20 000 ft) in 27 min
a 7 800 m (25 600 ft) in 59 min
Autonomia3 h 20 min
Tangenza7 800 m (25 591 ft)
Armamento
Mitragliatriciuna LMG 08/15 calibro 7,92 mm in caccia
una Parabellum MG 14/17 calibro 7,92 mm posteriore
Notedati riferiti alla versione C.VII

i dati sono estratti da:
Over the Front, Volume 23[1]
German Aircraft of the First World War

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Rumpler C.X, sigla aziendale Rumpler 8C14, fu un aereo da ricognizione biposto d'alta quota, monomotore e biplano, sviluppato dall'azienda aeronautica tedesco imperiale Rumpler Flugzeugwerke GmbH negli anni dieci del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo.

Sviluppo del precedente Rumpler 8C13, anch'esso rimasto allo stadio prototipale, e destinato ai reparti della Luftstreitkräfte, la componente aerea del Deutsches Heer (l'esercito imperiale tedesco) durante le fasi finali della prima guerra mondiale, fu un modello tecnicamente efficace.

Il prototipo, che adottava una velatura similare a quella del Rumpler C.VII ed era equipaggiato con un potente motore, inizialmente il deludente Mercedes D.IVa da 260 CV (191 kW) sostituito in seguito dal Maybach Mb.IVa da 240 CV (177 kW), risultò essere il più veloce e quello a raggiungere la più alta quota di tutti i modelli C-Typ sviluppati fino a quel momento. Le prestazioni assicurarono all'azienda un contratto di fornitura nell'agosto 1918, tuttavia al termine delle ostilità furono pochissimi gli esemplari realizzati e testati dall'azienda.[1]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Germania Germania

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Over the Front 2008, p. 78.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War, 2nd edition, London, Putnam, 1970, ISBN 0-370-00103-6.
  • (DE) Günter Kroschel, Helmut Stützer, Die deutschen Militärflugzeuge 1910 – 1918, Wilhelmshaven, Lohse-Eissing, 1977, ISBN 3-920602-18-8.
  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Entwicklung der Flugzeuge 1914–18, München, J.F. Lehmanns Verlag, 1959, ISBN non esistente.
  • (EN) Kenneth Munson, Bombers, Patrol and Reconnaissance Aircraft 1914 - 1919, Bounty Books, 2004, ISBN 0-7537-0918-X.
  • (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, London, Studio Editions, 1989, ISBN 0-51710-316-8.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Over the Front, vol. 23, League of World War I Aviation Historians, 2008.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]