Portale:Forlì

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Portale di Forlì


La Provincia

«Sì, perché in provincia di Forlì-Cesena il turista può permettersi di spaziare dal mare alla montagna, dalle terme alle città d'arte in un batter d'occhio; tutto è lì a portata di mano.»

La provincia di Forlì-Cesena (pruvèinza ed Furlè-Zisêna in dialetto romagnolo) è una provincia italiana della regione Emilia-Romagna di 395.489 abitanti, con capoluogo la città di Forlì. Confina a nord con la provincia di Ravenna, a est con il mar Adriatico, a sud-est con la provincia di Rimini, a sud-ovest con la Toscana (provincia di Arezzo e provincia di Firenze).

Da un punto di vista amministrativo, la provincia di Forlì-Cesena ha diviso il suo territorio in due circondari, ciascuno di 15 comuni. Il comprensorio di Forlì conta 184.977 abitanti e quello di Cesena, più popoloso, ne conta 203.042; comprende inoltre due comunità montane: quella dell'Appennino forlivese, quella dell'Appennino cesenate e l'Unione Montana "Acquacheta - Romagna Toscana".

Da un punto di vista storico, invece, la provincia, alla nascita del Regno d'Italia, con la denominazione di Provincia di Forlì, comprendeva anche il territorio di Rimini. Solo dopo l'istituzione (nel 1992) della Provincia di Rimini, il territorio rimanente assunse il nome attuale di Provincia di Forlì-Cesena.

La provincia di Forlì aveva come sigla FO, sigla che rimase anche alla provincia di Forlì-Cesena fino al 1999, anno in cui venne assunta la sigla attuale.

La città

«Forlì e la sua provincia sono il cuore della Romagna… il carattere romagnolo qui si presenta più integrale»

Forlì (Furlè in dialetto romagnolo, Forum Livii in latino, chiamata anche Forlivio, Furlì, o con varianti simili, in italiano antico) è un comune italiano di 118.450 abitanti in Romagna. In particolare, Forlì è il centro linguistico del dialetto romagnolo (il termine che usa Dante Alighieri nel De vulgari eloquntia è meditullium).

Dopo essere stata, per quasi tutto il XX secolo, capoluogo della provincia di Forlì, nome sotto il quale era compreso anche il territorio ora facente parte della provincia di Rimini, dal 1992 condivide con Cesena il nome della provincia, della quale comunque Forlì resta unico capoluogo.

La città è nota anche con il soprannome dialettale di "Zitadon", il "Cittadone". Nella storia è stata anche chiamata con il nome di Livia.

Forlì è situata nella regione storica della Romagna, di cui è, come dice Dante nel De Vulgari eloquentia, "meditullium", cioè l'area centrale. Questo primato è, in parte, anche linguistico, nel senso che il forlivese costituisce il dialetto romagnolo tipico: nelle altre parlate, a mano a mano che ci si allontana dal centro della regione linguistica, si vanno via via perdendo alcune delle caratteristiche.

La città, fondata secondo la tradizione nel 188 a.C., nel 2012-2013 festeggerà i suoi 22 secoli di vita. Lo storico Sigismondo Marchesi, comunque, retrodata la fondazione al 208 a.C.

Secondo la tradizione il segno zodiacale di Forlì è il Capricorno.

Simboli di Forlì

Lo stemma della città di Forlì è l'emblema raffigurativo del comune italiano di Forlì. È costituito da uno scudo a fondo dorato al cui centro campeggia l'aquila Sveva di colore nero. L'aquila, il cui capo è cinto da corona, stringe tra gli artigli due scudi ovali: in quello sinistro è rappresentata una croce d'argento su fondo rosso; sul destro, argento, una banda equatoriale riporta la scritta Libertas in lettere maiuscole nere. Lo stemma è circondato da un ramo d'ulivo e uno di quercia, mentre lo stemma è timbrato da una “corona di città”.

Architettura
Palazzo delle Poste
Palazzo delle Poste

Il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi di Forlì è ubicato in Piazza Aurelio Saffi, sulla quale risulta prospiciente il prospetto principale, lateralmente confina con il Corso Giuseppe Mazzini e con la Piazzetta Don Pippo (già Piazzetta della Posta), mentre il prospetto posteriore si affaccia sulla Via Guido Bonatti. La Carta della Tutela Monumentale del Comune di Forlì classifica il fabbricato in questione con tutela monumentale di tipo “ipso jure”. Il Piano Regolatore vigente inserisce l’edificio in Zona A - Centro Storico. L’immobile, di proprietà della Poste Italiane S.p.A., risulta catastalmente identificato al N.C.E.U. del Comune di Forlì al Foglio 178, Mappali 114, 116 e 125.

Categorie
Storia di Forlì
La Venere di Schiavonia, dal nome del rione cittadino presso la quale fu rinvenuta. È il reperto più prezioso di età romana rinvenuto in città

La località dove Forlì sorge fu abitata sin dal Paleolitico, come dimostrano i copiosi ritrovamenti di Monte Poggiolo, con migliaia di reperti datati a circa 800.000 anni fa. Nel 2010, durante i lavori per la costruzione del nuovo carcere cittadino, è stata trovata la più grande necropoli preistorica dell'Emilia-Romagna, risalente a 4.000 anni fa, il che dimostra che già l'area era stabilmente abitata a tale epoca.

La città in effetti è sorta su un antico insediamento commerciale, sito sulla linea di confine che separava il territorio controllato dai Lingoni da quello dei Senoni e chiamato dagli Etruschi Ficline (Figline), cioè terra di vasai, per le ceramiche che vi venivano prodotte e che saranno famose anche nei secoli XIV-XVI. Nel Quattrocento, anzi, la produzione forlivese "batteva per fama e prestigio quella della vicina Faenza, divenuta celebre solo dal secolo scorso in poi".

Il nome attuale è di origine romana, Forum Livii: il castrum fu probabilmente fondato nel 188 a.C., secondo la tradizione, da Gaio Livio Salinatore, figlio del console Marco Livio Salinatore che, nel 207 a.C., sconfisse l'esercito cartaginese guidato da Asdrubale nella battaglia del Metauro. La città, dunque, celebrerà, nel 2012 i 22 secoli di storia. Della città romana rimangono pochi resti, specialmente sotterranei (ponti, strade lastricate, fondazioni). Il forum doveva essere all'altezza dell'attuale piazza Melozzo, mentre è probabile l'esistenza di un castrum nella zona dei Romiti, sulla via per Faenza. Il castrum chiamato Livia e il forum detto Livii rifondarono l'etrusca Ficline dando luogo a Forlì. Un importante pagus risalente agli anni in cui era Imperatore Costanzo II è stato rinvenuto nei pressi della località Pieve Acquedotto, dove transitava l'acquedotto di Traiano.

Galleria
Palazzo delle Poste
Rocca di Ravaldino
Municipio
Aeroporto di Forlì
Abbazia di San Mercuriale


Vedi altre immagini di Forlì su Commons.

Personalità
Il monumento a Giovanni delle Bande Nere di Baccio Bandinelli in piazza San Lorenzo a Firenze

Giovanni dalle Bande Nere oppure delle Bande Nere al secolo Giovanni di Giovanni de' Medici (Forlì, 6 aprile 1498Mantova, 30 novembre 1526) è stato un condottiero italiano del Rinascimento.

Biografia

Figlio del fiorentino Giovanni de' Medici (detto il Popolano) e di Caterina Sforza, la signora guerriera di Forlì e Imola, una delle donne più famose del Rinascimento, che si era strenuamente difesa da Cesare Borgia nella sua rocca forlivese. Venne chiamato Ludovico in onore dello zio Ludovico il Moro, duca di Milano, ma alla morte del padre, avvenuta quando aveva pochi mesi d'età, la madre gli cambiò il nome in Giovanni.

Altri portali
Arte
Sogno e Adorazione dei Magi

Il Sogno e Adorazione dei Magi è un ciclo scultoreo che adorna la lunetta del portale dell'Abbazia di San Mercuriale a Forlì.

Le figure sono caratterizzate da uno spiccato rilievo, a parte la stella, e danno l'impressione, a chi guarda dal basso, di essere vere e propre statue a tutto tondo, che emergono dalla lunetta marcatamente profonda. La stella si distingue anche perché è un elemento di recupero, proveniente da un blocco di marmo più antico come dimostra un'antica epigrafe sul retro.

Difficile una esatta datazione del gruppo. L'abbazia è stata completamente ricostruita fra il 1178 e il 1180, ed è perciò ipotizzabile che le sculture siano entrate a far parte del portale nei primissimi anni del XIII secolo.