Palazzo Doria De Fornari

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Palazzo Doria De Fornari
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàGenova
IndirizzoPiazza De Ferrari
Coordinate44°24′29.71″N 8°56′02.05″E / 44.408253°N 8.933904°E44.408253; 8.933904
Informazioni generali
CondizioniIn uso

Il palazzo Doria De Fornari è un edificio italiano, sito a Genova in piazza De Ferrari al civico 4, nel centro storico di Genova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Decorazione interna

Costruito in epoca medievale, aveva verosimilmente accesso da piazza San Matteo, ed è infatti coerente per cronologia e impianto architettonico-decorativo con gli altri edifici della casata dei Doria, come mostrano le arcate su pilastri bicromi bianchi e neri e capitelli gotici rinvenute negli ambienti al piano terreno, sottostanti all'attuale calpestio di piazza De Ferrari.[1]

Fu rinnovato tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, contestualmente all'ampliamento di piazza Nuova (piazza Matteotti) e alla risistemazione della piazza San Domenico (poi piazza De Ferrari), allora dominata dalla chiesa e dal convento dei Domenicani (fino agli anni '20 dell'Ottocento, nello spazio che occuperanno poi Teatro Carlo Felice e Palazzo dell'Accademia ligustica di belle arti).[1]

Presumibilmente nel XVII secolo il palazzo verrà arricchito sul fronte verso l'attuale piazza De Ferrari da un giardino terrazzato limitato da due logge laterali, che caratterizzavano la facciata dell'edificio fino alla completa trasformazione e risistemazione ottocentesca della piazza e dei palazzi antistanti, dopo la demolizione del convento domenicano.[1]

Costruito per la famiglia dei Doria, passò poi alla famiglia De Fornari. Nell'Ottocento l'edifico fu trasformato in albergo, nel 1855 Albergo «Lega Italiana».[2], poi Grand Hotel De Gènes, infine il Banco di Chiavari. L'edificio venne riqualificato nel XIX secolo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio presenta una facciata in stile neoclassico con una facciata rifatta nel XIX secolo nel tipico stile neoclassico ligure di fine ottocento, quando l'antica piazza San Domenico fu rivoluzionata con l'abbattimento del convento di San Domenico e la costruzione del Teatro Carlo Felice e poi di piazza De Ferrari.

Al suo interno, al piano nobile, gli ambienti conservano decorazioni tardo settecentesche di pregio: affreschi di Lorenzo De Ferrari (il proto neoclassico salotto con Apollo e le arti); stucchi probabilmente su suo disegno in più ambienti (un salotto è dedicato alle storie di Enea) e nella piccola galleria; affreschi tra partiture in stucco di Francesco Campora (salotto con il Mito di Prometeo e altri miti classici e alcova con la Nascita di Amore) e una sala dipinta dal fiorentino Sigismondo Betti con complesse raffigurazioni allegoriche legate al passaggio del tempo.[1][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Palazzo Doria De Fornari, piazza De Ferrari, 4, su VistGenoa, 2018.
  2. ^ Mauro Davì, La città ospitale: locande e alberghi a Genova dal '600 ad oggi, Sagep, 1988, p. 49.
  3. ^ Venerdì è possibile (ri)scoprire Palazzo Doria De Fornari, in Il secolo XIX, 30 settembre 2014.

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