Mattia Lampi
Mattia Lampi (in tedesco: Matthias Lamp; Monguelfo, 31 agosto 1697 – Romeno, 1780[1][2]) è stato un pittore italiano. Artista locale attivo principalmente nell'alta Val di Non, è noto soprattutto per essere stato il padre del ben più celebre Giovanni Battista Lampi.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Obergsies presso Monguelfo, in Alto Adige, si trasferì a Romeno nel 1723. Il 5 febbraio 1730 sposò Chiara Margherita Lorenzoni, di Cles, dalla quale ebbe almeno quattordici figli, di cui però soltanto tre giunsero all'età adulta: tra questi due furono a loro volta pittori, Giovanni Battista e Lorenzo (di quest'ultimo però non si sa quasi nulla, se non che affiancò il padre nel 1740 nella decorazione di un teatro di Denno)[1].
Nella sua carriera Mattia Lampi realizzò principalmente le stazioni delle via Crucis per numerose chiese locali, ma produsse anche pale d'altare e affreschi murali e, in alcuni casi, anche cornici, gonfaloni e altro materiale non pittorico[2][1].
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Caltron (Cles), chiesa di Santa Lucia: pala con san Luigi[1]
- Casez (Sanzeno), chiesa dei Santi Pietro e Paolo: via Crucis[1]
- Castelfondo (Borgo d'Anaunia), chiesa di San Nicolò: tela raffigurante San Nicolò
- Cavareno, chiesa di Santa Maria Maddalena: via Crucis[1]
- Cles, chiesa di Santa Maria Assunta: gonfalone[3]
- Cloz (Novella), chiesa di Santa Maria Assunta: via Crucis[4]; chiesa di Santo Stefano: pala d'altare raffigurante Santo Stefano
- Denno, chiesa dei Santi Gervasio e Protasio: quadro per il gonfalone della confraternita del Santissimo (1748)[1]
- Don (Amblar-Don): chiesa di Santa Brigida: via Crucis; nel paese, due affreschi del 1747: Madonna del Carmine con i santi Antonio di Padova, Romedio e Floriano (via Villa di Sotto 56, su commissione di tale Romedio Bolego), e Madonna con i santi Brigida, Romedio, Antonio abate e Floriano, su palazzo Endrici[5]
- Cles, quadro di san Luigi per pala d'altare (1755)[1]
- Cloz (Novella), chiesa di Santo Stefano: pala dell'altare maggiore[1]
- Coredo (Predaia), chiesa del Ritrovamento della Croce: doratura della parte nuova dell'altar maggiore (1747) e due quadri per gonfaloni (1768 e 1777)[1]
- Fondo (Borgo d'Anaunia), chiesa di San Martino: via Crucis
- Malgolo (Romeno), chiesa di Santo Stefano: pala d'altare raffigurante Santo Stefano
- Malosco (Borgo d'Anaunia), chiesa di Santa Tecla: via Crucis
- Marcena (Rumo), chiesa della Conversione di San Paolo: via Crucis
- Nanno (Ville d'Anaunia): quadro di gonfalone, 1752[1]
- Preghena (Livo), chiesa di Sant'Antonio: via Crucis
- Revò (Novella), chiesa di Santo Stefano: pala del santo titolare (1758)[1]; casa Campia: pala raffigurante San Giuseppe e i devoti
- Romeno, chiesa di Santa Maria Assunta: via Crucis (1756)[1][6]; in paese, affreschi su diverse case[1][7]
- Ronzone, chiesa di Sant'Antonio: via Crucis[1]
- Ruffré (Ruffré-Mendola), chiesa di Sant'Antonio: via Crucis
- Sarnonico, chiesa di San Lorenzo: via Crucis[1]
- Taio (Predaia), chiesa di San Vittore: pala dell'altare maggiore (1755)[1] e via Crucis
- Termon (Campodenno), chiesa della Natività di San Giovanni Battista: via Crucis e pala dell'altar maggiore (1766-1778)[1]
- Torra (Predaia), chiesa di Sant'Eusebio: pala dell'altare sinistro raffigurante la Beata Vergine Incoronata e i santi Sebastiano e Fabiano (1737), via Crucis (1754), pala della Madonna del Buon Consiglio (1777)[1][2]
- Tregiovo (Novella), chiesa dei Santi Maurizio e Compagni: pala d'altare (1779)[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Weber, pp. 199-200.
- ^ a b c Chiesa di Torra, su Tesori della val di Non. URL consultato il 2 febbraio 2022.
- ^ Cles: la storia, le chiese, i palazzi in breve, su enrosadira.it. URL consultato il 2 febbraio 2022.
- ^ Chiesa di Santa Maria di Cloz, su Comune di Novella. URL consultato il 2 febbraio 2022.
- ^ Affreschi di Mattia Lampi, su Comune di Amblar-Don. URL consultato il 2 febbraio 2022.
- ^ Parrocchia S. Maria Assunta – Romeno, su Parrocchie Alta Val di Non. URL consultato il 2 febbraio 2022.
- ^ Romeno - Chiese antiche e fresche fontane nella città natale del pittore Giambattista Lampi, su Visit Trentino. URL consultato il 2 febbraio 2022.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Simone Weber, Artisti trentini ed artisti che operarono nel Trentino, Trento, Monauni, 1977 [1933].
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mattia Lampi
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