Mario Terán

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Mario Teràn
NascitaCochabamba, 9 aprile 1942
MorteSanta Cruz de la Sierra, 10 marzo 2022
Dati militari
Paese servitoBolivia
Forza armataEjército Boliviano
SpecialitàGuerriglia
GradoSergente
Altre caricheEsecutore di Che Guevara
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Mario Terán Salazar (Cochabamba, 9 aprile 1942[1][2]Santa Cruz de la Sierra, 10 marzo 2022[3]) è stato un militare boliviano noto per essere stato il sergente estratto a sorte per fucilare Che Guevara.

L'esecuzione fu effettuata con una carabina M2, il 9 ottobre 1967, nel villaggio boliviano di La Higuera, dipartimento di Santa Cruz.

Nel 1972 venne mandata in onda sulla Rai il reportage Inchiesta su un mito, curato dal giornalista Roberto Savio, corrispondente per l'America Latina. Questo conteneva anche una rara intervista a Mario Terán. Ufficialmente, secondo quanto affermato dall'esercito, morì nel 1968, ma grazie a indiscrezioni di un alto ufficiale boliviano, si seppe che era vivo e che era istruttore dell'esercito nella città di Cochabamba, dove venne effettuata l'intervista. In quest'intervista Terán sosteneva che Che Guevara non fu giustiziato né da lui, né da altri, ma che morì per dissanguamento a causa delle ferite subite in battaglia. Terán diceva di non essere al corrente di nessun sorteggio per chi dovesse eseguire la fucilazione, di essere andato a riposarsi e di essere stato informato della morte del Che solo la mattina dopo[4].

Secondo alcuni colleghi di Terán, quest'ultimo non ebbe il coraggio di sparare e uscì dalla stanza. I suoi compagni, per convincerlo a rientrare, gli avrebbero fatto bere alcolici. In realtà, una volta rientrato avrebbe sparato una raffica di mitra con le spalle voltate. Il colpo di grazia non sarebbe suo, ma attribuito a Felix Ramos (alias Felix Rodriguez), agente della CIA di origine cubana[5]. Lo storico messicano Paco Ignacio Taibo II, in una sua biografia del Che, sostiene che a Terán sarebbero stati promessi un orologio e un corso per sottufficiali all'Accademia Militare di West Point. Le promesse non sarebbero poi state mantenute[6].

Terán viveva a Santa Cruz de la Sierra, la più popolata città boliviana, ubicata nei bassipiani tropicali. Durante la sua vita ha concesso pochissime interviste. L'unica intervista filmata è quella fatta da Savio nel reportage Inchiesta su un mito. Nell'intervista a Paris Match nel 1977, Terán confessò di essere stato lui ad avere ucciso il Che con due raffiche di mitra. La prima lo avrebbe colpito gravemente, ma la seconda lo avrebbe ucciso[7].

Il giornalista boliviano Pablo Ortiz sostiene che paradossalmente Terán, oramai vecchio e quasi cieco a causa della cataratta, sarebbe stato operato gratuitamente, nell'agosto 2006, da medici cubani. L'intervento chirurgico sarebbe rientrato all'interno della Operación Milagro (in italiano, operazione miracolo), un accordo tra i Paesi appartenenti all'ALBA per la cura delle malattie degli occhi nella popolazione più povera[8]. Il fatto sarebbe stato confermato anche dal quotidiano cubano Granma, il quale ha riferito che il figlio di Mario Terán avrebbe scritto al quotidiano di Santa Cruz de la Sierra, El Deber, un ringraziamento per i medici cubani.[9]

Vi sono anche fonti che riportano informazioni completamente differenti sulla sorte di Terán: tra queste, Gianni Minà (giornalista e direttore della rivista Latinoamerica) sostiene che il militare si sarebbe suicidato due anni dopo l'assassinio del Che gettandosi da una finestra a La Paz[5]. Allo stesso modo, il giornalista polacco Ryszard Kapuściński riporta che si sarebbe suicidato sparandosi dopo due giorni dall'esecuzione del Che, nei pressi del villaggio di Madre de Dios[10].

Il 10 marzo 2022 Terán morì dopo una lunga malattia a Santa Cruz de la Sierra.[11][12] A darne la notizia è stato Gary Prado, l'ufficiale comandante del gruppo che ferì e catturò il Che. Prado ha detto di avere appreso la notizia dai famigliari di Terán.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) El asesino del Che es Mario Terán, dice periodista, su Urgentebo. URL consultato il 1º aprile 2023.
  2. ^ (EN) Jens Glüsing, 'Santo Ernesto': The Curse Of Che Guevara, in Der Spiegel, 8 ottobre 2007. URL consultato il 1º aprile 2023.
  3. ^ (ES) Jesus Alanoca, Fallece Mario Terán Salazar, el militar que quitó la vida al ‘Che’ Guevara, in El Deber.
  4. ^ CHE GUEVARA - Inchiesta su un mito: Morte di un guerrigliero
  5. ^ a b Gianni Minà, L'«incubo» del Che (da il manifesto dell'8 febbraio 2006). Lo stesso articolo è presente anche su Latinoamerica, n.93 (4.2005), pag. 229-231, Le nuove vecchie foto del Che
  6. ^ Paco Ignacio Taibo II, Senza perdere la tenerezza - Vita e morte di Ernesto Che Guevara, Il Saggiatore 1997, Net 2002, Il Saggiatore 2004 (edizione ampliata).
  7. ^ (ESFR) Víctor Montoya, Pasajes y personajes de la guerrilla de Ñancahuazú Archiviato il 24 febbraio 2011 in Wikiwix. (da ALMIAR - Margen Cero).
  8. ^ (ES) Intervista a Pablo Ortiz Archiviato il 6 gennaio 2007 in Internet Archive. (da Cronica Argentinas dell'11 ottobre 2006).
  9. ^ (ES) Médicos cubanos escatan vista del que mató al Che Archiviato l'11 ottobre 2007 in Internet Archive. (da El Nuevo Diario del 1º ottobre 2007).
  10. ^ Ryszard Kapuściński, La prima guerra del football e altre guerre di poveri, Feltrinelli, 2007, p. 164.
  11. ^ Bolivia. Morto il soldato che uccise Che Guevara, su avvenire.it, 11 marzo 2022. URL consultato l'11 marzo 2022.
  12. ^ Morto Mario Terán, il soldato che sparò a Che Guevara, su ansa.it, 11 marzo 2022. URL consultato l'11 marzo 2022.
  13. ^ Morto Mario Teran Salazar, l'ex sergente boliviano che disse di aver ucciso Che Guevara, su huffingtonpost.it, 11 marzo 2022. URL consultato l'11 marzo 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]