Goblin

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Goblin (disambigua).
Un goblin in ambientazione fantasy.

Un goblin, raramente citato in italiano come gobelino,[1][2][3][4] è una creatura piccola, grottesca e mostruosa che appare nel folclore di molteplici culture europee. Attestato per la prima volta in storie del Medioevo, gli vengono attribuite abilità, temperamenti e apparenze contrastanti a seconda della storia e del paese di origine, che variano da spirito domestico dispettoso a ladro malvagio e bestiale. Spesso i goblin hanno abilità magiche simili a quelle di una fata o di un demone.

Creature simili includono brownie, nani, duende, gnomi, leprecauni, folletti e coboldi, ma è anche comunemente usato come termine generico per tutte le piccole creature fatate. Il termine è talvolta ampliato per includere creature simili a goblin di altre culture, come il pukwudgie, il dokkaebi o l'ifrīt.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine deriva dal francese gobelin, che a sua volta deriva probabilmente dal greco kobalos (κόβαλος),[5] il nome di uno spiritello associato ai riti di Dioniso,[6] o dal tedesco antico Kobold, da cui deriva anche "coboldo".[1]

Caratteristiche salienti[modifica | modifica wikitesto]

Caratterizzati da una bassa statura, erano accusati di rapire durante la notte donne e bambini, sostituendo questi ultimi con i propri mostruosi figli, e di stuprare le donne per riprodurre creature non troppo orribili. La loro forza risiede nel numero, poiché essendo poco robusti e alquanto bassi non dispongono di grande potenza se presi singolarmente.

Nel folclore[modifica | modifica wikitesto]

Folclore europeo[modifica | modifica wikitesto]

La principessa e i goblin di George MacDonald (1872), in un'illustrazione di Jessie Willcox Smith (1920)

L'unica presenza della figura del goblin in Italia è nell'isola di Sicilia: come riporta Gervasio di Tilbury, l'Etna è una località abitata da goblin e la pianura circostante (la Val Demone) era una vera valle dei demoni.[7]

I goblin sono comuni nel folclore britannico, scozzese e irlandese, e servono come termine generico per tutti i tipi di spiriti maligni o dispettosi. Si possono citare anche i Pixies, i lutins, Robin Goodfellow, gli elfi e gli hobgoblin.

Creature simili a goblin in altre culture[modifica | modifica wikitesto]

  • In Corea del Sud, i goblin, noti come dokkaebi (도깨비), sono creature importanti nel folklore, dove premiano le persone buone e puniscono i cattivi, facendo loro brutti scherzi.

Altri Goblin erano stati identificati con creature di un'altra cultura:

  • I goblin a volte sono stati confusi con i jinn, in particolare ifrīt e ghoul, della cultura islamica.

Nel fantasy odierno[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione di Goblin di John D. Batten (XIX secolo)

Inizialmente i goblin erano semplici folletti, spiritelli maliziosi che si dilettavano nel burlarsi e nel raggirare gli ingenui individui che entravano in contatto con loro, ma con il trascorrere del tempo e l'ampliamento cognitivo e interpretativo di questo concetto, il loro aspetto originario è stato deformato e distorto, con il risultato riscontrabile adesso.

Nel fantasy odierno i goblin rivestono un ruolo fondamentale, costituendo una delle specie più sintomatiche forse solo assieme agli elfi, gli unici che possono esservi equiparati per importanza e fama. L'aspetto del goblin di odierna concezione è abbastanza semplice e convenzionale: sono ancora umanoidi di bassa statura, prevalentemente esili e rachitici, ma altre volte anche dotati di estrema forza fisica oppure estremamente grassi e corpulenti. Il naso è camuso, o, il più delle volte, adunco e prominente; le orecchie sono appuntite, come quelle degli elfi, ma talvolta flosce e molto lunghe, mentre il cranio è complessivamente compresso e gli occhi non sono sormontati dalle sopracciglia. Il colore della pelle può invece variare dal verde, al rosso, al marrone.

Quasi tutte le fonti attendibili dipingono i goblin come esseri crudeli, barbarici e poco civilizzati, creature spesso fetide e poco apprezzate dalle altre razze che popolano lo sconfinato universo folcloristico e fantastico. Sebbene in alcuni ambiti siano considerati molto inclini alla creatività e all'ingegno, anche al livello emotivo, cedono volentieri all'impeto e alle passioni, prediligendole quindi ad un raziocinio maggiormente ponderato e alle decisioni sofferte.

Nel fantasy odierno sono raffigurati in modi diversi, con caratteristiche diverse: il corpo può essere esile e verdognolo ma anche tozzo e giallognolo. Ogni cultura descrive i vari modi di uccidere o di catturare queste creature: secondo alcune si usano frecce di legno di quercia, secondo altre cipolle, sale o pomodoro. Altre ancora parlano di cose macabre come cavare gli occhi per eliminare l'anima impura.

Nei media[modifica | modifica wikitesto]

Rappresentazione di un goblin nel gioco di ruolo Dungeons & Dragons

I goblin fanno ormai parte dell'immaginario fantasy e sono massicciamente presenti anche nella cultura massmediatica:

  • Nel romanzo Lo Hobbit di J. R. R. Tolkien le creature malvagie che vivono nelle Montagne Nebbiose sono chiamate goblin. Nella trilogia omonima le stesse creature sono principalmente chiamate orchi, tra i quali Azog lo Gnomo.
  • Nel film Il Signore degli Anelli sono alleati del Nemico, Sauron, e infestano la città sotterranea dei Nani di Moria. Sono rappresentati come orchi bassi, brutti e malformati.
  • I goblinoidi sono una categoria di creature leggendarie umanoidi legate al goblin. Il termine è stato reso popolare nel gioco di ruolo fantasy Dungeons & Dragons, in cui i goblin e le creature correlate sono mostri e un punto fermo degli incontri casuali. I goblinoidi sono nemici tipicamente barbari delle varie razze umane e semi-umane. Anche se i goblinoidi nella narrativa fantasy moderna derivano dagli orchi di J. R. R. Tolkien, i principali tipi di goblinoidi in Dungeons & Dragons sono i goblin, i bugbear e gli hobgoblin; queste creature sono anche figure della mitologia, accanto ai comuni goblin.
  • Nella serie di libri di Harry Potter e nell'universo condiviso in cui sono ambientati i suoi adattamenti cinematografici, i goblin (termine solitamente tradotto in "folletti") sono raffigurati come strani, ma civilizzati, umanoidi, che spesso servono come i custodi della banca dei maghi Gringotts e hanno sovrannaturali capacità di forgiare i metalli e rendere speciali le loro lavorazioni; sono anche coinvolti in una serie di scommesse poco pulite con Ludo Bagman.
  • Nel manga e anime Goblin Slayer, i goblin sono una razza esclusivamente maschile di intelligenza media che rapiscono umanoidi femminili per procreare e sono i principali antagonisti della serie.
  • Nel gioco di ruolo Gothic i goblin sono piccoli animali verdi. Codardi e veloci, vivono in gruppo e presentano una primitiva intelligenza.
  • Nel B-movie Troll 2 i goblin sono i principali antagonisti della storia.
  • Come suggerisce il titolo, nel videogioco arcade Ghosts 'n Goblins tra i nemici che appaiono più frequentemente ci sono appunto i goblin.
  • Nel gioco di carte collezionabili Magic: The Gathering sono sempre piccoli e verdi, o più raramente rossicci, ma la loro capacità di semplice ragionamento lascia molto a desiderare. Questa loro peculiarità ha fatto sì che la maggior parte delle carte riguardanti i goblin sia a carattere umoristico, spaziando dalla loro incredibile forza numerica all'incapacità di compiere la più semplice delle deduzioni (come capire qual è la punta e qual è il manico di una lancia).
  • L'albo n. 45 della serie regolare del fumetto italiano Dylan Dog si intitola Goblin ma tratta l'argomento indirettamente. Nell'albo appunto, si sospetta che il folletto assassino sia in realtà un Homunculus, creato da un ricercatore sulla ricetta alchemica di Paracelso ma lo scopo finale della storia raccontata è una denuncia sulla vivisezione (il "Goblin" assassino del titolo è in realtà un maschio di scimmia che uccide per vendicare la compagna vivisezionata).
  • Nelle prime traduzioni inglesi, i Puffi erano chiamati goblin.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dizionario Battaglia - G (JPG), su gdli.it. URL consultato il 3 dicembre 2021.
  2. ^ Gianpaolo Iglio, L'ultima ribalta di Brenno da Tollermàt, Astro edizioni, 22 maggio 2019, ISBN 978-88-3317-064-0. URL consultato il 3 dicembre 2021.
  3. ^ Antonio Sergent, Grande dizionario italiano-francese compilato sui dizionari dell'Accademia francese e della Crusca e sulle opere dei migliori lessicografi moderni: 1. A-G, F. Pagnoni, 1866. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  4. ^ Marco Bognolo, Panlessico Italiano, ossia Dizionario Universale della lingua italiana corredato della corrispondenza delle lingue latina, greca, tedesca, francese ed inglese, diretto da Marco Bognolo, Girol. Tasso, 1839. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  5. ^ (FR) Gobelin, su dictionnaire-academie.fr. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  6. ^ Francesco Bacone, La sapienza degli antichi, UTET, 15 novembre 2016, ISBN 978-88-511-4415-9. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) Algernon Herbert, Nimrod: A Discourse on Certain Passages of History and Fable, R. Priestley, 1828. URL consultato il 24 gennaio 2022.
  8. ^ (IT) Green Goblin, il più grande nemico di Spider-Man, su Esquire.
  9. ^ (EN) 9780854081530 - Dilly Duckling and the Goblins by Peyo; Matagne, su www.biblio.com.

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