Ercole Miani

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Ercole Miani, nome di battaglia "Villa" (Visignano d'Istria, 1893 - Trieste, 2 novembre 1968) è stato Medaglia d'oro al valor militare per i meriti acquisiti sul campo durante la Resistenza.

Formato nello spirito del Mazzinianesimo, la sua vicenda è collegata con quella di Gabriele Foschiatti, sia per quanto riguarda l'irredentismo che l'antifascismo.

Allo scoppio della Prima guerra mondiale espatria dall'Impero austro-ungarico e si arruola nell'Esercito italiano. Durante il conflitto è un oppositore degli sconsiderati attacchi di massa che mandano al macello la fanteria.
Partecipa alla battaglia della Bainsizza (Arditi), viene promosso sul campo capitano e viene decorato varie volte. A Fiume (1919) fa parte dell'ala sinistra del movimento dei Legionari fiumani.

«Quis contra nos, sta scritto sul monumento. Pochi anni dopo, alcuni dei legionari fiumani dovevano affrontarsi, anche armi in pugno, da opposte barricate, nello scontro tra fascisti e antifascisti; vent'anni dopo alcuni sarebbero divenuti eroi della Resistenza, come Ercole Miani che i nazisti torturarono senza riuscire a cavargli una parola di bocca e Gabriele Foschiatti, morto in un Lager»

da comune di Ronchi

Miani contrasta l'avvento del fascismo, si schiera con Gabriele Foschiatti aderendo a Giustizia e Libertà, ma viene arrestato. Durante il Ventennio viene tenuto sotto vigilanza dalla polizia. Dopo il 25 Luglio del 1943 è tra gli organizzatori del Partito d'Azione a Trieste, impedisce che l'antifascismo si coaguli in un gruppo antislavo, pur avendo ben chiari i diritti degli italiani, che difende non scendendo a patti per l'annessione di Trieste alla Jugoslavia. Guida le formazioni di Giustizia e Libertà durante l'insurrezione.

Nel 1945 è arrestato dal commissario di polizia Gaetano Collotti, viene torturato, viene rilasciato per intercessione di personaggi del fascismo, che vista ormai la fine del loro predominio pensano così di potersi salvare dalle future punizioni. Dopo la concessione di un riconoscimento militare alla memoria del suo torturatore, Collotti, Miani rifiuta ogni onorificenza. Gli verrà assegnata comunque la medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria. Nel 1953 fonda l'Istituto per la storia del movimento di liberazione nel Friuli e nella Venezia Giulia, che dirige fino all'anno della sua morte.

Voci correlate

collegamenti esterni

Gaetano Collotti e la banda Collotti

Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli - Venezia Giulia

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