Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli
Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli Dioecesis Massensis-Apuana Chiesa latina | |||
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![]() | |||
Suffraganea dell' | arcidiocesi di Pisa | ||
Regione ecclesiastica | Toscana | ||
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Vescovo | Giovanni Santucci | ||
Vicario generale | Cesare Benedetti | ||
Vescovi emeriti | Eugenio Binini | ||
Presbiteri | 125, di cui 103 secolari e 22 regolari 1.608 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 26 uomini, 182 donne | ||
Diaconi | 28 permanenti | ||
Abitanti | 206.750 | ||
Battezzati | 201.000 (97,2% del totale) | ||
Stato | Italia | ||
Superficie | 1.174 km² | ||
Parrocchie | 244 (6 vicariati) | ||
Erezione | 4 luglio 1797[1] (Pontremoli) 18 febbraio 1822 (Massa) in plena unione dal 23 febbraio 1988 | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Santi Pietro e Francesco | ||
Concattedrali | Santa Maria del Popolo | ||
Indirizzo | Via Francesco M. Zoppi 14, 54100 Massa, Italia | ||
Sito web | massacarrara.chiesacattolica.it | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2017 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Italia | |||
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/ec/Carrara_cathedral_6366.jpg/260px-Carrara_cathedral_6366.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/25/Chiostro_del_Seminario.jpg/260px-Chiostro_del_Seminario.jpg)
La diocesi di Massa Carrara-Pontremoli (in latino: Dioecesis Massensis-Apuana) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 201.000 battezzati su 206.750 abitanti. È retta dal vescovo Giovanni Santucci.
Territorio
Il territorio della diocesi corrisponde a quello della provincia di Massa-Carrara, più parte del comune di Albareto in provincia di Parma.[2]
Sede vescovile è la città di Massa, dove si trova la basilica cattedrale dei Santi Pietro e Francesco. A Pontremoli sorge la concattedrale di Santa Maria del Popolo e a Carrara l'insigne collegiata di Sant'Andrea.
Vicariati e parrocchie
Il territorio si estende su Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. ed è suddiviso in 6 vicariati e 244 parrocchie:[3]
- il vicariato di Massa comprende 37 parrocchie nei comuni di Massa e di Montignoso;
- il vicariato di Carrara comprende 34 parrocchie nei comuni di Carrara e di Fosdinovo;
- il vicariato di Aulla comprende 38 parrocchie nei comuni di Aulla, Licciana Nardi, Comano, Podenzana e Tresana;
- il vicariato di Villafranca comprende 44 parrocchie nei comuni di Villafranca in Lunigiana, Bagnone, Filattiera e Mulazzo;
- il vicariato di Pontremoli comprende 42 parrocchie nei comuni di Pontremoli, Zeri e di Albareto;
- il vicariato di Fivizzano comprende 49 parrocchie nei comuni di Casola in Lunigiana e Fivizzano.
A loro volta i vicariati sono raggruppati in due zone pastorali: la zona pastorale "Costa" si estende sui vicariati di Massa e di Carrara; la zona pastorale "Lunigiana" comprende gli altri quattro vicariati.
Storia
L'odierna diocesi nasce dall'unione di due precedenti sedi vescovili di recente istituzione: la diocesi di Pontremoli, sorta nel 1797, e quella di Massa, eretta nel 1822.
Diocesi di Pontremoli
Il territorio che in seguito andò a costituire la diocesi di Pontremoli faceva parte fin dall'antichità della diocesi di Luni, denominata Luni-Sarzana dal 1465; a partire alla metà del XVII secolo questo territorio fu annesso da Ferdinando II de' Medici al Granducato di Toscana.
La diocesi di Pontremoli, chiamata dioecesis Apuana nella bolla di istituzione, fu eretta il 4 luglio 1797[1] con la bolla In suprema di papa Pio VI, e resa suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa. Il territorio della nuova diocesi fu costituito da 123 parrocchie, quasi tutte sottratte alla diocesi di Luni-Sarzana, eccetto tre che appartenevano alla diocesi di Brugnato.[4]
Nello stesso anno il papa definì anche il numero e le dignità concesse al capitolo della cattedrale di Santa Maria Assunta, chiamata Santa Maria del Popolo.[5] L'anno successivo le parrocchie di Seravezza furono scorporate da Pontremoli ed assegnate all'arcidiocesi di Pisa.[6]
Nel 1855 la diocesi di Pontremoli si ampliò incorporando tre parrocchie che erano appartenute alla diocesi di Luni-Sarzana e due che erano appartenute alla diocesi di Brugnato.[senza fonte]
Nel 1955 cedette le parrocchie di San Nicola di Caprigliola e di San Martino di Albiano Magra alla diocesi della Spezia.[7]
Il 13 luglio 1962, in forza della lettera apostolica Etruriae illa regio, papa Giovanni XXIII ha proclamato la Beata Maria Vergine Assunta in Cielo patrona principale della diocesi Apuana.[8]
Diocesi di Massa
La diocesi di Massa[9] fu eretta il 18 febbraio 1822 con la bolla Singularis Romanorum di papa Pio VII, e resa suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa. Il territorio della nuova diocesi fu costituito da 112 parrocchie sottratte alla diocesi di Luni-Sarzana.[10] L'anno successivo, con decreto del 3 luglio 1823, il nuovo papa Leone XII aggiunse altre parrocchie, comprese nel vicariato di Garfagnana e nel priorato di Castiglione, che erano appartenute all'arcidiocesi di Lucca.[5]
Nel dicembre 1853, in forza della bolla Dum universi di papa Pio IX, la diocesi di Massa si ampliò incorporando altre 9 parrocchie che erano appartenute all'arcidiocesi di Lucca e costituenti il vicariato di Gallicano.[5]
Il 22 agosto 1855 la diocesi entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Modena. Il 23 aprile 1926 tuttavia tornò ad essere suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa in forza della bolla Inter coetera di papa Pio XI.
Il 20 luglio 1939 mutò nome in "diocesi di Apuania" (in latino: Dioecesis Apuaniensis), in seguito alla nascita l'anno precedente del comune di Apuania, che univa quelli di Massa, Carrara e Montignoso. Questa nuova denominazione fu mantenuta fino al 30 settembre 1986 quando tornò al nome di dioecesis Massensis.[11]
Nel 1959 furono cedute le 12 parrocchie in provincia della Spezia alla diocesi di Brugnato; contestualmente furono annesse alla diocesi di Massa le parrocchie di San Nicola di Caprigliola e di San Martino di Albiano Magra, appartenute dal 1955 alla diocesi della Spezia e in precedenza a quella di Pontremoli.[12]
Nel 1970 il vescovo Aldo Forzoni spostò la residenza vescovile dall'antico palazzo nel centro di Massa al seminario vescovile; l'antica sede ospita oggi il museo diocesano e l'archivio storico della diocesi.
Sedi unite
Il 23 febbraio 1988 è stata stabilita la plena unione delle due diocesi; la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale e ha avuto come primo vescovo Bruno Tommasi, già vescovo di Pontremoli.
Il 5 settembre 1992 la diocesi ha ceduto all'arcidiocesi di Lucca le 106 parrocchie in provincia di Lucca, che costituivano il vicariato della Garfagnana.[13] Nel 2003 la diocesi assunse la sua odierna fisionomia territoriale con la cessione alla diocesi di Piacenza-Bobbio delle parrocchie di Baselica e di Valdena nel comune di Borgo Val di Taro.[14] Poco dopo vennero annesse nuovamente al territorio della diocesi le parrocchie di San Nicola di Caprigliola e San Martino di Albiano Magra, sottratte alla diocesi di Spezia.[senza fonte]
Tra il 2003 e il 2006 la diocesi ha celebrato il primo sinodo del terzo millennio.
Cronotassi
Vescovi di Massa
- Francesco Maria Zoppi † (17 novembre 1823 - 1º ottobre 1832 dimesso)
- Francesco Strani † (23 giugno 1834 - 16 dicembre 1855 deceduto)
- Giacomo Bernardi † (16 giugno 1856 - 23 dicembre 1871 deceduto)
- Giovanni Battista Alessio Tommasi † (6 maggio 1872 - 7 agosto 1887 deceduto)
- Amilcare Tonietti † (25 novembre 1887 - 12 giugno 1893 nominato vescovo di Montalcino)
- Emilio Maria Miniati † (18 maggio 1894 - 29 aprile 1909 dimesso)[15]
- Giovanni Battista Marenco, S.D.B. † (29 aprile 1909 - 7 gennaio 1917 dimesso)[16]
- Giuseppe Bertazzoni † (30 giugno 1917 - 2 luglio 1933 deceduto)
- Cristoforo Arduino Terzi, O.F.M. † (11 maggio 1934 - 10 luglio 1945 dimesso)[17]
- Carlo Boiardi † (30 ottobre 1945 - 24 febbraio 1970 deceduto)
- Aldo Forzoni † (23 aprile 1970 - 23 febbraio 1988 ritirato)
Vescovi di Pontremoli
- Girolamo Pavesi † (24 luglio 1797 - 25 luglio 1820 deceduto)
- Adeodato Venturini, O.S.B. † (13 agosto 1821 - 1º settembre 1837 deceduto)
- Michelangelo Orlandi † (23 dicembre 1839 - 9 novembre 1874 deceduto)
- Serafino Milani, O.F.M.Obs. † (21 dicembre 1874 - 11 febbraio 1889 ritirato)
- David Camilli † (11 febbraio 1889 - 16 gennaio 1893 nominato vescovo di Fiesole)
- Alfonso Maria Mistrangelo, Sch.P. † (16 gennaio 1893 - 19 giugno 1899 nominato arcivescovo di Firenze)
- Angelo Antonio Fiorini, O.F.M.Cap. † (15 settembre 1899 - 5 maggio 1929 deceduto)
- Giovanni Sismondo † (6 febbraio 1930 - 30 settembre 1954 ritirato)[18]
- Giuseppe Fenocchio † (11 dicembre 1954 - 10 giugno 1983 ritirato)
- Bruno Tommasi † (10 giugno 1983 - 23 febbraio 1988 nominato vescovo di Massa Carrara-Pontremoli)
Vescovi di Massa Carrara-Pontremoli
- Bruno Tommasi † (23 febbraio 1988 - 20 marzo 1991 nominato arcivescovo di Lucca)
- Eugenio Binini (20 luglio 1991 - 19 maggio 2010 ritirato)
- Giovanni Santucci, dal 19 maggio 2010
Statistiche
La diocesi nel 2016 su una popolazione di 206.750 persone contava 201.000 battezzati, corrispondenti al 97,2% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
diocesi di Apuania (Massa Carrara) | |||||||||||
1949 | 198.000 | 200.000 | 99,0 | 269 | 234 | 35 | 736 | ? | ? | 216 | |
1959 | 196.070 | 196.500 | 99,8 | 251 | 215 | 36 | 781 | 49 | 387 | 212 | |
1970 | 203.290 | 203.454 | 99,9 | 229 | 192 | 37 | 887 | 46 | 354 | 218 | |
1980 | 204.495 | 205.505 | 99,5 | 214 | 178 | 36 | 955 | 46 | 303 | 222 | |
diocesi di Pontremoli | |||||||||||
1950 | 70.000 | 70.000 | 100,0 | 178 | 156 | 22 | 393 | 28 | 113 | 132 | |
1970 | 39.970 | 40.000 | 99,9 | 138 | 123 | 15 | 289 | 17 | 109 | 132 | |
1980 | 37.540 | 37.560 | 99,9 | 123 | 109 | 14 | 305 | 16 | 66 | 132 | |
diocesi di Massa Carrara-Pontremoli | |||||||||||
1990 | 237.073 | 238.560 | 99,4 | 272 | 232 | 40 | 871 | 62 | 339 | 352 | |
1999 | 199.691 | 200.971 | 99,4 | 206 | 157 | 49 | 969 | 14 | 52 | 270 | 246 |
2000 | 198.000 | 199.354 | 99,3 | 180 | 147 | 33 | 1.100 | 14 | 38 | 268 | 246 |
2001 | 197.775 | 199.375 | 99,2 | 182 | 154 | 28 | 1.086 | 18 | 38 | 252 | 246 |
2002 | 200.710 | 201.800 | 99,5 | 187 | 160 | 27 | 1.073 | 18 | 36 | 286 | 246 |
2003 | 198.000 | 200.000 | 99,0 | 174 | 143 | 31 | 1.137 | 18 | 35 | 234 | 246 |
2004 | 197.000 | 199.000 | 99,0 | 172 | 138 | 34 | 1.145 | 18 | 40 | 231 | 244 |
2013 | 200.390 | 205.770 | 97,4 | 144 | 120 | 24 | 1.391 | 26 | 30 | 190 | 244 |
2016 | 201.000 | 206.750 | 97,2 | 125 | 103 | 22 | 1.608 | 28 | 26 | 182 | 244 |
Note
- ^ a b Questa è la data riportata dall'Annuario Pontificio. Il Bullarii romani continuatio (vol. X, pp. 87-94) riporta la data del 1787 (millesimo septingentesimo octuagesimo septimo), confermata da Eubel (Hierarchia catholica, I, p. 92). Dello stesso parere la Camaiani e l'autore della voce su Beweb. Secondo Cappelletti questa data è sbagliata, e quella corretta sarebbe 1797 (millesimo septingentesimo nonagesimo septimo); dello stesso parere Gams.
- ^ Appartengono alla diocesi di Massa Carrara-Pontremoli le parrocchie di Santa Maria Assunta a Albareto, di Santa Maria Assunta a Buzzò e di San Michele Arcangelo a Gotra. Le altre parrocchie del territorio comunale appartengono alla diocesi di Piacenza-Bobbio.
- ^ Elenco dei vicariati dal sito web della diocesi.
- ^ L'elenco delle 123 parrocchie si trovano nella bolla In suprema pubblicata da Cappelletti. Le tre parrocchie appartenute alla diocesi di Brugnato erano quelle di San Pietro di Pontremoli, di Santa Maria di Teglia e di San Lorenzo di Zeri. (Cappelletti, XVI, p. 240). La stessa bolla assegnò alla diocesi di Brugnato l'isola di Capraia, sottratta alla diocesi di Massa-Populonia (Cappelletti, XVI, pp. 241-242).
- ^ a b c Dal sito Beweb - Beni ecclesiastici in web.
- ^ Bolla Cum nostrarum del 18 settembre 1798. Mariano Lallai, Vicende ecclesiastiche della Versilia Settentrionale, in «Studi Versiliesi», XVII (2010-2011), 33.
- ^ AAS 47 (1955), pp. 518-519. Quattro anni dopo queste due parrocchie furono annesse alla diocesi di Massa.
- ^ (LA) Lettera apostolica Etruriae illa regio, AAS 55 (1963), p. 147.
- ^ La diocesi è sempre documentata con il nome latino di dioecesis Massensis. Gli Annuari Pontifici dell'Ottocento riportano il nome italiano di diocesi di Massa di Carrara; nelle Acta Apostolicae Sedis appare anche il nome di diocesi di Massa Carrara, fino alla modifica del 1939.
- ^ La bolla elenca le parrocchie in base alla suddivisione civile di appartenenza, e cioè 15 parrocchie nel ducato di Massa, 12 nel principato di Carrara, 28 nella provincia della Garfagnana Estense, 56 nella provincia della Lunigiana Estense e 1 nella repubblica di Lucca.
- ^ Decreto Cum procedere della Congregazione per i vescovi in AAS 79 (1987), pp. 443-444.
- ^ AAS 51 (1959), pp. 828-829.
- ^ Decreto Pastoralis collocatio della Congregazione per i vescovi ed elenco delle parrocchie in AAS 85 (1993), pp. 205-212.
- ^ Decreto della Congregazione per i Vescovi del 14 gennaio 2003 menzionato nel decreto del Presidente della Repubblica, che riconosce gli effetti civili di questo cambiamento, del 28 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 162 del 13 luglio 2004, pp. 4-5.
- ^ Nominato arcivescovo titolare di Stauropoli.
- ^ Nominato arcivescovo titolare di Edessa di Osroene; il 2 febbraio successivo fu nominato internunzio apostolico di Costarica, Nicaragua e Honduras. AAS 9 (1917), p. 158.
- ^ Nominato vescovo titolare di Diocleziana.
- ^ Nominato vescovo titolare di Cesarea di Bitinia.
Bibliografia
- (EN) Massa Carrara, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, vol. XV, Venezia 1859, pp. 411–424 (Massa Carrara)
- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, vol. XVI, Venezia 1861, pp. 231–251 (Pontremoli)
- Bruna Bocchini Camaiani, I vescovi toscani nel periodo lorenese, in «Istituzioni e società in Toscana nell'età moderna», Roma 1994, pp. 681–716
- Mariano Lallai, Da Luni a Massa Carrara – Pontremoli – il divenire di una Diocesi fra Toscana e Liguria dal IV al XXI secolo. Parte I (La Diocesi di Luni), Voll. I-II-III, Modena-Massa, Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, 2000 (in collaborazione con Giacomo Franchi); parte II (M. Lallai, La Diocesi di Brugnato), Voll. IV-V, Modena-Massa, Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, 2008; Parte III (M. Lallai, La Diocesi di Lucca), Voll. VI-VII-VIII, Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, Modena-Massa, 2015
- (LA) Bolla In suprema, in Bullarii romani continuatio, Tomo X, Romae 1845, pp. 87–94
- (LA) Bolla Singularis Romanorum, in Bullarii romani continuatio, Tomo XV, Romae 1853, pp. 395–398
- (LA) Bolla Inter coetera, AAS 18 (1926), p. 207
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Annuario pontificio del 2017 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org alle pagine Diocese of Massa Carrara-Pontremoli e Diocese of Pontremoli
- Sito ufficiale della diocesi
- (EN) Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, su GCatholic.org.
- La diocesi di Massa Carrara-Pontremoli su Beweb - Beni ecclesiastici in web
- La diocesi di Pontremoli su Beweb - Beni ecclesiastici in web
- 129/diocesi-di-massa-carrara-pontremoli/, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana.