Colin Chapman
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Anthony Colin Bruce Chapman (Richmond, 19 maggio 1928 – Norwich, 16 dicembre 1982) è stato un ingegnere, pilota automobilistico e imprenditore britannico noto soprattutto per aver fondato la casa automobilistica Lotus Cars.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
I suoi genitori gestivano alcuni pub vicino al Railway Hotel[1].
Laureatosi nel 1948 alla prestigiosa University College di Londra, servì brevemente nella RAF ma ritornò presto alla vita civile diventando pilota della Vanwall, ma è certamente più noto come fondatore del Team Lotus e della azienda Lotus Cars.
Inventore geniale per quanto riguardava le competizioni, sotto la sua supervisione hanno preso forma alcuni stilemi della Formula Uno come le sospensioni posteriori Chapman strut, lo studio della leggerezza delle monoposto da competizione con l'applicazione di telai senza tubi realizzati con elementi, in lamiera di alluminio piegata e formata, rivettati, definiti monoscocca. Ispirandosi alle Chaparral di Jim Hall ha introdotto nella Formula Uno il concetto aerodinamico di deportanza, utilizzando alettoni anteriori e posteriori, fino ad arrivare all'effetto suolo ed al sigillo del flusso sottostante la monoposto realizzato tramite le cosiddette "minigonne" (bandelle in materiale plastico che strisciando a terra garantivano depressione sotto la vettura e quindi elevatissimi valori di deportanza. Questa soluzione ha permesso la realizzazione di macchine definite wing cars a cavallo tra gli anni settanta e ottanta).[senza fonte]
Lo sviluppo del motore in posizione centrale-posteriore portante, che ancora oggi caratterizza tecnicamente le vetture di Formula 1, è universalmente attribuito a Chapman, che nel 1967 lo adottò sulla Lotus 49. Tuttavia, l'ingegner Gian Paolo Dallara, in un seminario di ingegneria tenuto presso il Tecnopolo di Modena nel 2015, ha rivelato che fu la Ferrari F1 del 1964 a introdurre per prima, in gran segreto, questa soluzione, attribuendone il merito a Mauro Forghieri[2].
Chapman è stato anche un innovatore nel business delle sponsorizzazioni, non più solo provenienti da marchi relativi a prodotti automobilistici ma presentando per prima la Lotus 49 con i colori del marchio Gold Leaf della Imperial Tobacco invece che nella tradizionale livrea verde delle vetture inglesi[3].
Sussistono dubbi riguardo l'avvenuto decesso, in quanto nel periodo immediatamente precedente Chapman tenne rapporti con il governo inglese e con John DeLorean per avere cospicui finanziamenti per la produzione di una vettura sportiva estrema, la futura DeLorean DMC-12[4]. Deceduto tempo dopo essere stato sottoposto ad un interrogatorio da parte delle autorità britanniche, la sua morte rimase avvolta in circostanze misteriose[5]. Chapman è sepolto nel cimitero parrocchiale di Santa Maria ad East Carleton[5], nel Norfolk.
Risultati in Formula 1[modifica | modifica wikitesto]
1956 | Scuderia | Vettura | ![]() |
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Punti | Pos. | |
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Vanwall | Vanwall | NP | 0 |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico | |
— 1º gennaio 1970[6] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ 35 anni fa l’addio a Mr. Lotus ruoteclassiche.quattroruote.it
- ^ https://www.youtube.com/watch?v=OaJqW1uuFOY
- ^ F1 | COLIN CHAPMAN, IL GENIO CREATORE DELLA LOTUS livegp.it
- ^ E se Colin Chapman fosse vivo? Una vecchia storia, un affascinante mistero (2/3)[collegamento interrotto], F1WEB.it, 30 gennaio 2011. URL consultato il 31 gennaio 2011.
- ^ a b Colin Chapman non è mai morto. Una vecchia storia, un affascinante mistero f1web.it
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 44999, 1º gennaio 1970, p. 8.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 67263426 · ISNI (EN) 0000 0000 8147 5112 · LCCN (EN) n85254074 · GND (DE) 118870971 · BNF (FR) cb12044581f (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n85254074 |
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