Lotus 91

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Lotus 91
Una Lotus 91
Descrizione generale
Costruttore Bandiera del Regno Unito  Team Lotus
Categoria Formula 1
Squadra John Player Team Lotus
Progettata da Colin Chapman
Martin Ogilvie
Peter Wright
Tony Rudd
Sostituisce Lotus 87B
Sostituita da Lotus 92
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio Monoscocca in fibra di carbonio e kevlar
Motore Ford Cosworth DFV 2993 cc V8
Trasmissione Lotus/Hewland FGA a 5 rapporti manuale
Dimensioni e pesi
Passo 2748 mm
Peso 580 kg
Altro
Carburante Valvoline
Pneumatici Goodyear
Pirelli
Risultati sportivi
Debutto Gran Premio del Brasile 1982
Piloti 11. Bandiera dell'Italia Elio De Angelis
12. Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell
12. Bandiera del Brasile Roberto Moreno
12. Bandiera del Regno Unito Geoff Lees
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
15 1 0 0

La Lotus 91 fu una vettura di Formula 1 con la quale il team inglese affrontò il campionato di F1 del 1982, dopo che le prime gare erano state corse con il modello 87B. Disegnata da Colin Chapman, Martin Ogilvie e Tony Rudd, era spinta dal tradizionale motore Ford Cosworth DFV, montava il cambio Hewland ed era gommata Goodyear.

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Dopo alcune stagioni, in cui i risultati furono abbastanza scarsi, Colin Chapman tornò a disegnare una vettura più convenzionale, ispirata in parte alla Williams FW07 e alla stessa Lotus 88. Seguendo l'esempio della Brabham, la nuova vettura montava freni in carbonio. Il sistema di sospensioni fu invece alquanto rivoluzionario: infatti la 91 fu la prima vettura dotata di sospensioni attive, con un sistema che permetteva di controllare il comportamento delle stesse durante la marcia. Inizialmente tramite valvole idropneumatiche, questo sistema verrà poi perfezionato mediante l'uso di computer.

Dopo uno studio dello stesso Chapman in merito ai nuovi materiali compositi, venne decisa la costruzione in fibra di carbonio, così come la McLaren MP4/1, che fu la prima vettura di F1 a utilizzare questo materiale.

Stagione 1982[modifica | modifica wikitesto]

Sotto la direzione di Peter Warr, il team cercò di sviluppare al meglio la vettura pur non potendo disporre di un potente motore turbo come i principali concorrenti. Infatti spesso la vettura fu costretta a partire nelle posizioni di rincalzo a causa di qualifiche deludenti, mentre il buon comportamento in gara consentì di ottenere frequentemente punti, tanto che la Lotus chiuse quinta nel mondiale costruttori.

Elio De Angelis conquistò una vittoria (Austria) in un arrivo in volata con il futuro campione del mondo Keke Rosberg. Il pilota italiano conquistò in stagione tre quarti posti, due quinti e un sesto. Il suo compagno di scuderia, l'inglese Nigel Mansell conquistò invece un terzo posto (all'esordio della vettura in Brasile) e un quarto. Mansell venne sostituito per un gp da Roberto Moreno e per uno da Geoff Lees. La vittoria in Austria rappresenta l'ultima per la Lotus con Chapman vivente.

Stagione 1983[modifica | modifica wikitesto]

La vettura venne impiegata anche nella prima gara del 1983, dal solo De Angelis. Il pilota romano però venne squalificato per cambiamento della vettura. In questa gara la vettura montava pneumatici Pirelli.

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