Around the Fur

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Around the Fur
album in studio
ArtistaDeftones
Pubblicazione28 ottobre 1997
Durata73:55
Dischi1
Tracce10
GenereAlternative metal[1]
Rap metal[1]
Nu metal[2][3][4]
Grunge[1][3][5]
Hardcore punk[2][6]
EtichettaMaverick, Warner Bros.
ProduttoreTerry Date, Deftones
RegistrazioneStudio Litho, Seattle (Washington)
FormatiCD, LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[7]
(vendite: 35 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[8]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[9]
(vendite: 1 000 000+)
Deftones - cronologia
Album precedente
(1995)
Album successivo
(2000)
Singoli
  1. My Own Summer (Shove It)
    Pubblicato: 26 gennaio 1998
  2. Be Quiet and Drive (Far Away)
    Pubblicato: 1998

Around the Fur è il secondo album in studio del gruppo musicale statunitense Deftones, pubblicato il 28 ottobre 1997 dalla Maverick Records.

L'album raggiunse la posizione 29 nella classifica statunitense Billboard 200.[10] Nel 2020 la rivista Kerrang! l'ha inserito al sesto posto nella sua lista dei 21 migliori album nu metal di sempre.[11]

Analisi tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Rispetto al precedente album, Around the Fur è un disco più melodico e viene considerato, dalla critica e da buona parte dei fan, il miglior lavoro del gruppo insieme al successivo White Pony,[2] nonché uno degli album più importanti, innovativi ed influenti degli anni novanta.[2][3] È stato anche inserito al 17º posto nella lista dei 50 album più influenti di tutti i tempi stilata da Kerrang! nel 2003.[12]

Around the Fur ha visto inoltre la partecipazione della moglie del batterista Abe Cunningham Annalyn Seal, la quale ha partecipato vocalmente al brano MX, e dell'ex frontman dei Sepultura Max Cavalera, il quale ha collaborato al brano Headup sia alla voce che alla chitarra (oltre anche ad esserne coautore). Quest'ultimo brano è stato dedicato a Dana Wells, figliastro di Max Cavalera e amico personale dei Deftones, deceduto nel 1996 in un incidente stradale.[2] Poco dopo la pubblicazione dell'album, Cavalera ha fondato i Soulfly, il cui nome deriva proprio dalla frase pronunciata nel ritornello di Headup. Anche in questo album si assiste alla collaborazione in alcuni brani del DJ Frank Delgado,[13] che diventerà membro fisso del gruppo a partire dal 1999.

Dopo il brano di chiusura MX è possibile ascoltare anche le due tracce fantasma Bong Hit e Damone: la prima comincia precisamente al minuto 19:29 dalla fine di MX e la seconda al minuto 32:31. La ragazza in bikini immortalata sulla copertina dell'album è una modella di nome Lisa, amica del chitarrista Stephen Carpenter. La foto fu scattata dal fotografo Rick Kosick.

Tematiche[modifica | modifica wikitesto]

I testi, molto ermetici e per questo di difficile interpretazione, spaziano su numerose tematiche: se infatti quello di Headup parla della rabbia e la disperazione che si provano dopo la perdita di qualcuno che si è amato, quello di MX è invece di matrice più allegra ed umoristica, si tratta infatti di un'ironizzazione sullo stereotipo della rockstar.[2]

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

I brani Mascara e Be Quiet and Drive (Far Away) sono due particolari power ballad che, pur essendo molto lente e malinconiche, sono sostenute in buona parte da riff di chitarra distorti, mentre Headup è considerato uno dei pezzi più violenti mai apparsi su un album dei Deftones.[2] In Mascara si possono anche notare alcune contaminazioni darkwave, che verranno meglio evidenziate nel successivo album White Pony. Lo stile proposto da questo album, oltre ad includere elementi alternative metal tipici del sound dei Deftones, tra tutti quelli della loro discografia è sicuramente quello più vicino al grunge: sono infatti riconoscibili le influenze di gruppi come Alice in Chains e Soundgarden, ma soprattutto Nirvana e The Smashing Pumpkins; il lavoro della chitarra è invece molto ispirato all'hardcore punk e a gruppi thrash e groove metal come i Pantera.[2][3]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche dei Deftones, eccetto dove indicato

  1. My Own Summer (Shove It) – 3:35
  2. Lhabia – 4:11
  3. Mascara – 3:45
  4. Around the Fur – 3:31
  5. Rickets – 2:42
  6. Be Quiet and Drive (Far Away) – 5:08
  7. Lotion – 3:57
  8. Dai the Flu – 4:36
  9. Headup – 6:12 (Deftones, Max Cavalera)
  10. MX – 37:18 – contiene le tracce fantasma Bong Hit e Damone

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Altri musicisti
Produzione

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2021) Posizione
massima
Grecia[14] 54

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Around the Fur, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 10 ottobre 2012.
  2. ^ a b c d e f g h Tommaso Iannini, Nu metal, Giunti Editore, 2003, pp. 30–31, ISBN 88-09-03051-6. URL consultato il 30 maggio 2010.
  3. ^ a b c d Storia della musica - dal grunge al nu metal, su storiadellamusica.it, 2007. URL consultato il 18 giugno 2010.
  4. ^ Luca Signorelli, Metallus. Il libro dell'heavy metal, Giunti Editore, 2001, p. 59, ISBN 88-09-02230-0.
  5. ^ (luglio 2000) Who cares if they're the next big thing? Not them. CMJ New Music Report (Num. 83): p. 44. ISSN 1074-6978.
  6. ^ Eddy Cilia; Federico Guglielmi, Rock. I 500 dischi fondamentali, p. 84. Giunti Editore, 2002. ISBN 88-09-02750-7.
  7. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2006 Albums, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 23 giugno 2013.
  8. ^ (EN) Around the Fur, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  9. ^ (EN) Around the Fur – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 6 dicembre 2010.
  10. ^ (EN) Around the Fur, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 10 ottobre 2012.
  11. ^ (EN) Sam Law, The 21 greatest nu-metal albums of all time – ranked, su Kerrang!, 17 giugno 2020. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  12. ^ (EN) Kerrang! Lists, su rocklistmusic.co.uk. URL consultato il 24 settembre 2010.
  13. ^ (EN) Around the Fur - Deftones : Credits, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 10 ottobre 2012.
  14. ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 17/2021, su ifpi.gr, IFPI Greece. URL consultato il 10 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Ruggeri, Claudio Sorge, Le guide pratiche di Rumore - Metal, Pavia, Apache Edizioni, 2000.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]