Alpe di Villandro

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Alpe di Villandro
Panorama dell'alpe di Villandro
StatiBandiera dell'Italia Italia
RegioniBandiera del Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Alpe di Villandro
Alpe di Villandro
Coordinate: 46°38′28.6″N 11°29′24.57″E / 46.641276°N 11.490158°E46.641276; 11.490158
Panorama invernale

L'Alpe di Villandro (Villanderer Alm in tedesco), è un altopiano dell'Alto Adige.

Descrizione geografica[modifica | modifica wikitesto]

È il secondo alpeggio più grande d'Europa, posto a oltre 2.000 m di quota, sopra la valle Isarco.[1]

All'altipiano si può arrivare sia dal sottostante paese di Villandro che da Latzfons e sull'alpeggio si trovano molte malghe, alcune private ed altre aperte al pubblico.

Durante il periodo estivo, l'alpe è spesso usata per pascolare bovini, cavalli e ultimamente alcuni capi di lama. Durante il periodo invernale invece l'alpe è utilizzata per lo slittino e lo sci da fondo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'alpe era importante già nel periodo medioevale e di prima età moderna, e al centro di lunghe contese circa i diritti d'alpeggio fra le comunità del Renon e di Villandro.[2]

Cime circostanti[modifica | modifica wikitesto]

Principali malghe[modifica | modifica wikitesto]

  • Rifugio Stöfflhütte, 2.057 m
  • Rifugio Gasser-Hütte, 1.744 m
  • Rifugio Mair Alpe di Plun - Moar in Plun, 1.860m

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vacanze a Villandro - alloggi e hotel a Villandro - Valle Isarco - Alto Adige, su villandro.info. URL consultato il 6 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2010).
  2. ^ Cfr. a proposito Karl Hinterwaldner, Almwirtschaft und Almstreit in den Gerichten Ritten, Wangen und Villanders vom Mittelalter bis 1823, Francoforte, Lang, 2001. ISBN 3-631-38508-0

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Alpe di Villandro, su altoadige-suedtirol.it. URL consultato il 6 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2010).